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CARTA, EDITORIA, STAMPA e TRASFORMAZIONE: Quali interventi di politica industriale? Roma, giovedì 9 ottobre 2008 ore 10:00 Sala Civita Piazza Venezia 11. Alessandro Nova - Università L. Bocconi. La filiera della carta, editoria, stampa e trasformazione: i comparti e gli “attori”.
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CARTA, EDITORIA, STAMPA e TRASFORMAZIONE: Quali interventi di politica industriale? Roma, giovedì 9 ottobre 2008 ore 10:00 Sala Civita Piazza Venezia 11 Alessandro Nova - Università L. Bocconi
La filiera della carta, editoria, stampa e trasformazione: i comparti e gli “attori” La presente analisi prende in considerazione la filiera complessiva del settore della editoria e della carta stampata. La filiera è composta dai seguenti comparti che si connettono tra loro in senso verticale: • Macchine per la grafica e la cartotecnica (ACIMGA e ARGI) • Produzione di carta e cartone (ASSOCARTA) • Editoria (AIE, ANES, FIEG) • Stampa di giornali quotidiani (ASIG) • Stampa, cartotecnica e trasformazione (ASSOGRAFICI)
La filiera della carta nel contesto italiano:rappresentatività e sentieri di sviluppo recenti
La struttura della filiera Stampa editoriale Stampa pubblicitaria e commerciale Fatturato* 42.379 (mln di Euro) Editoria (libraria, quotidiana, periodica, periodica special.) Carta e cartone Macchine (per grafica e cartotecnica) Cartotecnica e trasformazione * Fatturato aggregato 2008
Un problema rilevante: lo sviluppo “bloccato” del sistema italiano…. (medie 2002-2007) Tasso crescita medio produzione industriale Tasso crescita medio del P.I.L. Fonte: OCSE
La dinamica delle macrovariabili della filiera [Mln di Euro] * Valori aggregati; ** Stime Fonte: Uffici Studi Associazioni di filiera
La Dinamica delle macrovariabili settoriali [Mln di Euro] * Stime
La rappresentatività della filiera nel sistema economico italiano * Stime
Il fatturato* della filiera per comparti [Mln Euro] * Valori aggregati; ** Stime; *** Dati comprensivi dei ricavi da pubblicità Fonte: Uffici Studi Associazioni di filiera
La crescita del fatturato rispetto all’industria italiana * Stime
Il consumo interno* della filiera per comparti [Mln Euro] * Valori aggregati; ** Stime; *** Dati comprensivi dei ricavi da pubblicità Fonte: Uffici Studi Associazioni di filiera
La dinamica delle variabili di commercio estero [Mln di Euro] * Stime
Il Saldo della bilancia commerciale comparato al saldo della bilancia commerciale italiana (escluso settore energetico) Valori [Mln di Euro] Rapporto filiera/Italia ** Stime
L’occupazione nella filiera della carta (addetti) * Solo giornalisti; i grafici sono compresi nel dato di Assografici. ** Stime Fonte: Uffici Studi Associazioni di filiera
L’occupazione “generata” (o indotta) in altri settori Il numero complessivo di addetti che, nei settori a valle risulta “direttamente” influenzato dalla filiera della carta, ovvero che, all’interno dei settori industriali utilizza prodotti finali della lavorazione della carta e dell’editoria quali input produttivi essenziali per il proprio lavoro si stima intorno alle 578.000 unità*. Nel complesso, dunque, la filiera della carta “attiva”, in Italia, circa 830.000 addetti, che rappresenta una quota estremamente considerevole dell’occupazione nazionale, specie se riferita al settore manifatturiero * Fonte: Ns. elaborazioni su dati ISTAT (occupazione totale e matrici Input-Output) e Filiera della carta
