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LA CURA DELL’ICTUS ACUTO MODELLI ORGANIZZATIVI A CONFRONTO. Milano 6-7 marzo 2014. Il percorso ictus: la programmazione Regione Veneto. Mario Saia. 1. Direzione Generale Sanità. Tasso osservato di eventi ictus (per 100.000 ab.) Residenti Veneto 2006-2012.
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LA CURA DELL’ICTUS ACUTO MODELLI ORGANIZZATIVI A CONFRONTO Milano 6-7 marzo 2014 Il percorso ictus: la programmazione Regione Veneto Mario Saia 1 Direzione Generale Sanità
Tasso osservato di eventi ictus (per 100.000 ab.) Residenti Veneto 2006-2012
Tasso standardizzato di eventi ictus (per 100.000 ab.) (pop std. Veneto 2007)
Tasso std. di eventi ictus per Azienda di residenza - 2012 maschi
Tasso std. di eventi ictus per Azienda di residenza - 2012 femmine
Provvedimenti regionali sulla gestione dell’ictus DGR 28.12.1998, n. 5089 Avvio del progetto “Migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti con ictus cerebri. Sperimentazione di un modello di sistema di sorveglianza dell’ictus basato sui dati amministrativi” (SDO e schede di morte ISTAT) DGR 28.12.1999, n. 4787 Proroga del progetto ed estensione su scala regionale Dimensionamento dell’impatto epidemiologico e stima del fabbisogno assistenziale, con definizione del numero di posti letto di stroke-unit. DGR 7.05.2004, n. 1363 Definizione dei criteri per l'individuazione dei centri idonei a praticare la terapia trombolitica e identificazione dei centri ospedalieri specializzati nel trattamento dei pazienti con ictus ischemico.
Istituzione di una rete per la gestione dell’ictus cerebrale: il percorso Obiettivi: Appropriatezza clinica ed organizzativa Equità ed accessibilità alle prestazioni Promozione di relazioni funzionali tra le strutture Razionalizzazione dell’offerta sanitaria Azioni intraprese: Individuazione dei centri Hub concentrando le prestazioni di elevata complessità: volumi di attività sufficienti a mantenere competenza ed efficienza operativa Condivisione di protocolli clinico-gestionali Attivazione di canali di comunicazione continuativi Promozione e sviluppo di attività sistematiche e continuative di audit
Istituzione di una rete per la gestione dell’ictus cerebrale: il percorso da un modello di autosufficienza (Ospedale e proprio territorio) a un modello integrato in rete (specializzazione, relazioni tra strutture)
Le azioni previste: Attivazione di una rete di strutture e servizi preospedalieri e ospedalieri idonea a garantire un’assistenza, omogeneamente distribuita in tutto il territorio regionale; Attivazione di un sistema di sorveglianza per la raccolta dei dati clinici; Riorganizzazione della fase post-acuta dell’ictus sulla base di criteri di appropriatezza, accessibilità e omogeneità di distribuzione; Istituzione di un percorso formativo rivolto a tutti coloro che operano nella fase diagnostica e terapeutica
Unità Ictus di 2° livello aree dedicate di tipo semintensivo in ospedali con: - SC Neurologia - guardia attiva H24 - SC Neuroradiologia - SC Neurochirurgia - possibilità di trattamento endovascolare Unità Ictus di 1° livello aree dedicate all’ictus in ospedali con: - SC Neurologia - guardia attiva H12 possibilità monitoraggio pazienti - effettuazione trombolisi Aree dedicate all’ictus aree dedicate all’ictus presso altre strutture ospedaliere inserite in strutture di: Neurologia, Medicina interna o Geriatria, senza la possibilità di effettuare il trattamento trombolitico Rete integrata per la gestione dell’ictus cerebrale: la classificazione dei centri
“Linee di indirizzo per la definizione del percorso assistenziale ai pazienti con ictus cerebrale” 12
MINISTERO DELLA SALUTE, BOZZA DECRETO (vers. 20.12) Regolamento recante: "Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, in attuazione dell'articolo 1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004, n. 311" e dell’articolo 15, comma 13, lettera c) del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135. 8. Reti ospedaliere 8.1. Aspetti generali 8.1.1. All’interno del disegno globale della rete ospedaliera è necessaria l’articolazione delle reti per patologia che integrano l’attività ospedaliera per acuti e post acuti con l’attività territoriale: rete infarto; rete ictus; rete traumatologica; rete neonatologica e punti nascita; rete medicine specialistiche; rete oncologica; rete pediatrica; rete trapiantologica rete terapia del dolore rete malattie rare 13
