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NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO RIFORMA O PROCESSO DI INNOVAZIONE?. IL QUADRO DI RIFERIMENTO. Le competenze chiave per l’apprendimento permanente D.L.vo 297/94 artt. 7 e 46: competenze collegio docenti D.P.R. 275/99 CCNL 2002-05 artt.24 - 25 CCNL 2002-05 area V artt.1-2 D.Lvo 59/2004.
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NUOVE INDICAZIONIPER IL CURRICOLORIFORMA O PROCESSO DI INNOVAZIONE?
IL QUADRO DI RIFERIMENTO • Le competenze chiave per l’apprendimento permanente • D.L.vo 297/94 artt. 7 e 46: competenze collegio docenti • D.P.R. 275/99 • CCNL 2002-05 artt.24 - 25 • CCNL 2002-05 area V artt.1-2 • D.Lvo 59/2004
LE 8 COMPETENZE CHIAVE (D.M.22 AGOSTO 2007) • Imparare ad imparare • Progettare • Comunicare • Collaborare e partecipare • Agire in modo autonomo e responsabile • Risolvere problemi • Individuare collegamenti e relazioni • Acquisire ed interpretare informazioni
UNA NUOVA PROSPETTIVA DELLA FUNZIONE DOCENTE • Obbligo di coerenza e connessione del POF, del curricolo e delle conseguente azione didattica con obiettivi generali ed educativi dati a livello nazionale • Determinazione curricolo di istituto in relazione integrata ed armonica con il contesto locale
IL REGOLAMENTO DELL’AUTONOMIA • Autonomia didattica: le istituzioni concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali all’apprendimento • Di autonomia organizzativa: le istituzioni adottano ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà progettuale • Di ricerca: le istituzioni singole o tra loro associate esercitano l’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo.. Tenendo conto delle esigenze locali e curando tra l’altro l’innovazione metodologica e disciplinare
IL PROCESSO DI EMANAZIONE • Presentazione documento Cultura scuola persona – 3 aprile 2007 • Invio alle scuole del documento – 15 maggio 2007 • Acquisizione parere CNPI – 27 luglio 2007 • Decreto emanazione delle Indicazioni – 31 luglio 2007 • Direttiva 68 – le misure di accompagnamento – settembre 2007 • Documento 31 gennaio 2008 – le misure di accompagnamento
I PRIMI PASSI ART 1 Decreto 31 luglio – Anno scolastico 2007-08: Utilizzo parti compatibili e coerenti con • POF • Esperienze del contesto scolastico • Esigenze del territorio • Condizioni di fattibilità
IL PRIMO BIENNIO Art 2 Decreto 31 luglio • Verifica della congruità dei contenuti proposti • Verifica articolazione per campi d’esperienza, aree, discipline e competenze, anche al fine di modificazioni e integrazioni
IL PRIMO BIENNIO Art 3 Decreto 31 luglio Nella prospettiva della revisione degli ordinamenti le istituzioni verificano altresì • Efficacia e modalità di attuazione delle indicazioni • Anche attraverso percorsi di ricerca-azione • Artt 4,5,6, DPR 275/99
DALLA DIRETTIVA 68 Settembre– dicembre 2007 • Conoscenza e diffusione documento: docenti – dirigenti – genitori • Raccolta proposte di formazione • Individuare aree di innovazione • Individuare scuole disponibili alla sperimentazione
DAL DOCUMENTO 31 GENNAIO Assi di azione: • Strategie di scuola • Docenti, curricolo, crescita professionale • Dialogo e collaborazione Azioni prioritarie a livello: • Regionale (febbraio-agosto 2008) • Nazionale (febbario-agosto 2008)
Dal documento 31 gennaio 2008 • Docenti, curricolo e crescita professionale Gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di competenza come occasione per riflettere sulle proprie metodologie e sulle finalità complessive del processo di insegnamento / apprendimento
POSSIBILI AZIONI DELLE ISTITUZIONI (direttiva 68) • Costituire gruppi di lavoro per informazione e diffusione Indicazioni (docenti – ds – genitori – ATA) • Impostare discussione organicamente coordinata tesa ad individuare le Indicazioni come occasione per una riflessione sulle finalità del servizio formativo e sul miglioramento della sua qualità
LA STRUTTURA • CULTURA – SCUOLA- PERSONA: la cornice di senso – il ruolo della scuola • L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO: l’ossatura e il collegamento con il curricolo delle istituzioni • LA SCUOLA DELL’INFANZIA: finalità – i campi di esperienza • LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO: finalità - aree e discipline • I TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA/E COMPETENZA/E
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • Ogni campo o disciplina presenta un primo inquadramento concettuale, in forma narrativa, ed una analitica individuazione dei traguardi di competenza da conseguire, al termine di ogni livello scolastico.
