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Diversità dei percorsi clinici nei Disturbi dello spettro Autistico. Prof. Michele Zappella Università di Siena. L’Autismo. si definisce per il comportamento: per difficoltà socio-comunicative e modalità ripetitive. Un po’ come l’epilessia dove il comportamento è, viceversa, parossistico.
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Diversità dei percorsi clinici nei Disturbi dello spettro Autistico Prof. Michele Zappella Università di Siena
L’Autismo • si definisce per il comportamento: per difficoltà socio-comunicative e modalità ripetitive. • Un po’ come l’epilessia dove il comportamento è, viceversa, parossistico. • Come ci sono epilessie resistenti alle cure, altre curabili, altre reversibili: similmente nell’Autismo e nei disturbi correlati(DSA)
Autismo • Come ci sono epilessie resistenti alle cure, altre curabili, altre ancora reversibili, • similmente nell’Autismo e nei disturbi a questo correlati. • Viceversa altri disturbi dello sviluppo si distinguono per le abilità: es. le disabilità intellettive, i disturbi specifici dell’apprendimento ecc.
La storia • dell’epilessia dura da millenni. Quella dell’Autismo è breve: poco più di sessant’anni. • Sia l’una che l’altro sono stati ritenuti per anni inguaribili: poi si è visto che le cose stavano altrimenti.
Storia-Kanner • L’Autismo Infantile viene descritto per la prima volta da Leo Kanner, un medico austriaco che fondò il primo reparto di psichiatria infantile nel John’s Hopkins di Baltimora(Infantile Autism, 1943).
Storia-Kanner • Delineò i tre gruppi di sintomi: • 1. le gravi difficoltà nella relazione, • 2. le peculiarità della comunicazione in terza persona, in forma ecolalica o verbalmente assente, • 3. le modalità ripetitive. Ritenne le cause congenite e notò la freddezza di alcuni genitori
Asperger • pediatra austriaco, descrisse il disturbo di 4 ragazzi che avevano ‘poca empatia, difficoltà nel fare amici, conversazione unilaterale, intenso coinvolgimento in particolari interessi e goffaggine motoria’ e di normale intelligenza(Autistischen Psychopathen, 1944).
Basi genetiche dei DSA • Scoperta da Folstein e Rutter(1977)
Educazione e terapia • Schopler, ebreo tedesco emigrato in US, descrive il metodo Teacch(anni sessanta) • e Ivar Lovaas, norvegese, introduce l’uso del comportamentismo in terapia nello stesso periodo.
Una o più malattie? • considerato per decenni come ‘una’ malattia, fu interpretato per la prima volta al plurale, come composto da malattie diverse dall’americana Mary Coleman(The autistic syndromes, 1975).
Autismo e trasmissione sinaptica • Reversibilità nei topi null MECP2, ottenuta da Bird a Edinburgo(2007).
La cultura europea • ha dato un contributo fondamentale nella scoperta degli aspetti più importanti dello spettro autistico: sul piano clinico, etiologico, educativo e riabilitativo.
Le ‘sole’ • sono venute da altre parti del mondo: come il metodo Delacato, le diete, le cure antichelanti, la comunicazione facilitata, il dogma che ‘l’Autismo è una malattia inguaribile’(National Society for Children and Adults with Autism, 1977), il ritardo di decenni nel riconoscere la Rett e l’Asperger di cui preparano l’eliminazione dal DSM V(Baron-Cohen 2008 NYT), ecc.
