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Con il Patrocinio di: Comune di Chianni. Federazione degli Ordini Ordine dei Medici dei Medici Veterinari Veterinari di Livorno della Toscana. Integrazione della Pet Therapy nel mondo rurale e validazione della sua efficacia. Roberto Finuola
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Con il Patrocinio di: Comune di Chianni Federazione degli Ordini Ordine dei Medici dei Medici Veterinari Veterinari di Livorno della Toscana Integrazione della Pet Therapy nel mondo rurale e validazione della sua efficacia Roberto Finuola Ministero Sviluppo Economico, Dip. Politiche di Sviluppo e Coesione, Unità di Valutazione roberto.finuola@tesoro.it
Roberto Finuola e Alfonso Pascale scaricabile in www.fattoriesociali.com
Politiche di Sviluppo Rurale 2007-2013 18 PSR su 21 prevedono azioni per l’AS(no Bolzano, Trento, Emilia Romagna) Piano Strategico Nazionale per lo Sviluppo Rurale: Agricoltura Sociale (AS) = azione chiave Asse III
Sviluppo rurale: misure con azioni x l’AS misura 311 diversificazione in attività non agricole misura 321 servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale misura 331 formazione ed informazione agli agricoltori per le nuove attività
inclusione lavorativa e/o formazione di disabili psico-fisici • aziende carcerarie: ambiente aperto e nuove professionalità • iniziative su terreni confiscati alla mafia: cooperative sociali di giovani disoccupati, fra i quali disabili fisici o psichici 1. Inserimento lavorativo • integrazione scolastica: attività in aziende agricoleper studenti con difficoltà di apprendimento o problemi sociali, fondate su accordi fra istituzioni scolastiche ed agricoltori; • fattorie didattiche:scolari e studenti conoscono il mondo rurale e sperimentano i cicli produttivi naturali • attività culturali: in generale, per far riscoprire a studenti e cittadini valori e tradizioni contadine 2. Educazione Formazione • Attività terapeutiche: AAT (pet therapy, onoterapia, ippo-terapia…..); Ht (terapie ortoculturali) per disabili mentali - psichici e fisici – o affetti da patologie psichiatriche • riabilitazione, ospitalità, integrazione sociale:attività varie fra cui AAA in favore di anziani, soggetti non autosufficienti, tossicodipendenti, alcolisti, traumatizzati psichici (minori, donne sottoposti a violenza), ex detenuti, convalescenti…. 3. Terapia - Riabilitazione AgricolturaSociale: tipologie di attività
Prospettive per le aziende agricole: Inserimento Lavorativo Settore maturo (esperienza coop. sociali B) Educazione Formazione Settore maturo (integrazione scolastica) Servizi socio-assistenziali e terapeutico-riabilitativi offerti da aziende agricole = FARM THERAPY Settore non maturo
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali VS Contraddizione nelle politiche I PSRfinanziano lo start-up di fattorie sociali e la fornitura di servizi alla popolazione da parte di aziende agricole. AAA, AAT e HT non sono ammessi a rim-borso nel Servizio Sa-nitario Nazionale (SSN) In assenza di un riconoscimento delle “cure verdi” nell’ambito del SSN, le iniziative finanziate dai PSR non hanno futuro
Politiche agricole e politiche della salute Azienda agricola tradizionale Azienda agricola multifunzionale Didattica/Formaz. Integrazione scolast. Inserimento lavorativo Ospitalità sogg. deboli Riabilitazione Attività terapeutiche Medicina del “curing” Medicina del “caring”
S.S.N. pluralismo erogativo (accreditamento) Erogatori privati Erogatori pubblici profit Concorrenza (no riconosc.) Erogatori privati Erogatori privati no profit profit agricoli
F A R M T H E R A P Y AAA AAT HT Farm Therapy
Prestazioni socio-sanitarie (DPCM 14.02.2001) Fonte: Ministero della Salute
Prestazioni socio-sanitarie praticabili in una azienda agricola Prestazioni sanitarie a rilevanza sociale (ASL): prevenzione, rimozione di esiti degenerativi o invalidanti di patologie. Regime: semiresidenziale (cen-tri diurni) Prestazioni sociali a rilevanza sanitaria (Comuni): Interventi di sostegno a favore di infanzia, adolescenza..; ospitalità alberghiera di adulti e anziani in strutture residenziali e semiresidenziali. Regime: residenziale (casa di riposo) e semiresidenziale (centri diurni) Prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanita-ria (apporti multidisciplinari di carattere sanitario e sociale con prevalenza del sanitario): prestazioni a rilevanza terapeutica e intensità della componente sanitaria (infanzia, anziani, handicap, patologie psichiatriche, dipendenze, patologie terminali, inabilità o disabilità conseguenti a patologie cronico-degenerative). Regime: residenziale, semiresidenziale, strutture di lungodegenza
