1 / 25

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BOLOGNA

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BOLOGNA. Facoltà di medicina veterinaria Corso integrato di: Zootecnia generale e miglioramento genetico IL CAMMELLO 2009 Roy Twito. Indice. Introduzione Classificazione Tassonomia Descrizione Diffusione e habitat Morfologia Utilizzazione ed importanza

presta
Download Presentation

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BOLOGNA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BOLOGNA Facoltà di medicina veterinaria Corso integrato di: Zootecnia generale e miglioramento genetico IL CAMMELLO 2009 Roy Twito

  2. Indice • Introduzione • Classificazione • Tassonomia • Descrizione • Diffusione e habitat • Morfologia • Utilizzazione ed importanza • Il adattamento • Bibliografia

  3. Introduzione La Nave del deserto ( dal’arabo - safīnat al-barr- السفينة الصحراوية ) credo che con queste pocche parole posso iniziare a discrivere ciò che il Cammello rappresenta per la popolazione nomadi. Il cammello è considerato la compagna immutabile ed indispensabole di un ambiente duro e spietato in cui l’uomo e gli animali lottano per sopravvivenza. Etimologicamente la parola cammello probabilmente deriva dal termine arabo “Hamal” detta in senso lato e “jamal” per l’animale in quanto tale, con variazioni “gamal”((גמל in ebreo e “gamoul” in copto. Si stima che il dromedario fu addomesticato tra il V e il IV millennio a.C. Qui esso divenne cavalcatura, animale da soma, produttore di latte, carne e pelle: prodotti essenziali a tutti beduini che conducevano una vita nomade nella steppa (bādiya) e nei deserti rocciosi ( sakhrā') o sabbiosi (raml, pl. rimāl) peninsulari, tanto che nelle ricerche credono che senza tale addomesticamento la vita umana in quegli ambienti sarebbe stata decisamente più limitata e difficoltosa.

  4. Classificazione Ordine Famiglia Sottordine

  5. Classificazione Regno: Animalia Phylum: Chordata Classe: Mammalia Superordine: Laurasiatheria Ordine: Artiodactyla Sottordine: Tylopoda Famiglia: Camelidae Sottofamiglia: Camelinae Genere: Camelus Ordine: Artiodactyla

  6. Tassonomia I specie che discrivero in questo lavoro sono : C. dromedarius Dromedary Linnaeus, 1758C.bactrianus bactrianus Linnaeus, 1758 Arabian camel C. bactrianus ferus Przewalski, 1878* * per più aprofondimento Bactrian Camels and Bactrian-Dromedary Hybrids

  7. Descrizione Il C.bactrianusè l'unico camelide selvatico che vive nel nuovo mondo, e può persino essere addomesticato. C.bactrianusselvatico è più alto e snello del cammello addomesticato C. dromedarius. Ricordiamoci poi che il C.bactrianus ha due gobbe, mentre il dromedario ne ha una sola. La lunghezza di un cammello varia dai 2 ai 3 metri, con una coda che può raggiungere i 55 centimetriti. Il suo peso può raggiungere i 700 chili.. Cuscinetti callosi rivestano le ginocchia e il ventre, sui quali si inginocchia per riposare. Il cammello selvatico vive in gruppi composti dai 6 ai 30 esemplari, maschi e femmine, con un maschio dominante. Per scacciare i maschi rivali il cammello fa schioccare la coda battendola contro il posteriore, digrigna i denti ed urina. La femmina poi dopo un periodo di gestazione di 406 giorni, partorisce un piccolo, solo rare volte sono due. Questi vengono poi allattati per uno o due anni circa. Raggiungono la maturità sessuale fra i 3 e i 6 anni. é possibile caricare un cammello con pesi anche superiori ai 250 chili.