Il ruolo della filiera nel sistema industriale italiano [1] Il sistema rappresentato dalla filiera della carta può essere inquadrato all’interno del sistema produttivo italiano sulla base della sua rappresentatività: • Un’occupazione complessiva intorno ai 254.000 addetti nel 2008, pari al 5,1% dell’occupazione manifatturiera complessiva, stabile nel corso dell’ultimo quinquennio, nonostante aumenti di produttività all’interno del settore; • Una occupazione “indotta” nei settori a valle che può essere quantificata in circa 578.000 unità; • Una produzione crescente (anche se a tassi ridotti rispetto alla “storia” settoriale) anche nel corso dell’ultimo quinquennio, pur nel contesto di una dinamica dei consumi interni bloccata e con effetti di riduzione nei prezzi in alcuni comparti rappresentativi che hanno prodotto una compressione dei margini di redditività;
Il ruolo della filiera nel sistema industriale italiano [2] • Rapporti di export/fatturato e di import penetration relativamente ridotti in valore (in virtù del modesto grado di apertura internazionale della filiera, soprattutto nei suoi segmenti a valle) ma che indicano chiaramente un forte tenuta della competitività internazionale (ancora in crescita l’export su fatturato mentre l’import penetration risulta stabilizzato intorno al 15%); • Un saldo positivo e crescente della bilancia commerciale che ha messo in evidenza una crescita da 1,4 a 2,9 miliardi di Euro nel periodo 2000-2008* (dato stimato) ottenuto attraverso una stabilizzazione delle importazioni e una crescita dell’export di filiera; • Un saldo della bilancia commerciale che ha sperimentato una riduzione rispetto al sistema nazionale soltanto nel 2007, in virtù del forte sviluppo delle esportazioni a livello nazionale. Se si considera anche l’interscambio di prodotti energetici, poi, il contributo positivo del saldo commerciale della filiera risulta ancora più determinante;
L’analisi dello sviluppo della filiera nell’ultimo quinquennio: le determinanti di mercato Il percorso di sviluppo evidenziato dalla filiera della carta nel corso del quinquennio appena trascorso può essere analizzato sulla base di due dimensioni di analisi: • la dinamica del fatturato delle imprese, suddivisa tra vendite interne ed esportazioni; • l’andamento del mercato italiano dei prodotti cartotecnici, editoriali e della stampa, ripartito tra la crescita delle vendite interne e la componente dei prodotti importati.
Lo sviluppo della filiera nell’ultimo quinquennio: la crescita del fatturato • IL MODELLO DI SVILUPPO DEL FATTURATO: lo sviluppo del fatturato della filiera nel corso dell’ultimo quinquennio (si veda la slide successiva) è avvenuto prevalentemente sui mercati internazionali. Dopo un biennio (2002-2003) di sviluppo non favorevole soprattutto sui mercati esteri, nel periodo 2004-2006 le esportazioni sono tornate a crescere mentre le vendite interne hanno mostrato leggere contrazioni legate alla non positiva dinamica dei consumi. Infine, dopo un 2007 caratterizzato da buone condizioni di sviluppo sia interno che sui mercati esteri il 2008 è atteso ancora in crescita nelle esportazioni ma in contrazione rispetto alle vendite interne. In sintesi, dunque, dall’analisi emerge un modello di sviluppo che, almeno negli ultimi anni, si è incentrato maggiormente sulla componente dell’export e meno sui consumi interni, caratterizzati da una fase di crescita estremamente ridotta.
Lo sviluppo della filiera nel periodo 2008-2003:lo sviluppo del mercato • IL MODELLO DI SVILUPPO DEL MERCATO ITALIANO: la dinamica del mercato interno ha ricalcato alcune considerazioni legate allo sviluppo del fatturato, ma in tono meno favorevole. Dopo un 2001 caratterizzato da uno sviluppo equilibrato, nel 2002 e 2003 la domanda interna ha mostrato una dinamica non favorevole che ha inciso soprattutto sul valore dei prodotti importati. Nel successivo quadriennio, il 2004 e il 2007 hanno nuovamente evidenziato segnali di un buon sviluppo, mentre nel 2005 e nel 2006 la domanda ha favorito i flussi di importazione. Il 2008 infine viene previsto come un momento di contrazione del mercato complessivo, che risulta però colpire in modo maggiore la quota di mercato delle imprese italiane.
