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Famiglia e progetto di vita per la Persona

Centro Studi Psico Medico Pedagogico della Mediazione Via S. Berardino , 28/a Eboli (Sa) – Via Cipro, 96 Brescia ( Bs ) www.cspdm.org. Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia Ce.S.Pe.F. Centro Studi Pedagogici sulla Vita Matrimoniale e Familiare.

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Famiglia e progetto di vita per la Persona

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Presentation Transcript


  1. Centro Studi Psico Medico Pedagogico della Mediazione Via S. Berardino, 28/a Eboli (Sa) – Via Cipro, 96 Brescia (Bs) www.cspdm.org Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia Ce.S.Pe.F. Centro Studi Pedagogici sulla Vita Matrimoniale e Familiare OPERA DON GUANELLA S. MARIA DELLA PROVVIDENZA - Roma 24 maggio 2013 Famiglia e progetto di vita per la Persona con Disabilità Intellettiva: buone prassi di integrazione e inclusione scolastica e sociale • Federica Di Cosimo • Docente Università Cattolica Brescia • MIUR -USRL UffXI Ambito territoriale di Brescia • AnffasBrescia-Vice Presidente • Direttore e Formatore CSPDM • Consulente e mediatore familiare

  2. Nodi concettuali Famiglia Presa in Carico e Progetto di vita Funzionamento umano: il paradigma della Qualità della Vita come esito Buone prassi: etica - indicatori di progetto – autodeterminazione – qualità della Vita per una Vita di qualità Integrazione : modello inclusivo bio psico sociale - la Persona nei suoi contesti Civiltà dell’inclusione: Scuola - lavoro – comunità il cambiamento possibile, Persona, Famiglia,Comunità “Il diritto di avere diritti, o il diritto di ogni individuo di appartenere all’umanità, dovrebbe essere garantito dall’umanità stessa“ (H.Arendt, 1951)

  3. Dove viviamo ?Società della complessità • Paradigma della complessità • Governare la complessità: • organizzare, semplificare • ma non ridurre • Globalizzazione : il mondo si è “ristretto” • Dimensione spazio temporale dell’”istantaneo” • Volatilità delle informazioni : tutto è vecchio subito • Situazioni personali e relazionali complesse • Virtualità: cos’è reale e cos’è virtuale

  4. Società post moderna della iper complessità La nostra storia in questo tempo

  5. Sfondo valoriale di riferimento:TEORIA DEI DIRITTI UMANI Principi Costituzionali Protagonismo della persona ETICA Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e le politiche territoriali Approccio concettuale e pratiche scientifiche BUONE PRATICHE

  6. Quali valori contano ?Orizzonte etico Dignità della persona Rispetto Responsabilità Uguaglianza Solidarietà Libertà Democrazia Lavoro Sicurezza Opportunità ….. Individuo Famiglia Comunità sociale

  7. Principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità Ratificata in Italia con legge 18 /2009 Principi generali – (art. 3) - I principi della presente Convenzione sono a. Il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale – compresa la libertà di compiere le proprie scelte – e l’indipendenza delle persone. b. La non-discriminazione. c. La piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della società. d. Il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa. e. L’eguaglianza di opportunità. f. L’accessibilità. g. La parità tra uomini e donne. Il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bambini con disabilità e il rispetto per il diritto dei bambini con disabilità a preservare le loro identità • Non discriminazione • Pari opportunità • Partecipazione • Autodeterminazione • Vita indipendente • Accessibilità • Mobilità • Informazione • Scuola • Lavoro • Affettività

  8. Funzionamento umano • Sistema complesso esito dell’interazione di variabili individuali ed ambientali • variabilità del funzionamento umano potrebbe comprendere uno spettro di condizioni che si estenda idealmente dalla disabilità totale alla abilità totale

  9. Applicazione operativa e nosografica del costrutto di funzionamento umano, introdotta da ICF dell’OMS: Pluridimensionalità del funzionamento come attributo della persona in relazione ai suoi ambienti: modello sistemico • Condizioni di salute personale • Attività e partecipazione • Ambienti di afferenza e loro caratteristiche • Caratteristiche personologiche Necessità di definire il funzionamento umano come pluridimensionale Persona Famiglia Comunità Stato Mondo Disabilità totale ….……. ____________________________ ………. Abilità totale

