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X. I COLORI DELL’ARCOBALENO una favola moderna. CDD (contenuto didattico digitale) prodotto nell'ambito del corso "TERRE CHE VAI … STORIE CHE TROVI" Obiettivo/Azione C1 PON 2007-2013
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X I COLORI DELL’ARCOBALENO una favola moderna CDD (contenuto didattico digitale) prodotto nell'ambito del corso "TERRE CHE VAI … STORIE CHE TROVI" Obiettivo/Azione C1 PON 2007-2013 Autori: gli alunni delle classi quarte del plesso di San Giovanni Bosco, Direzione Didattica II Circolo di Nocera Superiore Esperto esterno: Arianna Pisapia Tutor interno: Teresa Ruggiero Un grazie particolare ad Annamaria
X Tutti insieme … per una favola moderna!!! Ma le fiabe servono ancora oggi? A scuola e a casa chi le racconta? E i bambini le ascoltano? Vladimir Propp (un Italo Calvino russo!) sostiene che “nelle fiabe gli oggetti agiscono come esseri viventi e da questo punto di vista li possiamo chiamare personaggi”. E Propp li chiama “personaggi /ponte”, un insieme di temi, motivi, intrecci che uniscono le diversità, che fanno da ponte tra elementi culturali diversi, tra territori italiani diversi o anche tra Paesi lontani.
X La nostra favola prende spunto dalla leggenda dei colori e da alcuni elementi e personaggi delle favole di Calvino (il drago, le scarpe, il bosco, la casa, il castello, il palazzo, la grotta, i colori, i fiori, le tre vecchie, la fata, la giostra, l’anello magico dei desideri). Celebra principi ed ideali oltre la diversità (libertà – fratellanza – uguaglianza – pace – amore – rispetto). E’ un inno alla pace, al rispetto, all’unità. Racconta di folletti che litigano di notte in un bosco: ogni folletto crede di essere superiore agli altri. Poi, all’improvviso, arriva la pioggia violenta, che li spaventa. I folletti dei colori, allora, si prendono per mano. Nasce, così, l’arcobaleno, simbolo di pace, unità (di colori) e serenità. Ogni folletto ha un colore, è il simbolo di qualcosa, si racconta in lingua italiana e lingua inglese. E poi abbiamo fatto di più: dopo aver narrato la storia, abbiamo pensato di fare anche esperimenti di scrittura creativa: il lipogramma, l’acrostico, il tautogramma, il calligramma e tanti ancora. Li abbiamo spiegati e ne abbiamo scritto esempi. Ed abbiamo lavorato con la LIM, la fantastica lavagna che è davvero interattiva ed è davvero multimediale!!! Ci ha dato la possibilità di navigare tutti insieme su Internet, raccogliere materiali, testi, immagini, suoni, le nostre parole, le foto, … e lo abbiamo fatto insieme e ci siamo divertiti tanto! La nostra Italia è proprio questa: personaggi di favole che vengono dal nord e di favole del nostro territorio per una favola nuova, raccontata con la nostra voce, che ha i sapori ed i colori di tutta Italia, un paese unico e straordinariamente ricco di tradizioni, leggende, favole antiche e moderne. E, allora, buon viaggio e … buona visione ;)
X Giochiamo con la forma delle parole: un acrostico leggi e prova anche tu ;) Fantasticare in Ogni Lontano sogno Leggermente Elevato Toccando Tante Immagini colorate Notte … nel bosco … tra i folletti!.
X Giochiamo con le parole: un haiku canto col cuore disegnando farfalle libertà sola leggi e prova anche tu ;) La luna nuova lei pure la guarda da un'altra porta Verso cieli bui affonda una nave quanti colori la lepre corre nella foresta verde molto veloce Notte nel bosco la nostra classe gioca insieme gioia “Sono VERDE, il più importante! Sono il segno della vita e della speranza. Sono il folletto della fata Natura, dell’erba, degli alberi e delle piante e senza di me tutti gli animali morirebbero.”
X • My name is Green. I’m the elf of nature, trees, • plants and grass. I’m the elf of life and hope.My nickname is FairyI’m from the woodI’ve got big ears and big eyesI can walk, run and crawlI like animalsMy favourite tale is Ugly Duckling
X Match words and colours blue red purple black pink grey orange yellow green “Eccomi, sono BLU! Tu pensi solo alla terra, senza considerare il cielo ed il mare! E' l'acqua la base della vita che viene giù dalle nuvole nel profondo del mare. Sono il folletto dell’anello magico dei desideri, che porta pace e serenità. Senza di me voi non sareste niente." white brown
X • My name is Blue. I’m the elf of sky and sea. I’m the elf of peace and serenity.My nickname is Magic ringI’m from the waterI’ve got long hair and a pair of wingsI can flyI like wavesMy favourite tale is The Little Match Girl
X Giochiamo con le parole: un limerick leggi e prova anche tu ;) Giallo il folletto dell'allegria che quando passa porta tanta simpatia. Io sono il folletto più colorato e sono pazzamente innamorato. E sprigiono intorno a me tanta magia “Troppo seri per me! Sono GIALLO e porto sorriso, gioia e calore nel mondo. Il sole è giallo, la luna è gialla, le stelle sono gialle. Sono il folletto dei fiori, dei girasoli, che fanno sorridere il mondo intero. Senza di me non ci sarebbe allegria..."