Stato Fondo Nazionale per le Politiche Sociali Regioni Prestazioni erogate dalla regione Fondi sociali regionali Compartec.. ASL (SSN) a spe- sa socio-sani- taria Comuni Spese per offerta territoriale di interventi e servizi sociali Spesa socio- sanitaria Flussi di spesa per prestaz. sociali e socio-sanitarie
Politiche Sociali Fondo Nazionale Pol. Sociali Politiche Sanitarie Piano Sanitario Nazionale Regioni Piani sociali regionali Regioni Piani Sanitari Regionali ASL (Distretti sanitari) Piani territoriali della salute Piani attività territoriali Comuni Piani sociali di zona L’integrazione socio-sanitaria Integrazione
Min Welfare Dip.. Solidarietà Sociale Fondo Naz. Politiche Sociali LEP/criteri accreditamento (mai adottati) Regioni Legislazione esclusiva Programmazione degli inter- venti (Piani sociali regionali) Comuni Funzioni amministrative e ope-rative (Piani sociali di zona) Le politiche sociali L. 8/11/2000, n. 328– Legge quadro per gli interventi sociali L. 8/11/1991, n. 381– Discipli- na delle cooperative sociali L. 5/02/1992, n. 104– Legge quadro assisten./integr. disabili L. 12/03/1999, n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili L. Cost. 18-10-2001, n.3 Modifiche al Titolo V della Costituzione
Min. Welfare - Dip. della Salute Legislazione concorrente Adoz. PSN – Definiz. LEA Proposta riparto fondi SSN Regioni Legislazione concorrente P. San. Reg. - Organiz. SSR ASL (195)eDistretti Sanitari Aziende Ospedaliere (102) Piani territoriali della salute Piani attività territoriali Le politiche sanitarie D.Lgs. 30/12/1992, n. 502 – Riordino del S.S.N. D.Lgs. 19/06/1999, n. 229 – Razionalizzazione del S.S.N. DPCM 14/02/2001 – Atto di indirizzi in materia di prestazio- ni socio-sanitarie L. Cost. 18-10-2001, n. 3 Modifiche al Titolo V della Costituzione
I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro (prevenzione) Prestazioni/servizigarantiti a tutti dal SSN gratuitamente o in compartecipazione. (DPCM 29/12/01 – 32/04/08);3 Aree Assistenza distrettuale attività e servizi diffusi sul territorio fra cui: servizi domiciliari ad anzia-ni o malati gravi; servizi per la salute mentale, servizi di riabilitazione per i disabili; strutture semi-residenziali e residenziali per anziani o disabili; centri diurni, case famiglia, comunità terapeu-tiche. Assistenza sanitaria ospedaliera
escluse le prestazioni non rispondenti a necessità assi-stenziali, le prestazioni di efficacianondimostrabile o utilizzate in modo inappropriato e le prestazioni più costose a parità di beneficio per i pazienti neiLEA le prestazioni che presentano, per specifiche condizioni cliniche, evidenze scientifiche di un signi-ficativo beneficio in termini di salute, individuale o collet-tiva, a fronte delle risorse impiegate Criteri di inserimento/esclusione dei LEA Le “cure verdi” non sono inserite nei LEA in quanto la loro efficacianon è dimostrata da evidenze scientifiche
Evidenze scientifiche Il percorso per l’inserimento nei LEA Riconoscimentodell’efficacia Inserimento nei LEA
Quali possibilità? • 1 – Aggiornamenti periodici dei LEA • Il Ministero del Welfare, con le Regioni aggiorna i LEA periodi-camente valutando: • - l’evolversi delle condizioni di salute della popolazione e dei relativi bisogni sanitari; • - il miglioramento delle cono-scenze scientifichee lo sviluppo tecnologico. • 2 - Ampliamento dei LEA a livello regionale • Le Regioni possono utilizzare risorse proprie per garantire servizi e prestazioni ulteriori rispetto a quelle incluse nei LEA
Politiche Socio-sanitarie e Farm Therapy • Libro verde sul futuro del modello sociale (25/07/2008): • Documento per la consultazione pubblica del Ministero Welfare (Sc. 25/10) • Guadagnare Salute(Consiglio dei Ministri del 16/2/2007): • approccio olistico; privilegiava come scelte salutari le fattorie sociali nei PSR; • l’inclusione sociale e l’urban welfare nei POR; • Comitato Nazionale di Bioetica(Parere del21/10/2005): • Pet-therapy come co-terapia; sperimentazione; giudizio positivo su approccio del “caring”; • Accordo Stato Regioni su Pet-Therapy(DPCM 28/2/03) • da cui L. 3/2005 Regione Venetoche riconosce la pet-therapy e programmi sperimentale (IZPS delle Venezie, Asl 16 Padova, Centro Polifunz. Verona); • Rapporto Alleva-Cirulli: Terapie e attività assistite con gli animali: analisi della situazione italiana proposta di linee guida; Istituto Superiore di Sanità; • Linee guida Min. Sanità perle attività di riabilitazione(GU 30/05/98); Revisione?