  10. Ecologia della mente (in filosofia: G. Bateson) Modello ecologico (in psicologia: U. Bronfenbrenner) Leggi, Valori, Cultura Macrosistema Mesosistema Organizzazioni Servizi INTERDIPENDENZA RICORSIVITA’ Microsistema Interazioni Persona-Persona Biografia Storia personale Funzionamento Individuale nei CONTESTI AMBIENTALI Luigi Croce UCSC ANFFAS Modello di Ambiente che influenza il Funzionamento e lo sviluppo Umano

  11. ICF, Classificazione Internazionale del Funzionamento e della Salute. Dalla prospettiva sanitaria alla prospettiva bio-psico-sociale Disabilità = la risultante della condizione di salute in un ambiente sfavorevoleIl modello di salute e di disabilità ICF è biopsicosociale cioè coinvolge tutti gli ambiti di intervento delle politiche pubbliche ed in particolare le politiche di welfare, la salute, l’educazione, il lavoro Logica ecosistemica

  12. Centralità della famiglia a per l’intero arco della vita AMORE RISPETTO DIRITTI Responsabilità genitoriale La famiglia è nella sua storia, nel suo tempo VITA DI SENSO E SIGNIFICATO Responsabilità tutoriale

  13. Costruire insieme un PROGETTO di FAMIGLIA Di quale famiglia stiamo parlando ? • Essere genitori oggi : preparare con autorevolezza i figli al futuro • Genitori : diritti e doveri verso i figli • Non avere paura di mettersi in gioco: genitori si diventa

  14. Storie difficili Famiglia Posto magico • Nel modello occidentale una famiglia è definibile come un gruppo di persone affiliate da legami consanguinei o legali, come il matrimonio o la discendenza da progenitori comuni • Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, Art 16 • Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza e religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato • Costituzione Italiana, art. 29 : famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge

  15. Funzioni fondamentali della famiglia: Approccio funzionalista (Parsons) Socializzazione primaria: i figli sono allevati ed educati ad acquisire le norme culturali della società in cui vivono Stabilizzazione della personalità: la famiglia garantisce un supporto emotivo e permette uno sviluppo corretto della personalità Famiglia, Famiglie Famiglia come stabilizzatore funzionale alla maturazione della prole Famiglia (approccio sociologico) • gruppo di persone legate da rapporti di parentela, in cui gli adulti hanno il compito di allevare la prole • famiglia nucleare: unione di due adulti che vivono nella stessa casa assieme ai figli naturali o adottivi • Famiglia estesa: assieme alla coppia e ai figli vivono nella stessa casa anche altri parenti • famiglie ricostituite, dove spesso devono convivere la coppia e i figli avuti dalle precedenti relazioni, bisogna mantenere i rapporti con gli ex-coniugi • Progetto di vita della famiglia • Progetto di vita dei membri della famiglia Il legame che unisce le coppie nelle società contemporanee è l’amore, ci si unisce liberamente, mossi dalla volontà. Questa libertà comporta dei rischi, interni ed esterni alla coppia: la coppia moderna subisce molte tensioni: sempre più difficile conciliare 2 biografie personali e lavorative

  16. Articolo 29 Cost “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sulla eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare” Principio di autonomia della famiglia Principio di uguaglianza fra i coniugi La famiglia nella legge italiana • Articolo 31 Cost.“La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo” • Principio del sostegno pubblico ai compiti educativi della famiglia • Art 147 Codice Civile • Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli. • Diritto-dovere al mantenimento nei vari ambiti (abitativo, scolastico, sportivo, sanitario, sociale, morale ….) • Diritto-dovere all’istruzione (operare scelte, vigilare sull’operato, sul profitto) • Diritto-dovere all’educazione (anche con il proprio esempio e senza il ricorso all’abuso di metodi correttivi) • Articolo 30 Cost. • “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dei matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità” • Principio di tutela dei figli nati fuori del matrimonio • Principio dell’autonomia educativa • Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale. • Affido condiviso • Minori titolari del diritto • Genitori interpreti dell’obbligo

  17. Famiglia sistema Coesione con l’individualità: come si fa a mantenere l’identità famigliare nonostante le specificità e le differenze individuali Processi morfostatici e morfogenetici: come fare a mantenere l’identità famigliare e contemporaneamente a cambiare in rapporto alle sollecitazioni che derivano dai suoi rapporti con l’ambiente • Una mano disegna l’altra ed entrambe disegnano il foglio intero • Ogni componente famigliare influenza ed è a sua volta contemporaneamente influenzato dagli altri • Ogni cambiamento di un membro del sistema comporta modificazioni agli altri e al sistema stesso morfostasi Processo che garantisce continuità alla famiglia e la stabilità ei confronti dei molteplici cambiamenti interni ed esterni al sistema morfogenesi Processo che garantisce la trasformazione del sistema

