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REGIONE TOSCANA Giunta Regionale. Simonetta Cerilli. D.G. Presidenza A.C. Programmazione e Controllo. Misurazione degli oneri amministrativi Reg. CE 1698/05 - P.S.R. Toscana 2007/2013 Bandi per l’attuazione delle misure 121, 122, 123, 214 e 311 I principali risultati.
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REGIONE TOSCANA Giunta Regionale Simonetta Cerilli D.G. Presidenza A.C. Programmazione e Controllo Misurazione degli oneri amministrativi Reg. CE 1698/05 - P.S.R. Toscana 2007/2013 Bandi per l’attuazione delle misure 121, 122, 123, 214 e 311 I principali risultati
Misurazione degli oneri amministrativi (MOA) Le imprese sono tenute a dedicare molto tempo ad attività di produzione di informazioni e di rendicontazione che sono imposte dalla normativa su un'ampia gamma di materie. La Ue stima che i costi di tali attività rappresentino attualmente: • il 3,5% del PIL dell'Unione Europea. • il 4,6% del PIL dell’Italia • Il taglio dei costi della burocrazia rappresenta il fattore chiave: • per eliminare vincoli e liberare risorse per lo sviluppo e la competitività delle imprese • per rendere effettivi i diritti dei cittadini senza aumentare la spesa pubblica
Misurazione degli oneri amministrativi (MOA)/1 MOA: attività di misurazione degli oneri amministrativi condotta secondo la metodologia dell’EU Standard Cost Model(SCM) è diretta a fornire le informazioni di base per la definizione di interventi mirati di semplificazione normativa e amministrativa
Costi di adeguamento Fiscali/monetari Adeguamento “sostanziale” Amministrativi Trasferimenti monetari alla P.A. (es. diritti, bolli, etc.) Adeguamenti al processo produttivo, al prodotto, all’attività 1) Attività amm.ve che le imprese comunque sosterrebbero 2) Attività derivanti solo da obblighi informativi imposti dalla regolazione
MOA: lefinalità L’attività delle amministrazioni è riletta in termini di adempimenti e di costi a carico delle imprese al fine di fornire al decisore politico la base conoscitiva per individuare e ridurre obblighi informativi inutili, obsoleti o eccessivi ai fini del perseguimento della finalità della normativa. trattandosi di attività che l’impresa non effettuerebbe in assenza dell’obbligo giuridico causano una distrazione non giustificabile dalle normali attività di impresa
MOA: i risultati il prodotto dell’attività di MOA è costituito da: • la stima degli oneri amministrativi derivanti da obblighi informativi imposti dalla normativa oggetto di misurazione • la rilevazione delle principali criticità percepite dai destinatari della norma La MOA coinvolge gli stakeholders in tutte le fasi del processo di misurazione e riduzione dalla scelta di cosa misurare fino all’individuazione delle criticità e delle proposte di semplificazione, alla stima dei risparmi e al monitoraggio degli interventi di riduzione
Una logica di risultato/1 La MOA adotta una logica di risultato e fornisce al legislatore una misura, sia pur approssimativa, dei vantaggi di un determinato intervento di riduzione degli oneri amm.vi. Le valutazioni si riferiscono ai soli oneri, ossia ai soli costi informativi e non anche ai benefici associati alla normativa analizzata. Spetta al decisore pubblico giudicare, in base ai risultati della misurazione, se la regolazione vigente comporti o meno vantaggi superiori ai costi.
Una logica di risultato/2 Fondata sull’adozione di una logica di risultato (obiettivo di abbattimento oneri amministrativi del 25%), la MOA trova la sua concretizzazione in PIANI DI RIDUZIONE DEGLI ONERI AMMINISTRATIVI che definiscono il pacchetto di misure normative, organizzative e/o tecnologiche necessarie a garantire il risultato atteso. • Abbandono approccio alla semplificazione basato su introduzione/soppressione di norme • Promozione utilizzo integrato - in funzione del risultato atteso - dell’intera gamma degli strumenti di semplificazione (innovazione normativa, organizzativa, procedurale, reingegnerizzazione dei processi di servizio)