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Rotazione settoriale ed analisi intermarket. Giulio Tagliavini Università di Parma Winter is obviously the best time to open a ski resort. Martin Pring. I vari settori. Esistono settori Leading ? Lagging ? Certo, anche se la classificazione è difficoltosa.
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Rotazione settoriale ed analisi intermarket Giulio Tagliavini Università di Parma Winter is obviously the best time to open a ski resort. Martin Pring
I vari settori • Esistono settori • Leading ? • Lagging ? • Certo, anche se la classificazione è difficoltosa. • Si parla di prestazioni relative.
Una regola generale top-down • E’ opportuno usare una logica “top-down”: definire prima la tendenza primaria (per verificare se la situazione complessiva sia favorevole o meno all’investimento azionario) poi analizzare la situazione tecnica relativa a ciascun settore azionario (all’interno del medesimo gruppo di emittenti le tendenze sono mediamente simili) infine scegliere i titoli specifici da inserire nel portafoglio. • Sarebbe bello scegliere titoli e vederli crescere rapidamente, si comportano così, purtroppo, i titoli più rischiosi.
Ciclo economico e settori produttivi • Ogni settore produttivo è favorito in certe fasi del ciclo economico, è sfavorito in altre. • Ciò dipende in massima misura dalle variabili macroeconomiche (inflazione, tassi di interesse, tasso di disoccupazione, reddito disponibile ai consumatori, ecc.). • La rotazione settoriale è quello stile del portfolio management che cerca di avvantaggiarsi dell’esposizione dei vari settori produttivi alle vicende del ciclo economico. • Occorre raggruppare i settori produttivi in comparti che reagiscono in modo relativamente omogeneo.
Alcune idee di fondo • I settori sensibili ai cambiamenti dei tassi di interesse tendono ad anticipare sia i minimi che i massimi del mercato. • I settori sensibili alla domanda di beni capitali o di materie prime tendono generalmente a seguire con ritardo l’andamento complessivo. • La comprensione del processo di rotazione settoriale è utile sia per stimare la maturità raggiunta dal trend primario, sia per selezionare gli specifici titoli azionari da mettere in portafoglio.
I comparti industriali ai fini della rotazione settoriale • 1 - Basic materials • 2 - Consumer cyclical • 3 - Consumer noncyclical • 4 - Energy • 5 - Financial • 6 - Industrial • 7 - Technology • 8 - Utilities
1 - Basic materials • Alluminio • Prodotti chimici non mettallici • Prodotti forestali • Estrazione mineraria • Carta • Metalli preziosi • Acciaio
2 - Consumer Cyclicals • Pubblicità • Casalinghi • Abbigliamento • Calzature • Automobili ed accessori • Gioco d’azzardo • Edilizia residenziale • Arredamento • Media e TV • Editoria • Industria del divertimento • Giocattoli • Ristorazione • Dettaglio
3 - Consumer Noncyclical • Bevande • Cura della persona e sanità • Alimentare • Distribuzione alimentare • Farmaceutica ed attrezzature mediche • Tabacco
4 - Energia • Carbone • Estrazione petrolifera • Raffinazione e distribuzione prodotti petroliferi • Oleodotti
5 - Financial • Banche • Servizi finanziari • Assicurazioni • Investment • Brokers • Intermediazione immobiliare
6 - Industrial • Aereonautica • Materiali per costruzioni • Containers & packaging • Attrezzatura elettrica • Attrezzatura industriale • Servizi all’industria ed al commercio • Trasporto marittimo • Ferrovie • Trasporto pesante su strada • Tutela dell’ambiente – Trattamento rifiuti
7 - Technology • Difesa e aereospaziale • Comunicazioni • Computers e semiconduttori • Software • Alta tecnologia dell’automazione industriale • Biotecnologia • Attrezzature biomediche • Attrezzature per l’ufficio
8 - Utilities • Elettricità • Gas • Acqua
Come realizzare una rotazione di portafoglio • Occorre, innanzi tutto, predisporre una master list di 50-60 titoli ben diversificati nei gruppi prima esposti che reagiscono diversamente all’andamento del ciclo economico. • I grossi emittenti che svolgono l’attività sul mercato interno sono quelli che si muovono più precisamente all’andamento del ciclo economico. • L’andamento di piccoli emittenti giovani e small cap è solitamente abbastanza indipende dalle variabili macroeconomiche; conviene quindi tenerle fuori dalla master list. • L’andamento di emittenti esposti ai mercati esteri è meno connesso al ciclo interno, ma a quello internazionale (più difficile da precisare e quindi da seguire).
Il modello strategico di rotazione settoriale • La figura successiva espone il modello di base, strutturato su quattro fasi. • Il modello espone le regole fondamentali, successivamente meglio commentate.
Il modello strategico di rotazione settoriale Consumer cyclicals Energy FASE 1 Basic materials Technology FASE 2 Industrials Financials FASE 3 Consumers Noncyclicals Utilities FASE 4 Crescita del PIL Tassi di interesse
Fase 1 – L’uscita dalla recessione • Si tratta della fase acuta di recessione e mi devo preparare per tempo alla fase successiva. • Si definisce recessione quel momento in cui rilevo per due trimestri consecutivi un regresso del PIL. • Quando si è in una fase acuta di recessione le cose possono andare solo meglio e, a un certo punto, andranno certamente in tal senso. • Gli occupati cominceranno a perdere la paura di perdere il lavoro, gli acquisti famigliari sono stati differiti per un po’ di tempo e si comincerà a ripensarci. A un certo punto si comincerà a valutare l’acquisto di una nuova automobile. I tassi sono bassi e quindi un po’ di gente comincerà a costruirsi una casa. La fiducia cresce, la gente esce di casa, viaggerà maggiormente, chiederà prodotti di intrattenimento. • Come parte la fiducia le hot stocks sul mercato saranno i consumers cyclicals. • Il settore energetico è quello che riceve il primo impulso della produzione che si riavvia.