  18. 1 - Processi comunicativi Simmetria: costante rifiuto del modo attraverso cui gli altri definiscono se stessi nella relazione Complementarietà: ogni membro della famiglia adatta la definizione di sé sulla base della definizione dell’altro Reciprocità: alternanza fra le due modalità di esprimere comunicando la relazione reciproca Processi comunicativi e sistemici nella famiglia • Variabili importanti per vedere se e come le famiglie riescono nei compiti evolutici • I processi comunicativi • I processi sistemici Stili comunicativi (Satir, 1964; Riskin e Faunce, 1970) • Chiarezza della comunicazione: parlar chiaro • Continuità tematica: stare sul pezzo • Impegno: prendere posizione, esporsi • Accordo / disaccordo: stesse idee • Intensità emotiva: variazioni emotive • Qualità della relazione: amici o nemici? • 2- Processi sistemici • Modalità interattive: dato un comportamento di A, B avrebbe tanti modi di risponder ma sceglie spesso uno in particolare (ridondanze comunicative) • Struttura: modi in cui sono organizzati confini, gerarchie e ruoli, cioè quali se le regole che governano i confini interni e della famiglia con il mondo esterno sono chiare o ambigue, chiuse o flessibili, prevedibili o variabili, appropriate rispetto ai compiti di sviluppo Pragmatica (Watzlawich, 1967): Criteri, modalitàattraverso cui i membri definiscono/negoziano relazioni reciproche: • simmetria, • complementarietà, • reciprocità

  19. Arriva il figlio con disabilita’ Elaborazione del nuovo ruolo NUOVI COMPITI EVOLUTIVI • ELEMENTI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE PER LA CLASSIFICAZIONE DEGLI EVENTI CRITICI: • L’origine dell’evento è all’interno o all’esternodellafamiglia • L’impattosiestende a tuttiimembridellafamiglia o soltanto ad alcuni • L’eventosipresenta all’improvviso o in modograduale • La gravità dell’evento è intensa o debole • Il periododiadattamentoche l’eventocomporta è lungo o breve • L’evento è atteso o inatteso • L’evento è prodottoda cause naturalioppure no • La famigliapensache l’eventopossaessereaffrontato o chesiainvecefuori del controllo

  20. Ma è un’alba o un tramonto ? Compito istituzionale: Sostenere la famiglia La famiglia deve farsi sostenere Soggettività dell’interpretazione: vedo quello che posso vedere

  21. Nuovo paradigma della disabilità: tentare una definizione

  22. Chi siamo e come agiamo ?Agire la genitorialità Si potrebbe iniziare con la ben nota “Tata Lucia”, che nei suoi libri e nella sua famosa trasmissione, sembra relegare l’essere genitore all’unico ruolo del saper imporre un’educazione: sostanzialmente imporre regole in base alle quali, in un’ottica skinneriana, stabilire premi e punizioni. Genitorialità = insieme di funzioni dinamiche e relazionali che rappresentano gli aspetti evolutivi del pensiero maturativo della persona Prendersi cura dei figli per stare nel mondo Prendersi-cura-di è uno stadio della crescita umana, necessario per la seconda fase di stare-nel-mondo in modo consapevole, organizzato, empatico, relazionale , intetrattivo Prendersi CURA

  23. Decalogo delle COMPETENZE genitoriali Protettiva - tipica del caregiver: offrire cure adeguate ai bisogni del figlio Affettiva – organizzazione del mondo degli affetti attraverso la maturazione della capacità di entrare in risonanza affettiva con l’altro senza esserne inglobato Regolativa – fornire strategie per organizzare l’esperienza emotiva e le risposte comportamentali adeguate; decodificare le esperienze della persona senza essere schiacciato da queste Normativa – capacità di dare limiti costruire una cornice di riferimento dentro una struttura di comportamenti coerenti. Al centro di questa capacità stanno aspettative e consapevolezza dei compiti evolutivi legati all’età Predittiva - capacità del genitore di percepire in modo realistico la prossima tappa evolutiva del figlio Rappresentativa - è lo schema di essere-con è l’esperienza interattiva di essere-con-una-persona particolare in un modo specifico Significante – funziona alfa della madre come capacità di dare un contenuto pensabile, sognabile alle sensazioni del neonato ancora prive di spessore psichico. Dare senso ai bisogni da cui inizia il dare senso alla vita attraverso il senso della relazione Volere il bene, fare il bene Prendersi cura del figlio

