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Mobility Conference 28 gennaio 2008. Strategie, attori e regole per lo sviluppo del sistema aeroportuale italiano. Oliviero Baccelli vice-direttore CERTeT Bocconi memit.unibocconi.it Master in Economia e Management dei Trasporti. Sommario.
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Mobility Conference28 gennaio 2008 Strategie, attori e regole per lo sviluppo del sistema aeroportuale italiano Oliviero Baccellivice-direttore CERTeT Bocconi memit.unibocconi.itMaster in Economia e Management dei Trasporti
Sommario 1) Gli attori del mercato del trasporto aereo Gli aeroporti Le compagnie2) Focus sul sistema aeroportuale lombardo3) Le regole: chi le detta?4) Strategie
Il mercatoEvoluzione degli aeroporti per fasciaRisultato:frammentazione e maggior dipendenza da vettori low cost internazionali (cresciute ad un tasso annuo medio del 50% dal 1999 ad oggi rispetto ai vettori tradizionali che crescono dell’1% sul domestico e del 2% sull’internazionale) Elaborazioni CERTeT su dati Assaeroporti e ACI Europe
Il mercatoAeroporti: 2002 e 2007 Ripartizione dei voli continentali e domesticidagli scali italiani 2002 2007 Elaborazioni CERTeT su programmi operativi delle compagnie aeree
Il mercatoAeroporti: 2002 e 2007 Ripartizione dei voli intercontinentalidagli scali italiani 2002 2007 Elaborazioni CERTeT su programmi operativi delle compagnie aeree
Il mercatoCompagnie sul mercato domestico: debolezza da assenza di massa critica Francia Italia Air France 85% Germania Lufthansa53% • Il dato Alitalia comprende Alitalia Express e Volare, La percentuale di Lufthansa non include il 9% della controllata Germanwings Elaborazioni CERTeT su programmi operativi delle compagnie aeree(1° sett dicembre ‘07)
Compagnie aeree nazionaliin cerca di una strategia Alitalia: highly efficient network carrier all’interno della principale compagnia aerea mondiale? Vettore regionale? A che prezzo e a con quali effetti a cascata? Volare: una battaglia diretta contro easyJet? Davide vs Golia? Air One: rafforzamento dell’indipendenza o ingresso in Star Alliance? Quali spazi sui mercato internazionali? Meridiana: che ruolo? Quali sinergie con Eurofly? Che fare al venir meno della continuità territoriale verso la Sardegna? MyAir e WindJet: vettore low cost a vocazione regionale? Vasi di coccio fra i vasi di ferro? Alpi Eagles: vittima del mercato o dei regolatori? Dopo anni di intenso sviluppo il mercato del trasporto aereo soffre l’alto costo del petrolio, il credit crunch e i rischi regolatori in materia sia ambientale sia aeroportuale: nessun vettore nazionale sembra avere strategie e forze per affrontare le nuove sfide
Sistema aeroportuale lombardo Elaborazioni CERTeT su programmi operativi delle compagnie aeree(1° sett dicembre ‘07)
Sistema aeroportuale lombardocon il nuovo piano Alitalia=729 voli in meno, pari al 30% dei voli Elaborazioni CERTeT su programmi operativi delle compagnie aeree(1° sett dicembre ‘07)
L’impatto delle low cost per il territorioGli aeroporti Situazionedi “monopsonio” subita dagli scali secondari Alcuni di essi sono cresciuti tantissimo grazie ai LCC, ma ora ne dipendono Elaborazioni CERTeT su programmi operativi delle compagnie aeree(1° sett dicembre ‘07) Se lo scalo non è parte di un sistema aeroportuale integrato, un parco clienti più bilanciato è più opportuno… Quale % risponde a pure logiche di mercato e quale % sopravvive solo grazie a sussidi?