Due punti di forza della filiera Anche in questo periodo, nonostante la non brillante dinamica del mercato, vanno sottolineate due condizioni che caratterizzano la filiera e ne sottolineano il valore (all’interno del sistema economico italiano), soprattutto nel regime di forte “turbolenza” che ha caratterizzato gli ultimi anni: • La continuità nella crescita: sia sul lungo periodo (1990-2007) che in un intervallo più breve (2000-2007) la filiera della carta ha mostrato una tasso di crescita reale della produzione tra i più elevati all’interno del sistema manifatturiero italiano anche se la crescita si è ridotta negli ultimi anni soprattutto in ragione dei ridotti consumi interni; • La stabilità nella crescita: sia nel lungo che nel medio periodo la filiera della carta ha inoltre mostrato una forte stabilità nel processo di crescita (si vedano le slide successive), con positivi effetti sia sul mantenimento dei livelli occupazionali sia sulla mitigazione del rischio delle imprese.
La crescita di lungo periodo della produzione nei settori manifatturieri e nella filiera (1990-2007) [1990=100]
La crescita di medio periodo della produzione nei settori manifatturieri e nella filiera (2000-2007) [1990=100]
Crescita e continuità nella crescita nei settori manifatturieri
La filiera della carta italiana nel contesto internazionale:il fatturato aggregato [Mln di Euro] * Esclusi giornali quotidiani e riviste
La filiera della carta italiana nel contesto internazionale:la bilancia commerciale [Mln di Euro] * Esclusi giornali quotidiani e riviste
La filiera della carta: gli interventi possibili (e necessari) di politica industriale
Le caratteristiche della filiera della carta, stampa e editoria Come evidenziato in precedenza, la filiera della carta ha evidenziato alcune caratteristiche che rendono questo contesto produttivo particolarmente prezioso per l’economia italiana nel suo complesso: • una notevole continuità nella crescita, la cui importanza risulta evidente nel contributo sia allo sviluppo del prodotto interno lordo sia sui livelli di occupazione; • un’altrettanto sostenuta stabilità nella crescita, che configura uno dei pochi comparti dell’economia italiana caratterizzati da un rischio relativamente ridotto, elemento fortemente apprezzabile in anni di forte turbolenza. La crescita e la tenuta competitiva in un contesto sfavorevole hanno tuttavia determinato una compressione dei margini di profitto che limita la possibilità delle imprese di attivare alcune leve competitive a livello internazionale (ad esempio: prezzi, investimenti…)
Le dinamiche competitive recenti della filiera della carta, stampa e editoria In questi anni, in molti dei comparti della filiera la progressiva concorrenza internazionale si è associata ad una serie di fenomeni parzialmente peculiari della filiera stessa ed in parte comuni alla grande maggioranza dei settori industriali italiani: • lo svantaggio strutturale in termini di alcune variabili a livello nazionale (il costo dell’energia, il costo del lavoro rispetto a Paesi in via di sviluppo, una più pesante normativa fiscale, i costi della burocrazia etc.); • una crescente sovracapacità produttiva legata ad una scarsa razionalizzazione del sistema produttivo di filiera, razionalizzazione che risulta però difficile; • la frammentazione del sistema produttivo (soprattutto nei comparti della grafica e cartotecnica) che implica una difficoltà strutturale a competere sui mercati esteri ed una vulnerabilità naturale a processi di acquisizione da parte di soggetti esterni
Le possibili aree di intervento della politica industriale Sulla base di queste premesse è utile tentare una razionalizzazione delle aree e degli interventi da parte della politica che potrebbero rendere più solida e competitiva la struttura della filiera italiana della carta. Le iniziative proposte sono molteplici e riguardano aree diverse sia del sistema che della gestione aziendale. Va però sottolineato che in nessuno di questi interventi è richiamata l’ipotesi di contributi diretti alle imprese, sotto qualunque forma. Le aree di possibile intervento sono le seguenti: Interventi legati alla struttura del sistema Interventi di natura fiscale e finanziaria Interventi sui costi e la competitività Interventi di tipo normativo a tutela Interventi di sviluppo del mercato Interventi di formazione
