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DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO. Dott.ssa Maria Francesca Mellina Bares U.C.O. Clinica dermatologica Dir.Prof.Giusto Trevisan Università degli studi di Ts. Definizione.
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1. DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO Dott.ssa Maria Francesca Mellina Bares
U.C.O. Clinica dermatologica
Dir.Prof.Giusto Trevisan
Universit degli studi di Ts
2. Definizione La Dermatite allergica da contatto (DAC) o eczema da contatto una malattia infiammatoria della cute, acuta o cronica, caratterizzata da un meccanismo immunomediato da parte di linfociti T
E lespressione tipica della flogosi di tipo cellulare linfocito mediata di tipo IV
3. Epidemiologia Rappresenta il 5-15% delle malattie infiammatorie cutanee
La sua incidenza nella popolazione generale del1-10% (quindi in alcune popolazioni, una persona su 10 ha un contatto allergico clinicamente rilevante!)
Frequente in ambito professionale ( la seconda malattia professionale dopo le ipoacusie)
4. Etiologia La causa principale della DAC la sensibilizzazione , da parte di un soggetto, ad una o pi sostanze chimiche con cui venuto in contatto.
La reazione che si sviluppa una classica reazione di ipersensibilit ritardata di tipo IV
5. Fattori predisponenti Quando un gran numero di persone esposto ad un potenziale allergene, solo una piccola percentuale sviluppa una DAC....
6. Fattori predisponenti Genetica (ma gli studi sullHLA non hanno evidenziato un gruppo preciso a rischio)
Dermatite atopica
Deficit immunitario (congenito o acquisito)
Danni circolatori o neurologici
Disordini metabolici
7. Fattori locali Una cute danneggiata pi facilmente sensibilizzabile !
In altre parole, pi facile, per un potenziale allergene, penetrare nello strato corneo
8. Danno allo strato corneo Sostanze acide o alcaline
Macerazione
Ragadi
Erosioni
Dermatiti preesistenti di qualunque natura
Predispongono il paziente a sviluppare una DAC
9. Patogenesi Gli agenti etiologici sono allergeni incompleti o apteni ( sostanze chimiche semplici a basso peso molecolare) che , superata la barriera di superficie della cute, penetrano nellepidermide e si legano a dei carrier diventando degli antigeni completi con potere immunogeno
10. Patogenesi La concentrazione dellallergene
La struttura chimica
Stato della cute
Durata dellespozione
Giocano un ruolo fondamentale nel modulare la fase di induzione
11. Fase di induzione Aptene +carrier=antigene completo
Lantigene viene catturato dalle APC della cute che sono le cellule di Langerhans
Le cell.di Langerhans processano lag e lo espongono sulle molecole MHC di classe II sulla loro superficie
12. Fase di induzione Incontro tra APC e linfociti a livello della porzione paracorticale dei linfonodi
Il linfocita T coinvolto il linfocita T helper CD 4+
Lincontro tra queste cellule causa produzione di IL 1
Proliferazione di linfociti T memoria
13. Fase di elicitazione Quando il soggetto si riespone allallergene, anche quantit molto piccole sono in grado di scatenare una risposta immunitaria ritardata (24-48 ore)
14. Fase di elicitazione La cellula T helper antigene specifica sensibilizzata identifica lallergene attraverso i suoi recettori e si attiva secernendo varie citochine :IL 2, IL4,IL6, IL8, Inf che richiamano altre cellule infiammatorie dando origine alla DAC
15. Comuni fonti di allergeni Cuoio capelluto:cosmetici e fermagli
Fronte:fascia elastica,maschere protettive,tinture, aeroallergeni
Palpebre:cosmetici,prodotti oftalmologici, prodotti per lenti a contatto, smalti per unghie
Orecchie:protesi audiologiche, montature per occhiali, orecchini, gocce otologiche
16. Comuni fonti di allergeni Mucosa orale:dentiere e altri materiali odontoiatrici, gomma da masticare, pasta dentifricia, cibi
Volto: cosmetici, tinture per capelli, creme solari
Collo:gioielli, cosmetici, vestiti(coloranti dei tessuti)
Ascelle:deodoranti ed indumenti
Tronco:indumenti,cerniere e bottoni di metallo
17. Comuni fonti di allergeni Genitali: prodotti per ligiene, profilattici, spermicidi,
Arti: gioielli, cosmetici, indumenti
Mani: esposizione professionale, guanti in gomma ,creme protettive e cosmetici, gioielli
Gambe:prodotti per ligiene, cosmetici, calze, antibiotici topici ed altri medicamenti ad uso topico in pz con ulcere
18. Comuni fonti di allergeni Piedi:materiali presenti nelle calzature(cromati, gomma, colle), prodotti antifungini, coloranti presenti nelle calze
Regione perianale: medicamenti per le emorroidi, disinfettanti, altri prodotti per ligiene
