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31 – Domanda aggregata e offerta aggregata

31 – Domanda aggregata e offerta aggregata. Fluttuazioni a breve termine La maggior parte delle grandezze economiche presenta fluttuazioni di anno in anno In molti anni la produzione cresce, in altri la crescita non si manifesta: il PIL diminuisce, causando una recessione

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31 – Domanda aggregata e offerta aggregata

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Presentation Transcript


  1. 31 – Domanda aggregata e offerta aggregata

  2. Fluttuazioni a breve termine La maggior parte delle grandezze economiche presenta fluttuazioni di anno in anno In molti anni la produzione cresce, in altri la crescita non si manifesta: il PIL diminuisce, causando una recessione In recessione diminuisce il PIL reale, diminuiscono quindi i redditi; aumenta la disoccupazione Una depressione è una recessione significativa di durata non breve

  3. Tre aspetti fondamentali delle fluttuazioni economiche • Le fluttuazioni economiche sono irregolari e imprevedibili • La maggior parte delle variabili economiche fluttua in sincronia • Se la produzione diminuisce la disoccupazione aumenta

  4. (a) PIL reale Mld $ 1992 $7,000 6,500 6,000 5,500 5,000 4,500 4,000 3,500 3,000 2,500 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 Dati USA

  5. (b) Investimenti Mld $ 1992 $1,100 1,000 900 800 700 600 500 400 300 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 Dati USA

  6. % forza lavoro Dati USA (c) Tasso di disoccupazione 12 10 8 6 4 2 0 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995

  7. Dati Italia

  8. Dati Italia

  9. Dati Italia

  10. Digressione sulla ‘legge’ di Okun (Arthur, 1928-80) Variazione tasso disoccupazione = -0.5 x (var%PIL -3%) PIL + 5%  disoccupazione –1% PIL –1%  disoccupazione + 2%

  11. Macroeconomia: breve e lungo periodo Molti economisti ritengono che l’impostazione della macroeconomia classica (dicotomia tra grandezze nominali e reali, essendo quest’ultime indifferenti all’andamento della quantità di moneta) valga solo nel lungo periodo Per spiegare le fluttuazioni a breve, l’ipotesi di neutralità della moneta è quindi ritenuta non appropriata

  12. Dati di riferimento dell’analisi di breve periodo • Ora consideriamo la possibilità che le grandezze nominali e reali siano interdipendenti, cioè ipotizziamo che • la moneta influenzi le grandezze reali: • il PIL, come misura della produzione di merci e servizi • l’indice dei prezzi al consumo, o il deflatore del PIL

  13. I concetti di domanda e offerta nell’analisi macroeconomica di breve periodo (differenze importanti rispetto l’analisi micro) Da un mercato (settore) alla visione aggregata di tutti i mercati (settori), cioè del comportamento di offerta e domanda per tutti i beni e servizi prodotti nell’economia: Curva della domanda aggregata: mostra la quantità di merci e servizi che famiglie, imprese e pubblica amministrazione desiderano acquistare per ogni dato livello dei prezzi Curva dell’offerta aggregata: mostra la quantità di merci e servizi che le imprese desiderano produrre e vendere a ogni dato livello dei prezzi

  14. P Offerta aggregata Pe Domanda aggregata PIL Ye Domanda e offerta aggregate Differenze rispetto all’analisi micro? 0

  15. Differenze con l’analisi micro • Domanda micro: acquistare/non acquistare un bene determina effetti sui mercati degli altri beni • Domanda macro: la decisione è acquistare/non acquistare in assoluto (consumare o risparmiare) • Offerta micro: produrre/non produrre un bene determina effetti sul mercato dei fattori produttivi anche per gli altri beni • Offerta macro: la decisione è produrre/non produrre in assoluto

  16. La curva di domanda aggregata Perché è inclinata verso il basso? G può essere considerata una variabile indipendente (‘esogena’), ma le altre tre dipendono dal livello dei prezzi Quindi studiamo come i prezzi (il livello dei prezzi) agiscono su C, I e NX

  17. P Domanda aggregata PIL Domanda aggregata e prezzi P1 P2 1. Se scende il livello dei prezzi ... 0 Y1 Y2

  18. P Domanda aggregata PIL Domanda aggregata e prezzi P1 P2 1. Se scende il livello dei prezzi ... 0 Y1 Y2 2. …aumenta la domanda aggregata

  19. Domanda aggregata e prezzi • Tre effetti giustificano questa inclinazione negativa: • 1) Consumo: effetto ricchezza • 2) Investimento: effetto tasso di interesse • 3) Esportazioni nette: competitività e tasso di cambio

  20. Consumo: effetto ricchezza (Arthur Pigou, 1877-1959) • Se i prezzi diminuiscono in seguito a una diminuzione della quantità di moneta, il consumatore si sente più ricco (‘effetto ricchezza’) • Per questo spende di più (aumenta C) • L’aumento di spesa per consumi genera un aumento della domanda di merci e servizi. • Aumenta quindi la domanda aggregata