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • Per la scuola primaria e secondaria di primo grado, oltre ai traguardi in uscita sono indicati anche obiettivi di apprendimento, sempre distinti per disciplina, ad un maggior livello di dettaglio, per la terza primaria, per la quinta primaria e per la terza secondaria di primo grado.
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • Un’ulteriore scelta strutturale riguarda l’aggregazione delle discipline che sono considerate nella loro specificità, ma vengono proposte all’interno di tre grandi aree disciplinari: area linguistico- artistico- espressiva; area storico-geografica; area matematico-scientifico-tecnologica.
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • Area linguistica-artistico-espressiva: Italiano, Lingue comunitarie, Musica, Arte e immagine, Corpo movimento sport • Area storico-geografico: Storia e Geografia • Area matematico-scientifico-tecnologica: Matematica, Scienze naturali e sperimentali, Tecnologia.
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • Viene sottolineata l’importanza di un insegnamento disciplinare non frammentato, ma capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza • Si favorisce l’interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra insegnanti di discipline diverse.
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • Ad una prima lettura l’impianto curricolare è fortemente centrato sulle discipline e sulla loro articolazione in traguardi – obiettivi di apprendimento, in una logica di verticalità
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • La lista degli obiettivi è stata sfoltita e non scade nei dettagli. Tiene conto degli orientamenti europei, ma è anche attenta ai contenuti più significativi della nostra tradizione culturale. • La didattica delle Indicazioni, senza trascurare una solida competenza strumentale, intende accrescere l’autonomia di pensiero, di studio e di apprendimento dell’alunno.
QUELLO CHE NON C’E’ • Definizione epistemologica delle aree e delle possibili aggregazioni • Indicazioni in ordine alla modalità di progettazione didattica • Una specificità degli obiettivi (termine sparito) • Una scansione degli obiettivi sotto-articolata in annualità • Il riferimento a conoscenze ed abilità • Le educazioni
LE METE • TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: mete di passaggio – piste da percorrere e finalizzazione azione educativa • Necessità di dettagliare per età • Competenze culturali come base per sviluppo delle altre competenze • EDUCARE ISTRUENDO
ALCUNE RIFLESSIONI IN ORDINE A: • Aggregazione ambiti / aree disciplinari • Pratiche didattiche e metodologiche • Forme di valutazione / certificazione competenze • Linee di progettazione didattica • Definizione curricolo di istituto • Scansione curricoli • Progettazione partecipata del curricolo • Sviluppo curricolo primo – secondo ciclo
LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO • Verificare difformità/similarità/integrazione dei traguardi sviluppo competenze rispetto agli Obiettivi formativi (rif. UA del 2004) e/o agli obiettivi educativo-didattici delle proprie programmazioni • Verificare continuità/discontinuità progressione e coerenza tra i traguardi di sviluppo delle competenze per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo • Verificare coerenza e congruenza traguardi sviluppo competenza e gli obiettivi di apprendimento (classi 3a,5,a,e,3a) • Definire obiettivi di apprendimento per anni “mancanti” – da quale ordine di scuola? • Individuare saperi irrinunciabili e esemplari (paradigmatici) • Elaborare esempi di curricoli in verticale o “pezzi” di curricoli • Elaborare un curricolo di scuola sulla cittadinanza • Elaborare un modello di progettazione periodica – definire aspetti irrinunciabili
Domande … comuni • Cosa dobbiamo cambiare nell’organizzazione del nostro insegnamento? • Quali sono le metodologie da acquisire/praticare per una didattica capace di far padroneggiare le competenze di base e trasversali? • Cosa togliere, aggiustare nell’attuale struttura ordinamentale? • Quali i vincoli da superare e le risorse da investire? • Quali le condizioni di fattibilità?