Autismo infantile • caratterizzato da gravi alterazioni della: • 1. relazione sociale • 2. comunicazione con povertà di fantasia • 3. ripetitività • inizio nei primi due anni e mezzo
Autismo Infantile • Si definisce anche con l’aiuto di scale come: • ICD 10, DSM IV, ABC, CARS, ecc. • Importante valutare le capacità di relazione, quelle esecutive, l’attenzione congiunta, il gioco simbolico: nettamente al di sotto del livello generale di abilità
Lo Spettro Autistico(DSM IV R) • Disturbo Autistico: a) difficoltà sociale • b) difficoltà nella comunicazione • c) comportamenti ripetitivi • Disturbo di Asperger: a) difficoltà sociale • b)comportamenti ripetitivi • Autismo parziale(DPS nas): a+;b/c • Disturbo Disintegrativo
Prevalenza • Autismo 1:1000 • Sindrome di Asperger 3-4:1.000 • Autismo parziale(PDDnos) 1.5:1000 • Disturbo Disintegrativo 100 casi
Prevalenza in aumento • negli anni settanta era di 4:10.000 • Cause: 1. più conosciuto • 2. meglio diagnosticato • 3. società che evidenzia incapacità sociale • 4. tutti i disturbi mentali sono in aumento(specie in età evolutiva) • 5. effetto ‘periodo’?
Rapporto Maschi-Femmine: 4:1 • con alcune varianti in alto e in basso nelle varie statistiche
Componente genetica elevata • 80-90% concordanza nei gemelli monozigoti • 0-10 concordanza nei dizigoti
Rischio genetico • Rischio del 5-10 % di aver altro A.o in fratria • rischio aggiuntivo di 1:10 di avere un altro figlio con difficoltà sociali o di comunicazione • Il rischio di avere figli con ritardo mentale non è maggiore del resto della popolazione
tratti autistici nella popolazione • La distribuzione dei TA indica un continuum che va da persone con DSA alla popolazione generale • studi su larghe popolazioni di gemelli indicano che le tre componenti dell’A hanno una scarsa correlazione tra loro
scarsa correlazione + fra le 3 aree • per cui in studi condotti nella popolazione generale su migliaia di gemelli: • Percentuali definite avevano solo difficoltà di relazione, altre solo di comunicazione, altre ancora soltanto modi ripetitivi.
correlazione incompleta in DsA • fra le 3 aree: • per es. spesso la ripetitività è tardiva e risponde poco a programmi riabilitativi
Diversi geni per diverse aree • Ogni area della triade è molto ereditabile • sottogruppi con spiccata ripetitività o con inizio tardivo della frase
Diverse malattie genetiche • Numerosi geni candidati(oltre 0) • Famiglie con mutazioni di: • ARX • SHANK 3 • Neuroligina 3/4 • Neurexine • Alterazione cromosoma 15
Alta frequenza(3-5%) di A in: • Malattie neurocutanee: sclerosi tuberosa, Ipomelanosi di Ito, neurofibromatosi • Sindromi cromosomiche: X Fragile, S.Down, tetrasomia 15, altre • Sindromi metaboliche: PKU • Rosolia intrauterina, citomegalovirus, herp. • S.Williams, S.Sotos, altre S.
Alterazioni sinaptiche • vengono oggi ritenute il punto principale di riferimento: ciò a causa della dimostrata reversibilità di sintomi simil-autistici in esperimenti condotti su animali(topi).
due vie principali • 1. Mutazioni nei geni TSC1/TSC2, NF1,e PTEN si associano ad alterazioni nella crescita e dimensioni dei neuroni e portano a DSA sindromico con TBS, NFB, o macrocefalia.
due vie principali • 2. Mutazioni delle neuroligine, neurexine, molecole adesive presinaptiche e di Shank3 proteina strutturale postsinaptica portano a DSA e sindrome di Asperger.
Diversa genetica, diverse malattie • La componente ambientale causale è minore rispetto a quella genetica, e poco conosciuta. Si sa del rischio del valproato in gravidanza e poco più.
