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La guarigione del cuore: amare e perdonare!.
E N D
Non molti cristiani sono consapevoli di aver bisogno di una “guarigione del cuore”, ma se fossimo onesti con noi stessi e ci domandassimo quanto ci è facile amare e perdonare coloro che ci feriscono, ci renderemmo rapidamente conto che tutti ne abbiamo bisogno! La questione non è capire “se” abbiamo bisogno di una guarigione del cuore, ma “come” avviene il processo per ottenerla, ed è questo di cui voglio parlarvi: < Cosa significa avere un cuore spezzato < Come ottenere la guarigione del cuore < La scelta di amare e perdonare chi ci ha ferito.
Sebbene sappiamo tutti che “ amare e perdonare” sono chiavi fondamentali per ottenere la guarigione del cuore, e che nella Sua Parola Gesù ci esorta a perdonare gli altri, così come anche noi vogliamo essere perdonati, tuttavia noi tutti facciamo fatica a mettere in pratica gli insegnamenti del Vangelo a riguardo…. Matteo 6:15 “Se non perdonate agli uomini le loro offese, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre.” Marco 11:25 “Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate affinchè anche il Padre vostro, che è nei cieli, perdoni i vostri peccati.”
È evidente da queste e da altre scritture che, a prescindere dalle ferite che gli altri possono averci afflitto, è a noi che Gesù richiede di perdonare, e lo fa per renderci liberi dalla morsa di risentimenti e amarezze che ci impediscono di fare progressi nel nostro cammino cristiano. La maggior parte di noi si sente purtroppo incapace di vivere all’altezza di questi che consideriamo “requisiti” per sentirci a posto con Dio. La conseguenza è un senso di colpa verso Dio e l’incapacità di guardare negli occhi chi ci ha ferito e poter sinceramente dire: “Ti voglio bene!”
Domanda: “Qual è il problema? Perché è così difficile amare e perdonare chi ci ha fatto del male? “ Il perdono va in conflitto con il nostro senso di giustizia. “ E’ difficile perdonarli perché siamo feriti e vogliamo vendicarci per quello che abbiamo sofferto. “ Perdonare significherebbe accettare le conseguenze di ciò che ci hanno fatto, e non riusciamo a farlo. “ Spesso temiamo il dolore e cerchiamo di seppellire dentro di noi le emozioni ferite, indurendo il cuore. Che sia rabbia, risentimento, voglia di rivalsa, odio o amarezza, non è difficile capire che alla radice dell’incapacità di perdonare ci sono emozioni che sono state ferite e un cuore che ha bisogno di guarigione! Questo è un tema molto importante, perché sebbene non ci riferiamo a un problema di cardiopatia quando parliamo di “un cuore spezzato”, ma a qualcosa di forse anche più doloroso, la scienza ha riscontrato però che esiste: ( Secondo un articolo pubblicato su “Sole 24 ore” e sulla Repubblica) “un cuore spezzato può uccidere”. È perciò importante per la nostra salute ottenere la “guarigione del cuore spezzato!”
Grazie a Dio, abbiamo con noi un grande esperto in materia, il più grande “Dottore dell’anima” nell’universo! Ecco “ un’altra parte di Gesù” che pochi conoscono……. Isaia 9:5 Egli sarà chiamato “Consigliere ammirabile”…. Salmi 34:18 Il signore è vicino a coloro che hanno il cuore rotto e salva quelli che hanno lo spirito affranto. Luca 4:18 Il Signore mi ha unto per guarire quelli che hanno il cuore rotto. Salmi 147:3 Egli guarisce quelli che hanno il cuore rotto e fascia le loro ferite.
