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Gli atti linguistici

Indice. How to do things whit words: J. AustinGli enunciati performativiCompiamo azioni proferendo qualunque enunciato !Linguaggio, ragione, interazione. Per una teoria pragmatica degli atti linguistici Marina Sbis?Parlare=AgireScema narrativoPosizione atti linguisticiPerch? ?occuperebbero"?

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Presentation Transcript


    1. Gli atti linguistici Come fare cose con le parole… Secondo Marina Sbisŕ Studentessa Antonina De Simone Numero matricola:71454

    2. Indice How to do things whit words: J. Austin Gli enunciati performativi Compiamo azioni proferendo qualunque enunciato ! Linguaggio, ragione, interazione. Per una teoria pragmatica degli atti linguistici Marina Sbisŕ Parlare=Agire Scema narrativo Posizione atti linguistici Perché… “occuperebbero”? Bibliografia:

    3. How to do things whit words: J. Austin Non tutti gli enunciati possono essere giudicati come veri o falsi ( Per favore, apri la finistra). Non tutti gli enunciati vengono proferiti per descivere la realtŕ ( Ti prometto che ci sarň). Proferendo alcuni enunciati noi agiamo ( Battezzo questa nave Queen Mary)

    4. Gli enunciati performativi Gli enunciati performativi sono quelli pronunciando i quali compiamo un’azione. Scommetto 20 euro che non verrŕ! Ti presento i miei genitori. Sto passeggiando…

    5. Compiamo azioni proferendo qualunque enunciato ! Austin sviluppa la sua teoria arrivando alla conclusione che sono atti tutti gli enunciati linguistici. Per ogni enunciato č possibile individuare: Atto locutorio (proferimento enunciato) Atto perlocutorio (spingere qualcuno a fare/non fare qualcosa) Atto illocutorio (fare qualcosa)

    6. Linguaggio, ragione, interazione. Per una teoria pragmatica degli atti linguistici Marina Sbisŕ Marina Sbisŕ si č concentrata sull’analisi degli effetti illocutori partendo da una rivalutazione e una rivisitazione della teoria di Austin Propone una classificazione degli atti linguistici in: Esercitivi: il locutore esercita un potere facendo fare qualcosa al destinatatio. Commissivi: il locutore dotato di un potere/dovere spinge l’interlocutore a dover/poter fare qualcosa. Verdittivi: il mittente dotato di un sapere/potere conduce il destinatario a poter/dover fare qualcosa. Comportativi: il locutore portatore di un saper riconosce all’interlocutori il poter fare qualcosa

    7. Parlare=Agire M. Sbisŕ nel suo testo propone quindi di individuare ogni enunciato come appartenente almeno a una delle categorie da lei individuate. L’enunciato proferito puň essere perň individuato come appartenente a piů di una classe di atti linguistici per effetto dello scivolamento.

    8. Schema narrativo Nel testo di Marina Sbisŕ č poi indicato un possibile ordine sequenziale degli atti linguistici secondo i loro effetti illocutori In uno scambio comunicativo č possibile individuare: Atti manipolativi che presentano un elevato grado di direttivitŕ Atti di sanzione che chiudono lo schema e in genere seguono l’azione.

    9. Posizione atti linguistici Per le proprie caratteristiche gli esercitivi e i commissivi occuperebbero la posizione di atti manipolativi. I verdittivi e i comportativi occuperebbero la posizione di atti di sanzione.

    10. Perché…”occuperebbero”? Abbiamo usato il condizionale perché Marina Sbisŕ precisa che quella indicata come corrispondenza tra atti linguistici e atti manipolativi/di sanzione č solo relativa e che potrebbe, in certi scambi comunicativi, addirittura capovolgersi.

    11. Bibliografia: I.L. Austin, How to do things with words, a cura di J.O. Urmson, London, Oxford University Press, 1962, trad.it. Come fare cose con le parole, a cura di C. Penco e M. Sbisŕ, Genova, Marietti, 1987. Marina Sbisŕ, Linguaggio, ragione, interazione. Per una teoria pragmatica degli atti linguistici. Il Mulino, ed. 1989 Antonina De Simone, Il fare nel dire, elaborato finale laurea triennale, Corso di laurea in Filosofie e scienze della comunicazione e della conoscenza, Universitŕ della Calabria.

    12. Indirizzo e-mail: Desy.de@katamail.com

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