Decorsi clinici iniziali • Sintomi A sin dai primi mesi(60-70%) • Regressione(30-40%)
Sintomatologia iniziale • Evitante visivo, uditivo, corporeo • Non parla o parla in 2,3a persona, ecolalico • Non ha attenzione congiunta • Non fa giochi simbolici • Poca reciprocità • Chiamato non si volta • a volte ripetitivo, altre caotico e iperattivo
Sintomatologia iniziale • possibile che: • sia iperacusico • Ipertattile • con ipernausea • con scarsa sensibilità al dolore • non pianga con le lacrime
Sintomatologia iniziale • Iperselettivo(s’incanta davanti a lavatrice) • Ripetitivo(es. fa girare gli oggetti) • Con macrocefalia
Valutazione clinica • Iniziare con complimenti al bambino\a • proporgli giochi adeguati • ogni tanto chiamarlo, avvicinarsi a lui • proporre scambi affettuoso-amichevoli • taglio garbato con i familiari • saper condurre la visita come in un gioco
Valutazione clinica • Circonferenza cranica(1:4 hanno macrocefalia): possibili Sotos, Cole&Hughes, Ito, Cowden, Fra X • Alcuni sono microcefalici • Esame della cute • Esame somatico generale
Valutazione clinica • Valutare comprensione del linguaggio per: agnosia verbale, sindrome da deficit programmaz. fonologica, sindrome da deficit programmaz. Sintattica • La coordinazione motoria e le prassie. • Abilità generali • Valutare la reciprocità, come il b.o cambia con modalità di avvicinamento(affettuose, esplorative, ecc.)
Valutazione clinica • Notare: • le capacità esecutive • il grado di attenzione ed emotività congiunta • gioco con le costruzioni, disegno • gioco simbolico
Valutazione clinica • Fare una o due scale: ICD10(o DSM IV) + ABC o CARS, CHAT, ADI, ADOS, ecc
Valutazione clinica • Vedere se uno o entrambi genitori hanno DD(specie le madri) e in tal caso intervenire • Idem per altri D psichici(stress) specie se correlati alla malattia del figlio\a • notare struttura familiare, rapporti sociali
Anamnesi familiare • chiedere sulle tre generazioni se: • casi di persone solitarie • DOC e D d’Ansia • disturbi dell’umore • ritardi mentali
Visita affettuosa, familiare • 1. Per: fare bambino e familiari contenti • 2. valutare in condizioni favorevoli le sue abilità • 3. avere una visita somatica e neurologica adeguata • 4. Creare una relazione positiva con la famiglia cui spesso si chiedono compiti
Usare la teoria della mente • La famiglia ti giudica da: 1. Come ti muovi(col viso, sguardo, corpo) • 2. Cosa fai • 3. Cosa dici
Diagnosi: primo passo verso terapia • La diagnosi non dev’essere un’etichetta • È uno strumento per avviare un’educazione e una cura del bambino\a • Richiede attenzione anche verso la famiglia
Sofferenza psichica • Tenerla presente, farsene carico, entrare in sintonia se diviene manifesta • Dare una valutazione di realtà e insieme dare speranza • Valutare la situazione sociale, discuterla, provare alternative • Evidenziare possibili disturbi psichiatrici
Esami di laboratorio • EEG(veglia e sonno) • aminoacidemia • cariotipo, X fragile,CGH microarray • successivamente(a seconda dei casi): RMN, TAC
comorbidità • Alcune di queste hanno particolare rilievo nel definire un percorso clinico: • 1. Disabilità intellettiva • 2. Disturbo del linguaggio(compr.-espress.) • 3. Disturbo coordinazione motoria • 4. Disprassia
Altre comorbidità • Sono: • 1. ADHD • 2. Disturbi d’ansia • 3. Disturbi dell’umore • 4. Tic motori e vocali(GTS) • 5. Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Diversi percorsi clinici • La diversità dei percorsi clinici è legata in parte alle cause: peculiarità genetiche di vari sottogruppi e probabilmente anche di singoli casi(‘malattie private’). • Conta anche come nel corso della vita l’ambiente accoglie o meno una persona con DSA.