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MORFOLOGIA DELLA CUTE

MORFOLOGIA DELLA CUTE. CLASSIFICAZIONE. Epidermide Derma Tessuto sottocutaneo Annessi Follicoli piliferi Ghiandole sebacee Ghiandole apocrine Ghiandole sudoripare eccrine Unghie . EPIDERMIDE. Tessuto epiteliale stratificato costituito prevalentemente da cheratinociti

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MORFOLOGIA DELLA CUTE

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Presentation Transcript


  1. MORFOLOGIA DELLA CUTE Dott.ssa E. Muccioli

  2. CLASSIFICAZIONE • Epidermide • Derma • Tessuto sottocutaneo • Annessi • Follicoli piliferi • Ghiandole sebacee • Ghiandole apocrine • Ghiandole sudoripare eccrine • Unghie Dott.ssa E. Muccioli

  3. EPIDERMIDE • Tessuto epiteliale stratificato costituito prevalentemente da cheratinociti • Cheratinociti: cellule costituite da filamenti di cheratina-le cheratine predominanti espresse all’interno dei cheratinociti mutano con la differenziazione cellulare • Funzione • Proteggere dall’ambiente esterno=barriera funzionale • Prevenire la perdita di acqua Dott.ssa E. Muccioli

  4. EPIDERMIDECostituita da 4 strati istologicamente differenziabili • Strato basale • cell colonnari (cheratinociti basali) • sulla giunzione dermo-epidermica a cui sono connessi tramite emidesmosomi, adesi tramite giunzioni desmosomiche, gap e aderenti • Fx: fornire continuativamente i cheratonociti all’epidermide e essere serbatoio di cellule per riparare eventuale danno epiteliale • 3-4 file di cellule spinose • Fx: avviare la formazione della barriera epidermica e sintesi della vitamina D • 2-3 file di cellule dall’aspetto granulare • Fx: continuare il processo di creazione della barriera epidermica e preparare la formazione dello strato corneo • Strato corneo-cellule morte e altamente compatte • Cheratine con legame disolfuro, ceramidi negli spazi intercellulari • Mano a mano che lo strato corneo viene ricostituito, il vecchio strato corneo viene perso in un processo rigidamente regolato • IL NORMALE PROCESSO di differenziazione epidermica dalla cellula basale alla perdita dello strato corneo impiega 28 giorni Dott.ssa E. Muccioli

  5. EPIDERMIDEAltri 3 tipi di cellule oltre ai cheratinociti • Melanociti • Cellule formanti il pigmento, responsabili del colore cutaneo e della protezione dai raggi ultravioletti • Derivano dalla cresta neurale e migrano nella cute durante il processo embrionale • Risiedono nell’epidermide interfollicolare e nei follicoli piliferi • Fisio con il rapporto 1 melanocita per ogni 36 cheratonociti • Aumentano di numero mediante la mitosi o migrazione di cellule aggiuntive nell’epidermide • Producono melanosomi, organelli intracellulari contenenti melanina, che vengono trasferiti attraverso i dendriti dei melanociti ai cheratinociti Dott.ssa E. Muccioli

  6. EPIDERMIDEAltri 3 tipi di cellule oltre ai cheratinociti • Cellule di Merkel • Recettori meccano-sensoriali del tatto ad adattamento di tipo 1 • Cellule del Langherans • Cellule dendritiche del sistema fagocitario mononucleato che risultano riconoscibili al micro elettronico per organulo specifico: granulo di Birbeck • Derivano dal midollo osseo • Partecipano a reazioni immunitarie della cute, esercitando un ruolo attivo nellla presentazione ed elaborazione dell’antigene Dott.ssa E. Muccioli