MINISTERO DELLA SALUTE, BOZZA DECRETO (vers. 20.12) Regolamento recante: "Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, in attuazione dell'articolo 1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004, n. 311" e dell’articolo 15, comma 13, lettera c) del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135. • 8.2.3.1 Stroke Unit (SU) di I livello: • Competenze multidisciplinari incluse o presenti nella struttura • Un neurologo dedicato e Personale infermieristico dedicato • Almeno un posto letto con monitoraggio continuo • Riabilitazione precoce (fisioterapia, logopedia, terapia occupazionale) • Terapia fibrinolitica endovenosa • Pronta disponibilità neurochirurgica (anche in altra sede con supporto tecnologico telediagnostico) • Disponibilità h.24 di TC cerebrale e/o angio-TC con apparecchio volumetrico multistrato ad almeno 16 strati e/o RM encefalo, RM DWI, angio-RM, • Diagnostica neurosonologica epiaortica e intracranica, ecodoppler TSA ed ecocardiografia • Collegamento operativo con le Stroke Unit di II livello per invio immagini e consultazione collegamento operativo (protocolli condivisi di valutazione del danno e della disabilità, di indicatori di processo riabilitativo e di esito) con il territorio e con una o più strutture riabilitative. 14
MINISTERO DELLA SALUTE, BOZZA DECRETO (vers. 20.12) Regolamento recante: "Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, in attuazione dell'articolo 1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004, n. 311" e dell’articolo 15, comma 13, lettera c) del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135. • 8.2.3.2 Stroke Unit di II livello (almeno 500 casi/anno) di ictus e, oltre a quanto previsto per le SU di I livello: • Personale dedicato h.24, • Neuroradiologia h.24 con TC volumetrica multistrato a 64 strati, con programmi di ricostruzione angiografica e perfusionale. Apparecchio da 1,5 Tesla per RM, RM-DWI, RM-PWI e angio-RM con pacchetto a rapida effettuazione, • Interventistica endovascolare con camera con angiografo digitale con arco a C e con Flat Pannel h.24, • Neurochirurgia h.24, • Chirurgia vascolare h.24, • Angiografia cerebrale, • Fibrinolisi intra-arteriosa (urgenza), trombectomia meccanica (urgenza), stent extra- e intracranico, • Embolizzazione di malformazioni AV, aneurismi, endoarteriectomia (urgenza), • Craniotomia de compressiva, • Clipping degli aneurismi. 15
Rete integrata per la gestione dell’ictus cerebrale: attivazione
Rete integrata per la gestione dell’ictus cerebrale: attivazione
Decreto 30.12.2009, n. 125 «Attivazione della rete» Identificazione di Unità Ictus di 2° livello Unità Ictus di 1° livello Aree dedicate all’ictus
Rete integrata per la gestione dell’ictus cerebrale: distribuzione dei centri Unità ictus 2° livello (stroke unit) Unità ictus 1° livello Area dedicata all’ictus
Rete integrata per la gestione dell’ictus cerebrale Dati di assistenza 2009-2013 - Trombolisi (n.) Unità Ictus di 1° livello
Rete integrata per la gestione dell’ictus cerebrale Dati di assistenza 2009-2013 - Trombolisi (n.) Unità Ictus di 2° livello
Rete integrata per la gestione dell’ictus cerebrale Dati di assistenza 2009-2013 - Trombolisi (n.)
DGR 9.1.2013, n. 7 “Linee di indirizzo per la gestione della fase post-acuta dell'ictus” Obiettivi Garantire interventi riabilitativi adeguati per tutti i soggetti affetti da ictus attraverso un sistema a rete integrata di servizi tale da consentire: • tempestiva presa in carico, • adeguati livelli di cura, • equità nelle condizioni di accesso e di fruizione. La finalità degli interventi riabilitativi è quella di favorire il raggiungimento e mantenimento del miglior livello di autonomia e partecipazione sociale consentito dal danno cerebrale.
DGR 9.1.2013, n. 7 “Linee di indirizzo per la gestione della fase post-acuta dell'ictus” Fasi della riabilitazione - fase di acuzie - fase post-acuta - fase di completamento del processo di recupero previsto dal progetto riabilitativo - fase del mantenimento e/o di prevenzione della progressione della disabilità
DGR 9.1.2013, n. 7 “Linee di indirizzo per la gestione della fase post-acuta dell'ictus” • Regimi assistenziali • Intervento riabilitativo in fase acuta • Unità ictus di 1°, 2° livello, aree dedicate all’ictus • Intervento riabilitativo in fase di post acuzie • - Degenza in Riabilitazione Intensiva (cod. 56) ed Estensiva (cod. 60) • Riabilitazione nella fase di post-dimissione • Interventi riabilitativi in regime di • - Day Service Ambulatoriale • - Riabilitazione intensiva extraospedaliera • - Ambulatoriale • - Domiciliare
DGR 16.4.2013, n. 495 “Approvazione del progetto formativo rivolto alle figure professionali che operano nell’ambito della fase acuta, sia diagnostica che terapeutica, dell’ictus” Tipologia formativa La modalità formativa prevista dal progetto è blended, ovvero una parte d’aula e una di tirocinio con l’appoggio di un’area condivisa nella piattaforma FAD. Finalità e Obiettivi del corso Garantire le conoscenze e le competenze del personale medico e sanitario operante nelle stroke unit della Regione Veneto. Sono richieste non solo competenze diagnostiche assistenziali ma anche caratteristiche della fase interventistica (trombolisi periferica e loco regionale). Destinatari Medici, Infermieri, Operatori Socio Sanitari, Logopedisti, Terapisti.