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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA Direttore: Prof. Ferdinando Romano. A.D.I. ANALISI DEL SERVIZIO E DELLA SPESA SANITARIA NELLA A.S.L. “ALTO MOLISE”. Specializzando Dott. Gabriele AMICARELLI. Relatore
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA Direttore: Prof. Ferdinando Romano A.D.I. ANALISI DEL SERVIZIO E DELLA SPESA SANITARIA NELLA A.S.L. “ALTO MOLISE” Specializzando Dott. Gabriele AMICARELLI Relatore Prof.Tommaso STANISCIA Anno Accademico 2004-2005
INTRODUZIONE • I complessi bisogni assistenziali di una popolazione sempre più anziana e meno autosufficiente • L’attenzione crescente per la qualità della vita • La necessità di un rigoroso controllo della spesa sanitaria e di un nuovo orientamento degli accessi ospedalieri verso condizioni di emergenza-urgenza non gestibili a livello territoriale hanno portato alla ricerca di nuove forme di assistenza alternative al ricovero ospedaliero
INTRODUZIONE (II) Nel tentativo di coniugare le aspettative dei cittadini con le risorse disponibili ed i vincoli finanziari, il progetto obiettivo “Tutela della salute degli anziani” ha individuato nell’ Assistenza Domiciliare (AD) una valida risposta ai bisogni di cura, riabilitazione ed assistenza legati alla non autosufficienza
INTRODUZIONE (III) L’organizzazione di un servizio di AD per patologie o disabilità che comportino non autosufficienza richiede attenzione: • ai bisogni sanitari • alle esigenze socio-assistenziali dei malati e delle famiglie L’organizzazione di un tale servizio, anche alla luce delle attuali tendenze, non può essere che in termini di qualità
A.D.I. L’A.D.I. deve essere intesa come una metodologia di lavoro, orientata ad erogare prestazioni sanitarie e socio-assistenziali fra loro integrate e finalizzate a soddisfare i bisogni multidimensionali di salute legati ad infermità e disabilità che comportino non autosufficienza, con riferimento a disabili fisici e psichici, malati cronici, malati post-chirurgici e post-eventi acuti nonché malati terminali
COSA E’ OGGI L’A.D.I. L’A.D.I. è un’attività di: • Assistenza Sanitaria Primaria (ASP) (secondo il P.S. dell’OMS per l’Europa); • Assistenza Sanitaria di Base (ASB) (secondo l’attuale P.S.N.); Si colloca fra i livelli uniformi di assistenza erogabili nell’ambito dei Distretti
REGIONE MOLISE Ha una popolazione di circa 329.000 abitanti ed è articolata in 4 ASL: ASL n. 1 “Alto Molise” 14.337 abitanti ASL n. 2 “Pentria” 76.000 abitanti ASL n. 3 “Centro Molise” 133.000 abitanti ASL n. 4 “Basso Molise” 105.000 abitanti
REGIONE MOLISE Distribuzione per età ASL n.1 “Alto Molise”
REGIONE MOLISE Distribuzione per età ASL n.2 “Pentria”
REGIONE MOLISE Distribuzione per età ASL n.3 “Centro Molise”
REGIONE MOLISE Distribuzione per età ASL n.4 “Basso Molise”
Ha un territorio di 409 Kmq, perfettamente coincidente con quello della Comunità Montana E’ costituito da 12 Comuni situati ad un’altitudine media di 1091m s.l.m. Si qualifica come territorio montano e disagiato caratterizzato da notevoli difficoltà orografiche e climatiche e penalizzato da un grave e progressivo spopolamento che ha ridotto e limitato le sue originarie attività socio-economiche ASL “ALTO MOLISE”
ASL “ALTO MOLISE” (II) • Si distingue dalle altre ASL per la bassa densità di popolazione (14.337 unità) • L’età media della popolazione residente è 46,8 anni (contro i 41,9 anni della popolazione molisana) • Il tasso di natalità è di 8,2 per mille (contro gli 8,7 per mille della regione Molise e i 9,4 per mille della nazione) • Una buona parte della popolazione vive in piccole frazioni e casolari isolati mal collegati con i propri comuni e il disagiomaggiore è determinato dalle difficoltà logistiche degli operatori a raggiungere in maniera capillare le varie utenze ubicate in modo così sparso
Si caratterizza per una longevità percentuale superiore a quella nazionale e regionale ASL “ALTO MOLISE” (III)