  7. GIUNZIONE EPIDERMIDE-DERMA=zona della membrana basale • Struttura complessa costituita da cellule epidermiche + cellule mesenchimali • Si estende dalla membrana plasmatica delle cellule basali alla regione superiore del derma • Micro elettronico: struttura trilaminare • Lamina lucida adiacente alla membrana plasmatica delle cellule basali • Lamina densa centrale • Lamina sub-basale sul lato dermico della lamina densa  qui numerose strutture interne fanno ancoraggio dell’epidermide al derma • cell basali dell’epidermide si ancorano tramite placche elettron-dense note come emidesmosomi • Emidesmosomi costituiti da 180 e 230 kd antigeni del pemfigoide bolloso, integrine alfa6beta4 e alfa3beta1 e plectina • Vicino agli emidesmosomi originano dalla membrana plasmatica filamenti di ancoraggio (costituite prevalentemente da collagene VII) e si inseriscono sulla lamina densa e da qui nel derma più superficiale in specifiche placche di ancoraggio Dott.ssa E. Muccioli

  8. Posto tra epidermide e tessuto sottocutaneo Fx: meccaniche, è struttura di supporto flessibile, fibrosa Morfologicamente suddiviso in 2 parti Strato papillare superficiale (vicino epidermide): meno denso, più cellulare Strato reticolare profondo: più compatto per rete di fibre di collagene e elastina Costituita da Fibre di collagene, elastina, reticolina inserite in una base amorfa: fibre e acqua Vasi sanguigni, linfatici Mastociti, istiociti fagocitici, leucociti mobili Strutture neurali Ghiandole sudoripare eccrine e apocrine Ghiandole sebacee Follicoli piliferi Muscolo liscio Fibroblasto: Cellula dermica predominante, responsabile della produzione di collagene, elastina, mucopolisaccaridi DERMA Dott.ssa E. Muccioli

  9. NUTRIMENTO • Sia il derma che l’epidermide ricevono nutrienti dai vasi sanguigni posti nel derma Dott.ssa E. Muccioli

  10. TESSUTO SOTTOCUTANEO • Costituito da cellule adipose e setti fibrosi che lo dividono in lobuli e lo ancorano alla fascia sottostante al periostio, vasi sanguigni, nervi • Fx • deposito dei lipidi • isolante per conservare il calore corporeo • cuscinetto protettivo contro traumi Dott.ssa E. Muccioli

  11. ANNESSI • Aggregati di cellule epidermiche che si specializzano durante il primo sviluppo embrionalediventano follicoli piliferi, ghiandole sebacee e apocrine, sporgenze di attacco dei muscoli erettori dei peli • Gli abbozzi sono presenti già al 3 mese di vita fetale • Ghiandole sudoripare eccrine derivano da una crescita verso il basso separata • Al 2 mese di vita fetale, completamente formate al 5 mese di vita fetale • Formazione delle unghie inizia nel 3 mese di vita intrauterina Dott.ssa E. Muccioli

  12. FOLLICOLI PILIFERI • Su tutta la cute eccetto palmi, pianta, labbra, glande del pene • Se vengono distrutti non possono rigenerarsi • Si estendono dalla superficie dell’epidermide al derma profondo • Include • Ghiandola sebacea • Muscolo erettore del pelo • Ghiandola apocrina in determinate sedi: es ascelle • Suddivisione in 4 parti • Infundibolo: dalla cute all’apertura del dotto sebaceo • Istmo: dall’apertura del dotto sebaceo alla sporgenza • Follicolo inferiore: tra la sporgenza e il bulbo pilifero • Bulbo pilifero: le cellule della matrice e la papilla dermica partecipano alla formazione e mantenimento del pelo • NB: sporgenza: punto di inserimento del muscolo erettore del pelo, qui sono presenti cell staminali cutanee la cui differenziazione è controllata da c-myc Dott.ssa E. Muccioli

  13. FOLLICOLI PILIFERI • Nell’uomo la crescita dei follicoli piliferi è ciclica con periodi di crescita (anagen: periodo variabile da mesi ad anni) e di riposo (telogen) • In generale in ogni momento circa 85% dei peli si trova nella fase anagen • Alla nascita tutti i peli sono nella fase anagen • I peli si distinugono in • Lanugine fetale: sottile e corta, perdita prima della fine della gestazione, verso 36-40 sett sono sostituiti dal vello • Vello: peli corti, morbidi, spesso non pigmentati durante la pubertà gli ormoni stimolano la mutazione dei peli pubici, ascellari e della barba da vello a peli terminali • Peli terminali: lunghi e grossi, cuoio capelluto, barba, ciglia e soppraciglia, area ascellare e pubica • I capelli crescono 1 cm al mese Dott.ssa E. Muccioli

