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Linguaggio Chimico ed approccio epistemologico - storico all’insegnamento della Chimica Patrizia Mazzei. Il linguaggio porta al contatto con gli altri nell’atto della convivenza che dà origine all’essere umano, quindi è essenziale avere un linguaggio comune .
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Linguaggio Chimico ed approccio epistemologico - storico all’insegnamento della Chimica Patrizia Mazzei
Il linguaggio porta al contatto con gli altri nell’atto della convivenza che dà origine all’essere umano, quindi è essenziale avere un linguaggio comune.
Poiché ogni sistema vivente fa parte di un ambiente, con questo deve interagire per mantenere la sua integrità
La realtà può essere rappresentata attraverso schematizzazioni e simbolismi e l’elaborazione dell’informazione porta alla comprensione
Il linguaggio che si usa abitualmente è quello naturale (derivante dai cinque sensi), mentre nello studio delle scienze è necessario un linguaggio artificiale, ma il linguaggio può essere anche nominale o verbale
Vygotskij Potremmo dire che le parole del bambino coincidono con quelle dell’adulto nel loro riferimento all’oggetto, cioè indicano lo stesso oggetto, si riferiscono allo stesso cerchio di fenomeni. Non coincidono però nel loro significato L. S. Vygotskij, Pensiero e Linguaggio, Bari, Laterza, p.176
Arons Gli studenti non sono coscienti della variazione di significato a meno che questa non venga fatta notare loro con chiarezza in più occasioni, non una sola volta A. B. Arons, Guida all’insegnamento della fisica, Bologna, Zanichelli, 1992, pp.7
Dobbiamo allora • far apprendere un nuovo linguaggio quello artificiale specifico per la chimica ed essere certi che • si colga il significato del nostro linguaggio
Quale linguaggio per la chimica? Uso di nuove parole: Materia, Sostanza, Mole, Elementi, Composti,…….. Simboli Chimici Formule chimiche Equazioni chimiche
La costruzione del pensiero chimico è descritto da Lavoisier considerando il linguaggio come mezzo di espressione di idee e di immagini mediante segni, ma anche come metodo per condurre il ragionamento. “La logica delle scienze consiste essenzialmente nella loro lingua”
La formazione nelle scienze è allora orientamento delle persone nel proprio rapporto con il mondo. I saperi, allora, non saranno più visti come insiemi di verità, ma come costruzioni mutevoli in grado di dare senso a realtà complesse
Bruner Il processo di fare scienza è narrativo. Consiste nel produrre ipotesi sulla natura, nel verificarle, correggerle e rimettere ordine nelle idee (…). Non sto proponendo di sostituire alla scienza la storia della scienza. Sostengo invece che la nostra istruzione scientifica dovrebbe tener conto in ogni sua parte dei processi vivi del fare scienza, e non limitarsi a essere un resoconto della scienza finita quale viene presentata nel libro di testo, nel manuale e nel comune e spesso noiosissimo esperimento di dimostrazione. (…). Può darsi che abbiamo sbagliato staccando la scienza dalla narrazione della cultura. J. Bruner, La cultura dell’educazione, Milano Feltrinelli, pp. 140,155
L’ordine epistemologico di presentazione delle conoscenze e delle abilità che costituiscono gli obiettivi specifici di apprendimento non va confuso con il loro ordine di svolgimento psicologico e didattico con gli allievi. L’ordine epistemologico vale per i docenti e disegna una mappa culturale, semantica e sintattica, che essi devono padroneggiare anche nei dettagli e mantenere certamente sempre viva ed aggiornata sul piano scientifico al fine di poterla poi tradurre in azione educativa e organizzazione didattica coerente ed efficace. Dalle Indicazioni Nazionali per l’Istruzione Secondaria di Primo Grado
Quando nasce la chimica? Thackray sostiene che la storia di questa disciplina è una sorta di “cenerentola” rispetto alla storia delle scienze in generale. Non tutti coloro che nell’antichità hanno tratto delle trasformazioni intime della materia possono essere definiti “chimici”. Dalla seconda metà del ‘500 alla fine del ‘700 essa si costituisce in scienza autonoma ed alla fine del ‘700 essa si delinea come disciplina
Alchimìa Chimica artigianale Chimica scientifica
Etimologia Molte ed appartenenti a radici linguistiche diverse Lindsay scrive che il nome alchimia sarebbe giunto a noi dagli arabi che introdussero il prefisso al- Nell’antica Grecia chemia e chymia Cheein = versare o lasciare scorrere Chyma = ciò che è versato fuori o scorre, un fluido (indicava un lingotto di metallo) Chèo = verso o Chem = nero (egiziano) => chemia = arte Nera o Egizia Kema = libro contenente i segreti dell’arte Egizia O Chem figlio di Noè
