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CORSO DI SOCIOLOGIA

CORSO DI SOCIOLOGIA. A. Bagnasco - M. Barbagli – A. Cavalli. PARTE PRIMA: La formazione della società moderna. 1. LE SOCIETA’ PREMODERNE. 2. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE. LE SOCIETA’ PREMODERNE. LE SOCIETA’ PREMODERNE. Quando compaiono le prime società umane ?.

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Presentation Transcript


  1. CORSO DI SOCIOLOGIA A. Bagnasco - M. Barbagli – A. Cavalli a cura di Roberta Iannone

  2. PARTE PRIMA: La formazione della società moderna 1. LE SOCIETA’ PREMODERNE 2. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE

  3. LE SOCIETA’ PREMODERNE LE SOCIETA’ PREMODERNE Quando compaiono le prime società umane? Uomo di Pechino 300.000 anni fa… Specie umana sulla terra Homo Sapiens sapiens 35.000 anni fa… Prime forme di organizzazione sociale Quegli “uomini” in società La dimensione cooperativa Le tipicità sociali della specie umana

  4. LE SOCIETA’ PREMODERNE caccia ...la dimensione cooperativa… raccolta • La divisione sessuale del lavoro • La Banda Autosufficienza produttiva ma non riproduttiva (esogamia) 3. Tribù Emile Durkheim, Le forme elementari della vita religiosa 4. Clan 5. Totem

  5. LE SOCIETA’ PREMODERNE Le società di caccia e raccolta sono: a. egualitarie Non veri e propri capi se non in casi di difesa da altre tribù = No gerarchie TRANNE Differenze di sesso Differenze di età Differenze legate alle capacità psichiche e alle tecniche rituali: lo sciamano

  6. LE SOCIETA’ PREMODERNE Mezzi di sussistenza b. semplici Riproduzione biologica Riproduzione culturale Elementi analitici della società Forme delle relazioni sociali Struttura della disuguaglianza Credenze e pratiche religiose

  7. LE SOCIETA’ PREMODERNE Alle precedenti caratteristiche della società aggiungiamo: La capacita’ di astrazione Perché? PERCHÈ CAPACITA’ DI ASTRAZIONE = CAPACITA’ PRODUTTIVA E NON SOLO PREDATORIA A. Natura come laboratorio COLTIVAZIONE = B. Insediamenti sempre più permanenti e capienti: i villaggi C. Crescita della popolazione D. Innovazioni

  8. LE SOCIETA’ PREMODERNE …Capacità produttiva, coltivazione, villaggi quindi Ruolo del TERRITORIO inteso come • Spazi • economicamente • politicamente • sessualmente (endogamia) • autonomi Terra di proprietà comune del villaggio Specializzazione produttiva kula

  9. LE SOCIETA’ PREMODERNE Domesticazione delle piante + domesticazione degli animali Dall’ortocultura all’agricoltura = le società agricole Le società pastorali SURPLUS = una quantità di prodotti alimentari eccedente quella necessaria per mantenere in vita e in piena efficienza i produttori diretti e le loro famiglie e per garantire la riproduzione delle risorse consumate durante il ciclo produttivo

  10. LE SOCIETA’ PREMODERNE Con la nascita del SURPLUS DIVISIONE tra Chi consuma soltanto Chi partecipa direttamente alla produzione Disponibilità a sacrificarsi producendo oltre il necessario Perché questo accada Disponibilità a trasferire ad altri il frutto del proprio lavoro

  11. LE SOCIETA’ PREMODERNE Dove si può trovare una spinta più forte al “sacrificio” e al “trasferimento” se non nel DIVINO? Idee religiose = quale fonte di produzione e di giustificazione delle disuguaglianze sociali QUALI? Letterati e illetterati Tra governanti e governati Cittadini e contadini Nascita della Teocrazia e dei primi templi etc. Scrittura? (Gordon Childe)

  12. LE SOCIETA’ PREMODERNE Disuguaglianze che andranno gestite attraverso Ordinamenti Codice di Hammurabi (II millennio a.C.) Regole Organi per comporre le dispute Una organizzazione militare Inizialmente contadini Successivamente militari di professione Organizzazione in gradi e caste

  13. LE SOCIETA’ PREMODERNE IL SIGNIFICATO? • Tappe fondamentali della nascita delle società • Distinzione tra evoluzione biologica della specie e mutamento socio-culturale • Ricongiunzione della distinzione ed emersione della storia dell’umanità come storia di… …società diverse Azioni e comportamenti diversi nel tempo e nello spazio COOPERAZIONE E L’insieme di artefatti beni, processi tecnici, idee, abitudini, valori che vengono trasmessi socialmente (Malinowski, 1931) CONFLITTO Giustificazioni diverse nel tempo e nello spazio CULTURA

