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Cesare Beccaria. Nasce a Milano nel 1738 Si laurea nel 1758 in giursprudenza Si sposa nel 1761 Il suo capolavoro è “Dei delitti e delle pene” Si reca nel 1766 a Parigi Riceve l’inivito da Caterina II di Russia ma lo rifiuta Muore nel 1794. “Dei delitti e delle pene”.
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Cesare Beccaria • Nasce a Milano nel 1738 • Si laurea nel 1758 in giursprudenza • Si sposa nel 1761 • Il suo capolavoro è “Dei delitti e delle pene” • Si reca nel 1766 a Parigi • Riceve l’inivito da Caterina II di Russia ma lo rifiuta • Muore nel 1794
“Dei delitti e delle pene” • Trae spunto dalla filosofia illuminista • Ottiene la fama grazie a questa opera • L’opera tratta i prinicipi del pensiero etico politico illuminista • C’è una concezione laica del potere • Il trattato vuole essere una riflessione sui fondamenti del diritto di punire • Il punto di partenza è di carattere contrattualistico, la società nasce da un patto sociale • Nessun individuo può rinunciare ad un diritto fondamentale • Lo stato non ha alcun diritto di uccidere • Lo stato non può far soffrire inutilmente attraverso la tortura
“Dei delitti e delle pene” • Inoltre ci sono argomentazioni di carattere pratico: Le due pratiche non sono ne infalibili ne utitli: • La tortura: può spingere a confessioni false di individui innocenti, ma deboli; e non ottenere niente da quelli colpevoli ma forti • La pena di morte: non è sicura, perchè gli uomini sono indotti a non delinquere non quando la pena prevista sia terribile e intensa, ma quando è certa, infalibile e duratura
Illuminismo in Italia • Fioriscono studi di economia, politica, agronomia e diritto • I principali centri dell’illuminismo sono: • Milano • Napoli • Toscana
Milano e il “Caffè” • Milano è il centro più importante • È la città con i rapporti più stretti con la cultura francese • La lombardia attraversa un periodo di modernizzazione e di sviluppo • Dall nobiltà colta provengono: Cesare Beccaria e i fratelli Pietro e Alessandro Verri • Loro sono i fondatori dell’Accademia dei Pugni (1761) e del periodico “Il Caffè” • Essi diventeranno il punto di rifferimento dei circoli illuminsti milanesi • L’accademia deve il suo nome all’agressività dei suoi membri • Esce 3 volta al mese “IL caffè” • Si ispira al modello del giornalismo inglese • Si cerca di creare un’opinione pubblica in Italia • È il primo giornale italiano in cui non si parli pienamente di letterattura, ma di temi pratici • Il motto del giornale: Non parole, ma cose • Grande importanza alle questioni educative • I collaboratori del giornale credono che l’uomo per natura sia buono
“Il Caffè” • Il primo numero esce nel 1 giugno 1764 • Si danno informazioni su quando uscirà, sullo stile e le sulle finalità • Si pubblicherà ogni 10 giorni • Stile: che non annoi • Verrà fatto fino a quando la gente lo leggerà • Si chiama caffè perchè i discorsi pubblicati nacquero in una bottega del caffè • Mocha: Moca/Moka è la città dello Yemen in cui si produce un caffè di grande pregio
La storia del “Caffè” Un greco originario di Creta, per scappare agli ottomani, giròp per diverse città commerciali, e si trattene a Mocha dove scambiò le proprie merci per il caffè. Dopodichè si stabilì in Italia, dovce a Milano aprì una bottega, del caffè. Il caffè era cosi buono che anche se lo beveva l’uomo più cattivo, i svegliava e per almeno mezz’ora diventava un uomo ragionevole. Nella bottega c’erano sedili comodi. Inoltre chi voleva leggere trovava sempre i giornali di politica, come quelli francesi oppure svizzeri, che facevano che gli uomini che prima erano romani,fiorentini ora siano europei. Pietro Verri il quale parlava poco decise di registrare i discorsi che secondo lui meritavano di essere registrati, per dopo pubblicare nel “Caffè”