  24. Qualità della Vita della, per la Famiglia Ben - essere

  25. Domini ed Indicatori della QdV Famiglia – 1 -IntellectualDisability: Definition, Classification and SystemsofSupport – AAIDD 11th Edition, Washington, D.C. - 2010

  26. Domini ed Indicatori della QdV Famiglia – 2 - IntellectualDisability: Definition, Classification and SystemsofSupport – AAIDD 11th Edition, Washington, D.C. - 2010

  27. Domini ed Indicatori della QdV Società IntellectualDisability: Definition, Classification and SystemsofSupport – AAIDD 11th Edition, Washington, D.C. - 2010

  28. Disinnescare la rabbia e la frustrazione Gestire l’imbarazzo e l’umiliazione Individuare i reali bisogni Controllare i pregiudizi e i condizionamenti Rifiutare le manipolazioni e la violenza Combattere la discriminazione Incoraggiare iniziativa, autonomia e indipendenza Mediare e gestire i conflitti Praticare il lavoro di rete Disabilitare/disinnescare i “sabotatori” Accettare la sfida della provvisorietà e della complessità Mantenere la fiducia e la collaboratività (“fare insieme” alla famiglia) Decalogo di buona pratica Il diritto della famiglia alla Qualità della Vita Familiare

  29. La presa in carico della comunitàper la Persona con Disabilità Legge 104 /1992

  30. Dal Welfare State al Welfare Community Welfare State • L’Italia è arrivata tardi e male allo Stato sociale: • Solo dalla metà degli anni ’60 si è universalizzata l’assistenza sanitaria, il sistema pensionistico, si sono estesi gli obblighi scolastici, si sono aperte le Università, si sono affrontate le situazioni delle persone con disabilità • Ottica del welfare è orientata al benessere materiale • Problemi di efficacia, efficienza, scarsità di risorse, scarsità di competenze Welfare Community • Si realizza solo valorizzando il principio della sussidiarietà verticale ed orizzontale • Operare a livello di rete in cui tutti i soggetti collaborano e interagiscono tra loro • Indispensabile la solidarietà politica, sociale, economica • Ricorso alle risorse “naturali” senza delega della Pubblica Amministrazione al mandato etico costituzionale • Ingaggio responsabile del terzo settore • Orientamento ai diritti umani ed al Benessere materiale ed esistenziale inteso come Qualità della vita individuale e collettiva cambiamento difficoltà

  31. Attraverso il progetto individuale per la persona con disabilità, stabilito dall'art. 14 della Legge n. 328/00, il legislatore indica un modello di "presa in carico globale e personalizzata" della persona con disabilità Il modello trascende dalla previsione di singole prestazioni da erogare o dal semplice "smistamento" della persona con disabilità all'interno di una serie di strutture e/o servizi già precostituiti e non pensati e riparametrati sulle reali esigenze della singola persona La finalità deve essere la piena inclusione sociale nel proprio contesto familiare e sociale e quindi la qualità di vita Presa in carico globale e personalizzata nei servizi della comunita’ Convenzione ONU sui diritti delle Persone con disabilità = Legge di ratifica dello Stato Italiano n 18 del 3 marzo 2009 Legge Turco 328/2000 Dopo la Riforma del Titolo V parte Seconda Cost. del 2001 Normazione regionale

  32. Ingaggioe presa in carico pubblica del sistema dei servizi assistenziali, sociali, sanitari • Protezioni legali: • Certificazione di handicap ex Legge 104/1992 • Invalidità civile • Amministrazione di Sostegno dopo la maggiore età L. 6 /2004 ( recepita in Codice Civile artt. 404 – 413) • Progetto di vita del bambino, dello studente , dell’adulto con disabilità • Integrazione ed inclusione scolastica come processo di crescita “ culturalmente naturale” del bambino / ragazzo • Integrazione ed inclusione lavorativa del giovane ( assunzioni obbligatorie Legge 67/ 1999 e suo regolamento di esecuzione DPR 333 / 2000 nel mercato competitivo ) • Integrazione ed inclusione lavorativa nel mercato NON competitivo (PEI ) • Inclusione culturale e sociale Fare rete attorno e con la Persona con disabilità Come si esprime il Protagonismo della persona Qualità della vita (elemento oggettivo): domini della QDV individuali e sociali Vita di qualità (elemento soggettivo): senso e significato esistenziale, cultura, valori

