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Gli interventi di stimolazione cognitiva. Suggerimenti per un trattamento a domicilio. Elisabetta Broggio Associazione Familiari Malati di Alzheimer Verona 26 marzo 2004. Presupposti. Riabilitazione del malato di demenza : implica la presa in considerazione dei deficit cognitivi,
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Gli interventi di stimolazione cognitiva.Suggerimenti per un trattamento a domicilio Elisabetta Broggio Associazione Familiari Malati di Alzheimer Verona 26 marzo 2004
Presupposti Riabilitazione del malato di demenza: implica la presa in considerazione dei deficit cognitivi, funzionali, comportamentali e neurovegetativi che insorgono nel corso della demenza. Più che di riabilitazione si dovrebbe parlare di Attivazione.
Presupposti Attivazione Cognitiva: processo interattivo bi-direzionale che coinvolge malato, familiari e tutte le figure professionali in contatto con il malato.
Presupposti Attivazione Cognitiva Si basa su • aspetti relazionali (alleanza terapeutica, comunicazione, motivazione) • aspetti tecnici e metodologici (progettazione, setting e materiali, tempi)
Presupposti Aspetti relazionali - alleanza terapeutica: rapporto di fiducia tra paziente, familiare e specialista - comunicazione: linguaggio chiaro e semplice, modalità di comunicazione non verbale, rispetto dei tempi del malato - motivazione: scelta di attività adeguate, informazioni al malato sull’attività proposta, sensibilizzazione dei familiari
Presupposti Aspetti tecnici e metodologici - progettazione: valutazione, obiettivi, metodo, misure di efficacia - setting e materiali: luogo predisposto, il più possibile ecologico, attrezzato con materiali adeguati - tempi: frequenza prestabilita, durata in base all’attività proposta e alle capacità attentive della persona, cicli di stimolazione ripetuti
Presupposti Valutazione pre-intervento: mira all’individuazione delle aree cognitive e funzionali relativamente preservate e all’individuazione di eventuali disturbi comportamentali che possono compromettere l’intervento.
Presupposti Progettazione pre-intervento: individuate le abilità residue, è necessario, con l’aiuto di un familiare, scegliere tra queste le abilità che possono piacere al malato per mantenere alta la sua motivazione e la sua autostima.
Presupposti Attivazione Cognitiva: potenziamento delle risorse cognitive residue, miglioramento delle prestazioni funzionali, del tono dell’umore e del comportamento con l’obiettivo finale e primario di garantire una buona qualità di vita.
Presupposti Attivazione Cognitiva: potenziamento dei sintomi cognitivi e funzionali e controllo dei disturbi comportamentali di supporto e/o alternativo alla terapia farmacologica.
Presupposti Terapia Occupazionale: attivazione e potenziamento delle abilità cognitive residue mediante il coinvolgimento in attività finalizzate alla creazione di un prodotto finito. Stimolazione della memoria procedurale: training delle attività di base e strumentali della vita quotidiana.
Trattamenti di attivazione aspecifica. Scopo dello studio Valutare le modificazioni cognitive, funzionali e comportamentali degli ospiti sottoposti a tre tipi di attivazione cognitiva specifica ed aspecifica: - memoria di eventi storici (MLT’88) - musico terapia (MT) - terapia occupazionale plus (TO plus)
Soggetti Sono stati scelti 2 gruppi di ospiti affetti da SDAT con le seguenti caratteristiche: - capacità attentive abbastanza conservate - grado di deterioramento moderato, moderato-grave - disturbi comportamentali tali da non interferire con l’esecuzione dei compiti.
Metodi - 1 • Trattamenti di Attivazione Cognitiva Specifica - Memoria di eventi storici (MLT’88): test diagnostico a carattere ecologico che esplora la memoria a lungo termine. Scelto come strumento di stimolazione in quanto gli eventi storici appartengono alla storia personale di ognuno e possono rappresentare un test di Reminiscenza standardizzato. - Musico terapia (MT)
Metodi - 2 • Trattamento di Attivazione Cognitiva Aspecifica - Terapia Occupazionale plus (TO plus): partecipazione alle usuali attività di terapia occupazionale con maggiore attenzione da parte del personale per gli ospiti coinvolti nello studio. Ogni gruppo è il controllo di se stesso poiché viene sottoposto ad un periodo di attivazione cognitiva specifica seguito da un uguale periodo di attivazione cognitiva aspecifica.