19. Anamnesi Spesso unattenta anamnesi permette la diagnosi.
Sede della dermatite
Topici applicati
Hobby e attivit lavorativa svolta
20. Clinica Dermatite localizzata :le lesioni primarie si localizzano nella sede di contatto, ma nella maggior parte dei casi esse si estendono oltre larea di applicazione diretta della sostanza allergizzante,causando la comparsa di lesioni secondarie a distanza
Possibili reazioni gravi con bolle ed edema
21. DAC acuta
36. Dac cronica
37. Dac cronica Pu seguire ad una forma acuta
Pu insorgere subdolamente senza una fase acuta
Pu comparire su una dermatite irritativa cronica preesistente
38. Dac acuta e cronica : Istologia Dac:
Infiltrato linfocitario perivascolare
Derma :Edema
Epidermide: spongiosi ed esocitosi Dic
Infiltrato infiammatorio intenso nel derma
Epidermide:ipercheratosi e paracheratosi
39. Complicanze Sovrainfezioni microbiche soprattutto da piogeni
Evoluzione eritrodermica (rara)
Linfoadeniopatia e febbre
40. Diagnosi differenziale La principale dd costituita dalla Dermatite irritativa da contatto (DIC) che di solito
localizzata alla sede in cui avviene il contatto (non ci soni lesioni secondarie)
Insorge rapidamente( non ha bisogno della sensibilizzazione)
Bordi netti
Eritema pi uniforme
41. Diagnosi differenziali Dermatite seborroica
Dermatite atopica
Dermatite disidrosica
Dermatiti fototossiche
44. Diagnosi Anamnesi
Patch test
45. Patch test o test epicutaneo Test per diagnosi di DAC serie SIDAPA
Tecnica sviluppata da Jadasson e Bloch nel 1895
Allergeni apposti in un supporto (carta, filtro o pozzetto di alluminio)
Posti sul dorso del paziente
Lettura dopo 48 e 72 h
46. Requisiti per il test Sospetto di DAC
Manifestazioni risolte da almeno tre settimane (altrimenti c il rischio di riaccensione)
No terapie steroidee in atto e sospese da almeno 10gg
47. Patch test:tecnica di esecuzione Il materiale testato (allergeni) viene diluito in vaselina o in acqua
Viene posto su un pezzo di carta assorbente adeso ad un foglio di alluminio (Al-test) o inserito in un pozzetto di alluminio attaccato ad un nastro adesivo (Finn-chamber)
Di solito vengono usate file verticali di 5 o 10 patch test testando in contemporanea numerose sostanze (serie SIDAPA 35 allergeni)
54. Patch test:tecnica di esecuzione Il test viene posto sulla schiena del paziente e rimosso dopo 48 ore segnando con una penna dermografica gli allergeni (I lettura)
Viene poi eseguita una II lettura a 72 ore dalla prima (per escludere le reazioni irritative che possono dare dei falsi positivi)
55. Patch test Falsi positivi:
Eccessiva concentrazione delle sostanze
Veicolo sbagliato
Reazioni di tipo irritativo
Eccessiva occlusione
Angry back (reazioni aspacifiche nella sede del test se la dermatite ancora attiva)
Falsi negativi:
Bassa concentrazione delle sostanze testate
Test scaduti
Terapia steroidea in atto
56. Rilevanza del test Quando un paziente reagisce ad una sostanza il problema : rilevante o no la positivit?
Se un infermiere con una dermatite alle mani positivo alla gomma, la positivit risulta ovviamente rilevante, ma se lo al bicromato di potassio (cemento) allora la rilevanza del test discutibile!!!
57. Terapia locale Fase eritematosa ed edematosa:
creme e lozioni no unguenti e paste Fase vescicolo-bollosa.
