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Prigionieri di guerra alleati. Alcuni dati. 72 campi di concentramento per prisonners of war (POW) in Italia, più 12 ospedali militari e 7 campi di internamento per civili di nazionalità alleata
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Alcuni dati • 72 campi di concentramento per prisonners of war (POW) in Italia, più 12 ospedali militari e 7 campi di internamento per civili di nazionalità alleata • 79543 militari alleati detenuti nei campi italiani (statistica del War office britannico, agosto 1943)
dopo l’8 settembre almeno 35000 prigionieri di guerra si allontanano dai campi; più della metà non si fa raggiungere; • nel Piemonte orientale almeno 5000 ex prigionieri, in prevalenza inglesi ma anche australiani, neozelandesi, sudafricani;
fine marzo ’44: 1000 prigionieri in Piemonte, 400 tra le province di Novara e Vercelli, 100 con i partigiani • fine agosto ’44: 800 prigionieri in Piemonte (5000 nel nord Italia) • ottobre ’44: 150 prigionieri tra Monferrato e canadese; 250 tra Biella e la Sesia
PG106 • Sede a Vercelli, di fronte ai giardini della stazione, affidato al 63^ Reggimento di fanteria • attivo dal marzo ’43 • aprile ’43 : 1682 prigionieri; • sottocampi in varie tenute della provincia (da 50 a 200 prigionieri ciascuno)
Elenco (incompleto) dei sottocampi dipendenti dal campo PG106 di Vercellida “Prigionieri di guerra” di Giorgio Nascimbene • Elenco (incompleto) dei sottocampi dipendenti dal campo PG106 di Vercelli • da “Prigionieri di guerra” di Giorgio Nascimbene, ed. Società operaia di mutuo soccorso di Villata, 2004
Aree di fuga • Pianura: presenza concentrata nei primi tre mesi (settembre-novembre) • Collina: periodi di soggiorno assistito più lunghi • Montagna: transito verso la Svizzera, fenomeno concentrato particolarmente in Piemonte
Agenti che organizzano la fuga • Settembre ’43, antifascisti riemersi a luglio,membri del basso clero, proprietari, industriali, professionisti • Organizzazione del dr. Ferdinando Ormea (Desana, Asigliano, Caresana), Val Vigezzo (Torino-Novara-Domodossola) • Organizzazione di John Peck (Vercelli, Luino-Ponte Tressa) – Monte Moro • Cln milanese, dr Bacciagaluppi, uomo di fiducia di Parri
gennaio ’44 si fondono le azioni John Peck-Cln milanese febbraio: arrestati dalla Gestapo sia Peck che Bacciagaluppi; organizzazione nelle mani di Umberto Giaume di Trino Vercellese • ottobre ’44 “ferret mission”, la missione del furetto, porta verso la Francia • almeno il 20 % dei prigionieri presenti all’8 settembre rimasero fino al maggio ‘45
Vercelli occupata dai tedeschi a partire dal 10 settembre ’43 GNR attiva con arresti di favoreggiatori e prigionieri, grazie alla rete di “fiduciari” episodio più sanguinoso il 5 maggio ’44, ponte della Babbiera (triverese), 63^ btg “M” uccide 6 prigionieri alleati
Direttrici di fuga Biellese: • Noveis Valsesia(Scopello-Alagna) • Bocchetto Sessera Valsesia (Rassa-Alagna) • Serra Valle d’Aosta Valsesia
Direttrici di fuga Via dei ghiacci • Col d’Olen Capanna Gnifetti Col del Lys Ghiacciaio del Grenz Gornergrand Zermatt
Direttrici di fuga dalla Valsesia(318 passaggi secondo fonti partigiane, 450 secondo fonti alleate Passo della Dorchetta (Rimella), 1818 m. Passo di Baranca (Fobello), 1824 m. Passo del Turlo (Alagna), 2738 m. Verso Valle Anzasca (Macugnaga), passo del Monte Moro 2868 m SaasFee (CH), 1500 m. circa