  14. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE 1. IL CAPITALISMO IL MUTAMENTO SOCIALE 2. LO STATO MODERNO 3. LA CULTURA MODERNA

  15. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE 1. IL CAPITALISMO sempre + intensiva I PRESUPPOSTI materiali volta all’aumento della produttività Le trasformazioni dell’agricoltura innovativa Il ruolo delle attività mercantili per alcuni centrale nel superamento del feudalesimo (Braudel, Wallerstein) Le trasformazioni dell’artigianato Domanda estesa Imprevedibile Con oscillazioni di mercato Innovazione anziché tradizione Per altri compatibile con il feudalesimo (seguaci di Marx) Concorrenza anziché monopolio

  16. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE CULTURA… I PRESUPPOSTI immateriali CIO’ CHE NON VIENE NOMINATO, NON ESISTE OGGETTIVI Sempre uguali? Legati alla SOCIETA’ SOGGETTIVI Se sì, perché oggi siamo nella Società dell’informazione? Processi informativi Legati all’INDIVIDUO E se siamo nella Società dell’informazione, perché parliamo anche di conoscenza e di sapere?

  17. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE 1. INIZIARE un processo produttivo 2. COORDINARE le attività dell’impresa 3. INNOVARE (nuova combinazione dei fattori produttivi) 4. ASSUMERE DECISIONI POLITICHE La formazione dell’imprenditorialità e le sue funzioni gli “innovatori “ (Schumpeter, 1912) • Nascita dell’ UOMO NUOVO • Distruzione creativa • Mentalità orientata al risparmio • Dedizione assoluta e sistematica al capitale quale fine assoluto e astratto • e non finito e concreto come i beni fruibili

  18. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE “Il Capitale”, 1867 Karl Marx Definizione del concetto: per la prima volta da K. Marx (1818-1883) MODI DI PRODUZIONE : • Comunismo primitivo • Antico o schiavistico • Feudale • Capitalistico forme di proprietà e rapporti fra le classi = RAPPORTI SOCIALI DI PRODUZIONE forme di divisione del lavoro = FORZE PRODUTTIVE

  19. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE RAPPORTI SOCIALI DI PRODUZIONE FORZE PRODUTTIVE Lavoro salariato Basati sul capitale e sulla relativa detenzione • MATERIALISTICA • DETERMINISTICA IL MARXISMO E’ UNA CONCEZIONE • DIALETTICA • PROFETICA

  20. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE “Il capitalismo moderno”, 1902 WERNER SOMBART DEFINIZIONE DI CAPITALISMO (Werner Sombart, 1863-1941) Per capitalismo intendiamo un determinato sistema economico con le seguenti caratteristiche: è un’organizzazione economica di scambio, in cui collaborano, uniti dal mercato, due diversi gruppi di popolazione, i proprietari dei mezzi di produzione che contemporaneamente hanno la direzione […], e i lavoratori nullatenenti e che è dominata dal principio del profitto e dal razionalismo economico[1902, trad. It. 1967, 165]. merci • Organizzazione economica di scambio di prestazioni lavorative • Accumulazione del profitto • Organizzazione della produzione improntata a criteri di razionalità economica, applicazione della scienza e procedure contabili

  21. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE “Etica protestante e spirito del capitalismo”, 1904. MAX WEBER Etica delle sette protestanti influenzate dal calvinismo Ascesi mondana E dogma della predestinazione

  22. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE 2. LO STATO MODERNO Nascita dello Stato moderno = processo di unificazione e pacificazione di vaste aree territoriali 4 FORME DI MONOPOLIO monetario militare giudiziario fiscale = SOVRANITA’ LEGITTIMITA’

  23. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE non più sudditi ma titolari di diritti LO STATO COSTITUZIONALE O DI DIRITTO Fonte della Sovranità : I CITTADINI Attraverso le 3 grandi Rivoluzioni (inglese,americana, francese) Tra il XVII e il XVIII secolo Prima? Ora? Diritti sì ma legati a determinate appartenenze specifiche Diritti dei cittadini in quanto membri del popolo

  24. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE Forma di governo repubblicana oppure Forma di governo monarchica ma costituzionale Costituzione quale Legge Suprema Principio della separazione dei poteri

  25. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE LA CULTURA DELLA MODERNITA’ Il razionalismo Matrimoni? L’individualismo • L’individuo e la sua libertà di autorealizzazione assurgono a valori dominanti • l’individuo vale in base alle sue caratteristiche e non alla sua appartenenza • la posizione sociale è sempre più in base ai meriti e alle capacità anziché alla nascita status acquisiti anziché ascritti