impacchi umidi per rinfrescare e ripulire o maniluvi e pediluvi, seguiti da lozioni e creme idrofile
58. Terapia locale Fase essudativa- crostosa:
impacchi o bagni per poco tempo per non seccare troppo la cute e poi creme idrofile Fase squamosa:
crema lipofila o unguento anche in occlusione
59. Terapia topica Corticosteroidi : attenzione alla tachifilassi ( se si utilizza uno steroide topico per molto tempo, questo perder di efficacia e si dovr passare ad un altro prodotto a potenza pi elevata)
Creme antibiotiche: se c sospetto di sovrainfezione
Cheratolitici:acido salicilico al 5-10% in vaselina e urea al 5-10% in crema lipofila o unguento
60. Terapia sistemica Corticosteroidi per os a scalare (prednisone )
Antistaminici
Antibiotici se sovrainfezione
61. DERMATITE IRRITATIVA DA CONTATTO Dott.ssa Maria Francesca Mellina Bares
U.C.O. Clinica dermatologica
Universit degli studi Ts
62. Dermatite irritativa da contatto: definizione DIC o tossica da contatto deriva dallesposizione della cute ad agenti esterni che sopraffanno la sua normale funzione barriera. Questo pu accadere perch lagente esterno altamente tossico (rovesciare ac. cloridrico sulla cute), per la ripetuta esposizione ad agenti a bassa tossicit (lavare le mani molte volte al giorno) o a causa di una variet di fattori intrinseci predisponenti, quali latopia
63. DIC ACUTA La DIC acuta si sviluppa come una reazione infiammatoria immediata allesposizione della cute ad un agente esogeno tossico
64. Caratteristiche della DIC Dose dipendente
Non necessaria una precedente sensibilizzazione
Elevata percentuale di soggetti esposti con reazione
Non ci sono meccanismi immunologici coinvolti
Localizzata solo alle aree dellesposizione
65. Fattori esogeni che influenzano la DIC Tipo di irritante
Quantitativo di irritante che raggiunge la cute (solubilit,concentrazione,veicolo, durata dellesposizione)
Sede corporea ( volto, genitali e pieghe hanno cute pi facilmente penetrabile rispetto a palmo e pianta) Temperatura corporea
Fattori meccanici (pressione, sfregamento e abrasione)
Fattori climatici (temperatura, umidit e vento)
66. Fattori endogeni che influenzano la DIC Suscettibilit individuale nei cfr degli irritanti
Atopia ed in particolare DA
Assenza di compattezza della cute Fattori razziali (popolazione di colore pi resistente allirritazione)
Sensibilit alle radiazioni UV (fototipo I)
Et
67. Sostanze irritanti o tossiche Agenti fisici:radiazioni X e UV, raggi laser, caldo e freddo
Agenti chimici: solventi, detergenti,soluzioni alcaline o acide, piante (agave et al) Agenti fototossici
Irritanti aerotrasmessi (segatura e sostanze plastiche)
68. Clinica DIC Lo spettro clinico variabile quanto i possibili agenti etiologici ed strettamente limitato alla sede di contatto senza localizzazioni a distanza
Eritema anche associato a soffusioni emorragiche
Bolle e pustole
Croste, squame ed erosioni
70. Istologia In molti casi laspetto istologico non specifico, ma un danno epidermico pi marcato con spongiosi, vescicole o bolle epidermiche fino alla necrosi deve far pensare ad una DIC
71. DIC cumulativa E una dermatite che si sviluppa in seguito allesposizione cumulativa a sostanze irritanti; nessuna singola esposizione sarebbe in grado di causare problemi clinici
Il fattore cruciale lesposizione ripetuta a irritazioni di basso grado ( acqua, oli da taglio, catrami ) vedi dermatite della casalinga
72. DIC CRONICA La causa raramente monofattoriale
La clinica caratterizzata da lichenificazioni, ragadi e prurito molto intenso
74. ALOPECIA AREATA Dott.ssa Maria Francesca Mellina Bares
U.C.O. Clinica Dermatologica Ts
75. Alopecia areata: definizione Lalopecia areata (AA) un disordine autoimmune, non cicatriziale,e multifocale che riguarda la crescita dei peli e pu interessare qualsiasi sede del corpo in cui siano presenti follicoli piliferi
76. Storia dell AA Fu descritta per la prima volta da Cornelio Celso nel 30 d.C. (egli parla di due forme di alopecia: la prima come una completa calvizie che capita a persone di tutte le et,la seconda chiamata serpente, perch il modo in cui larea priva di capelli si sviluppa sulla pelle serpeggiante, tipica dei bambini.)
Il termine alopecia areata fu usato per la prima volta da Sauvage nel 1760
77. Epidemiologia dellAA LAA la pi comune forma di alopecia non cicatriziale: circa il 2% dei consulti dermatologici avvengono per questo problema
Incidenza complessiva: 17 casi per 100,000 abitanti
Rara prima dei due anni
Picco di incidenza tra i 4-5 anni ed uno a 30 anni(andamento bimodale)
Nel 60% dei casi si osserva prima dei 20aa e solo nel 20% dei casi compare dopo i 40aa
78. Etiologia dellalopecia areata La causa di questa patologia non completamente chiara, anche se si ipotizza una etiologia multifattoriale, che prevede una predisposizione genetica e lintervento di meccanismi autoimmunitari
79. AA e genetica Una storia di AA presente nel 10-30% dei pazienti con AA e questa sembra essere ereditata come carattere autosomico dominante a penetranza variabile, bench non sia stata esclusa una eredit poligenica.
