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Definizione. Le Convulsioni Febbrili (CF) sono episodi critici convulsivi, o non, che si manifestano in et
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1. Percorso Assistenziale in Pronto Soccorso per la CONVULSIONE FEBBRILE Filomena Caterina Moscano
2. Definizione Le Convulsioni Febbrili (CF) sono episodi critici convulsivi, o non, che si manifestano in etŕ variante fra 6 mesi e 6 anni in bambini che presentano rialzo febbrile oltre i 38°C in assenza di segni di malattia infettiva del SNC.
3. Classificazione Crisi focale, parziale o lateralizzata
Durata > 15' se unica, >30' se ripetuta
Ricorrenti nelle successive 24 ore
Etŕ < 6 m o > 6 aa
Pregresse patologie del SNC
EEG alterato
Familiaritŕ positiva per epilessia
4. Patogenesi Ruolo del rapido rialzo (o calo) febbrile
Immaturitŕ del SNC
Genetica
Elevata incidenza di familiaritŕ sia per CF che per Epilessia
Loci genici: 8q13-21 (FEB1),19q (FEB2), 2q23-24 (FEB3),
5q14-15 (FEB4), 6q22-24 (FEB5).
5. Fattori di rischio per l’INSORGENZA di una convulsione febbrile Temperatura
Familiaritŕ per CF
Prematuranza
Disordini del SNC
Infezione da HSV-6
6. Fattori di rischio per la RICORRENZA di CF Etŕ:
- <12 mesi
- massimo rischio di ricaduta nel primo anno dopo l’esordio
Familiaritŕ per CF
Esordio in corso di episodio febbrile a temperatura relativamente bassa
Durata > 15’
Multipli eventi critici all’esordio
7. Fattori di rischio per l’evoluzione in EPILESSIA Familiaritŕ per epilessia
CF a semeiologia complessa (crisi subentranti nelle 24 ore e/o di durata superiore a 15 minuti, associate a segni focali o seguite da anomalie neurologiche transitorie)
Presenza di una precoce anomalia nello sviluppo psicomotorio
8. Management Organizzazione terapia in acuto
Ipotesi di profilassi
Contenimento ansie familiari
Problema EEG
Gestione OSP
9. Trattamento in acuto Diazepam rettale 0,5 mg/kg
10. Management Organizzazione terapia in acuto
Ipotesi di profilassi
Contenimento ansie familiari
Problema EEG
Gestione OSP
11. Profilassi Trattamento profilattico delle recidive con profilassi continuativa con antiepilettici: fortemente sconsigliato
Trattamento profilattico intermittente con benzodiazepine: nei casi selezionati dal NPI
Trattamento profilattico dell’ipertermia
12. Management Organizzazione terapia in acuto
Ipotesi di profilassi
Contenimento ansie familiari
Problema EEG
Gestione OSP
13. Lettera per i genitori Comportamento da assumere in caso di febbre
Antipiretico per temperature superiori ai 37,5°C ripetibile ogni 4-6 ore
Spugnature di acqua
Ghiaccio sul capo
14. Lettera per i genitori Comportamento da tenere in caso di crisi convulsiva
Mantenere la calma
Allentare l’abbigliamento in particolare intorno al collo
Porre il bambino su un fianco per evitare che inali saliva o vomito
Non forzare l’apertura della bocca
Osservare tipo e durata di crisi
Se la crisi non cessa dopo 2 minuti somministrare per via rettale microclisma di benzodiazepine come da dosaggio consigliato
15. Management Organizzazione terapia in acuto
Ipotesi di profilassi
Contenimento ansie familiari
Problema EEG
Gestione OSP
16. Problema EEG Non evidenze in letteratura sulla necessitŕ di eseguire tale indagine.
Si puň concordare sulla opportunitŕ di non eseguire un EEG di controllo di pregresse CF, particolarmente se tale EEG era normale.
Si consiglia invece di richiedere sempre un EEG dopo ogni crisi
17. EEG: diagnosi differenziale Alcuni esempi di Epilessia che esordiscono
con CF:
Epilessia mioclonica benigna dell’infanzia
Sindrome di Dravet
Epilessia occipitale benigna ad esordio precoce (S. Panayiotopoulos)
18. EEG: diagnosi differenziale GEFS+ (Epilessia generalizzata con crisi febbrili plus)
Autosomica dominante: 19q (SCN1B), 2 (SCN1A e SCN2A),
5 (GABRG2)
Coesistenza nella stessa famiglia di:
CF classiche
Convulsioni afebbrili generalizzate o parziali (tonico-cloniche generalizzate, assenze, miocloniche astatiche, miocloniche o atoniche)
CF+: CF in soggetti >6aa e convulsioni afebbrili di tipo tonico clonico
19. EEG: diagnosi differenziale
?Affezioni acute del SNC che si possono presentare con CF:
Meningiti
Encefaliti
20. Management Organizzazione terapia in acuto
Ipotesi di profilassi
Contenimento ansie familiari
Problema EEG
Gestione OSP
21. Gestione OSP Anamnesi familiare e personale
Descrizione precisa e puntuale della semeiologia delle crisi, della durata, dei caratteri dell’ipertermia e del periodo post-critico
Esami ematochimici: emocromo + formula leucocitaria, glicemia, azotemia, elettroliti, VES, PCR
Esame obiettivo generale
22. Gestione OSP Visita neuropsichiatrica infantile
EEG : la rilevanza clinica di anomalie EEGgrafiche postcritiche in fase acuta (punte onda lente spesso irregolari, attivitŕ theta ritmica specie parieto-basale a carattere genetico) č frequente, ma priva di significato. L’utilitŕ č quella di porre una diagnosi differenziale con un encefalite o, in caso di crisi complesse, di evidenziare una focalitŕ.
23. Gestione OSP Puntura lombare: se sono presenti segni clinici di tipo meningeo e/o encefalitico o comparsa di crisi focali e/o persistenti, soprattutto se in soggetti inferiori ai 12-18 mesi; sempre in quelli inferiori a 6 mesi
TAC encefalo o RM : solo se in un quadro di meningoencefalite con sospetto di edema o di ascesso o comunque da richiesta del NPI
24. Prima convulsione febbrile
25. Recidiva convulsione febbrile
26. Gestione in PS