  8. Diffusione e habitat C.Bactrianus L. 1758 caratterizzato da due gibbosità, si trova nei climi freddi dei territori aridi e rocciosi dell’Asia centrale e si estende ad occidente fino alla Turchia. Questa specie è diviso in due sottospecie delle quali la tipica è raprasentata da animali domestici (C.bactrianus bactrianus) mentre l’altra (C. bactrianus ferus) sarebbe la forma selvatica ancora present in pochi individui nei deserti del Sinkiang e Gobi. C. Dromedarius L. 1785, che interessa i territori aridi e semi aridi che vanno dal Gange all’Arabia, nonchè l’Africa centrosettentrionale dal Kenia alle isole Canarie. Sono animali caratterizzati dalla presentza di una solo gibbosità e dei quali non sarebbero presenti soggetti selvatici

  9. Diffusione e habitat Camelus dromedarius       Dromedary, Arabian camel                Camelus bactrianus       Bactrian camel

  10. Diffusione e habitat Presenza in Italia : Introdotto in Italia fin dall'epoca romana come animale da soma, da guerra e da circo, fu utilizzato saltuariamente fino al '700. Carovana di cammelli nei pressi di Policoro

  11. Morfologia Non è difficile individuare i Camelidi : li definisce la caratteristica di un collo allungato (questa caratere lo troviamo anche nella famiglia dell Giraffidi ma in una mniera piu 1111111 ). La testa colpisce per la sua piccolezza in proporzione alla mole dell’animale, ma questa, ad una analesi, si evidenzia come mezzo di penetrazione nella flora tipica dell’ambiente in cui vive. Camelus dromedarius

  12. Morfologia La caratteristica principale che accomuna i Tilopodi (e quindi i Camelidi) al sottordine Ruminantia è la capacità di ruminazione, assieme ad altri adattamenti derivati dalla scelta di una dieta di tipo vegetariana, in prevalenza erbivora.I denti molari sono di tipo selenodonte (= denti a luna), mostrano cioè delle pieghe semilunari o falciformi, in seguito all'usura causata dalla masticazione, con creste longitudinali necessarie per la triturazione delle parti vegetali che avviene tramite i tipici movimenti laterali della mandibola.La formula dentaria della seconda dentazione: I ----- C --- PM -------- M-------- 0.0.3 1 1.0.3.4 1.2.3 1.2.3 1 1.0.0.4 1.2.3 Cranio di dromedario

  13. Morfologia Lo stomaco dei Camelidi risulta diviso in tre concamerazioni: rumine, reticolo ed abomaso; di questi tre, soltanto l'abomaso è un vero e proprio stomaco ghiandolare secernente succhi gastrici. A differenza dei Ruminanti manca una quarto stomaco, l'omaso, mentre nelle pareti del rumine sono presenti delle celle acquifere, cavità. che permettono l'accumulo di riserve d'acqua prelevate dall'alimento ed essenziali per la sopravvivenza negli ambienti aridi. La gobba ; la maggiore parte del tessuto grasso nel cammello è concentrato nella o nelle gobbe. Le dimesioni della gobba in rapporto alla maggiore o minore presenza di grasso, dipente dalle condizioni nutrizionali dell’animale. La stessa pelle si restringe o estende a seconda delle condizioni della gobba Gruppo di cammell in ritorno dall pascolo

  14. Morfologia Come tutti gli Artiodattili, i Camelidi hanno gli arti muniti di dita pari, in questo caso soltanto due, per riduzione evolutiva fino a scomparsa del primo, secondo e quinto dito. Le due rimanenti, fuse a livello metapodiale, sono provviste di cuscinetti elastici che permettono un'andatura digitigrada, altra importante differenza che li distingue dai Ruminanti, i quali sono unguligradi. Le articolazioni degli arti e a livello dello sterno sono inoltre provviste di speciali callosità che conferiscono il nome al sottordine (Tylopoda = piede calloso). Schema della piedi