Avendo identificato nella persona di Gesù il nostro “Consigliere” e Dottore qualificato da Dio come specialista nella “guarigione del cuore rotto”, passiamo ora ad analizzare quello che in questo caso viene chiamato un “cuore rotto”. Siccome anche noi cristiani, pur avendo fede nel Signore, non siamo esenti da questa sindrome, cerchiamo di capire cos’è che ci fa soffrire, quando il nostro cuore viene infranto da un dolore, una delusione,la perdita di un caro, o una relazione d’amore o d’amicizia che finisce…
Domanda: Perché, pur avendo Gesù nel cuore, molti di noi hanno un “cuore rotto”, che ha bisogno di essere guarito? La risposta si trova nella Bibbia, la quale ci rivela che il nostro “intero essere” è strutturato in tre parti fondamentali: “Spirito, Anima e Corpo”. 1Tessalonicesi 5:23 “Or il Dio della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito,l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo”. Sappiamo tutti cos’è il “corpo”, ma non molti di noi sono in grado di fare una distinzione fra “l’anima” e “lo spirito”. Eppure la Parola di Dio rende evidente che c’è una differenza fra queste due componenti, e le separa l’una dall’altra: Ebrei 4:12 Infatti la Parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio,e penetra fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore.
Domanda: Qual è dunque la differenza fra l’anima e lo spirito? Lo spirito è quella parte più intima del nostro essere interiore, dove noi abbiamo accolto Gesù con la nostra rinascita spirituale, ed è quella che nutriamo con la Parola di Dio. In altre parole, lo spirito è dove abbiamo comunione intima con Dio tramite la preghiera, la lode, ecc. L’anima è invece quella parte che si trova fra lo spirito e il corpo, ed è composta dalla nostra volontà, (il nostro “io”), dove esercitiamo il libero arbitrio tramite l’elaborazione dei nostri pensieri (mente) e delle nostre emozioni (cuore). E’ nell’anima dunque che, nonostante lo spirito sia già salvato, continuiamo a soffrire e ad aver bisogno di guarigione, ed è lì che dobbiamo fare la scelta se continuare a vivere nella schiavitù dell’amarezza o nella libertà del perdono.
In sintesi, possiamo dunque dire che Gesù avrà salvato e redento “l’intero nostro essere” quando: Il nostro spirito è salvo (per fede,quando abbiamo ricevuto Gesù nel cuore); La nostra anima è guarita (lungo un percorso di crescita e guarigione che dura una vita); Il nostro corpo è risuscitato (nel giorno del rapimento o della resurrezione). “Ho letto una bellissima storia illustrata di una ragazza che era alla stazione ad aspettare un suo amico. Arrivato il treno, è sceso Gesù, il suo migliore amico. Lei era contenta e sono stati insieme tutto il giorno a parlare. Sono andati a casa e lei ha cominciato a mostrarle il posto, ma Gesù notò che alcune stanze erano aperte mentre altre erano chiuse. Riaccompagnatolo alla stazione, Gesù le chiese gentilmente perché alcune stanze erano chiuse, e lei, arrossendo, spiegò che erano in disordine e voleva mostrargliele dopo averle messe a posto. La cosa che mi colpì di più fu la risposta di Gesù: “Tesoro, non devi preoccuparti e farmi vedere solo le stanze in ordine, ma anche quelle in disordine, perché sono quelle che desidero aiutarti a mettere a posto!” Gesù non è venuto a giudicarci, ma per amarci!
Domanda: Come riconoscere i sintomi di un cuore spezzato? Quando il corpo si ammala, di solito manifesta dei sintomi come febbre, dolore,spossatezza,vomito,tosse,ecc…che ci portano a consultare un medico, che ci fa fare degli esami clinici per conoscerne la causa e intraprenderne la cura. Anche l’anima, quando è ferita, manifesta dei sintomi, come scontentezza, tristezza, frustrazione, delusione, ansia, timore, rabbia, rancore, amarezza, depressione, senso di vuoto, senso di inutilità, ecc, ma il più delle volte noi non consideriamo queste come una malattia dell’anima, e non ci rivolgiamo ad uno specialista per conoscerne la causa. Normalmente ci limitiamo ad accusare persone e circostanze come le uniche responsabili della nostra condizione e questo non fa che peggiorare la nostra situazione, perché ci consideriamo, a torto, bersaglio di ingiustizie.