  33. ORIZZONTE teorico: Piramide dei bisogni umani e domini QdV Domini QdV 1- benessere emozionale 2- relazioni interpersonali 3- benessere materiale 4- sviluppo personale 5- benessere fisico 6- autodeterminazione 7- inclusione sociale 8- diritti ed empowerment MODELLO ECOSISTEMICO • Vita di senso e significato: • percezione di soddisfazione attraverso l’espressione e l’esercizio del proprio potenziale identitario con azioni eticamente orientate e riconosciute nei contesti ambientali di afferenza Visione etica

  34. Principio di ”Accomodamento Ragionevole”(Fonte: Convenzione ONU, articolo 5 comma 3) Principio ONU di“Accomodamentoragionevole”: Insiemedimodifiche ed adattamentinecessari, appropriatichenonimpongano un caricosproporzionato o eccessivo, per assicurareallePersone con disabilitàilgodimento e l’esercizio, (in termini dieguaglianza e pariopportunità) dituttiidirittiumani e libertàfondamentali in quantocittadini Principioguida Mediazione

  35. cosa Da Schalock, 2007, modif.

  36. Comportamento adattivo : i 3 focus • Autonomia capacità della persona di realizzare compiti e attività importanti sia per la sopravvivenza sia per soddisfare le aspettative sociali 2. Responsabilità personale volontà , capacità di prendere decisioni e fare scelte rispetto a propri problemi o vita 3. Responsabilità sociale capacità di sostenere responsabilità come membro attivo della comunità Come : ……………………………………….I fondamentali Scuola : educazione e formazione Diritti / doveri Lavoro competitivo / Non competitivo comunità Servizi sociali Servizi sanitari

  37. I fattori della QdV come elementi di orientamento tra clinica , politiche sociali, ruolo della famiglia • Indipendenza • Partecipazione Sociale • Benessere COMUNITA’ PERSONA FAMIGLIA ETICA DIRITTI UMANIORDINAMENTI GIURIDICI Obiettivi delle Politiche Sociali

  38. Cosa significa Qualità della Vita per una Persona con disabilità ?

  39. Ma noi stiamo cercando la qualità della Vita come ben - Essere “La misura mentale del piacere o anche del desiderio, è troppo malleabile per rappresentare un indicatore attendibile della deprivazione e dello svantaggio” (A. Sen, Giustizia è libertà, 2007) Approccio utilitarista = vale solo quello che è capace di soddisfare i bisogni; approccio insufficiente Le preferenze delle Persone sono molto importanti ma costituiscono una base informativa insufficiente a definire la Qualità della vita BEN – ESSERE LIBERTA’ Lo sviluppo della Persona e della Comunità passano dalla libertà intesa come capacità delle Persone di ottenere ciò a cui danno valore La libertà è la possibilità di fare del soggetto (Berlin)

  40. Ma noi stiamo cercando la qualità della Vita = Capacitazione (strumenti per potere fare, essere) Dall’integrazione all’inclusione sociale • Approccio costruttivista: • CAPACITAZIONE LIBERTA’ BEN – ESSERE • Essere libero significa avere capacità di convertire le proprie risorse in un proprio progetto di vita ( APPROCCIO costruttivista) • Se costruiamo capacità costruiamo opportunità di ben – essere, permettiamo il passaggio dall’integrazione all’inclusione

  41. etica delle capacità - capacitazioni • Eguaglianzadicosa ?( Equality of what? A.Sen, Tanner Lectures,1979) • Le capacitadegliindividuisonol’esitodi diverse combinazionitraabilità ed opportunità • Esempio: una persona disabile con un deficit motorio • Da solo è un agente che non la capacità (ability) di uscire di casa, ma aiutato da altri ha tanto la capacità (opportunity) che la libertà di farlo • Quando la Comunità garantisce sostegni (valori, leggi, risorse umane e materiali, ricerche scientifiche … ) garantisce eguaglianza e quindi libertà Transazione dall’INTEGRAZIONE all’INCLUSIONE

  42. Dinamica dell’integrazione Democrazia Diritti di libertà, politici, sociali Cittadinanza Uguaglianza Riconoscimento delle diversità (personale, linguistica, culturale, sociale, economica) Cultura dell’integrazione Presa in carico Stato sociale Comunità: Ambienti positivi vi Vivere Imparare Lavorare Socializzare

