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GLI STUDI DI SETTORE, UN CONTRIBUTO DI CIVILTÀ NEL RAPPORTO TRA FISCO E CONTRIBUENTE

GLI STUDI DI SETTORE, UN CONTRIBUTO DI CIVILTÀ NEL RAPPORTO TRA FISCO E CONTRIBUENTE. I RISULTATI OTTENUTI : adeguamento a Studi in corso d’anno. significativo aumento dei congrui naturali (21,7%).

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GLI STUDI DI SETTORE, UN CONTRIBUTO DI CIVILTÀ NEL RAPPORTO TRA FISCO E CONTRIBUENTE

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Presentation Transcript


  1. GLI STUDI DI SETTORE, UN CONTRIBUTO DI CIVILTÀ NEL RAPPORTO TRA FISCO E CONTRIBUENTE

  2. I RISULTATI OTTENUTI: adeguamento a Studi in corso d’anno significativo aumento dei congrui naturali (21,7%) L’ adeguamento ai risultati degli studi di settore nel corso dell'anno, determina un ulteriore incremento della base imponibile.

  3. GLI STUDI DI SETTORE SONO STATI FRENATI DAI CONDONI • Andamento dei ricavi: • 2004 evoluzione studio • 2005 continua l’effetto evoluzione • Andamento dei redditi: • Calano nel periodo dei condoni • Vengono trascinati per effetto dell’applicazione degli studio di settore. ANALISI DEI RISULTATI

  4. Le premesse per l’introduzione dell’Analisi della Normalità Economica 1) L’ANALISI DELLE NORMALITÀ ECONOMICA È STATA INTRODOTTA PER CONTRASTARE ALCUNI COMPORTAMENTI NON CORRETTI DEI CONTRIBUENTI IN SEDE DI COMPILAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI. 2) TALI COMPORTAMENTI EVASIVI/ELUSIVI ERANO MIRATI A RENDERE INEFFICACE L’APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE.

  5. Gli effetti dell’introduzione dell’Analisi della Normalità Economica • 1) GLI INDICATORI DI NORMALITÀ ECONOMICA INTERVENGONO SELETTIVAMENTE PER RIEQUILIBRARE IL RAPPORTO FISCO-CONTRIBUENTE. • 2) IL 30% DELLA PLATEA DI CONTRIBUENTI SOGGETTO ALL’APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE RISULTAVA GIÀ NON CONGRUA. • 3) L’INTRODUZIONE DELLA NORMALITÀ ECONOMICA FA DIVENTARE NON CONGRUI, IN MANIERA SELETTIVA, UN ULTERIORE 20% DI CONTRIBUENTI. • IL 50% DELLA PLATEA DI CONTRIBUENTI SOGGETTI A STUDI RISULTA, PERTANTO, CONGRUO E NORMALE ANCHE A SEGUITO DELL’INTRODUZIONE DELL’ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA.

  6. LA REGOLA CHE GOVERNA L’ELABORAZIONE E L’APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE: LA NORMALITÀ ECONOMICA.

  7. L’attestazione di cause motivanti la non normalità economica Cause giustificabili di non normalità economica ATTESTAZIONE Difficoltà strutturali Lenta fuoriuscita dal mercato CONDIZIONE DI MARGINALITA’ DIFFICOLTA’ ECONOMICHE GRAVI Temporaneo stato di crisi economica dovuto a fattori esterni PARTICOLARI MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ Anormalità riferibile solo a particolari indicatori Anormalità economica che può condurre alla disapplicazione di singoli indicatori ovvero degli Studi nella loro interezza

  8. ANALISI DELLA CONGRUITÀ Confronto tra il ricavo dichiarato dal singolo contribuente e il ricavo stimato di riferimento. NORMALITÀ ECONOMICA Valutazione del posizionamento del singolo contribuente rispetto ad indicatori economici specifici del settore. L’APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE …un unico ricavo stimato di riferimento

  9. Con l’applicazione dell’Analisi della Normalità Economica i soggetti non congrui passano dal 30% al 50%. Il mondo di riferimento 3.000.000 IMPRESE E ATTIVITÀ PROFESSIONALI CON RICAVI / COMPENSI DICHIARATI NON SUPERIORI A EURO 5.164.689 CHE APPLICANO GLI STUDI DI SETTORE (Esclusi i soggetti marginali). 50% non congrui e/o non normali 50% congrui e normali 100.000 SOGGETTI NON HANNO DICHIARATO IL VALORE DEI BENI STRUMENTALI UTILIZZATI NELL’ATTIVITÀ MA HANNO DEDOTTO I RELATIVI AMMORTAMENTI (periodo d’imposta 2005). 250.000SOGGETTI, GIÀ INCOERENTI NELLA GESTIONE DEL MAGAZZINO, HANNO CONTINUATO AD INCREMENTARE LE RIMANENZE FINALI (periodo d’imposta 2005). 110.000IMPRESE CON VALORE AGGIUNTO NEGATIVO 190.000IMPRESE CON VALORE AGGIUNTO da 0 a 5.000 euro 270.000IMPRESE CON VALORE AGGIUNTO da 5.000 a 10.000 euro (periodo d’imposta 2005).