Tutto questo ha avuto inizio nel giardino dell’Eden, quando l’anima dell’uomo cominciò ad ammalarsi, dopo aver partecipato al frutto del peccato. Nel suo cuore, infatti, cominciarono a manifestarsi questi sintomi: Senso di colpa. Si coprirono con foglie di fico e tentarono di giustificarsi davanti a Dio; Paura.Entrò in loro la convinzione di meritare un castigo; Insicurezza.Non sentirono più la protezione del Creatore,ma ne temettero la presenza; Senso di inferiorità. Si sentirono scaduti dal piano originale di Dio per le loro vite; Senso di nullità. Sentirono di aver fallito e, di conseguenza, di non avere più valore agli occhi del Padre; Disprezzo per se stessi. Per aver fallito; Senso di rifiuto, o rigetto. Per essere stati scacciati dall’Eden,cioè dalla presenza di Dio; Senso di indegnità. Di non meritare più la presenza, l’amicizia, e l’amore del loro Creatore.
Per catena ereditaria (perché “ ciò che è nato dalla carne, è carne” - Giovanni 3:6) La nostra natura umana divenne succube delle tendenze emotive sopra esposte, dette anche “ferite emozionali”, e ognuno di noi entra in questa vita terrena avendole impresse nella propria anima. Queste hanno perciò bisogno di cura fin dall’infanzia per non creare condizionamenti negativi o malsani nella nostra vita di adulti e nei nostri rapporti con gli altri. La nostra anima viene al mondo con la necessità di sentire soddisfatti i seguenti bisogni: Senso di accettazione, cioè il bisogno di sentirsi amati e voluti per ciò che si è; Senso di valor proprio, ossia il bisogno di sentirsi importanti per chi ci ha messi al mondo; Senso di sicurezza, vale a dire di non temere reazioni di rifiuto da parte di chi esercita autorità su di noi.
Una persona che mostra di essere ultrasensibile e feribile, permalosa, con un forte senso di persecuzione, bisognosa di continue attenzioni, notevolmente insicura e alla continua ricerca di consigli su come agire nelle varie circostanze della vita, è probabilmente cresciuta in un ambiente che non ha contribuito a saziare questi bisogni dell’anima, ma che ne ha ampliato le ferite. Potrebbe essersi sentita rifiutata fin dal seno materno per una gravidanza indesiderata; o aver vissuto in tenera età degenze ospedaliere lontano dalla presenza rassicurante della madre; esser cresciuta senza la presenza fisica di uno o entrambi i genitori, perché deceduti, o separati, o impegnati in attività lavorative stressanti; o essere stata oggetto nell’infanzia in maniera continua di commenti denigratori e umilianti tipo: “ sei uno stupido!”, “non riuscirai mai a fare nulla nella vita!”, “tuo fratello è più bravo e intelligente di te!”, ecc; potrebbe aver ricevuto un’educazione rigida e non aver mai ricevuto una parola di approvazione dai genitori; può aver subito violenze fisiche; essere nata con difetti fisici o colpita in seguito da qualche handicap di varia natura, ecc… Così come sentiamo del dolore quando,anche senza volerlo, ci viene toccata una ferita non rimarginata, allo stesso modo noi soffriamo quando non ci sentiamo amati, considerati, voluti, importanti, o quando percepiamo di essere stati rifiutati come persone, perché questi atteggiamenti da parte dei nostri simili riaprono questa grande ferita, mai rimarginatasi, che si è prodotta nel giorno della cacciata dal paradiso terrestre.
Come abbiamo detto prima, Gesù è il grande “Dottore dell’anima” e Lui non è venuto a salvare solo il nostro spirito, che vivrà per sempre in comunione con Lui, ma per redimere “ l’intero nostro essere: spirito, corpo, anima!” Noi sappiamo che il nostro “spirito” ha già ricevuto la salvezza spirituale nel momento in cui abbiamo accolto Gesù nel cuore, e che il nostro “corpo” erediterà la sua salvezza eterna nel giorno della resurrezione, ma dal momento in cui il nostro spirito si è salvato, fino al giorno in cui saremo resuscitati, è iniziato un processo di guarigione per l’anima che ci renderà capaci di vivere come esseri liberi nella dimora celeste che il Signore ha preparato per noi.