X • My name is Yellow. I’m the elf of sun, moon and stars. I’m the elf of smile and joyMy nickname is SunflowerI’m from the skyI’ve got short hair and a big mouthI can jumpI like flowers and coloursMy favourite tale is The Little Lead Soldier
X Giochiamo con la forma delle parole: calligrammi prova tu a creare un calligramma ;) “Sono ARANCIONE e sono il colore della salute e della forza. Sono il folletto delle scarpe, che porta le più importanti vitamine. Pensate alle carote, zucche, arance, mango e papaia. Io non sono presente tutto il tempo, ma quando riempio il cielo nell'alba e nel tramonto, la mia bellezza è così impressionante che nessuno pensa più ad uno solo di voi..."
X My name is Orange. I’m the elf of health and strength.My nickname is ShoesI’m from the worldI’ve got a lot of fingers and toesI can run fastI like carrots, pumpkins and orangesMy favourite tale is Cinderella
X Giochiamo con le parole: un mesostico leggi e prova anche tu ;) PACE AMORE E LIBERTA' NON ODIO MA ARMONIA E FELICITA' “Sono ROSSO, il re di tutti voi, il colore del sangue che è vita, pericolo e coraggio. Sono il folletto del drago e combatto per una causa, sono il colore della passione, dell'amore, la rosa rossa, il papavero."
X My name is Red. I’m the elf of blood and life, danger and courage, passion and love.My nickname is DragonI’m from the darknessI’ve got big teethI can spit fireI like red rosesMy favourite tale is Little Red Riding Hood
X Tra storia, mito e leggenda La storia del Santuario di Materdomini (a Nocera Superiore - SA) è spesso confusa con racconti leggendari. Tra le molte leggende, degna di particolare menzione è quella del drago. La tradizione riferisce che la zona boschiva, dove poi sarebbe stata trovata l'immagine della Madonna e nel luogo dove sarebbe sorto il Santuario, era infestata da una presenza infernale e mostruosa: un drago. Lo storico Bernardino da Lioni (1834) racconta che questa orribile bestia: "Aveva il corpo a guisa di cane, i denti di cinghiale, le orecchie di lupo, i piedi di gallo, le ali di pipistrello, la schiena coperta di dure scaglie, la cosa verde e carnosa, agli occhi spirava veleno e dalle narici mandava velenose fiamme". Nessuno che avesse incontrato il drago poteva salvarsi, un solo suo mostro era la morte. La semplice popolazione contadina del luogo era terrorizzata e pochi osavano inoltrarsi nella boscaglia. Qualche tempo prima che fosse ritrovata la Sacra Immagine, dodici anni, nella fortezza costruita sul Monte Solano, che si leva come cono solitario sulla spianata, era rinchiuso stretto in ceppi, un prigioniero, reo di non si sa quale delitto, nativo del villaggio che sorge ai piedi del monte, Roccapiemonte. Una notte, non si sa come, il carcerato riuscì a liberarsi dai ceppi, a sottrarsi alla sorveglianza delle guardie e fuggire. Mentre a precipizio correva lungo la china del monte, tra i boschi, gli si fece incontro, spaventoso, vomitando fuoco, il drago. Terrorizzato il fuggitivo invocò a tutta voce e con grande fede la Madonna perché lo salvasse. Con quante forze aveva scagliò la zagaglia che si ritrovava contro il drago. Lo colpì in fronte. La bestia, fulminata, giacque al suolo dibattendosi e facendo cosicché il ferro penetrasse più a fondo, finché morì. Rapidamente la notizia si diffusa tra le gente. Nell'accaduto fu visto l'intervento soprannaturale, si gridò al miracolo e poiché il soldato insistentemente ripetendo che aveva invocato con tutta la fede la Madonna, a lui fu attribuita la liberazione del prigioniero dal carcere della fortezza e del popolo dal terrore della mostruosa presenza. Del salvato non si conservò il nome. Solo più tardi fu chiamato semplicemente Salvo. Questo avvenimento, ricordato in una formella del portone della basilica, con altri fatti straordinari, contribuì a che la gente credesse ai racconti della Veggente chiamata Caramari, e si desse da fare nel cercare il dipinto nascosto da qualche parte.
