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I Bilanci di salute nell’adolescente

I Bilanci di salute nell’adolescente. V Congresso Nazionale CIPe Cagliari 03-04 ottobre 2008 Giampaolo De Luca Responsabile Nazionale Formazione CIPe. L’adolescente si reca poco dal medico . Per problemi acuti (organici o psichici) Per problemi cronici (organici o psichici)

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I Bilanci di salute nell’adolescente

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Presentation Transcript


  1. I Bilanci di salute nell’adolescente V Congresso Nazionale CIPe Cagliari 03-04 ottobre 2008 Giampaolo De Luca Responsabile Nazionale Formazione CIPe

  2. L’adolescente si reca poco dal medico • Per problemi acuti (organici o psichici) • Per problemi cronici (organici o psichici) • Per controllo programmato (bilancio di salute)

  3. I BILANCI DI SALUTE • Sono una serie di interventi medici personalizzati, secondo un programma di visite periodiche finalizzate, che tengono conto, in maniera preminente, dei problemi propri o prevalenti dell’età in cui sono effettuati.

  4. I BILANCI DI SALUTE • La loro esecuzione, in età prestabilite, si basa sull’evidenza che esiste un età ottimale per individuare precocemente le diverse patologie o problematiche, allo scopo di attuare un tempestivo, e quanto più risolutivo, intervento terapeutico.

  5. Quando effettuare i bilanci di salute all’adolescente? • Almeno uno nelle tre fasi in cui si usa convenzionalmente dividere l’età adolescenziale: 1°fase : tra i 10 - 12 anni 1° BdS 2°fase : tra i 13 - 15 anni 2° BdS 3°fase : tra i 16 - 20 anni 3° BdS

  6. Problematiche adolescenziali

  7. Comportamenti violenti; L’abuso di sostanze proibite; Una sessualità vissuta in maniera distorta ed inadeguata; Tendenza alla depressione; Senso di inadeguatezza nei rapporti con gli altri; Scarso rendimento scolastico; Il bullismo Gli incidenti stradali; I suicidi; Gravidanze indesiderate; Malattie sessualmente trasmesse; L’anoressia e bulimia; L’obesità; I disturbi nutrizionali. SONO IN COSTANTE AUMENTO:

  8. LA VISITARapporto medico-adolescente Nelle visite programmate è importante: • Sapere se l’adolescente vuole parlare da solo o in presenza dei genitori. Se da solo rassicurare il giovane sulla segretezza del colloquio; • Definire il proprio ruolo di medico disponibile ad ascoltarlo ed a risolvere i suoi problemi; • Rassicurare i genitori che accompagnano il giovane che potranno parlare in privato al termine della visita; • Consigliare al giovane, in caso di colloquio riguardante l’attività sessuale di coppia, di farsi accompagnare dal partner ad una visita successiva.

  9. LA VISITALa struttura ambulatoriale • SALA D’ATTESA: deve prevedere degli spazi adibiti esclusivamente all’adolescente con materiale divulgativo/informativo adatto all’età • AMBULATORIO: Deve essere presente un lettino di dimensioni maggiori, idoneo anche per eventuali visite ginecologiche, ed un paravento • Le visite si effettuano in giornate specifiche dedicate agliadolescenti con una certa flessibilità di accesso

  10. LA VISITACosa effettuare • Valutazione clinica completa; • Valutazione psicosociocomportamentale; • Attività di prevenzione attraverso specifici moduli di implementazione; • Educazione sanitaria: prevenzione disturbi nutrizionali, educazione sessuale e contraccezione, promozione uso del casco e cinture di sicurezza etc.. • Profilassi delle malattie infettive: incrementare i livelli di copertura di alcune vaccinazioni e copertura vaccinale dei soggetti a rischio.

  11. LA VISITAalcune considerazioni • Bisogna considerare che l’adolescente è una persona sessuata in un momento particolare del suo sviluppo sessuale; • Si può insegnare, nel corso della valutazione dei genitali esterni e delle mammelle, l’autopalpazione del seno o dei testicoli); • Spesso è presente negli adolescenti un senso ingiustificato di inadeguatezza relativo allo sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie ( soprattutto nel maschio).