Lungo il corso del cammino cristiano, infatti, noi acquistiamo consapevolezza che in Gesù: Siamo giustificati “Chiunque crede è giustificato di tutte le cose” ( Atti 13:38) “Giustificati dunque per fede, abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù.” (Romani 5:1) Non dobbiamo temere alcun castigo “Egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, il castigo per cui abbiamo la pace è su di Lui.” (Isaia 53:5) Siamo al sicuro “Io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla Mia mano:” (Giovanni 10:28) “Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia.” (Ebrei 4:16) Siamo importanti “Creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato per noi.” (Efesini 2:9)
Siamo innalzati “A tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio.” (Giov 1:12) “Perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori” (Galati 4:7) Siamo valorizzati “Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi,facendoci chiamare figli di Dio” (1Giov 3:1) Siamo accettati “Colui che viene a me,io non lo caccierò fuori.” (Giov 6:37) “Portate qui la veste più bella, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. Portate il vitello ingrassato; mangiamo e rallegriamoci, perché questo Mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.” (Luca 15:22-24) Siamo graditi “Chi serve Cristo in queste cose è gradito a Dio e approvato dagli uomini”. (Romani 14:18)
Chi ancora non si sente amato, chi non si sente sicuro, chi non percepisce il concetto di valor proprio, chi non si sente accettato per quello che è, cercherà intorno a sé la compensazione a questi bisogni. In altre parole, sarà concentrato sulla sua persona, vivendo una condizione egocentrica, e non riuscirà dunque ad “amare e perdonare “ gli altri. Così come per una malattia fisica dobbiamo recarci da uno specialista, che ci dia una diagnosi precisa e ci proponga un intervento o una terapia idonea, anche nel caso di un cuore spezzato, noi abbiamo bisogno di uno specialista, che in questo caso noi abbiamo identificato nella persona di Gesù.
Domanda:Come posso ricevere dal Signore una diagnosi e terapia personalizzata? La Bibbia ci dice che: “come uno pensa nel suo cuore, così egli è!” (Proverbi 23:7) Gesù disse che: “La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è viziato, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno quelle tenebre!(Matteo 6:22-23)
Come vediamo noi stessi? E gli altri intorno a noi? Non è sufficiente riconoscere di avere un cuore rotto, ma dobbiamo invitare Gesù a visitare le parti più intime del nostro cuore, permettendogli di gettare luce nella nostra vita e di operare in noi l’intervento necessario per dare il via al processo di guarigione di cui abbiamo bisogno…. Non Non ggesù Gesù ha la diagnosi e terapia personalizzata per ognuno di noi, ma per riceverla bisogna saper ascoltare la Sua voce che parla al cuore. Non è così difficile come uno può pensare! Nonostante la maggior parte della gente nel mondo possa trovare strano che uno dica di saper ascoltare da Dio, la Parola di Dio ci insegna che possiamo udire nei nostri cuori la Sua voce che ci parla e ci indica la via da seguire: Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una parola che dirà: < Questa è la via; camminate in essa! > (Isaia 30:21) G
La maggior parte delle volte non è una voce udibile all’orecchio umano, ma piuttosto una voce che ci parla da dentro il cuore. La Parola di Dio la indica infatti come “un dolce sussurro” ( 1Re 19:12) e da istruzioni precise per ascoltarla: “Io starò al mio posto di guardia, e starò attento a quello che il Signore mi dirà….il Signore mi rispose e mi disse: < Scrivi la visione, incidila su tavole, perché si possa leggere con facilità.” Abacuc 2:2
Questo passaggio indica “4 Chiavi” fondamentali per ascoltare dal Signore , ricevere la Sua diagnosi per la guarigione del nostro cuore: Fermati ( Cerca un posto tranquillo dove non sarai distratto… ) Guarda(Fissa lo sguardo su Gesù nel tuo cuore… ) Ascolta( Afferra ciò che ti viene in mente dopo avergli chiesto di parlarti….) Scrivi( Comincia a scrivere i tuoi pensieri senza cercare di capirli…) Una volta che hai esaurito i pensieri che ti sono scorsi per la testa e che hai trascritto, puoi tornare a leggere per cercare di capire quello che il Signore ti stava dicendo.
Fiumicino 2011 Power Point zebedeo98@yahoo.it