PISTE DI APPROFONDIMENTO • Concetto di competenza : cosa si intende, come si sviluppa, come si apprende e come si valuta • I saperi a scuola: campi di esperienza, aree, discipline, raccordi fra discipline: quale progressione didattica? • I genitori a scuola: come costruire alleanze educative • I genitori ed il curricolo: quale collaborazione • Gli ambienti di apprendimento: gioco, esplorazione, tecnologie, laboratori • Educare a scuola mediante il gruppo: cosa, come • Valorizzare le differenze culturali e le singolarità di ognuno: traduzioni in azioni di aula ed in scelte disciplinari
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • Dunque la prima fase sperimentale di attuazione durerà fino al 2009. • Consentirà alle scuole di conoscere e sperimentare le “nuove” Indicazioni e al Ministero di raccogliere suggerimenti, valorizzare le buone pratiche e favorire processi di condivisione e di sostegno. Dal 2009-2010 le Indicazioni per il curricolo entreranno definitivamente a regime, accompagnate da apposito Regolamento.
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • Le Indicazioni sono proposte culturali ma non toccano l’organizzazione oraria degli insegnanti. • Dopo la sperimentazione dei due anni si procederà a una risistemazione complessiva di tutto il periodo dell’obbligo.
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • Le nuove Indicazioni intendono essere rispettose dell’autonomia degli insegnanti: definiscono i criteri che una buona proposta didattica deve rispettare, ma non prescrivono in modo dettagliato e minuzioso come devono lavorare gli insegnanti. I criteri sostituiscono le ricette, ci si rivolge ad una scuola adulta che, proprio per la libertà di cui può disporre, viene ulteriormenteresponsabilizzata.
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Gruppo di coordinamento • In questa fase importante d’avvio che si svilupperà nel corso del 2007, sono previsti interventi degli Uffici scolastici territoriali, il coinvolgimento dell’Invalsi per il monitoraggio e la valutazione, un piano di ricerca da parte della Agenzia nazionale di sostegno dell’autonomia e, presso il Ministero della Pubblica Istruzione, l’attivazione di un apposito gruppo di coordinamento nazionale con il compito di accompagnare la fase iniziale.
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • Per favorire il confronto, la discussione e la messa in comune di esperienze nella fase sperimentale di applicazione delle Indicazioni, la Direzione Generale degli Ordinamenti realizzerà un’area dedicata all’interno del portale del ministero per le interazioni telematiche necessarie per informare, orientare e documentare.
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • Nella primavera del 2008, dopo la fase di iniziale accompagnamento, è prevista una Consultazione nazionale nelle scuole per la raccolta sistematica e ragionata di commenti, riflessioni e proposte scaturite direttamente dall’esperienza degli insegnanti.
Chissà che un approccio (politico e tecnico) che rovescia i precedenti modi di imporre le riforme ( per cui, oggi, non ci sono Indicazioni da applicare, ma processi reali da promuovere), non sia in grado di far tornare tra i docenti la voglia di farsi nuove domande, il gusto della ricerca, la sfida per un lavoro migliore.
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO • “Le scuole dovranno educare istruendo gli studenti e mettere al centro l’alunno -persona: solo così si riduce il rischio che gli istituti diventino progettifici dove si perde di vista la specificità di ciascun ragazzo. Il curriculum diventa più snello e si privilegiano italiano, matematica, storia e geografia a inglese, informatica e impresa. Prima di passare ad altro, infatti, è fondamentale conoscere l’essenziale”. • Fioroni al termine della presentazione delle Indicazioni il 3 settembre