Nei soggetti con predisposizione genetica, necessario un secondo evento o cofattore, affinch la malattia possa esprimersi (il cofattore scatena lattacco immunologico ai follicoli piliferi in anagen con conseguente manifestazione dell AA)
80. AA patogenesi I capelli in fase anagen nei pazienti con alopecia areata mostrano unespressione aberrante degli ag. MHC di classe I del sistema HLA
Questo consente ai linfociti T di riconoscere gli ag dei follicoli piliferi con liberazione di citochine
Le citochine stimolano lespressione di molecole MHC di classe II nei capelli in fase anagen e richiamano linfociti T CD4+ che causano ulteriore danno al pelo.
82. AA clinica Improvvisa caduta di peli o di capelli da unarea corporea, con formazione di una o pi chiazze rotondeggianti lisce , ben delimitate, assolutamente prive di peli o di capelli che tendono ad estendersi (spesso notate per la prima volta dal parrucchiere), completamente asintomatiche
Non sono presenti: atrofia,desquamazione , aree cicatriziali
83. AA clinica Alla periferia della chiazza si possono trovare peli tronchi chiamati a punto esclamativo e questi sono spesso diagnostici
Unghie:
pitting (depressioni puntiformi)
Strie longitudinali
Triconichia (Twenty nail Syndrome)
86. AA forme cliniche Ofiasi: si osserva nel 3% dei pazienti ed quella forma di AA che interessa la regione occipitale (particolarmente resistente alla terapia)
Alopecia totale: quando interessa tutto il cc
Alopecia universale: quando si associa a perdita di peli in tutto il corpo
88. AA associazioni cliniche Dermatite atopica o diatesi atopica
Tiroiditi autoimmuni
Vitiligine
Sclerodermia localizzata
Trisomia 21 (nel 10% dei casi si associa ad alopecia areata)
89. Fattori prognostici negativi Et infantile
Rapida progressione in alopecia universale o totale
Forma ofiasica
Durata superiore di 1 anno Familiarit
Associazione con patologie autoimmuni o con atopia
Alterazioni ungueali
Coinvolgimento delle ciglia
90. AA andamento Assolutamente imprevedibile!!!
91. AA e terapia Esistono varie possibilit terapeutiche ma la strategia di intervento va condotta con la consapevolezza che nessuna terapia risolutiva nel 100% dei casi e soprattutto capace di escludere la possibilit di recidiva
La ricrescita, dopo un primo episodio, si osserva entro 6 mesi in 1/3 dei casi ed entro lanno incirca 2/3 dei soggetti senza terapia!!
Il 33% dei soggetti non osserver mai la ricrescita nelle chiazze iniziali
92. AA e terapia
93. AA ed immunoterapia topica Le sostanze che vengono utilizzate sono dei topici sensibilizzanti con forte potere immunogeno
I loro requisiti fondamentali sono:
Non sono presenti in natura
Non devono cross-reagire con altre sostanze per evitare reazioni allergiche non controllate
94. AA ed immunoterapia topica Le sostanze che vengono utilizzate sono:
DIBUTILESTERE dellACIDO SQUARICO (SADBE)
DIFENILCICLOPROPENONE (DPC)
95. AA e IT Indicazioni:
Pazienti con alopecia areata con pi del 50% del cuoio capelluto interessato
96. Sensibilizzazione Allinterno di un curatest vengono applicate poche gocce di soluzione di SADBE
Il test viene fatto aderire sulla regione volare dellavambraccio
Lettura dopo 48 e 72 ore
97. Modalit di applicazione Tre settimane dopo la sensibilizzazione, il paziente torna per iniziare le applicazioni al cc: in una zona grande come una moneta da 1euro vengono applicate poche gocce di soluzione di SADBE molto diluita (0,00000001)
Il paziente torna una volta alla settimana e gli vengono applicate al cc soluzioni via via pi concentrate
Trovata la concentrazione che causa eritema,desquamazione e prurito di grado lieve, la consegnamo al pz da applicare a casa una volta alla settimana su tutto il cuoio capelluto
98. Effetti collaterali del SADBE Locali
Eritema intenso con vescicolazione
Desquamazione e prurito
Peeling
Cicatrici
Esiti pigmentati Sistemici
Linfoadenopatia con sintomatologia dolorosa (laterocervicale)
Febbre
99. Durata del trattamento Quando presente una ricrescita stabile per un periodo di tre mesi, si pu iniziare a discontinuare la terapia fino ad una totale sospensione nellarco di 9 mesi
E possibile fare delle sedute di mantenimento per evitare le recidive
Non superare mai i tre anni di trattamento
100. Efficacia del trattamento SADBE:17-70%
DPC: 4-85%
Questi risultati si riferiscono a pazienti che hanno potuto togliere la parrucca dopo il trattamento
101. Recidive A 6 mesi dalla sospensione:
Il 10% recidiva totalmente
Il 40% recidiva a chiazza
Il 37% mantiene la ricrescita