  15. Morfologia Sempre riguardo l'anatomia dello scheletro, i Camelidi mostrano, come tutti i Selenodonti, una sovrascapola cartilaginea che si sovrappone ad una ben sviluppata scapola ossea e, caratteristica unica nei Mammiferi, un diaframma ossificato. La formula vertebrale è: C 7, D 12; L 7; S 4-5; Cd 12-21.Il cranio è di forma allungata e privo di corna. Gli occhi sono molto grandi, con pupilla allungata orizzontalmente. L'udito è abbastanza sviluppato. Scheleto di un dromedario

  16. Utilizzazione ed importanza Il cammello risulta indispensabile per molte popolazioni e non solo per I nomadi, tanto è che nei paesi del Sahara, in cui mediamente più di 20 % della popolazione è rappresentata da nomadi, il dromedario fornisce oltre il 50% della produzione animale. Infatti il cammello forniscie al pastore nomade ed alla sua famiglia tutta l’assistenza di cui questi ha bisogno nelle più difficili condizioni delle zone aride; oltre a produrgli gli alimenti essenziali (latte e carne) il cammello è infatti insostituibile per il trasporto delle modeste masserizie e provviste (soprattutto per la capanna e l’acqua da bere per la famiglia)

  17. Utilizzazione ed importanza Fonti di energia : trasporto di sale e merci in genere, sono ancora realtà operanti anche se ridotte respetto a passato. Sono trovati evidenziati di uso agricoltora. E anche alevamenti da corsa. Produzione di carne : consumato normalmente solo nelle aree di allevamento della specie. Ancora oggi la carne di cammello è considerata un alimento di lusso qualitativamente superiore a quella bovina. Il pelo e la pelle : negli allevamenti tradizionali ha sempre avuto largo uso per ricavarne i più vari oggetti. Il latte : è consumato in molti paesi in particolare dai pastori nomadi. Il consumo, oltre che dalla tradizione di gusto, è sostenuto infatti da motivi reiligiosi nonchè dalla convinzione di forza e virilità da esso trasmesse.

  18. Il adattamento • Adattamento morfologico/anatmico: • Dimensione – meno influizata dalle condizioni ambientali • Strato di cheratina a livello sternale ventrale e faccia craniale della arti – ha la funzione di isolare dal calore. • Arti lunghi – che tengono il corpo lontano dalla terra e così lontano dalla fonte di calore. • Narici alungate con posibilità di chiuderle – nell stato di tempesta del deserto • Ciglia lunghe e abbondanti per proteggiere gli occhi • Cavita buccale adata al mangime secco e spinoso. • Palmi con superficie maggiore adatto al cammino sulla sabbia • Peliccia con alto isolamento termico. Sopra I narici in stato di ciusora al di totto il ciglia

  19. Il adattamento • Adattamento comportamentale: • La maggiore parte del giorno il cammello sta rivolto verso il sole e così diminuisce la superfice scoperta al calore. • In riposo sta in decubito sternale con gli arti piegati – in modo tale che la parte piu esposta sia la gobba cosi che è poco irorat e contiene maggiore contenuto di grasso che è cundutrice povero di calore. • Urinano sugli arti anteriore come un’ulteriore fonte di raffreddamento. Due cammelli in atto di riposo con la faccia verso la sole

  20. Temperatora ambiente in °C Temperatora Cammello in °C Il adattamento • Adattamenti fisiologici: • Maggiore resistensa al cambio della temperatura corporea fino a 7°C (tabela 1, Graf 1). • Rumine voluminoso ; con la capacità di circa 200 litri, dà la posibilita di recuperare tanta acqua in poco tempo. • I batteri che passano dall rumine al stomaco sucesiva muiono dalla alta acidità e vengono sfruttati come una fonte di proteine. • Alta capacità di asorbimento di sale al livello intestinale – per maggior assorbimento di acqua. Tabela e graf 1. ragggi di temperatora nell stato normale e deitratato

