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Rapporto tra contesto scolastico ed inclusione delle persone con disabilit
E N D
1. Rapporto tra contesto scolastico ed inclusione degli studenti con disabilitŕ.
Un motivo per pensare: l’ “Index for inclusion”
….. e uno per agire: la didattica per “passi”
Roberta Caldin – Docente di Pedagogia Speciale
Universitŕ di Bologna
San Marino, 15 marzo 2012
2. Rapporto tra contesto scolastico ed inclusione delle persone con disabilitŕ
Le scuole devono assumere un ruolo rilevante nella diffusione del messaggio di comprensione e di accettazione dei diritti dei disabili, aiutando a sfatare timori, miti e pregiudizi, supportando lo sforzo di tutta la comunitŕ.
Il sistema educativo deve essere il luogo centrale che assicuri lo sviluppo personale e l’inclusione sociale, che consentiranno ai bambini e ai giovani di essere quanto piů indipendenti possibili.
Il sistema educativo č il primo passo verso una societŕ dell’integrazione/inclusione
Dichiarazione di Madrid, 2002, art. 7
3. Integrazione si riferisce all’ambito educativo in senso stretto e ai singoli alunni disabili
interviene prima sull’individuo e poi sul contesto
incrementa una risposta specialistica, riferendosi a un modello psicologico della disabilitŕ e a una visione compensatoria
Caldin, 2007, pp. 167-186
4. Inclusione guarda alla globalitŕ delle sfere educativa, sociale e politica
prende in considerazione tutte le persone
interviene prima sui contesti e poi sull’individuo (co-responsabilitŕ)
trasforma la risposta specialistica in ordinaria, rifacendosi al modello sociale della disabilitŕ e al costrutto di empowerment, il quale mette al centro di tutti i processi decisionali il disabile stesso e i suoi familiari
Caldin, 2007, pp. 167-186
5. L’inclusione
č un processo (ideale regolativo)
una modalitŕ esistenziale
un imperativo etico
un diritto base che nessuno deve guadagnarsi
si fonda su modello sociale della disabilitŕ (nell’ ICF č centrale il concetto di interazione tra il soggetto e il suo ambiente attraverso un approccio multidimensionale)
in tal senso, č dovere dei governi e delle comunitŕ rimuovere le barriere e gli ostacoli che impediscono l’inclusione sociale dando le risorse e i supporti adeguati affinché i bambini con disabilitŕ crescano in ambienti inclusivi
Stainback e Stainback, 1990, pp. 71-87; Unesco-Dich.Salamanca 1994; Unesco 2000
6. La prospettiva inclusiva svela la scelta di un modello antropologico che
tutela uomini e donne, bambini e bambine e riguarda tutti gli alunni indistintamente (l’istruzione e l’educazione sono un diritto di tutti) e differentemente (ciascuno si impegna rimanendo sostenuto nello sviluppo delle sue potenzialitŕ)
cozza contro scelte di carattere economico che esigono modelli di scuola funzionali alle logiche del mercato (scuola meritocratica, avulsa dalla dimensione sociale; competitiva; declinata sull’ alfabetizzazione strumentale; dicotomica ecc.)
7. L’Index for inclusion offre un percorso che sostiene
l’autoanalisi e il miglioramento delle scuole, e si fonda sulle rappresentazioni del gruppo docente, del Consiglio di Istituto, dei dirigenti, degli alunni e delle famiglie, nonchč delle comunitŕ presenti sul territorio
Il percorso implica un esame dettagliato di come possano essere superati gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione di ogni alunno
Booth e Ainscow, 2002, 2008, p. 107
8. L’Index for inclusion
il contesto scolastico promuove inclusione e riduce esclusione, impegnandosi a correggere il paradigma assimilazionista/normalizzante/omologante
puň succedere che, nello sforzo di garantire uguali opportunitŕ, si ponga in atto un sistema parallelo e segregante che educa gli alunni in situazione di difficoltŕ, negando loro la piena integrazione (sistema d’integrazione confuso)
Index, 2002,2008; Canevaro, 2009
9. Nell’Index for inclusion
superamento del concetto di Bisogni Educativi Speciali, che si inseriscono in un quadro di riferimento che continua a considerare la disabilitŕ come problema del singolo; si propone di sostituirlo con quello di ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione
la caratteristica della disabilitŕ non č attribuita all’individuo, ma alle situazioni, che risultano maggiormente adatte per alcuni e non per altri individui, all’interno di un aprioristico e rassicurante criterio di normalitŕ
UNESCO, 2000; Index, 2002, 2008
10. L’Index struttura un’analisi dettagliata della scuola, coinvolgendo tutti i suoi attori; questo processo innesca un mutamento verso l’inclusione La vita della scuola viene analizzata secondo 3 dimensioni (con 2 sezioni ciascuna)
Creare CULTURE inclusive (orizzonte dei valori): costruire comunitŕ; affermare valori inclusivi
Produrre POLITICHE inclusive (gestione della scuola e suo cambiamento): sviluppare la scuola per tutti; organizzare il sostegno alle diversitŕ
Sviluppare PRATICHE inclusive (attivitŕ di insegnamento e di apprendimento): coordinare l’apprendimento; mobilitare risorse 2
Vorrei provare a svolgere questo tema attraverso tre punti che ritengo fondamentali:che cosa si intende per difficoltŕ (includendovi anche le difficoltŕ legate all’apprendimento della matematica) con una specificazione sullla questione dell’entitŕ degli studenti disabili
Quale puň essere il ruolo dell’insegnante soprattutto nel gruppo
C’č un senso per la matematica e la pedagogia speciale?2
Vorrei provare a svolgere questo tema attraverso tre punti che ritengo fondamentali:che cosa si intende per difficoltŕ (includendovi anche le difficoltŕ legate all’apprendimento della matematica) con una specificazione sullla questione dell’entitŕ degli studenti disabili
Quale puň essere il ruolo dell’insegnante soprattutto nel gruppo
C’č un senso per la matematica e la pedagogia speciale?
