1 / 18

LA MIA VITA MI HA SEMPRE FATTO PENSARE AD UNA PIANTA CHE VIVE NEL SUO RIZOMA: LA SUA VERA VITA

LA MIA VITA MI HA SEMPRE FATTO PENSARE AD UNA PIANTA CHE VIVE NEL SUO RIZOMA: LA SUA VERA VITA È INVISIBILE, NASCOSTA NEL RIZOMA Carl Gustav Jung. COME IL PESCE SI TROVA BENE SOLO NELL’ACQUA, L’UCCELLO SOLO NELL’ARIA, LA TALPA SOLO SOTTO TERRA, COSÌ OGNI UOMO SI TROVA BENE

primo
Download Presentation

LA MIA VITA MI HA SEMPRE FATTO PENSARE AD UNA PIANTA CHE VIVE NEL SUO RIZOMA: LA SUA VERA VITA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. LA MIA VITA MI HA SEMPRE FATTO PENSARE AD UNA PIANTA CHE VIVE NEL SUO RIZOMA: LA SUA VERA VITA È INVISIBILE, NASCOSTA NEL RIZOMA Carl Gustav Jung

  2. COME IL PESCE SI TROVA BENE SOLO NELL’ACQUA, L’UCCELLO SOLO NELL’ARIA, LA TALPA SOLO SOTTO TERRA, COSÌ OGNI UOMO SI TROVA BENE SOLO NELL’ATMOSFERA A LUI ADATTA: … PER IL FATTO DI NON CAPIRE MOLTOBENE TUTTO CIÒ, MOLTI FANNO OGNI SORTA DI TENTATIVI DESTINATI A FALLIRE, FANNO NEL PARTICOLARE VIOLENZA AL PROPRIO CARATTERE, PUR DOVENDO IN GENERALE CEDERE A ESSO… Arthur Schopenhauer

  3. NESSUNA TEMPESTA È IN GRADO DI IMPEDIRE ALL’ALBERO, QUAND’È LA SUA ORA, DI DIVENTARE VERDE Gaston Bachelard

  4. CONSIDERATE LA VITA DEGLI UOMINI E CHIEDETEVI SE UN ALBERO, CHE DEVE ELEVARSI NEL CIELO, POSSA FARE A MENO DEL MALTEMPO E DELLA BUFERA – SE QUALCHE FORMA DI ODIO O DI GELOSIA, DI OSTINATEZZA, DI AVIDITÀ, DI VIOLENZA NON COSTITUISCA UNA SITUAZIONE FAVOREVOLE, SENZA CUI È IMPOSSIBILE UNA GRANDE CRESCITA Friedrich Nietzsche

  5. IL SÉ VIENE SPESSO SIMBOLEGGIATO DA UN ANIMALE, CHE RAPPRESENTA LA NATURA ISTINTIVA E I LEGAMI DI QUESTA CON L’AMBIENTE. TALE RAPPORTO DEL SÉ CON LA NATURA CIRCOSTANTE E CON IL COSMO DERIVA, CON OGNI PROBABILITÀ, DAL FATTO CHE “L’ATOMO NUCLEARE” DELLA NOSTRA PSICHE È, IN QUALCHE MODO, INTIMAMENTE INTRECCIATO CON LA TOTALITÀ DEL MONDO, COSÌ DEL MONDO ESTERIORE COME DI QUELLO INTIMO Marie-Louise von Franz

  6. IL NOSTRO SVILUPPO È SIMILE A QUELLO DI UNA FARFALLA. NOI DOBBIAMO “MORIRE” E “RINASCERE” COME L’UOVO MUORE E DIVENA BRUCO, IL BRUCO MUORE E DIVENTA CRISALIDE, LA CRISALIDE MUORE PERCHÈ A SUA VOLTA POSSA NASCERE LA FARFALLA…. LA STESSA COSA VALE ANCHE PER L’UOMO. DOBBIAMO DISTRUGGERE I NOSTRI INVOLUCRI PROTETTIVI. I BAMBINI NON NE HANNO; E QUINDI DOBBIAMO DIVENTARE COME DEI BAMBINI PICCOLI Georges Ivanovic Gurdjieff

  7. IL NOSTRO ATTEGGIAMENTO DEVE ESSERE SIMILE A QUELLO DEL PINO DI MONTAGNA: ESSO NON SI IRRITA QUANDO IL SUO SVILUPPO È OSTACOLATO DA UNA PIETRA, NÉ PIANIFICA I MODI IN CUI POTRÀ AVER RAGIONE DEGLI OSTACOLI; CERCA SOLO DI AVVERTIRE SE DEBBA CRESCERE IN UNA DIREZIONE PIUTTOSTO CHE IN UN’ALTRA, NEL SENSO DELLA PENDENZA, O NEL SENSO CONTRARIO. COME L’ALBERO, DOBBIAMO CREDERE A QUESTO QUASI IMPERCETTIBILE, MA PODEROSO IMPULSO – UN IMPULSO CHE DERIVA DALLA TENDENZA ALL’UNICA, CREATIVA AUTOREALIZZAZIONE. (……) TUTTI I PINI SI ASSOMIGLIANO (ALTRIMENTI NON LI POTREMMO CLASSIFICARE COME PINI), MA NESSUNO È ESATTAMENTE SIMILE AD UN ALTRO. PROPRIO PER L’INCIDENZA DI QUESTI FATTORI DI SIMILITUDINE E DIFFERENZA, È DIFFICILE SCHEMATIZZARE LE INFINITE POSSIBILITÀ DI VARIAZIONE DEL PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE. IL FATTO È CHE CIASCUNO DI NOI DEVE FARE QUALCOSA DI DIVERSO, QUALCHE COSA DI ASSOLUTAMENTE PRIVATO E PERSONALE Marie-Louise von Franz

