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Le ferite difficili. Bibbiena 12 marzo 2011. prevenzione diagnosi precoce. Valutazione del rischio.
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Le ferite difficili Bibbiena 12 marzo 2011
prevenzione diagnosi precoce
Valutazione del rischio l'immobilità; l'incontinenza; i fattori nutrizionali; il livello di coscienza alterato fattori dismetabolicie patologie sistemiche
Tutti gli individui considerati a rischio dovrebbero essere sottoposti ad un'ispezione cutanea sistematica almeno una volta al giorno SACRO TALLONI CRESTE ILIACHE MALLEOLI GOMITI OCCIPITE
Diagnosi • Cercare sempre la possibile causa medica di un’ulcera che non guarisce • Rimuovere, se possibile, la malattia che è causa di una ulcerazione che non guarisce
Igiene e protezione La cute dovrebbe essere pulita non appena si sporca La sudorazione eccessiva provoca macerazione, le urine provocano anch’esse macerazione ed alterano il pH fisiologico della cute; Il pH fecale stimola le proteasi fecali
L’igiene deve essere accurata, ma non aggressiva, utilizzando detergenti che non alterino il pH della cute (che normalmente è tra i 4,5 e i 5,5) e che non rimuovano il film idrolipidico della superficie cutanea Anche l’acqua a causa del suo pH a 7,5 è irritante L’acqua troppo calda è ancor più irritante
Durante la pulizia è necessario prestare estrema attenzione per ridurre al minimo la forza e la frizione applicate alla cute Evitare massaggi su preminenze ossee poiché ciò non previene la lesione da decubito ma al contrario può causare ulteriori danni
Ridurre al minimo i fattori ambientali che possono causare disidratazione della pelle come scarsa umidità (meno del 40%) ed esposizione al freddo. E’assolutamente controindicato l’uso di soluzioni alcooliche che provocano secchezza e disidratazione della cute.
Evitare il danneggiamento della cute causato da frizioni o attriti durante il posizionamento adottando tecniche corrette di spostamento e sollevamento.
Igiene e protezione della cute • Tenere la pelle molto pulita e proteggerla dagli agenti atmosferici. • Controllare almeno una volta al giorno la pelle. • Lavare con acqua tiepida evitando prodotti troppo aggressivi. • Usare prodotti a ph neutro. • Mantenere l’idratazione ed impiegare creme per ripristinare il film idrolipidico • Evitare le prolungate esposizioni solari.
Stato nutrizionale Particolare attenzione deve essere rivolta allo stato nutrizionale del paziente intervenendo sia sull’eccesso ponderale sia sulla malnutrizione o denutrizione.
Ci sono prove che la malnutrizione è positivamente correlata con l'incidenza e la gravità delle ulcere da pressione Se l'alimentazione naturale, anche modificata (ad es. in consistenza) o supplementata rimane inadeguata si dovrebbero prendere in considerazione altri interventi nutrizionali come la nutrizione enterale o parenterale
Alimentazione • La malnutrizione contribuisce ad aumentare il rischio di insorgenza di lesioni della pelle • L’alimentazione deve essere consigliata da un medico. • Dieta ricca di proteine (carne, pesce, uova, formaggio), fibre e frutta. • Idonea quantità di liquidi ingeriti.
Decompressione La decompressione della zona a rischio o lesionata è il presupposto fondamentale per la prevenzione o la cura di qualsiasi tipo di lesione Ogni individuo allettato, che viene considerato a rischio di sviluppare una lesione da decubito, dovrebbe essere mobilizzato e riposizionato almeno ogni due ore alternando il decubito laterale destro e sinistro a 30° (evitare il posizionamento a 90° sul trocantere). Se il paziente è in sedia o in carrozzella si dovrebbe mobilizzare ogni ora oppure riportarlo a letto; gli individui che ne sono capaci dovrebbero essere educati a cambiare posizione ogni 15 minuti.
Le posizioni più idonee Figura 1: Decubito laterale a 30° Figura 2: Decubito Semi-Fowler 30° Figura 3: Decubito prono
Per attuare la decompressione nelle zone corporee in appoggio può rendersi utile l’adozione di ausili Es. materassi statici o dinamici, sovramaterassi ad aria a pressione alternata, vari tipi di cuscini non sostituiscono mai la mobilizzazione, bensì permettono di allungare i tempi di mobilizzazione.
Raccomandazioni sugli ausiliCUSCINI • i cuscini ad aria sono i più efficaci nel quadro della prevenzione delle ulcere da pressione • i cuscini in schiuma permettono una riduzione delle pressioni • i cuscini in gel e a fibra cava non possono essere raccomandati • il vello di pecora non può essere raccomandato • i cuscini ad acqua possono essere raccomandati solo nelle persone a basso rischio • i cuscini a forma di anello non devono essere utilizzati in nessun caso
Raccomandazioni sugli ausiliMATERASSI • I materassi statici a riduzione di pressione giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione delle ulcere da pressione se associati a cambi di posizione programmati • Il numero di strati (lenzuola, traverse, ecc.) presenti tra la persona e il materasso a riduzione di pressione, ne riduce l'efficacia • I materassi in schiuma viscoelastica possono essere raccomandati • I materassi ad acqua e quelli a fibra cava non possono essere raccomandati
Presidi preventivi • Presidi antidecubito in caso di immobilizzazione • In caso di presenza di varici, con una pelle secca, di colore scuro e sottile, indossare calze elastiche durante il giorno. • Per le persone affette da diabete, soprattutto se con un danno dei nervi del piede, utilizzare sempre scarpe apposite su misura.
Movimento Se esiste un potenziale per migliorare la mobilità e lo stato di attività degli assistiti devono essere attuati tutti gli sforzi possibili per la riabilitazione
La lesione superficiale non deve far diminuire la nostra attenzione nella cura è possibile passare con facilità dal danno superficiale a quello profondo, con le conseguenze negative ben note, nella prognosi
Movimento • Mantenere un buon tono muscolare • Camminare, fare ginnastica dolce. • Evitare di restare fermi, in piedi o seduti per periodi troppo lunghi. • Se possibile, sollevarsi consecutivamente sulla punta dei piedi per circa 20 volte ogni ora
Aspetto psicologico • La solitudine, il lasciarsi andare, riduce il rispetto del se e favorisce lo sviluppo di situazioni di cronicità che possono portare ad arresto del fisiologico processo di riparazione, quindi lo sviluppo di piaghe
Autocura • Da evitare se la ferita rimane aperta per più di 7 gg • In questi casi consultare il medico
Il decalogo "Per una vita senza piaghe“ (AIUC) • Alimentazione • Igiene e protezione della cute • Movimento • Compagnia • Prevenzione • I presidi preventivi • Diagnostica • Rimozione delle cause e cura • Accessibilità e materiali • Percorsi ed assistenza