  26. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE …fondamenti dell’individualismo non arbitrio ma autonomia e indipendenza nel governare la propria esistenza LIBERTA’ = non uguali ricompense ma uguali dignità e diritti sin dalla nascita a prescindere dal ceto, famiglia, classe, confessione religiosa UGUAGLIANZA = DIRITTO NATURALE E CONTRATTO SOCIALE = Diritti originari, cioè naturali alla specie umana e patto tra uomini liberi per limitare la propria libertà

  27. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE Il valore dei valori dell’individualismo Interrogativo che attraversa tutta la storia dell’epoca moderna fino ai giorni nostri Mano invisibile di Adam Smith (1723-1790) Bene individuale = bene comune? Vizi privati in pubbliche virtù di de Mandeville (1670-1733) Il razionalismo…

  28. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE Origini del razionalismo Le religioni monoteiste della tradizione giudaico cristiana La cultura filosofica e giuridica greco-romana Nuova concezione del rapporto tra individuo e ragione… Razionalità = ATTRIBUTO DELL’AZIONE UMANA Razionalizzazione = Processo storico che investe e trasforma tutti gli ordinamenti sociali che rapporto vi è fra i due livelli?

  29. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE Processo di razionalizzazione e…Max Weber In Occidente dove… Assoluta trascendenza del divino perché… come… Attraverso le forme della razionalità quale attributo dell’azione umana: • RAZIONALITA’ RISPETTO ALLO SCOPO • RAZIONALITA’ RISPETTO AL VALORE

  30. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE Il mutamento sociale secondo i classici della sociologia …in particolare: • Spencer • Maine • Durkheim • Toennies La società come organismo L’evoluzionismo di Spencer a. Evoluzione sociale ed evoluzione naturale Concetto di adattamento Funzionalismo… funzioni differenziazione Crescita delle dimensioni struttura

  31. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE I modelli dicotomici: come avviene il mutamento sociale Ancient Law, 1861 Maine: Al centro del mutamento sociale: le leggi che regolano il rapporto tra gli uomini di contratto di status Libero accordo tra individui posizione SOCIETA’ MODERNE SOCIETA’ PREMODERNE

  32. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE Durkheim: La divisione del lavoro sociale, 1893 Al centro del mutamento sociale: il problema della solidarietà • Solidarietà meccanica • = • propria delle società semplici • con una ridotta divisione del lavoro • relativa identità delle parti • Solidarietà organica • = • società complesse • con una articolata divisione del lavoro • differenziate Diritto repressivo Diritto restitutivo

  33. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE Toennies:Comunità e Società, 1887 Al centro del mutamento sociale: il passaggio dalla comunità alla società Comunità = dimensione organica dell’esperienza sociale Società = costruzione artificiale e convenzionale Senso opposto del termine a quello dato da Durkheim

  34. LE ORIGINI DELLA SOCIETA’ MODERNA IN OCCIDENTE Il modello delle “pattern variables” Modello dicotomico formulato da Talcott Parsons (1902-1979) che considera alcune coppie contrapposte di tendenze valoriali di fondo (o orientamenti valoriali e normativi) delle società moderne.

  35. PARTE SECONDA: La trama del tessuto sociale 1. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE 2. I GRUPPI ORGANIZZATI: ASSOCIAZIONI E ORGANIZZAZIONI

  36. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE • agire razionale rispetto allo scopo Azione, relazione, interazione sociale • agire razionale rispetto al valore AZIONE SOCIALE • agire affettivamente • agire tradizionalmente Weber: “un agire che sia riferito – secondo il suo senso, intenzionato dall’agente o dagli agenti – al comportamento di altri individui, e orientato nel suo corso in base a questo” - razionale sino a prova contraria - razionale nella situazione di solito un’azione è definibile come: situazione che è quella che gli attori definiscono

  37. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE Che vuol dire: situazione che gli altri definiscono? PROFEZIA CHE SI AUTOADEMPIE DI Merton (1910-2004) TEOREMA DI Thomas (1863-1947)

  38. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE Conseguenze dell’azione Possono essere diverse dalle intenzioni dell’attore 1. inattesi EFFETTI = di COMPOSIZIONE o EMERGENTI o di SISTEMA 2. previsti ma non evitabili Se riconducibili all’interazione Diretta faccia a faccia = SISTEMI DI INTERAZIONE 3. che non si sarebbero voluti se previsti in anticipo PERVERSI Se prescindono dalle interazioni dirette = SISTEMI DI INTERDIPENDENZA