  12. OBIETTIVI DEI BILANCI DI SALUTE • Ridurre la morbilità di alcune affezioni tipiche dell’adolescenza; • Ridurre l’incidenza delle “Killer diseases”; • Migliorare lo stato di salute della popolazione; • Rilevare nuovi aspetti socio-sanitari definendone l’epidemiologia.

  13. Normativa attualmente in vigore • IL Pediatra ha l’esclusività dell’assistenza solo fino al compimento del 6° anno di vita; • Dai 6 ai 14 anni il bambino può essere assistito anche dal MdMG, che riceve anche una quota economica in più per assistere tale soggetto; • Dai 14 ai 16 anni il pediatra può mantenere in carico il soggetto, solo dopo richiesta dei genitori, in particolari condizioni : patologia cronica o handicap, documentate situazioni di disagio psicosociale. Tali bambini sono assistiti dai pediatri in deroga al massimale ( nuovo accordo)

  14. Chi assiste gli adolescenti sul territorio? • Dati relativi all’assistenza sanitaria della popolazione pediatrica fino ai 14 anni – Regione Toscana -

  15. IL 81 % dei soggetti compresi tra 10-12 anni IL 23 % dei soggetti compresi tra 13-15 anni Nessuno dei soggetti tra 16-20 anni L’assistenza pediatrica all’adolescente

  16. BILANCI DI SALUTE PREVISTI DAGLI ACCORDI REGIONALI DELLA PEDIATRIA DI FAMIGLIA Regione anni 10-12 anni 12-14 Calabria BS BS Basilicata - BS Campania - BS Abruzzo BS - Molise BS - Lazio - BS Liguria - BS Veneto BS BS Piemonte - BS

  17. Alcuni problemi per l’assistenza sanitaria degli adolescenti • Scarse competenze in adolescentologia; • Normativa poco attenta agli adolescenti; • Scarso numero di pediatri sul territorio; • Molti pediatri al massimale; • Necessità di assistere i neonati piuttosto che gli adolescenti; • Disomogenea assistenza sul territorio affidata alla volontà del singolo piuttosto che ad un progetto assistenziale per questa fascia d’età.

  18. Cosa è opportuno fare subito • Migliorare le competenze del pediatra e del medico di MG in adolescentologia; • Favorire una presa in carico “guidata” dell’adolescente tra pediatra e MMG; • Incentivare la esecuzione di più bilanci di salute in questa età prevedendoli anche per la medicina generale; • Affidare ai medici di assistenza primaria, con specifiche normative, un ruolo nella prevenzione e nella “salute pubblica” di questa fascia d’età.

  19. Ipotesi future • Estendere la esclusività dell’assistenza pediatrica sul territorio fino ai 18-20 anni? • Creare una figura professionale specialistica sul territorio a cui indirizzare l’adolescente con problemi? • Favorire la integrazione tra pediatra e medico di MG in “studi medici associati territoriali”?

  20. Piano Sanitario RegionaleB.U.R. Calabria, 20 marzo 2004 • Adolescenza ed età evolutiva E’ condivisa la necessità di dedicare un’attenzione particolare alle problematiche dell’età evolutiva e dell’adolescenza in quanto sono evidenti le fragilità insite in queste fasce di età e l’emergere di situazioni di disagio giovanile, condizionano quest’ultima di potenziale rischi di devianza, interventi precoci possono essere risolutivi. La prevenzione, la diagnosi e il trattamenti delle patologie psicologiche e delle turbe dello sviluppo dell’età evolutiva rivestono un ruolo importante nella tutela della salute della popolazione; infatti le patologie psichiatriche dell’adulto trovano molto spesso le loro radici nell’età evolutiva. Occorre pertanto sviluppare una rete assistenziale con l’obiettivo generale di ridurre quanto più possibile l’handicap ed assicurare le competenze necessarie per assolvere ei compiti e alle funzioni specifiche nell’ambito della neuropsichiatria infantile tutoriale ospedaliera e della riabilitazione territoriale.

  21. E GLI ADOLESCENTI…

  22. Grazie per l’attenzione

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