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Il contenuto dell’articolo. Ovvero: “Che cosa scrivo?”. Le forme dell’articolo. Il servizio di attualità: le news La classificazione anglosassone delle notizie Spot news Developing news Continuing news. I valori notizia: che cosa trasforma un fatto in una notizia? Novità
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Il contenutodell’articolo Ovvero: “Che cosa scrivo?”
Le forme dell’articolo • Il servizio di attualità: le news • La classificazione anglosassone delle notizie • Spot news • Developing news • Continuing news
I valori notizia: che cosa trasforma un fatto in una notizia? • Novità È un elemento costituzionale che riflette una predisposizione del pubblico • Vicinanza L'avvenimento interessa se è vicino (geograficamente, culturalmente, ideologicamente)
Esempi: Da un dispaccio dell'ANSA: "I morti sono: il serbo Dren Madic; il norvegese Rolf Bae; i coreani Hwang Dong-jin, Park Gyeong-hyo e Kim Hyo-Gyeong; due sherpa nepalesi; due portatori d'alta quota pachistani; il francese Hugues d'Aubarede e l'irlandese Gerard McDonnell".
I valori notizia: che cosa trasforma un fatto in una notizia? • Novità È un elemento costituzionale che riflette una predisposizione del pubblico • Vicinanza L'avvenimento interessa se è vicino (geograficamente, culturalmente, ideologicamente) • Dimensione Un singolo fatto grande interessa di più di molti fatti piccoli • Drammaticità Le notizie cattive sono più interessanti di quelle buone
I valori notizia: che cosa trasforma un fatto in una notizia? • Semplicità Più è semplice, più è comunicabile. E la presenza di cause semplifica 14 dicembre 2003, Bloomberg News13.01: "Titoli di Stato in rialzo: la cattura di Hussein potrebbe non frenare il terrorismo."13.31: "Titoli di Stato in ribasso; la cattura di Hussein aumenta l'attrattiva dei titoli ad alto rischio." • Conflittualità Se c'è uno scontro chiaro, si capisce meglio • Conseguenze pratiche Mi tocca? Mi riguarda? Ha a che fare con me?
I valori notizia: che cosa trasforma un fatto in una notizia? • Interesse umano (in contraddizione con la Dimensione) Suscita un'identificazione con i protagonisti Cit.: "Una morte è una tragedia, milioni di morti sono una statistica" (Stalin) • Idea di progresso (in contraddizione con la Drammaticità) Riflette una visione positivistica della realtà • Prestigio sociale Le élite (individuali e collettive) sono più interessanti
Il servizio a tema • È tipico della stampa specializzata • Le immagini (di alta qualità) sono indispensabili • Le fonti sono (a volte) un problema • Gli esperti sono essenziali
L’inchiesta • Che cos'è È un servizio che approfondisce un argomento controverso. È ideale per i giornalisti attivi. • Le forme • Investigativa: accerta fatti controversi o poco chiari • Documentaria: diffonde informazioni già esistenti ma poco conosciute • Interpretativa: affronta fatti noti ma ne spiega cause ed evoluzione
L’inchiesta • Perché ha finito per sparire? • Manca il tempo • È caduta la tensione politica • C'è stata una reazione all’abuso • Troppe le forme preconfezionate • Il potere politico ha preso il controllo dei mezzi di comunicazione
L’intervista • Che cos'è Un colloquio nel quale il giornalista assume il ruolo del lettore • È indispensabile una documentazione preliminare • La forma delle domande • Aperte “Perché?”, “Come?”, “Che cosa significa…?”, “Checosa pensa di…?” • Chiuse “Chi?”, “Dove?”, “Quando?”, “Quanto?”
L’intervista • Come si effettua Meglio registrare Far rileggere sempre • Serve anche un pizzico di psicologia • Le forme • A imbuto • A imbuto rovesciato • A tunnel • A bersaglio nascosto • A schema libero
L’intervista • Che cosa non è una buona intervista • Dilemma: ritocco o non ritocco? Nel giornalismo anglosassone il materiale è sacro Nel giornalismo latino è accettabile qualche intervento • La smentita e la rettifica
La recensione Offre al lettore un giudizio documentato Dev'essere ben argomentata e possibilmente comparativa …e poi c'è la marchetta • Il commento • La presa di posizione: il giornale si schiera • Il giudizio: non necessariamente come il giornale • Un commento particolare: il fondo
La rubrica Ogni tipologia di articolo può diventare una rubrica, ma… …offre il vantaggio della continuità
Come trattare la notizia • La regola delle 5 “W” • Who?, What?, Where?, When?, Why?… …e How? • È una regola utile ma da adattare pragmaticamente • La notizia (se c'è) va sempre in apertura
La correttezza non si discute • Il punto fondamentale e irrinunciabile: non si diffondono informazioni false • Ma quant'è responsabile l’autore? Il problema delle fonti • I pericoli dopo la consegna: chi mette le mani sul mio articolo?