Gli interventi indispensabili L’intervento ritenuto di gran lunga più importante è quello di [1] riattivazione delle iniziative di credito agevolato e di credito d’imposta per gli investimenti in innovazioni tecnologiche, unito ad una semplificazione dei processi burocratici di ottenimento dei fondi. E’ evidente che due condizioni di sistema determinano in modo decisivo questa richiesta: a) una dinamica del mercato statica unita ad una concorrenza internazionale crescente, che richiedono investimenti (soprattutto in tecnologia) destinati ad aumentare la competitività della filiera e b) la difficoltà di attivare fonti di finanziamento continue e consistenti che possano favorire la crescita delle imprese e il soddisfacimento delle esigenze finanziarie, in particolare in un mondo di imprese di dimensioni medio-piccole, fortemente legato al sistema bancario. Inoltre, per correggere lo svantaggio competitivo per le imprese (soprattutto quelle “Energy intensive”) sembra indispensabile [2] l’esenzione dal pagamento delle accise sul gas per uso industriale, la [3] promozione di impianti di cogenerazione.
Gli interventi di importanza prioritaria Per quanto riguarda interventi che vengono richiesti da più associazioni di settore, questi sembrano tutti volti a favorire uno sviluppo del mercato e della domanda, sia attraverso il potenziale abbassamento dei prezzi di vendita attraverso la [4] reintroduzione del credito di imposta per l’acquisto della carta in favore delle imprese editrici di quotidiani, periodici e libri, sia attraverso il [5] miglioramento dell’efficienza del sistema distributivo di quotidiani e periodici e, più in generale, la [6] promozione della lettura. E’ evidente che le condizioni di ridotto sviluppo della domanda interna, per comparti relativamente poco aperti ai mercati internazionali, rappresenta un serio problema che andrebbe corretto attraverso interventi mirati.
Gli interventi importanti Sono interventi di natura più varia, come un [7] maggiore supporto alle aziende che esportano e il [8] potenziamento di iniziative di business intelligence dei mercati esteri e la [9] modernizzazione e informatizzazione della rete di distribuzione di prodotti editoriali. In questa categoria rientrano inoltre tutte le richieste di intervento a livello fiscale, dalla [10] detassazione degli utili di imprese che aumentano la capitalizzazione alla [11] limitazione del carico fiscale per aziende “labour intensive” quali quelle editoriali, dalla [12] modifica profonda di sistemi di tassazione che sfavoriscono imprese a bassa redditività (come l’indeducibilità degli interessi passivi oltre il 30% del reddito operativo lordo) alla [13] detassazione degli straordinari e alla [14] riduzione dei contributi. Inoltre, con riferimento alla regolamentazione del mercato, vanno necessariamente ricordate la [15] tutela del valore dei contenuti editoriali attraverso la difesa della normativa sui diritti d’autore e [16]l’impulso ai processi di liberalizzazione dei mercati dell’energia.
ACIMGA – Associazione Costruttori Italiani Macchine per l’Industria Grafica, Cartaria, di Trasformazione e Affini • AIE – Associazione Italiana Editori • ANES – Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata • ARGI – Associazione Rappresentanti Grafici Italia • ASIG – Associazione Stampatori Italiana Giornali • ASSOCARTA – Associazione Italiana fra gli Industriali della Carta, Cartoni e Paste per Carta • ASSOGRAFICI – Associazione Nazionale Italiana Industrie Grafiche Cartotecniche e Trasformatrici • FIEG – Federazione Italiana Editori Giornali