  8. IL PERICOLO DI UNA VISIONE LIMITATA È CHE L’IO PUÒ INDURIRSI E INARIDIRSI, PROPRIO COME SUCCEDE ALLA TERRA CHE NON VIENE CONTINUAMENTE RIFORNITA D’ACQUA. L’IO HA BISOGNO DEL NUTRIMENTO DELLE SORGENTI SOTTERRANEE. HA BISOGNO DELLA VITA COMPENSATIVA DEI SOGNI, SE LA SUA CONTINUITÀ DEVE MUOVERSI OLTRE LA SEMPLICE SOPRAVVIVENZA E PERPETUAZIONE Marion Woodman

  9. È FREQUENTE CHE DONNE CHE NON SONO INDIPENDENTI SOGNINO GATTI, E CHE SIANO ATTACCATE IN MODO TROPPO “CANINO” A MARITO E FIGLI; IN QUESTI CASI IO SOTTOLINEO SEMPRE COSA FAREBBE UN GATTO: UN GATTO VA PER LA SUA STRADA. SA COSA VUOLE E VA PER LA SUA STRADA. ARRIVA ALLE ORE DEI PASTI E ALLORA È VERAMENTE AFFETTUOSO. MA QUANDO SE NE VUOLE ANDARE: “MIAO!”. E SI DEVE LASCIARLO ANDARE Marie-Louise von Franz

  10. SE NON SI PROCEDE COSTANTEMENTE IN AVANTI, IL PASSATO RISUCCHIA. È COME UN FORMIDABILE VENTO CHE CI ASPIRA E CI TRASCINA INDIETRO… Carl Gustav Jung

  11. DUE PERSONE POSSONO ANDARE D’ACCORDISSIMO, PARLARE DI TUTTO ED ESSERE VICINE. MA LE LORO ANIME SONO COME I FIORI, CIASCUNA HA LA SUA RADICE IN UN DETERMINATO POSTO E NESSUNO PUÒ AVVICINARSI TROPPO ALL’ALTRO SENZA ABBANDONARE LA SUA RADICE, COSA PERALTRO IMPOSSIBILE Hermann Hesse

  12. COME L’OCCHIO, SE FISSA A LUNGO UN OGGETTO, DIVENTA INEFFICIENTE E NON VEDE PIÙ NULLA, COSÌ L’INTELETTO, PENSANDO CONTINUAMENTE ALLA STESSA QUESTIONE, DIVENTA INCAPACE DI AFFERRARLA E DI ESTRARNE QUALCOSA DI PIÙ: DIVENTANDO COSÌ OTTUSO E CONFUSO Arthur Schopenhauer

  13. UN FRUTTO DEVE PUTREFARSI PER GENERARE IL SEME…. ED È COSÌ CHE LA NATURA INSEGNA CHE PROPRIO AL CULMINE DEL NEGATIVO NASCE L’INIZIO DEL POSITIVO I Ching

  14. LE TEMPESTE FURIOSE, LE INONDAZIONI, LE PIOGGE DI FUOCO, LE LAVE SOTTERRANEE E LA MORTE DI TUTTI GLI ELEMENTI NON SONO FORSE TESTIMONIANZE TANTO AUTENTICHE DELLA VITA ETERNA QUANTO IL SOLE CHE NOBILE SI LEVA SOPRA VIGNE OPULENTE E RICCHI BOSCHI DI ARANCI? BELLO E BRUTTO, BUONO E CATTIVO, TUTTO ESISTE INDIFFERENTEMENTE CON LO STESSO DIRITTO Goethe

  15. L’ERBA DEI PRATI NON È MAI STATA VANGATA: EPPURE CRESCE BENISSIMO Lao Tzu

  16. LA SOCIETÀ SI PUÒ PARAGONARE AL FUOCO: IL SAGGIO VI SI SCALDA A DEBITA DISTANZA, SENZA AVVICINARE TROPPO LE MANI, CONTRARIAMENTE ALLO STOLTO, IL QUALE DOPO ESSERSI SCOTTATO FUGGE NEL FREDDO DELLA SOLITUDINE E SI LAMENTA PERCHÉ IL FUOCO BRUCIA Arthur Shopenhauer

  17. QUELLO CHE IL BRUCO CHIAMA FINE DEL MONDO, PER GLI ALTRI È FARFALLA Lao Tzu

  18. UN GIORNO, DOPO AVER DOMINATO IL VENTO, LE ONDE, LE CORRENTI E LA GRAVITÀ… SFRUTTEREMO LE ENERGIE DELL’AMORE. ALLORA, PER LA SECONDA VOLTA NELLA STORIA DELL’UMANITÀ, L’UOMO AVRÀ SCOPERTO IL FUOCO. L’AMORE È L’ENERGIA PIÙ POTENTE E TUTTAVIA PIÙ IGNORATA DEL MONDO Pierre Teilhard De Chardin

More Related