  21. Il adattamento • Il sangue del camello è caraterizato da *ematocrito basso e numero alevato di globuli rossi con forma caratteristica e maggiore resistenza di cambiamenti osmotici (tabela 2,3). • In mancanza di acqua diminuisce il ritmo respiratorio con la diminuizione del metabolismo – meno perdita di acqua a livello polmonare meno produzione di calore – questo aumenta la acidità del sangue. – ma per l’alta resistenza e maggior quantita di emglobina non influisce sul cammello. Gluboli rossi in uomo a sn e cammello a dx *L'ematocrito è la percentuale di elementi corpuscolati presente nel sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine): la restante è occupata dalla parte liquida o plasma

  22. Il adattamento Tabela 2. la quantità di emoglobina a confronto dell ematocrito e dal numero di globuli rossi in un milliletro di sangue Tabela 3. Confronto della resistenza dei glubuli rossi nel cammello e nell’uomo

  23. Il adattamento A dx. Pellic di un cammello sotto piedi dui un cammello • In un stato di disidratazione una maggiore quantità di urea è riassorbita al livello renale per favorire magggiore assorbimento di acqua (mecanismo simile a quello che si verifica nell’orso ad stato di *ibernazione. • Questo ultimo mecanismo è anche un altro agiastamento dell alimentazione povera di proteine che conserva acqua e sostanze azotate.3 • Produzione di faeci molto secche e urina molto concentrata(utilizata per il raffreddamento, vedi adatamenti comportamentali). *L'ibernazione è una condizione biologica in cui le funzioni vitali sono ridotte al minimo, il battito cardiaco e il respiro rallentano, il metabolismo si riduce e la temperatura corporea si abbassa.

  24. Bibliografia • Il Cammello – D. Scaramella – D.Cianci – G.Macchioni • The IUCN Red List of Threatened Species - http://www.iucnredlist.org/ • Animalinemondo - http://www.animalinelmondo.com/animali/mammiferi/486/cammello.html • Wikipedia – IT http://it.wikipedia.org/wiki/Cammello http://it.wikipedia.org/wiki/Ematocrito • IL http://he.wikipedia.org/wiki/%D7%92%D7%9E%D7%9C_%D7%93%D7%95-%D7%93%D7%91%D7%A9%D7%AA%D7%99 • EN http://en.wikipedia.org/wiki/Bactrian_Camel • Ultimateungulate - http://www.ultimateungulate.com/index.html • Animaldiversity - http://animaldiversity.ummz.umich.edu/site/accounts/pictures/Camelus_bactrianus.html • Bactrian Camels and Bactrian-Dromedary Hybridshttp://www.silk-road.com/newsletter/vol3num1/7_bactrian.php • http://www.skullsunlimited.com/camel_skull.html • http://www.mille-animali.com/animali/mammiferi/cammello.php • http://fohn.net/camel-pictures-facts/index.html • Profesore Ruven Gil – Università di Ben Gurion. • http://images.google.co.il/imgres?imgurl=http://www.nma.gov.au/shared/libraries/images/events_and_bookings_images/mike_smith_signs_of_a_lost_world/expedition_pics/camel_foot_w480/files/19369/Foot_2_w480.jpg&imgrefurl=http://www.nma.gov.au/research/centre_for_historical_research/the_centres_people/dr_mike_smith/into_the_desert/mikes_photo_diary/slideshow_4_1.html&usg=__MUU7ntW9dj1WQygDWv5t-G8jh3A=&h=360&w=480&sz=28&hl=iw&start=83&um=1&tbnid=_h2Qr3xzOr4pfM:&tbnh=97&tbnw=129&prev=/images%3Fq%3D%25D7%259B%25D7%25A3%2B%25D7%25A8%25D7%2592%25D7%259C%2B%25D7%2592%25D7%259E%25D7%259C%26ndsp%3D20%26hl%3Diw%26sa%3DN%26start%3D80%26um%3D1

More Related