  43. INTEGRAZIONE Istituzione Servizi generici nella comunità Professionisti Shopping Servizi sanitari Cura di sè e dei propri ambienti Cura di sè e degli ambienti Lavoro Tempo libero Educazione Servizi sanitari CASA scuola Centri diurni Tempo libero Famiglia e amici Appartamenti protetti Lavoro Attività protette

  44. Dinamica dell’inclusione Democrazia compiuta Diritti e tutele Cittadinanza politica, sociale, economica Uguaglianza come diritto di accesso e di scelta Cultura dell’inclusione Prendersi cura Stato sociale del benessere Comunità: società della complessità CONVENZIONE ONU Vivere Imparare Lavorare Socializzare Interazioni significative Empowerment Partecipazione Ruolo sociale di valore Appartenenza Progettualità esistenziale Senso e significato della vita

  45. INCLUSIONE Servizi generici nella comunità Shopping Sistemi sanitari CASA Cura di sè e dei propri ambienti Educazione Famiglia e amici Tempo libero Sistema dei SOSTEGNI professionisti Lavoro SOSTEGNI organizzazioni

  46. Fare scuola , essere scuola Servizio pubblico e per tutti e per ciascuno La scuola, comunque aiuta scuola Coscienza Scienza Accoglienza Competenza Diritti Modelli operativi • La scuola è un'istituzione sociale responsabile dell‘istruzione e della formazione attraverso un programma di studi metodicamente ordinato ( fonte : Portale Treccani) • Responsabilità sociale di: Istruzione – Formazione - Educazione

  47. F. Di Cosimo Una classe di bambini della scuola di Bamozai, un villaggio nelle vicinanze di Gardez(provincia di Paktia, Afghanistan).Nel villaggio non esiste un edificio scolastico e le lezioni vengono tenute all'aperto, all'ombra di un frutteto

  48. La scuola è una comunità educante democratica e pluralistaArt. 34 Costituzione Italiana • Accoglieogni alunno nello sforzo di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche per consentirne il massimo sviluppo di ciascuno • Prepara alla convivenza civile e democratica nella società della complessità • Una scuola non solo per sapere ma anche per crescere • Favorisce l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità, autonomia, secondo i potenziali individuali • Produce interventi sinergiciper integrare istruzione,educazione,formazione, socializzazione Tentare una definizione di Scuola Scuola performante: INSEGNARE AD APPRENDERE

  49. Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Cosa ci dice la legge D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249: Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria – modifiche ed integrazioni dal D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007

  50. Legge 104 / 1992 "Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate."(Pubblicata in G. U. 17 febbraio 1992, n. 39, S.O.) e modifiche introdotte dalla Legge 8 marzo 2000, n. 53, dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 e dalla Legge 4 novembre 2010, n. 183 (art. 24) • Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. MIUR , 4 agosto 2009 In questo senso si configura la norma costituzionale del diritto allo studio, interpretata alla luce della legge 59/1997 e del DPR 275/1999, da intendersi quindi come tutela soggettiva affinché le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia funzionale e flessibilità organizzativa, predispongano le condizioni e realizzino le attività utili al raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni. • Piano nazionale di formazione I CARE conclusosi nel 2010, l • Progetto “Nuove tecnologie e disabilità” • Progetto ICF - Dal modello dell’OMS alla progettazione per l’inclusione • Direttiva BES Ministro Profumo del 27 dicembre 2013 e nota esplicativa Stellacci MIUR 8 maarzo 2013 Diritto alla scuola • Articolo 2. Costituzione italiana Riconoscimento etico e pratico dei diritti universali dell’uomo attraverso la solidarietà politica, sociale, economica • Articolo 3 .Costituzione Italiana Uguaglianza senza distinzioni. Impegno dello Stato alla rimozione delle cause che producono disequità e diseguaglianza • Art. 30. Costituzione Italiana Comma 1. È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. • Art. 34. Costituzione Italiana Comma 1: La scuola è aperta a tutti. Istruzione impartita a tutti per almeno 8 anni • Art. 38. Costituzione Italiana Comma 1: Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. Comma 3: Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale. Cultura dell’inclusione Alleanza con la famiglia nel patto di corresponsabilità educativa Organizzazione efficace Risorse materiali Professionalità docente Sinergia con il territorio Buone pratiche Stage ed orientamento al lavoro Progetti Ponte verso i servizi

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