11. Le dimensioni dell’IndexEsempio - Dimensione A - Creare CULTURE inclusive A.1. Sezione - Costruire comunitŕ
Indicatore Ciascuno deve sentirsi benvenuto
D. Sono previsti eventi per promuovere l’accoglienza dei nuovi alunni e dei nuovi insegnanti, e per la loro partenza?
D. Le informazioni sulla scuola sono pubblicizzate e rese fruibili a tutti, indipendetemente dalla lingua madre o dalla disabilitŕ (sono tradotte in Braille, o stampate a caratteri grandi .....)
..............................................
Indicatore Gli alunni si aiutano l’un l’altro
D. I lavori esposti in classe valorizzano il lavoro cooperativo oltrechč i risultati individuali?
D. Gli alunni segnalano allo staff docente quando loro o un loro compagno hanno bisogno di aiuto?
............................................
A.2. Sezione – Affermare valori inclusivi
Indicatore La scuola si sforza di ridurre ogni forma di discriminazione
D. Vengono messi in discussione gli stereotipi sulla perfezione del corpo?
................................................. 2
Vorrei provare a svolgere questo tema attraverso tre punti che ritengo fondamentali:che cosa si intende per difficoltŕ (includendovi anche le difficoltŕ legate all’apprendimento della matematica) con una specificazione sullla questione dell’entitŕ degli studenti disabili
Quale puň essere il ruolo dell’insegnante soprattutto nel gruppo
C’č un senso per la matematica e la pedagogia speciale?2
Vorrei provare a svolgere questo tema attraverso tre punti che ritengo fondamentali:che cosa si intende per difficoltŕ (includendovi anche le difficoltŕ legate all’apprendimento della matematica) con una specificazione sullla questione dell’entitŕ degli studenti disabili
Quale puň essere il ruolo dell’insegnante soprattutto nel gruppo
C’č un senso per la matematica e la pedagogia speciale?
12. Variabili che possono influire sulla competenza, la padronanza, l’autostima di un alunno in difficoltŕ o con deficite sull’inclusione Tempo (non puň compromettere i processi di appartenenza)
Eccessiva visibilitŕ di strategie o di strumenti che rendono troppo evidente la diversitŕ di chi li usa
Effettiva utilitŕ di strategie didattiche, strumenti (es. risparmio di tempo)
Necessitŕ di preparare i compagni
Metodi di insegnamento (situazioni di quasi-gioco)
Forme di gratificazione
Le conoscenze giŕ in possesso dallo studente sono il singolo fattore piů importante che influenza l’apprendimento (Ausubel 1968)
Efficace, stimolante e gratificante č il lavoro in piccoli gruppi con i pari
9 e 10
Variabili che incidono sulla competenza, la padronanza, l’autostima di un alunno in difficoltŕ o con deficit9 e 10
Variabili che incidono sulla competenza, la padronanza, l’autostima di un alunno in difficoltŕ o con deficit
13. Idea ampia/diffusa di sostegno
L’Index: “ogni attivitŕ che accresce la capacitŕ da parte della scuola di rispondere alle diversitŕ degli alunni. Fornire un sostegno individuale rappresenta solo una parte dello sforzo per accrescere la partecipazione degli alunni” e quando la partecipazione di tutti gli alunni č garantita, la necessitŕ del sostegno individuale diminuisce
Un sostegno diffuso per il quale servirebbe anche un sistema premiante/incentivante e questo comporta una riorganizzazione globale della scuola nei suoi aspetti strutturali, organizzativi e di formazione degli insegnanti ecc. (compresa la formazione continua di tutti coloro che sono nella scuola)
Index, 2009; Canevaro, 2008; Sapucci, 2007
14. LA SCUOLA CHE VOGLIAMO
15. Pratiche ordinarie di didattica inclusiva: gli otto passi per crescere. l’immaginario dell’insegnante
l’impegno dell’alunno (fatica di imparare)
credere per vedere
16. Lo schema ad otto passi
17. Prima esemplificazione LATIFONDISMO 1° Passo – Materia e data
2° Passo – Spiegazione alla classe
3° Passo – Parola/e chiave
4° Passo – Spiegazione semplificata
Se la parola chiave č “latifondismo”, semplificando possiamo spiegarne il significato con una frase molto semplice:
Latifondismo: riguarda una persona ha molte terre
18. 5° Passo – Spiegazione grafica
6° Passo – Riferimento al concreto
Cosa vuol dire avere qualcosa ?
Il tuo papŕ / mamma cosa ha ?
19. 7° Passo – Riflessione su di sč
…e tu Luca cosa hai di tuo ? Prova a pensarci ....
8° Passo – Confronto sociale
…senti Luca, vuoi chiedere a Filippo che cosa ha lui?
Caldin, Casarotto, Zanotto, Pratiche ordinarie di didattica inclusiva: gli otto passi per crescere, 2011