  39. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE RELAZIONE SOCIALE Si ha quando due o più individui orientano reciprocamente le loro azioni in senso conflittuale: quando sono volte all’affermazione di una volontà in contrasto con quella altrui in senso cooperativo: quando sono volte al perseguimento di un fine comune o compatibile l’uno con l’atro

  40. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE INTERAZIONE SOCIALE Si ha quando due o più persone già in relazione tra loro agiscono reagendo alle reazioni altrui Stando a questa definizione: • La relazione è alla base dell’interazione • L’interazione è ciò che cambia nel tempo i contenuti di una relazione E’ così? Per altri autori: • L’interazione = concatenazione di azioni e reazioni nell’hic e t nunc Qui il rapporto tra interazione e relazione è inverso • La relazione sociale è proprio ciò che va oltre l’hic et nunc

  41. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE Il gruppo “Un insieme di persone fra loro in interazione con continuità secondo schemi relativamente stabili, le quali si definisconomembri del gruppo e sono definite come tali da altri” (Merton, 1949) “Un insieme di individui in reciproco rapporto in quanto portatori di determinati interessi o valori comuni, la cui azione è rivolta al conseguimento di un comune fine” (Mongardini, 1993) • Un gruppo può essere pertanto definito come un insieme di persone: • tra cui esistono relazioni definite • coscienti di far parte del gruppo e di condividerne i simboli

  42. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE Proprieta’ del gruppo A. Interazione diretta, faccia a faccia oppure indiretta Generalmente aumenta con l’aumentare delle dimensioni del gruppo L’interazione face to face è definibile come un “campo di sperimentazione sociale” spesso in grado di produrre forme di solidarietà spontanea B. Il gruppo può essere composto anche da una semplice diade Non ci si può nascondere dietro il gruppo Uscire dal gruppo significa porvi fine

  43. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE C. I confini di un gruppo possono essere: L’informalità è spesso una condizione di stabilità • Formali o informali • Relativi alla situazione Grado di completezza: rapporto fra gli appartenenti al gruppo e coloro che possiedono le caratteristiche per appartenere ma non vi appartengono • Più o meno ampi I non appartenenti La loro considerazione è fondamentale nello studio di qualsiasi gruppo molto più dell’individuazione degli appartenenti Generalmente si associa all’influenza sociale

  44. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE

  45. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE E’ razionale partecipare ad una attività di gruppo? Il teorema di OLSON

  46. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE D. LA STRUTTURA DI UN GRUPPO Densità sociale = concentrazione spaziale delle persone e volume delle loro interazioni Ruoli = comportamenti attesi più è alta diffusi specifici Durkheim: - società segmentali = ruoli simili - società a divisione del lavoro = con ruoli differenziati

  47. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE Ogni individuo ha più ruoli… Gruppi totalitari (o istituzioni totali) Gruppi segmentali nel significato di parziale (accezione diversa da quella di Durkheim) Ogni individuo ha ruoli diffusi e specifici, formali e informali • piccole dimensioni • ruoli diffusi • con contenuti affettivi forti • molto personalizzati Gruppi primari: Gruppi secondari: • più grandi dimensioni • ruoli specifici • relazioni più asettiche • o depersonalizzate

  48. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE Il potere Nella definizione più accreditata che è quella di Weber: “La possibilità di trovare obbedienza a un comando che abbia un determinato contenuto” Crozier: “i margini di incertezza” Più propriamente: “Affermazione di volontà anche in presenza di un’opposizione e a prescindere dal fondamento di tale volontà” Dominio per Simmel Legittimità Autorità

  49. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE Il conflitto Azioni orientate dal proposito di affermare la propria volontà contro la volontà o resistenza altrui Può generare nuovi tipi di interazione aumenta la coesione interna FUNZIONI Il capro espiatorio stabilire o mantenere i confini del gruppo • dipende da: • quantum di personalità • patto fondamentale Il nemico immaginario “le classi per sé” di Marx Rischio di totalitarismo dei ruoli in caso di scarsa coesione interna differenza di Sumner tra in-group e out-group

  50. FORME ELEMENTARI DI INTERAZIONE Il comportamento collettivo E’ un comportamento di gruppo? Il comportamento collettivo differisce dal comportamento di gruppo in quanto è proprio di individui che, sottoposti a uno stesso stimolo, reagiscono e interagiscono senza che ci sia né la percezione di “appartenenza a” né la struttura cui tale percezione dà luogo nel gruppo. • reazioni collettive (le più varie) • Sommosse • Ondate di violenza • Dicerie • Clima natalizio di disponibilità e di apertura Esempi…

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