Terapie e Attività Assistite in Italia: attualità, prospettive e proposta di linee guida 4-5 dicembre 2008 organizzato da ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' BCN-Neuroscienze comportamentali N° ID Corso: 004C08 Rilevanza per il SSN: Gli obiettivi del Corso rientrano tra quelli identificati dal Piano Sanitario Nazionale, particolarmente per quanto riguarda: la promozione della salute, la minimizzazione del dolore e della sofferenza nei percorsi di cura, l’umanizzazione dell’ospedale e le cure palliative, la presa in carico della non autosufficienza, la tutela della salute nelle prime fasi di vita, infanzia e adolescenza, la tutela della salute mentale. In Italia la Pet Therapy è stata riconosciuta come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003. Tale Decreto ha sancito per la prima volta nella storia del nostro Paese il ruolo che un animale può avere nella vita affettiva di una persona, nonché la valenza terapeutica degli animali da compagnia. Negli ultimi anni si sta assistendo a un fiorire di iniziative che utilizzano soggetti animali a fini terapeutici. Tali attività, che hanno spesso un carattere spontaneo, sono estremamente eterogenee e necessitano di validi strumenti metodologici che le accompagnino, al fine di salvaguardare tanto la salute umana che il benessere degli animali impiegati nelle terapie. Il Corso si inserisce nell’ambito di un’iniziativa promossa dall’Istituto Superiore di Sanità di concerto con la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna, che ha effettuato un censimento delle Attività e Terapie Assistite dagli Animali (AAA/TAA) presenti sul territorio della regione Emilia Romagna. Nel fare il punto sulla situazione italiana in materia di Pet Therapy, il Corso si rivolge alle molteplici figure professionali coinvolte per definire gli ambiti applicativi e gli standard scientifici e tecnici necessari per una buona pratica di tali terapie. Sulla base dei dati che emergeranno verranno redatte delle Linee Guida dirette a tutti gli operatori del settore.
per quale tipologia di terapia? per quale tipologie di utenza? per quali specifiche condizioni cliniche? Con quali professionalità (mediche, psico-logiche, veterinarie, operative…..)? con riferimento a quali obiettivi? in quali condizioni? con quali effetti collaterali (ad es. per gli animali utilizzati)? ………………………….. Il riconoscimento di efficacia
Il metodo • sperimentazioni effettuate da soggetti esterni diversi dagli operatori interni che attuano la terapia per evitare di confondere aspettative con risultati oggettivi; • questionari e test somministrati da soggetti esterni per evitare che i risultati siano viziati dalla fiducia a priori che i gli operatori ripongono nei confronti dell'efficacia del trattamento • verifica dei risultati ottenuti nei soggetti cui viene somministrata la terapia con soggetti di raffronto cui essa non è somministrata (gruppi di controllo); • nel caso di AAT considerazione degli effetti che comporta l'arrivo di un animale in un ambiente clinico-ospedaliero (ad es. modifica delle attitudini e degli stili professionali degli operatori sanitari); • ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, • …………………………..
Una ipotesi procedurale • coinvolgimento delle amministrazioni interessate in un programma ad hoc; • definizione di un Comitato Scientifico (CS) multi-disciplinare; • analisi delle prestazioni socio sanitarie contenute nei LEA • raccolta ragionata della letteratura; • raccolta delle esperienze, dei protocolli e delle sperimentazioni in atto; • definizione da parte del CS di principibase per i protocolli e le scale di valutazione per le diverse attività; • coinvolgimento di esperienze in atto scelte dal CS • sperimentazione dei protocolli nelle esperienze disponibili con controllo “esterno”; • ………………………….. Iniziativaspecifica INEA?
GRAZIE PER L’ATTENZIONE roberto.finuola@tesoro.it