Sviluppo della disciplina Fino al XII secolo Minerali Vegetali Animali XIX secolo Minerali Vegetali e Animali Sistemi non organizzati Sistemi organizzati in organi Chimica Inorganica Chimica Organica Chimica Pura (oggi)
Berzelius Una forza vitale alla base della produzione di sostanza organica finché Whoelher (1828) Sintetizza l’urea (composto organico) a partire dall’isocianato di ammonio (composto inorganico)
Charles Gerhardt (1844) Il chimico faceva tutto l’opposto della natura vivente: egli bruciava, distruggeva, operava per mezzo dell’analisi; mentre la forza vitale operava per via sintetica; essa infatti ricostruiva – l’edificio abbattutto dalle forze chimiche A Di Meo, Storia della chimica, p. 37
Scrive Woelher a Berzelius (1835) La chimica organica è oggi tale da condurre un uomo fuori di senno. Essa produce in me l’impressione di una foresta tropicale primitiva, riempita di cose interessanti, e di una mostruosità e illimitata vegetazione dalla quale è impossibile districarsi e in cui è pauroso entrare A Di Meo, Storia della chimica, p. 40
Bherthelot (1876) Per lui gli effetti chimici della vita erano dovuti al gioco esclusivo delle forze chimiche ordinarie La chimica possiede questa facoltà creatrice ad un grado ancora più eminente delle altre scienze, poiché essa penetra più profondamente e giunge fino agli elementi naturali degli esseri. Non solamente essa crea dei fenomeni, ma ha la potenza di rifare tutto ciò che ha distrutto; essa ha anche la potenza di formare una moltitudine di esseri artificiali, simili agli esseri naturali, e partecipanti di tutte le loro proprietà. Questi esseri artificiali sono le immagini realizzate delle leggi astratte, delle quali persegue le conoscenze A Di Meo, Storia della chimica, p. 45 - 46
Si apre la strada alla Biochimica Biot, Pasteur, Wislicenus Avevano osservato che la luce polarizzata subiva alcune deviazioni quando colpivano alcuni composti organici (attività ottica) Vant’Hoff Pubblica nel 1875 “La Chemie dans l’espace” ed apre la strada alla stereochimica
Si apre la strada all’Elettrochimica Volta pubblica una memoria sulla pila elettrica (1880) Nicholson e Carlisle riuscirono a decomporre l’acqua utilizzando l’elettricità trasmessa con la pila di Volta Davy utilizza l’elettrolisi per analizzare numerose sostanze altrimenti non decomponibili
Il concetto di elemento Lavosier: gli elementi protagonisti delle reazioni chimiche Davy: gli elementi come secondari risultanti dall’addizione di sostanze più semplici (1812) Prout: esistenza di una unica materia primordiale costituente tutti gli elementi, questa era l’idrogeno (1815) Dalton: sostenne l’esistenza degli atomi come particelle indivisibili (1808)
Il concetto di composto Dalton: due elementi capaci di combinarsi secondo proporzioni ponderali diverse dando luogo a composti diversi (legge delle proporzioni multiple) Gay – Lussac: analoga legge nella combianazione dei gas (legge dei volumi di combinazione) Avogadro:numeri uguali di particelle di gas ad una data T occupano volumi uguali Mitscherlich: sostanze aventi simile costituzione cristallina e proprietà chimiche hanno formule simili (legge dell’isomorfismo)
Prime analisi degli elementi Bunsen: inventò una lampada alimentata con gas di città con la quale ottenere una fiamma incolore che permetteva di ottenere una colorazione ponendovi una sostanza (becco Bunsen e saggi alla fiamma) Kirchhoff: passò dal colore della fiamma al suo spettro utilizzando lo spettroscopio
Organizzazione degli elementi Döbereiner notò proprietà simili per gruppi di tre elementi (triadi) Newlands Formò colonne verticali di sette elementi secondo peso atomico crescente notando che elementi simili tendevano a prendere posto nelle medesime righe orizzontali (legge delle ottave) Beguyer de Charcutois Redasse un diagramma vis tellurica (vite della Terra) secondo il peso atomico crescente Mendeléev Enunciò la legge della periodicità sistematizzando gli elementi in gruppi e periodi secondo il peso atomico crescente Tavola Periodica
E poi … Scoperta delle particelle subatomiche Struttura atomica
OGGI Suprachimica Chimca Computazionale LHASA ( Logic and Heuristic Applied to Synthetic Analysis)
CHE COSA INSEGNARE ? (CONTENUTI DEL SAPERE SCIENTIFICO) • I FATTI : CIO’ CHE E’OSSERVABILE,QUANTIFICABILE MISURABILE, DESCRIVIBILE • LE IDEE : GLI STRUMENTI FORMALI E CONCETTUALI CHE PERMETTONO LA SPIEGAZIONE DEI FATTI STESSI
Come insegnare(METODI DELL’INSEGNAMENTO) CONTESTO DI SENSO (IL QUOTIDIANO) DIDATTICA LABORATORIALE (ESSERE PROTAGONISTI) ROLE-PLAY (INTERPRETARE UN RUOLO) PROBLEM SOLVING (RISOLVERE PROBLEMI)