Fase 2 – La progressione dello sviluppo • Tutto ad un tratto, ci si accorge che l’economia corre troppo; le autorità restringono progressivamente le condizioni monetarie per prevenire effetti di surriscaldamento; i tassi sono in crescita e ciò crea qualche problema ai mercati obbligazionario ed azionario. • I settori sensibili ai tassi di interesse (utilities e finanziario) producono scarsi risultati. I consumers cyclicals cominciano a lavorare male in quanto i tassi più elevati fermano l’acquisto di abitazioni e di beni di elevato valore unitario. • Il settori che lavorano meglio sono basic materials e tecnologia. L’industria lavora al massimo delle sue capacità e le scorte di materie prime sono compresse e riordinate. L’industria di trasformazione tipicamente si pone problemi di produttività e di efficienza; quindi si investe in tecnologia (software, automazione, comunicazioni, ecc.).
Fase 3 – Il soft landing • I tassi progressivamente più elevati raggiungono lo scopo e le autorità monetarie raggiungono finalmente il desiderato soft landing. • Il tasso di sviluppo del Pil rimane positivo, ma rallentato rispetto ai livelli precedenti più elevati. • I trasporti hanno volumi di fatturato ai massimi. La produzione ai massimi induce poi un irrobustimento dell’attività produttiva di beni di investimento. In generale l’attività industriale tradizionale affronta una situazione favorevole. • I tassi di interesse, sebbene elevati, sono ora stabili; ciò favorisce il settore finanziario, che sfrutta l’elevata richiesta di credito ed i margini elevati e sicuri da rischi.
Fase 4 – Il rallentamento • La fase precedente si esaurisce. Si registra un rapido e secco declino nel tasso di sviluppo. Gli economisti non temono più l’inflazione ma la recessione. I tassi di interesse sono tagliati con progressiva determinazione. • I settori che rimangono meno influenzati dal rallentamento sono i beni di consumo non ciclici (alimenti, bevande, cura della persona) e le utility. • Queste azioni sono le hot issues in tale periodo, favorite dall’innalzamento delle previsioni di utile. • I tassi in declino favoriscono in generale i mercati (obbligazionario, fin da subito, azionario, quando si comincia ad intravedere la fine del rallentamento).
Uno schema astratto ? • In certi casi, è facile capire dove siamo. • In altri casi, ciò crea qualche imbarazzo. • In particolare, è difficile capire l’inizio della fase 1 e 3, quando non vi sono interventi espliciti delle autorità monetarie e non è facile capire quando esse hanno esaurito le manovre precedenti. • Naturalmente, è impossibile cogliere con estrema precisione il passaggio di fase; è sufficiente una certa coerenza della rotazione settoriale di portafoglio con la fase del ciclo. • I cicli durano, di solito, 3-6 anni. Il ciclo Reagan-Bush ha avuto una lunghezza di 9 anni. Le quattro fasi possono avere una durata molto varie e diseguale. • Lo schema tradizionale vede i tassi di interesse come segnale guida del ciclo; lo schema più recente, come è noto, vede nelle condizioni dei mercati azionari, i segnali guida.
Come attuare la rotazione settoriale ? • Cambiare la destinazione di tutto il portafoglio può essere troppo impegnativo (eccessiva rotazione). • Può essere ragionevole avere il 50% del portafoglio nei settori coerenti con la fase attuale ed il 50% nei settori coerenti con la fase successiva. • In tale modo, si gestisce gli investimenti in modo proattivo ed ben anticipato.
L’asset allocation • Anche la scelta del mercato in cui investire dipende da una analisi del ciclo. Maartin Pring consiglia di ragionare nei termini di 6 fasi del ciclo: • Avvitamento della recessione • Bottom e primi miglioramenti della recessione • Sviluppo del ciclo • Rallentamento del ciclo • Top e primo peggioramento della fase espansiva • Recessione del ciclo
L’intermarket TA • L’analisi tecnico cerca informazioni di background nelle relazioni tra i mercati. Le principali relazioni tra mercati, mediamente verificate, sono le seguenti: • Relazione inversa tra materie prime (inflazione) e bonds • Relazione diretta tra bonds e shares • Relazione inversa tra USD e mercati delle materie prime, in particolare l’oro.
Bibliografia • Martin J. Pring, Analisi tecnica dei mercati finanziari, 1991, Milano, McGraw-Hill. • Martin J. Pring, The all-Season investor – Sucessful strategies for Every Stage in the Business Cycle, John Wiley & Sons, 1992. • Martin J. Pring, Intermarket Technical Analysis – Trading Strategies for the Global Stock, Bond, Coomodities and Currency Markets, John Wiley & Sons, 1991. • Paul and Carole Huebotter, The Fundamentals of Sector Rotation, Technical Analysis of Stock and Commodities, 2000. • Paul and Carole Huebotter, beat the Market with Cyclicals, Technical Analysis of Stock and Commodities, 1996, August.