  21. Investimento e tasso di interesse (John Maynard Keynes, 1883-1946) • Un livello più alto dei prezzi induce un aumento del tasso di interesse (maggiori prezzi maggiore moneta domandata dalle famiglie maggior tasso di interesse) • Un maggiore tasso di interesse determina una diminuzione della spesa di investimento • La diminuzione della spesa per investimenti genera una diminuzione della domanda aggregata

  22. Esportazioni e tasso di interesse (Robert Mundell, Nobel 1999; Marcus Fleming, 1921-1976) • Un livello più basso dei prezzi induce un tasso di interesse più basso • Il tasso di cambio (nominale) si deprezza perché si spostano attività finanziarie all’estero (offerta di valuta nazionale sul mercato dei cambi), rendendo più convenienti le esportazioni • L’aumento di spesa (dall’estero) per esportazioni nette genera un aumento della domanda aggregata

  23. Spostamenti della curva di domanda Gli spostamenti della curva di domanda possono derivare da modificazioni nel comportamento delle famiglie o delle imprese o da cambiamenti nelle politiche pubbliche: • comportamento dei privati (famiglie o imprese), con riferimento alle decisioni di spesa • politiche pubbliche, con modificazioni delle politiche monetarie o fiscali (esempi)

  24. Spostamenti della curva di domanda • un aumento della propensione al risparmio dei cittadini determina uno spostamento della curva di domanda aggregata verso sinistra • innovazioni tecnologiche che inducono ad acquisti di nuovi macchinari determinano uno spostamento della curva verso destra • la fine della ‘guerra fredda’ riduce la spesa per armamenti, spostando la curva di domanda aggregata verso sinistra • aumento dell’offerta di moneta, il pubblico si libera della liquidità in eccesso, maggiore spesa a parità di prezzi e spostamento della curva di domanda a destra

  25. P Domanda aggregata PIL Spostamenti della curva di domanda P1 0 Y1

  26. P P1 DA’ Domanda aggregata PIL 0 Y1 Y2 Spostamenti della curva di domanda

  27. La curva di offerta aggregata • nel lungo periodo è inclinata verticalmente, in quanto indipendente dai prezzi • nel breve periodo è inclinata positivamente (come funzione crescente del prezzo)

  28. La curva di offerta aggregata L’offerta aggregata di lungo periodo dipende dalla dotazione di fattori produttivi dell’economia (lavoro e capitale) e dal livello della tecnologia Dunque non dai prezzi! La curva dell’offerta aggregata di lungo periodo è verticale al livello naturale di produzione (espressione più appropriata di produzione potenziale o produzione di pieno impiego)

  29. P Offerta aggregata di lungo periodo PIL Prodotto potenziale La curva di offerta aggregata di lungo periodo 0

  30. P Offerta aggregata di lungo periodo PIL Prodotto potenziale La curva di offerta aggregata di lungo periodo P1 P2 1. Un cambio del livello deiprezzi… 0

  31. P Offerta aggregata di lungo periodo PIL Prodotto potenziale La curva di offerta aggregata di lungo periodo P1 P2 2. …non influenza l’offerta di beni e servizi nel lungo periodo. 1. Un cambio del livello deiprezzi… 0

  32. Spostamenti della curva aggregata di offerta di lungo periodo I cambiamenti nei fattori produttivi modificano la posizione della curva • Ad esempio: • un aumento dello stock di capitale aumenta la produttività e quindi la curva si sposta verso destra e viceversa • un sussidio alla disoccupazione aumenta il tasso di disoccupazione naturale e quindi la curva si sposta verso sinistra e viceversa

  33. Curva di offerta aggregata di breve periodo Nel breve periodo un incremento nel livello generale dei prezzi nell’economia tende a incrementare la quantità offerta di merci e servizi Una diminuzione del livello generale dei prezzi tende a ridurre la quantità offerta di merci e servizi

  34. P Offerta aggregata di breve periodo PIL Curva di offerta aggregata di breve periodo P1 0 Y1

  35. P Offerta aggregata di beve periodo PIL Curva di offerta aggregata di breve periodo P1 P2 1. Una diminuzione del livello dei prezzi ….. 0 Y2 Y1

  36. P Offerta aggregata di beve periodo PIL Curva di offerta aggregata di breve periodo P1 P2 2. Riduce la quantità di beni e servizi prodotti nel breve periodo 1. Una diminuzione del livello dei prezzi ….. 0 Y2 Y1

  37. Curva di offerta aggregata di breve periodo Perché la curva di offerta aggregata di breve periodo è inclinata verso l’alto? • Tre spiegazioni: • teorie della “nuova macroeconomia classica” sull’imperfezione dell’informazione • teoria keynesiana della vischiosità dei salari • teorie neo-keynesiana della vischiosità dei prezzi

