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I farmaci biologici. I farmaci biologici hanno dimostrato di bloccare i processi dell’infiammazione migliorare la sintomatologia modificare il decorso della malattia. I farmaci biologici.
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I farmaci biologici I farmaci biologici hanno dimostrato di bloccare i processi dell’infiammazione migliorare la sintomatologia modificare il decorso della malattia
I farmaci biologici 1) La selezione appropriata dei pazienti da sottoporre a terapia con anti-TNF migliora i benefici sulla malattia riducendo contemporaneamente i rischi associati alla terapia stessa. 2) I pazienti con elevati valori di PCR ( > 0,8 mg/dl) e con presenza di lesioni mucose all'endoscopia dovrebbero essere i migliori candidati al trattamento con biologici . ( vedi SONIC) 3) I pazienti con valori di PCR < 0,8 mg/dl o senza lesioni mucose hanno gli stessi benefici se trattati con AZA paragonati ai pazienti trattati con IFX o IFX + AZA.
CONCLUSIONI: L’uso dell’anti-TNF in combinazione con gli immunosoppressori è associato con un rischio aumentato di NHL nei pazienti adulti con malattia di Crohn, ma la percentuale assoluta di questi eventi rimane bassa . E’ importante valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio associato al trattamento.
Cosa fare durante il trattamento con biologici Non esistono protocolli condivisi ( esami ematici, QuantiFeron etc etc ) Creare canale preferenziale per i pazienti: ambulatorio e numero telefonico dedicato Intervenire tempestivamente in caso di sospetta infezione sospendendo l’anti-TNF Attenzione che non compaiano ascessi addominali e perianali Continuare gli “screening” convenzionali per le neoplasie in rapporto ad età e sesso Valutazione clinica e di laboratorio dopo l’induzione e ogni 3-4 mesi Controlli più ravvicinati negli anziani Continuare gli anti-TNF solo se si ottiene la remissione clinica e la sospensione degli steroidi Ottimizzare la terapia con anti-TNF incrementando la dose o riducendo il periodo di intervallo di somministrazione La sospensione della terapia va valutata per ogni singolo paziente