Valorizzare l’esperienza del fanciullo I fanciulli che entrano nella Scuola Primaria hanno già maturato concettualizzazioni intuitive, parziali e generali, che impiegano per spiegare tutti i fenomeni che incontrano; anche quelli più complessi. Si può dire che abbiano maturato in famiglia, nei rapporti con gli altri e con il mondo, nella scuola dell’infanzia non soltanto una «loro» fisica, chimica, geologia, storia, arte ecc. «ingenue», ma che abbiano elaborato anche una «loro» altrettanto «ingenua», ma non per questo meno unitaria, organica e significativa visione del mondo e della vita. La Scuola Primaria si propone, anzitutto, di apprezzare questo patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale ereditato dal fanciullo, e di dedicare particolare attenzione alla sua considerazione, esplorazione e discussione comune. Dalle indicazioni Nazionali per la scuola Primaria 2006
Dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie formali La Scuola Primaria accompagna i fanciulli a passare dal mondo e dalla vita ordinati, interpretati ed agiti solo alla luce delle categorie presenti nel loro patrimonio culturale, valoriale e comportamentale al mondo e alla vita ordinati ed interpretati anche alla luce delle categorie critiche, semantiche e sintattiche, presenti nelle discipline di studio e negli ordinamenti formali del sapere accettati a livello di comunità scientifica. In questo passaggio, tiene conto che gli allievi ‘accomodano’ sempre i nuovi apprendimenti e comportamenti con quelli già interiorizzati e condivisi, e che il ricco patrimonio di precomprensioni, di conoscenze ed abilità tacite e sommerse già posseduto da ciascuno influisce moltissimo sui nuovi apprendimenti formali e comportamentali. Alla luce di questa dinamica, la Scuola Primaria favorisce l'acquisizione da parte dell'alunno ……………….. dell'approccio scientifico e tecnico, delle coordinate storiche, geografiche ed organizzative della vita umana e della Convivenza civile, mantenendo costante l'attenzione alla parzialità di ogni prospettiva di ordinamento formale dell’esperienza e al bisogno continuo di unità della cultura pur nella distinzione delle prospettive in cui si esprime. Dalle Indicazioni Nazionali per la scuola Primaria 2006
Con cosa insegnare( GLI STRUMENTI) LIBRI VIDEO LABORATORIO SPERIMENTALE IPERTESTI RIVISTE SITI
COME VERIFICARE(L’insegnamento è stato significativo?) OSSERVAZIONE STRUTTURATA E NON PRODUZIONE DI MATERIALE DISCUSSIONE INDIVIDUALE E DI GRUPPO RIPRODUCIBILITA’
Ieri Formazione in servizio impostata sul principio "Learning by doing" (imparare facendo): partire dall'esperienza per tornare ad essa attraverso un percorso di analisi critica, tenendo presente la dimensione formativa della scuola e la centralità dello studente nel processo globale Disponibilità individuale del docente a vivere la scuola come laboratorio di ricerca
Oggi Formazione iniziale con un percorso che coniuga disciplina didattica generale e disciplinare scienze dell’educazione attività nella scuola Formazione in servizio?
Formazione in servizio Aggiornamento A scuola Ministeriale Tirocinanti Nelle associazioni disciplinari
Associazioni disciplinari DD-SCI Divisione di didattica della SCI ANISN Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali AIC Associazione Insegnanti di Chimica ANICTC Associazione nazionale Insegnanti di Chimica e Tecnologie Chimiche
Alcuni Siti di informazioni generali per il docente di chimica www.didichim.org www.minerva.unito.it www.itis-molinari.mi.it/documents/corefac/ark0204/news04.htm www.anictc.it DD-SCI
www.didichim.org News (Convegni, seminari, scuole) CnS (La rivista Chimica nella Scuola) Materiale didattico (scaricabile)
www.minerva.unito.it Epistemologia Metodologia
FORUM di discussione disciplinare www.didichim.org/index.php?sub=fo http://it.groups.yahoo.com/group/docentiA013/
COREFACwww.itis-molinari.mi.it/documents/corefac/ark0204/news04.htmCOREFACwww.itis-molinari.mi.it/documents/corefac/ark0204/news04.htm Coordinamento Regionale per la Formazione e l’Aggiornamento degli insegnanti di Chimica
Iniziative del COREFAC Intesa con USR, ANISN e AIF Collaborazione con AIC e ANICTC
In Calabria fine 2006 Protocollo d’intesa firmato USR – DDSCI – AIF – ANISN Costituito Gruppo di Pilotaggio Regionale (3 USR 1 DDSCI 1 AIF 1 ANISN) Avviato Piano Insegnare Scienze Sperimentali (ISS) Nascono 7 presìdi territoriali
LS “Metastasio” SCALEA(CS) ITC “Pezzullo” COSENZA IC “Alcameone” CROTONE ITIS LAMEZIA TERME LG “Morelli” VIBO VALENZIA DD “D. Marvasi” CITTANOVA (RC) ITIS “Panella” REGGIO CALABRIA
Presìdio Operano tre tutor uno per ogni ordine di scuola per: • Ricerca-azione • Sportello d’ascolto • Nodo di rete