ASL “ALTO MOLISE” (IV) • La situazione attuale delle residenzialità per gli anziani risulta rappresentata soltanto da due strutture nessuna delle quali a gestione pubblica • Le stesse hanno una disponibilità di 40 posti letto che rappresenta in media un posto letto ogni 97,24 soggetti >65 anni
L’ADI NELL’ASL “ALTO MOLISE” • Inrelazione ad una realtà così “anomala” anche l’ADI risulta al di fuori sia degli standard nazionali che regionali • Iniziata parzialmente nel 1997 ha avuto negli anni 1998 e 1999 una diffusione pressoché completa su tutto il territorio di competenza • I dati che seguiranno si riferiscono agli ultimi due anni di attività • Come modello si è preso il Progetto obiettivo “Tutela della Salute degli Anziani” (PSOA) del PSN 1994/96
L’ADI NELL’ASL “ALTO MOLISE” (II) Come da PSN si effettuano i seguenti interventi: • Infermieristico • Riabilitativo • Medicina di base • Medicina Specialistica • Supporto sociale (convenzione con servizi sociali) • Presidi ed ausili
L’ADI NELL’ASL “ALTO MOLISE” (III) • Gli interventi di tipo infermieristico e riabilitativo sono svolti da una Cooperativa Sociale il cui compenso, onnicomprensivo, è di euro 9,83 (IVA compresa)/ora; • Le ore minime di assistenza sono state valutate in 150 settimanali con possibilità di aumento di un quinto (30 ore); • Dal 01/03/2004 le ore settimanali sono aumentate a 400 con possibilità di aumento di un quinto (80 ore) e il compenso orario è stato portato a euro16,50
VALUTAZIONE DEL PAZIENTE • Fino al 01/04/2000 è stato utilizzato il sistema SVAD multidimensionale del CNR suddiviso in cinque sezioni: • Dati identificativi • Stato di salute • Condizioni sociali ed economiche • Attività strumentali della vita quotidiana • Sintesi della valutazione effettuata
VALUTAZIONE DEL PAZIENTE (II) • Dal 01/04/2000 è stato adottato il sistema informatico VAOR-ADI che comprende 17 sezioni: • Dati identificativi • Informazioni sulla valutazione • Stato cognitivo • Comunicazione/sfera uditiva • Umore e comportamento • Funzione sociale • Servizi di supporto informale • Funzione fisica • Continenza negli ultimi 14 gg • Diagnosi di malattia • Condizioni di salute e misure preventive • Stato nutrizionale/idratazione • Igiene orale • Condizioni della cute • Valutazione dell’ambiente • Utilizzo dei servizi • Farmaci
TABELLA RIASSUNTIVA DEGLI INTERVENTI * Previsione
CONSIDERAZIONI • Un terzo del monte ore dei due anni presi in considerazione sono da addebitarsi agli spostamenti degli operatori sul territorio • Rapportando il numero dei soggetti in ADI al numero della popolazione residente si evince l’enorme incidenza sulla spesa sanitaria della ASL stessa
CONSIDERAZIONI (II) • In media sono 90 i soggetti in ADI per ogni mese e tra questi vi sono pazienti con patologie ad andamento cronico che non sono strettamente eleggibili per l’ADI, ma non essendoci strutture alternative sufficienti si è dovuto, il più delle volte, non fare riferimento strettamente al sistema S.V.A.D. del CNR (multidimensionale)
CONSIDERAZIONI (III) • Le patologie presentate sono le seguenti: • Cerebropatie neurovascolari 50% • Fratture 25% • Neoplasie 14% • Diabete e patologie correlate 11%
CONSIDERAZIONI (IV) • Il 20% circa dei casi hanno patologie multifattoriali che si riscontrano associate • Per gli anni 2003/04, il Servizio Farmaceutico della ASL ha sostenuto per materiale integrativo a pazienti in ADI, per farmaci non prescrivibili, per prodotti dietetici e materiale sanitario (cateteri e materiale di medicazione), una spesa pari a Euro 21.000
TABELLA RIASSUNTIVA DEI COSTI Nella tabella non sono riportati i costi delle consulenze specialistiche, essendo tutti gli operatori dipendenti dell’ASL stessa
CONCLUSIONI • La capillarizzazione dell’ADI con l’ottimizzazione di tutti i tipi di intervento in essa contemplati • La massimizzazione del sinergismo operativo per raggiungere l’unità di intento di migliorare la qualità di vita dei soggetti e diminuire i ricoveri ospedalieri degli stessi Gli obiettivi da raggiungere sono:
“E scenda pure su di noi la notte che non conoscerà più albe: vi andremo incontro con animo sereno, consapevoli di aver sempre compiuto sino all’ultimo il nostro dovere di uomini liberi” [Anonimo]