  14. GHIANDOLE SEBACEE • Ghiandole olocrine • Strutture sacculari, spesso ramificate e lobulate • Strato basale proliferativo di piccole cellule piatte periferiche alla massa centrale delle cellule lipidizzate che man mano che procedono verso il dotto formano la secrezione lipidica nota come sebo • Sebo: detriti cellulari, trigliceridi, fosfolipidi, esteri di colesterolo • Produzione dipende da ormoni, attivate dagli androgeni durante la pubertà • Ghiandole sebacee fetlai vengono stimolate dagli ormoni androgeni materni: la loro secrezione lipidica insieme a cellule desquamanti dello strato corneo forma la vernice caseosa • In tutte le sedi eccetto palmo, pianta e dorso del piede • Numerose al volto, parte superiore di torace e schiena • I loro dotti si aprono sui follicoli piliferi, oppure direttamente sulla superficie muscolare in labbra, prepuzio, piccole labbra Dott.ssa E. Muccioli

  15. GHIANDOLE APOCRINE • Strutture grandi, spiralizzate e tubulari • Sedi: ascelle, areole, aree perianali, genitali, periombelico • Costituite da • Parte secretoria: singolo strato di cellule • Racchiuse da uno strato di cellule mioepiteliali contrattili • Il dotto è rivestito da un doppio strato di cellule cuboidali e si apre nel complesso pilosebaceo • Secernono continuamente liquido lattiginoso inodore in seguito a stimoli adrenergici (es stress emozionali) • La decomposizione batterica del sudore apocrino è responsabile dell’odore sgradevole durante la perspirazione • Sono quiescenti fino alla pubertà quando aumentano di dimensioni, inizia la secrezione in risposta all’attività androgena Dott.ssa E. Muccioli

  16. GHIANDOLE SUDORIPARE ECCRINE • Costituite da • una spirale secretoria situata nel derma reticolare o nell’adipe sottocutaneo • Costituita da 2 tipi di cellule (piccole cellule scure e grandi cellule chiare) che poggiano su uno strato di cellule mioepiteliali contrattili e su una membrana basale • Un dotto secretorio che si apre sulla superficie cutanea: visibile con lente di ingrandimento pori sudoripari sulle creste epidermiche delle mani • Fibre nervose simpatiche attivate dall’acetilcolina (il contrario di adrenalina) • Le ghiandole che si trovano su cute • rivestita da peli rispondo agli stimoli termici, servono per regolare la temperatura corporea apportando acqua alla superficie cutanea per l’evaporazione • Palmi e pianta rispondono a stimoli fisiopsicologici • Diffuse anche su palmo, pianta dove sono più abbondanti • Il sudore è composto da acqua, sodio, potassio, calcio, cloro, fosforo, lattato, piccole quantità di ferro, glucosio e proteine • La composizione varia in base alla velocità di sudorazione, ma è sempre ipotonica nei bambini normali Dott.ssa E. Muccioli

  17. UNGHIE • Strutture epidermiche protettive specializzte • Formano placche convesse, traslucide e aderenti alle superfici dorsali delle dita di mani e piedi • Lamina ungueale • Deriva da una matrice metabolicamente attiva di cellule in moltiplicazione situate sotto la plica ungueale posteriore • Delimitata da pliche ungueali laterali e posteriore • Un piccolo eponchio (cuticola) protrude dalla pllica posteriore su un’area bianca a mezzaluna chiamata lanula • Cresce a velocità di circa 1 cm ogni 3 mesi • Il colore rosa riflette il letto vascolare sottostante Dott.ssa E. Muccioli

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