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ATTI DEGLI APOSTOLI. IV lezione. La lezione di questa sera la facciamo con il testo in mano. Leggiamo un brano e poi cerchiamo di esaminarlo quasi versetto per versetto. Leggiamo il Capitolo 3 Guarigione di uno storpio. Versetti 1-10.
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ATTI DEGLI APOSTOLI IV lezione
La lezione di questa sera la facciamo con il testo in mano Leggiamo un brano e poi cerchiamo di esaminarlo quasi versetto per versetto
Leggiamo il Capitolo 3Guarigione di uno storpio Versetti 1-10
1 Un giorno Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera verso le tre del pomeriggio. Gli Apostoli partecipano alla preghiera ufficiale del popolo. All’ora NONA aveva luogo nel tempio l’offerta del sacrificio vespertino. RITO: -Presentazione dell’agnello; -Deposizione dell’incenso sull’altare dei profumi fatta da un sacerdote mentre gli altri sacerdoti recitavano sul popolo la forma solenne della benedizione
2Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita e lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta “Bella” a chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio. 3 Questi, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, domandò loro l’elemosina. - L’espressione “fin dal seno di sua madre” vuol dire fin dalla nascita. - La porta Bella probabilmente era la porta centrale del tempio. Era decorata in bronzo stile corinzio - Insieme alla preghiera e al digiuno l’elemosina è una delle opere meritorie della pietà religiosa ebraica
4Allora Pietro fissò lo sguardo su di lui insieme a Giovanni e disse: “Guarda verso di noi”. 5 Ed egli si volse verso di loro, aspettandosi di ricevere qualche cosa. 6 Ma Pietro gli disse: “Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina! ”. Guarda verso di noi: è un richiamare l’attenzione a stare bene attento a ciò che stanno per dire. Non aspettarti beni materiali da noi ma abbiamo qualcosa da darti di molto prezioso: la salvezza.
9Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio 10 e riconoscevano che era quello che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio ed erano meravigliati e stupiti per quello che gli era accaduto. Il miracolo è sotto gli occhi di tutti. Quell’uomo lo conoscevano bene. Era sempre lì. Tutti si domandavano com’era possibile tutto ciò? Alla spiegazione degli Apostoli molti si convertirono.
Gli Apostoli Spostano subito il centro dell’attenzione dalla loro persona a GESU’ DI NAZARETH e lo dichiarano il Messìa atteso Questo miracolo è la prova che Dio è con loro. “Se non credete alle mie parole, credete almeno alle opere che io compio”
Prendi l’elemosina oppure: Io credo che se gli Apostoli lo avessero messo di fronte ad una scelta;Quell’uomo avrebbe detto: FATEMI L’ELEMOSINACredo anche noi Alzati e cammina?
”. 7E, presolo per la mano destra, lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono 8 e balzato in piedi camminava; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. Il doppio miracolo è immediato: - Lo storpio cammina - e loda Dio saltando dalla gioia
9Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio 10 e riconoscevano che era quello che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio ed erano meravigliati e stupiti per quello che gli era accaduto. Questo miracolo avviene nel Tempio per due motivi: 1- Perché tutto il popolo possa vedere in questo fatto il dito di Dio e riconosca che Gesù è il Messìa annunciato dai profeti. 2- Perché il cristianesimo non appaia una comunità accanto ad Israele o contro Israele ma come nuovo popolo che accoglie innanzitutto Israele e poi gli altri popoli.
Segue un discorso di Pietro (3,11)che spiega come sia stato possibile ciò: Leggiamolo tutto e facciamo una riflessione globale:
Cap. IV (1-22)Pietro e Giovanni davanti al Sinedrio Leggiamo questi 22 versetti e poi li commentiamo
1Stavano ancora parlando al popolo, quando sopraggiunsero i sacerdoti, il capitano del tempio e i sadducei,2irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunziavano in Gesù la risurrezione dai morti.3Li arrestarono e li portarono in prigione fino al giorno dopo, dato che era ormai sera.
1- I sacerdoti erano i responsabili del culto;2- Il prefetto del Tempio era il responsabile capo dell’oridnepubblico nel Tempio3 – Partito religioso conservatore, ostile ai farisei. Non credeva nella risurrezione futura. Pietro aveva proclamato la risurrezione di Gesù e questo aveva provocato la l’ostilità dei sadducei e delle autorità che aveva fatto arrestare e ucciso Gesù.
5 Il giorno dopo si radunarono in Gerusalemme i capi, gli anziani e gli scribi, 6 il sommo sacerdote Anna, Caifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Sono menzionati i tre gruppi principali che costituivano il Sinedrio: Il più alto tribunale -I capi dei sacerdoti in carica (molto influenti) Gli scribi, esperti della legge (in genere appartenevano al gruppo dei farisei) Membri di alcune famiglie sacerdotali
“Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo? ”. 8 Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: ……… L’interrogativo non verte sul discorso fatto da Pietro ma sulla guarigione dello storpio e da chi hanno avuto tale potere (forse anche da satana). Pietro proclama anche davanti a loro il potere che viene da Gesù costituito Salvatore di tutti.
13 Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e considerando che erano senza istruzione e popolani, rimanevano stupefatti riconoscendoli per coloro che erano stati con Gesù; 14 quando poi videro in piedi vicino a loro l’uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa rispondere. I giudici non potevano negare l’evidenza e si riuniscono per prendere una decisione. Decidono cosa?DI METTERE LORO UN BAVAGLIO e proibiscono di continuare a parlare di Gesù.
19 Ma Pietro e Giovanni replicarono: “Se sia giusto innanzi a Dio obbedire a voi più che a lui, giudicatelo voi stessi; 20 noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato”. La risposta degli Apostoli è dettata sicuramente dallo Spirito Santo: E’ un dovere di coscienza di obbedire a Dio prima che agli uomini ( se i due comandi sono in conflitto) – DATE A CESARE QUELLO….
…. tutti glorificavano Dio per l’accaduto. 22 L’uomo infatti sul quale era avvenuto il miracolo della guarigione aveva più di quarant’anni. La guarigione di quest’uomo non può essere negata da nessuno. E’ per questo che sorge spontaneo GLORIFICARE DIO. … e i retti di cuore si convertono. Non tutti
La fede è un dono che Dio elargisce gratuitamenteE’ verità di fede che Dio fa questo dono a tutti almeno una volta nella vita. L’umiltà e la sincerità di cuore ci fanno intuire ed accogliere meglio il dono della fede. ( Ricordiamo la Cananea? Le bastavano le briciole che cadevano dalla mesa del Padrone)
FINE IV lezione