Metodi - 3 • Durata del trattamento Il tempo di trattamento è 10 settimane con sedute settimanali di 30 minuti circa. MLT’88 è stato eseguito dalla psicologa e dalla psicopedagogista. MT dalle musico terapiste. TO plus dalla educatrice animatrice. • Tests e scale utilizzati MMSE, SIB, IB, BANSS, NPI-P utilizzati per il Monitoraggio Cognitivo e Comportamentale. Ogni soggetto è stato sottoposto a valutazione cognitiva, funzionale e comportamentale all’inizio e alla fine dei trattamenti di attivazione cognitiva specifica ed aspecifica.
Risultati - 1 • Soggetti MLT’88: 14 soggetti (M=4; F=8); età media 85,6 anni (min=78,max=96); CDR 2,8 (min=2, max=3) MT: 12 soggetti (M=4; F=8); età media 80,8 anni (min=72, max 90); CDR 2,9 (min=2, max=3)
Risultati - 2 Tabella I: Trattamento MLT'88 Basale Dopo 10 settimane Test media ds min max media ds min max MMSE 15,1 6,0 6 24 14,6 6,2 6 23 SIB 65,1 25,8 19 92 62,6 28,2 9 92 IB 34,6 30,1 0 80 35,3 30,4 0 80 BANSS 16,6 5,1 7 25 16,2 5,2 7 26 NPI-P 25,8 16,8 5 57 24,1 17,1 4 59
Risultati - 3 Tabella II: Trattamento TO - plus Basale Dopo 10 settimane Test media ds min max media ds min max MMSE 14,8 5,2 6 23 14,5 6,1 6 24 SIB 60,8 27,1 9 92 62,8 28,1 11 92 IB 35,3 30,4 0 80 35,3 34,6 0 80 BANSS 16,2 5,2 7 26 17,1 5,1 9 26 NPI-P 28,6 19,1 6 65 25,3 17,5 5 57
Risultati - 4 TabeIla III: Trattamento MT Basale Dopo 10 settimane Test media ds min max media ds min max MMSE 10,8 3,8 6 18 9,6 3 5 16 SIB 54,7 30,5 14 89 41,4 32,1 0 90 IB 36,6 29,4 0 95 34,6 30,7 0 95 BANSS 17,8 6,8 9 28 18,0 6,3 9 28 NPI-P 28,0 10,9 12 46 26,4 12,3 14 54
Risultati - 5 Tabella IV: Trattamento TO - plus Basale Dopo 10 settimane Test media ds min max media ds min max MMSE 10,1 4,6 3 16 10,1 2,9 6 14 SIB 49,2 25,2 14 90 48,3 25,9 14 80 IB 35,8 31,6 0 95 33,3 30,5 0 95 BANSS 18,2 6,5 9 28 18,3 6,5 10 28 NPI-P 25,7 19,1 12 50 27,5 12,5 12 49
Commento - 1 I trattamenti di attivazione specifica (MLT’88 e MT) non sono più efficaci rispetto al trattamento di attivazione aspecifica (TO plus). I pazienti sottoposti a MLT’88 in percentuale peggiorano meno rispetto a quelli in trattamento con MT. I due gruppi non sono direttamente confrontabili e in nessuno dei due trattamenti specifici rispetto a quello aspecifico si raggiunge la soglia disignificatività statistica.
Commento - 2 Fare di ogni gruppo il controllo di se stesso è sembrata la scelta migliore anche se metodologicamente non completamente corretta. L’efficacia dei tre trattamenti utilizzati sembra esplicarsi in ambiti diversi. - MLT’88 mostra una tendenza all’apprendimento. - TO plus mostra decrementi percentuali più contenuti rispetto ai trattamenti specifici ed un incremento nelle abilità funzionali. - MT sembra influire più sugli aspetti comportamentali.
Commento - 3 Implicazioni: i risultati ottenuti pongono l’attenzione sull'importanza di potenziare lo svolgimento delle abituali attività del vivere quotidiano e delle attività piacevoli per il malato al fine di modulare favorevolmente il decorso della malattia.
Commento - 4 E’ necessario che gli interventi di attivazione siano applicati in un clima sereno, rilassato e rassicurante evitando chiedere al malato più di quanto sia in grado di fare ed interrompendo l’attività al primo segno di stanchezza e di frustrazione. Una scarsa stimolazione, al pari di una eccessiva, porta ad uno scompenso emotivo e quindi ad un adattamento negativo.
Commento - 5 Il presente lavoro è il risultato di uno studio preliminare. I dati ottenuti necessitano di ulteriori verifiche nel tempo per confermare le linee di tendenza di efficacia dei trattamenti utilizzati. E’ necessario, inoltre, apportare alcune modifiche metodologiche (aumentare il numero di sedute settimanali) per verificare con maggior precisione il trend positivo all’apprendimento, l’effetto sui disturbi del comportamento e sulle abilità funzionali.