X Giochiamo con le parole: un lipogramma senza U leggi e poi prova anche tu ;) “Sono PORPORA, il colore dei regnanti e del potere. Re, capi e prelati hanno sempre scelto me perché sono il segno dell'autorità e della sapienza. Sono il folletto del leone, re della foresta. Le persone non domandano... semplicemente mi ascoltano ed obbediscono!..." Leone aggressivo salta tra erbe e alberi. Attende calmo che la notte arrivi per dormire
X My name is Purple. I’m the elf of kings and power, authority and wisdom.My nickname is LionI’m from the forestI’ve got big paws and a long tailI can run fastI like menMy favourite tale is The Little Mermaid
X Giochiamo con le idee: "se io fossi..." Se io fossi Se fossi un cavaliere andrei a cavalcare se fossi una rondine saprei volare se fossi una principessa vorrei viaggiare se fossi uno storico adorerei esplorare se fossi un ballerino non sarei molto birichino se fossi un cuoco non mangerei un peperoncino se fossi un pipistrello volerei velocemente se fossi un ghiro dormirei dolcemente se fossi una nave vorrei viaggiare se fossi un uccello comincerei a volare se fossi un calciatore correrei con il pallone se fossi un cantautore canterei senza fiatone se fossi il mare non farei più agitare se fossi il fuoco non farei più bruciare se fossi un gatto amerei miagolare se fossi un cane in un posto tranquillo andrei a riposare se fossi una formica camminerei lentamente se fossi Einstein studierei attentamente se fossi una sirena avrei una bellissima coda se fossi una ballerina mi vestirei alla moda se fossi un gattino mangerei un pesciolino se fossi un sole illuminerei ogni pino se fossi il cielo abbraccerei i giovani di domani se fossi l'arcobaleno li renderei più sani se fossi un uccello volerei in compagnia se fossi una farfalla volerei in allegria se fossi una fragola sarei rossa e matura se fossi una mela vivrei sempre nella natura se fossi Gesù porterei la pace alla gente se fossi una gallina farei uova continuamente se fossi l'amore starei a tutti nel cuore se fossi un adulto parlerei d'amore a tutte le ore se fossi il silenzio riuscirei a pensare se fossi la pace saprei amare “Sono INDACO, il colore del silenzio. Voi difficilmente mi notate, ma senza di me diventate tutti superficiali. Sono il folletto delle tre vecchie sagge, rappresento il pensiero e la riflessione, il crepuscolo e le acque profonde... Voi tutti avete bisogno di me per bilanciare e contrastare, per pregare ed inneggiare alla pace."
X My name is Indigo. I’m the elf of silence, thought and meditation.My nickname is Old womanI’m from the pastI’ve got white hairI can tell storiesI like silenceMy favourite tale is Snow White and the Seven Dwarfs
X Giochiamo con le parole: un tautogramma in L leggi e prova anche tu ;) limpide lacrime lucide libertà leggera lampi lucenti lampeggiano liberamente lampo lucente lontano lacrima là lungo la lontana luna luccicano lampi lucenti lampi lucenti lasciano lucciole luminose lampi liberi luna lucente lassù legano E così i folletti continuarono a discutere, ognuno convinto di essere superiore agli altri. Litigarono sempre più violentemente finché all’improvviso un lampo squarciò il cielo seguito da un rumore fortissimo. Il tuono e la pioggia fecero sentire la loro presenza così violentemente che tutti insieme si strinsero per confortarsi....
X Giochiamo con il significato delle parole: una poesia sulla pioggia la pioggia ballerina molto birichina dal cielo cade severa scatenando una bufera Nel bosco fitto folletti vispi cantano dopo la pioggia intorno danze di colori che allegria! L'arcobaleno si unisce ai folletti che festa! Si fece avanti la PIOGGIA che iniziò a parlare:" Voi sciocchi folletti dei colori litigate tra di voi e ognuno cerca di dominare gli altri... Non sapete che ognuno di voi è stato creato per un preciso scopo unico e differente! Tenetevi per mano e venite con me"
X Con le poesia mi sono lanciato nella fantasia e come farfalle al vento sono volato via. Dietro la finestra osservo la pioggia cadere lenta e felice. Cade sul bosco e risveglia la natura, cade sui fiori e li rende più allegri. Le scarpe ho indossato camminando nella notte e nel bosco incantato sopra l'arcobaleno felice e sereno Pensieri in libertà Vorrei possedere un anello magico! Con lui vorrei volare, passeggiare per il mondo. Vorrei un arcobaleno sul quale poter scivolare. Vorrei essere un cielo per poter vedere tutto quello che fanno laggiù. Vorrei essere un fiore colorato per farmi annusare e lanciare fiocchi di polline giallo Quando sono triste vorrei sempre avere dinanzi a me un bellissimo arcobaleno colorato che mi rallegra il cuore intenso. Quanta fantasia nell'arricchire il mio “vocabolario”! Come vorrei possedere l'anello magico dei desideri. Gli chiederei di far sviluppare ancora di più la mia fantasia e vorrei anche volare come una bella fatina e passeggiare nella natura! Evviva il nostro pomeriggio! Le ore passavano senza accorgercene. Avevo il desiderio di restare tutto il giorno! Volevo il drago rosso da allevare e da liberare. Voglio essere un drago per vivere in pace in una bella grotta. Posso scoprire la natura volando sopra il cielo. Di notte nella mia caverna osservo le stelle ed esprimo un desiderio! Così fecero, si presero tutti per mano e ascoltarono la voce della PIOGGIA:”D'ora in poi, quando pioverà ognuno di voi si distenderà attraverso il cielo in un grande arco di colori per ricordare che voi vivete tutti in pace ed uniti” E nacque l’arcobaleno, segno di speranza, pace e unità.