  38. Imperfezione dell’informazione (Milton Friedman, Nobel 1976, e Robert Lucas, Nobel 1995) • I cambiamenti del livello generale dei prezzi possono ingannare i produttori che li interpretano come prezzi relativi e quindi segnali relativi alla domanda sul loro mercato e riducono l’offerta se i prezzi diminuiscono (e viceversa se i prezzi aumentano) • Anche i lavoratori possono percepire una diminuzione di retribuzioni prima di rilevare la diminuzione dei prezzi dei beni e reagire riducendo l’offerta di lavoro (e quindi la produzione)

  39. Teoria keynesiana della vischiosità dei salari • I salari nominali non si adeguano istantaneamente ai prezzi, sono “vischiosi” (contratti pluriennali, norme) • Se i salari (W) sono fissati in funzione di una aspettativa di prezzi P che non è raggiunta (i prezzi aumentano meno ad esempio perché l’offerta di moneta si contrae), il salario reale W/P risulta più elevato e le imprese reagiscono riducendo la domanda di lavoro e la produzione

  40. Teoria neo-keynesiana della vischiosità dei prezzi • I prezzi delle merci e dei servizi sono lenti ad adeguarsi (costi di menu), o “vischiosi” nel breve periodo. • Se i prezzi di ogni impresa sono fissati in funzione di una data aspettativa che non si realizza (i prezzi aumentano meno ad esempio perché l’offerta di moneta si contrae), alcune imprese adeguano istantaneamente i prezzi, mentre altre no (per non incorrere nei menu costs), dimuendo le vendite e quindi produzione e occupazione

  41. In comune le tre teorie suggeriscono che nel breve periodo la produzione (Y) devia dal suo livello “naturale” (Yn) quando il livello dei prezzi (P) si discosta da quello atteso (Patt.) Y = Yn + a . (P –Patt.) Ma alla fine (cioè nel lungo periodo) i soggetti economici correggono le proprie aspettative, i salari nominali e i prezzi vengono adeguati. Quindi Y= Yn (curva di offerta verticale)

  42. P Offerta aggregata di beve periodo PIL Spostamenti della curva di offerta di breve periodo S2 P1 0 Y2 Y1

  43. Spostamenti della curva di offerta di breve periodo: cause strutturali • Un aumento dello stock di capitale sposta verso destra la curva di offerta di breve periodo (e quella di lungo periodo) • Un aumento del tasso naturale di disoccupazione sposta verso sinistra la curva di offerta di breve periodo (e quella di lungo periodo)

  44. Spostamenti della curva di offerta di breve periodo: effetti delle aspettative sui prezzi Nota che da Y = Yn + a . (P –Patt.) otteniamo:P = Patt.+ (Y – Yn))/a ) .... Se Patt. aumenta (diminuisce), la curva di offerta si sposta verso l’alto (il basso) • Aspettative di aumento dei prezzi determinano salari più elevati, maggiori costi e quindi spostamento a sinistra – a parità di prezzo – della curva di offerta di breve periodo • Aspettative di diminuzione dei prezzi determinano salari meno elevati e quindi spostamento a destra della curva di offerta di breve periodo.

  45. Equilibrio di lungo periodo: due possibili cause di recessione • Spostamenti della curva di domanda aggregata • Spostamenti della curva di offerta aggregata …. Spostamento rispetto ad una situazione di equilibrio di lungo periodo in cui aspettative sono corrette, prezzi e salari sono in equilibrio (si sono tra loro adattati) verso la costante (lo ‘stato stazionario’) dell’offerta di lungo periodo, cioè del livello potenziale della produzione

  46. P Offerta aggregata di beve periodo Offerta aggregata di lungo periodo A Domanda aggregata 0 PIL Prodotto potenziale Equilibrio di lungo periodo P = Pe

  47. Effetto di una diminuzione della domanda aggregata: • la produzione scende al di sotto del livello naturale • la disoccupazione cresce • i prezzi diminuiscono Successivamente, la correzione delle aspettative, la riduzione della vischiosità di prezzi e salari, fanno sì che . . . si ritorni all’equilibrio

  48. P Offerta aggregata di beve periodo Offerta aggregata di lungo periodo A Domanda aggregata PIL Prodotto potenziale Effetto di una diminuzione della domanda aggregata: Pe

  49. P AS Offerta aggregata di lungo periodo A Domanda aggregata PIL Effetto di una diminuzione della domanda aggregata: Pe 1. Una diminuzione della domanda aggregata… YP DA’

  50. P AS Offerta aggregata di lungo periodo A Domanda aggregata PIL Effetto di una diminuzione della domanda aggregata: Pe 1. Una diminuzione della domanda aggregata… P1 B 2. …fa diminuire il PIL nel breve periodo… Y1 YP DA’

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