  10. Analisi di qualità dei dati: UN CONTRIBUTO NELL’INTERESSE DELL’EQUITA’ E DELLA TRASPARENZA Sottostima del valore dei beni strumentali mobili 100.000 SOGGETTI NON HANNO DICHIARATO IL VALORE DEI BENI STRUMENTALI UTILIZZATI NELL’ATTIVITÀ MA HANNO DEDOTTO I RELATIVI AMMORTAMENTI (periodo d’imposta 2005). AD ESEMPIO… …SVOLGONO L’ATTIVITÀ SENZA BENI STRUMENTALI: 137 TASSISTI 360 LABORATORI DI ANALISI CLINICHE 480 FARMACIE 547 PRODUTTORI DI PROTESI DENTARIE 555 LAVANDERIE 989 EDITORIA E STAMPA 3.329 RISTORANTI 5.139 INSTALLATORI DI IMPIANTI ELETTRICI ED IDRAULICI

  11. Analisi di qualità dei dati: UN CONTRIBUTO NELL’INTERESSE DELL’EQUITA’ E DELLA TRASPARENZA Sovrastima contabile del Magazzino NEGLI ULTIMI 4 ANNI I MAGAZZINI SONO AUMENTATI DI 60 MILIARDI DI EURO 10.000 SOGGETTI HANNO “CANCELLATO” LE ESISTENZE INIZIALI (periodo d’imposta 2005) 250.000 SOGGETTI, GIÀ INCOERENTI NELLA GESTIONE DEL MAGAZZINO, HANNO CONTINUATO AD INCREMENTARE LE RIMANENZE FINALI(periodo d’imposta 2005).

  12. Sottodichiarazione del valore aggiunto IL VALORE AGGIUNTO PER ADDETTO 110.000 IMPRESE CON VALORE AGGIUNTO NEGATIVO 190.000 IMPRESE CON VALORE AGGIUNTO da 0 a 5.000 euro 270.000 IMPRESE CON VALORE AGGIUNTO da 5.000 a 10.000 euro (periodo d’imposta 2005). AD ESEMPIO… …HANNO DICHIARATO UN VALORE AGGIUNTO NEGATIVO: 1.015 BARBIERI E PARRUCCHIERI 1.034 LAVANDERIE 1.906 COMMERCIANTI AL DETTAGLIO DI ALIMENTARI 2.449 BAR, CAFFÈ E GELATERIE 4.607 COMMERCIANTI AL DETTAGLIO DI ABBIGLIAMENTO E CALZATURE 15.865 IMMOBILIARI

  13. LA MARGINALITÀ ECONOMICA LA MAGGIORANZA DEI SOGGETTI MARGINALI (57%) È LOCALIZZATA NEL MEZZOGIORNO. Fonte: Banca Dati Studi di Settore Metodologia Analisi Logistica applicata a 40 studi di settore

  14. LA MARGINALITÀ ECONOMICA LA CONDIZIONE DI MARGINALITÀ COINVOLGE L’11% DEI CONTRIBUENTI SOGGETTI A STUDI DI SETTORE. LA MARGINALITÀ ECONOMICA AUMENTA NELLE AREE PIÙ POVERE DEL PAESE. Fonte: Banca Dati Studi di Settore Metodologia Analisi Logistica applicata a 40 studi di settore

  15. I DATI SUI REDDITI MEDI

  16. L’applicazione dell’analisi della congruità e della normalità economica a livello territoriale

  17. L’applicazione dell’analisi della congruità e della normalità economica a livello territoriale

  18. L’applicazione dell’analisi della normalità economica a livello territoriale

  19. I redditi medi dei soggetti congrui e normali, non congrui e/o non coerenti, marginali a livello territoriale

  20. 417.000IMPRESE NON CONGRUE E/O NON NORMALI CON CREDITO IVA I CREDITI IVA 11,8MILIARDI DI EURO L’INCREMENTO DEL MAGAZZINO 4,3MILIARDI DI EURO I CREDITI IVA 1,1MILIARDI DI EURO I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI 0,6MILIARDI DI EURO L’IRAP 1,2MILIARDI DI EURO LE IMPOSTE DIRETTE I SOGGETTI NON CONGRUI E/O NON NORMALI POSSONO AMPIAMENTE COMPENSARE IL CREDITO IVA CON I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI, LE IMPOSTE DIRETTE, L’IRAP E, DAL 2007, L’ICI.

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