Consegnato: “Negli Anni Trenta, la previsione formulata da Dirac che ogni particella di materia deve avere un corrispettivo di antimateria, con la stessa massa ma la carica opposta, trovò conferma quasi subito. Che però l’antimateria potesse formare veri e propri atomi era una convinzione ragionevole ma priva di verifica sperimentale. Finora, almeno. Perché al CERN ci sono riusciti: il gruppo di ATHENA (…)” Pubblicato: “Negli anni trenta, Dirac previde che ogni particella di materia dovesse avere un corrispettivo di antimateria, con la stessa massa e carica opposta. Mancava però una verifica sperimentale. Finora, almeno. Perché al CERN ci sono riusciti: il gruppo di ATHENA (…)” (Da Le Scienze)
Un problema peculiare: la pseudoscienza • Completezza fin dove si può • Essere precisi… • …pur concedendosi qualche licenza • Il dilemma: comprensibile imprecisione o incomprensibile precisione?
Comprensibilità: due pensieri essenziali • Il primo pensiero: INDIVIDUARE IL TARGET • Il secondo pensiero: SCEGLIERE LE PAROLE E LO STILE • L’ermetismo professionale può diventare un'antilingua
Dichiarazione del testimone: “Stamattina presto andavo in cantina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei fiaschi di vino dietro la cassa del carbone. Ne ho preso uno per berlo a cena. Non ne sapevo niente che la bottiglieria di sopra era stata scassinata.” Verbale dei Carabinieri: “Il sottoscritto, essendosi recato nelle prime ore antimeridiane nei locali dello scantinato per eseguire l’avviamento dell’impianto termico, dichiara di essere casualmente incorso nel rinvenimento di un quantitativo di prodotti vinicoli, situati in posizione retrostante al recipiente adibito al contenimento del combustibile, e di aver effettuato l’asportazione di uno dei detti articoli nell’intento di consumarlo durante il pasto pomeridiano, non essendo a conoscenza dell’avvenuta effrazione dell’esercizio soprastante.” (Italo Calvino)
La metafora • È uno strumento che ha un ruolo interno alla scienza • È un utensile strategico ma pericoloso “Vogliono fare la radiografia all’Universo. La loro «lastra» è stata immessa ieri in orbita intorno alla Terra: si chiama Chandra, ed è un Osservatorio della NASA. (…)” • Attenzione, quindi: usare con cautela!
Il parere personale: ce lo metto oppure no? C'è una regola generale e tassativa: DISTINGUERE I FATTI DALLE OPINIONI • Bisogna evidenziare la natura della scienza • La scienza è un metodo • Le diatribe scientifiche sono inevitabili • Come trattare le controversie sulle applicazioni? • La tecnologia merita un discorso differente • Le conseguenze sulla società sono importanti
Il rischio del sensazionalismo • La scienza può diventare spettacolo quando si privilegia l'emozione a scapito della razionalità • Dove conta l’emozione? • Le 4 “S” • Sesso • Soldi • Sangue • Salute • Due tecniche alternative • La suspense • L’umorismo
A volte agli scienziati piace fare i divi • La medicina merita particolare cautela • Corriamo il rischio di prestarci a strumentalizzazioni
La statistica e i suoi pericoli • Tutti soffriamo di "analfabetismo statistico" • Una lettura caldamente consigliata: G. Gigerenzer, Quando i numeri ingannano, Cortina
Esempio 1 Da un dépliant promozionale: "Lo screening mammografico riduce il rischio di morire di cancro al seno del 25%!" Ma… sarà vero? Risposta: dipende. Il 25% è il rischio relativo. I dati:Riduzione della mortalità per cancro al seno di 1.000 donneoltre i 40 anni in un periodo di 10 anni Trattamento Decessi Senza screening 4 Con screening 3 Conclusione: la riduzione del rischio assoluto è dello 0,1%.
Esempio 2 Circa lo 0,01% dei maschi senza comportamenti a rischio conosciuti ha l'infezione da HIV (tasso di base): 1 uomo su 10 mila. Se uno di questi uomini ha il virus, c'è una probabilità del 99,9% che il risultato dell'esame sia positivo (sensibilità). Se invece non è infetto, c'è una probabilità del 99,99% che il risultato sia negativo (specificità), ovvero una probabilità dello 0,01% di falsa positività. Anche tu ti sei sottoposto a uno screening di massa. Il tuo risultato è positivo. Qual è la probabilità che tu sia davvero infetto? Immaginiamo 10.000 maschi che non appartengano a nessuna categoria a rischio conosciuta e che si sottopongano a uno screening di massa. 1 è infetto (tasso di base) ed è praticamente certo che risulterà positivo all'esame. Ne rimangono 9.999, fra i quali 1 presenterà una falsa positività. Dunque possiamo aspettarci che, dopo lo screening di massa, risultino positivi in 2. Uno dei quali sei tu. Quindi… …la probabiità che tu sia infetto è solo del 50%.