Nodi criticiIncertezza totale nel sistema di regolazionedel trasporto aereo in Italia Assenza di un Piano Generale degli Aeroporti: previsto dal Piano Generale dei Trasporti e della Logistica del 2001 e dal disegno di legge del dicembre del 2006 che prevede tre azioni:a) “classificazione degli aeroporti con l’attribuzione a ciascuno di essi della valenza nazionale, regionale o locale e della connessa specializzazione funzionale”b) “incentivazione alla creazione di sistemi aeroportuali coordinati, al fine di garantire una più razionale ed efficace distribuzione dei flussi di traffico aereo”c) “sostegno per gli investimenti finalizzati al potenziamento dell’organizzazione aeroportuale a supporto dei vettori con maggiore vocazione territoriale” Interventi da parte di tutte le Regioni in modo non coordinato: continuità territoriale, aiuti in fase di start-up, ricapitalizzazioni frequenti delle società di gestione aeroportuale Assenza di contratti di programma fra società di gestione aeroportuali ed ENAC (eccessiva complessità ed estensione del meccanismo di regolazione, che comporta una difficoltà di accordo ed assenza di penalizzazioni che perdura da oltre 7 anni) Anche la ripartizione dei voli fra Linate e Malpensa potrebbe essere rimessa in discussione, essendo venuti meno i presupposti iniziali
Nodi criticiIl superamento degli accordi bilaterali (1) In corso la ridefinizione degli accordi bilaterali fra l’Italia e alcuni paesi delle aree a più alto sviluppo economico.Con gli accordi bilaterali i governi dei paesi contraenti (in Italia il Min. Trasporti in accordo con Min. Esteri e col supporto di ENAC) disciplinano: la capacità le frequenze le compagnie le condizioni di offerta (es. livelli tariffari, possibilità di esercitare i collegamenti in cooperazione fra vettori, etc.) e, in particolare, gli aeroporti di decollo ed atterraggio
Nodi criticiIl superamento degli accordi bilaterali (2)Aspetto fondamentale per ipotizzare forme di recupero dei traffici a Malpensa • Seoul (Korean Air è membro Sky Team) Hong Kong (Cathay chiede di espandere le frequenze) Kuala Lumpur (Malaysia) Dhaka (Bangladesh) Chisinau (Moldova) Manila (Filippine) Taipei (Taiwan) Karachi (Pakistan) Giacarta (Indonesia) Principali destinazioni non collegate a Malpensa in quanto gli accordi bilaterali fra le nazioni interessate non prevedono la possibilità di inserire Milano fra le destinazioni possibili in Italia. Argentina, Brasile, Emirati Arabi, Ghana, Giappone, Iran, Nigeria, Senegal, Venezuela, Egitto, Algeria, Israele, Libano, Libia, Siria, Tunisia Su queste destinazioni non è possibile l’attivazione di nuovi collegamenti da parte di vettori nazionali (ad eccezione di Alitalia), a causa della mono-designazione del vettore Alitalia, oppure a causa dell’occupazione di tutte le frequenze disponibili da/per l’Italia da parte di Alitalia e quindi impossibilità operativa di designazione di una seconda compagnia aerea italiana. A fronte delle cancellazione o diminuzioni significativa dei collegamenti da parte di Alitalia su Malpensa, nei prossimi mesi emergeranno limitazioni operative notevoli, in termini di mancate opportunità di avvio di nuove rotte, per altri vettori nazionali.
Strategie per il rilancio del settore • La vicenda Alitalia ha congelato un’infinita serie di nodi di assetti industriali, di tipo regolatorio, infrastrutturale e relativo a scelte strategiche per lo sviluppo del Paese • Concentrazione e fusione dei vettori nazionali per poter disporre della massa critica necessaria per affrontare la concorrenza degli oltre 30 LCC stranieri e per colmare i gap lasciati dai tagli di AZ • Gestione dell’eterogeneità (nell’assetto societario delle società di gestione aeroportuale, nella mission di mercato) attraverso sistemi di regolazione efficienti e flessibili (regolare solo quando è utile, sull’esempio UK) • Accessibilità terrestre degli aeroporti: vera discriminante per comprendere il bacino di mercato di riferimento e le potenzialità dello scalo (e.g. Malpensa - e Viterbo: vittime dell’assenza di una valutazione sistemica) • Chiarificazione dei ruoli fra Enti Centrali (Ministero delle Infrastrutture, Ministero dei Trasporti ed ENAC) ed Enti Regionali per l’avvio degli investimenti realmente necessari Next steps (post Alitalia)