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Due modi dizionariali di considerare la testa: relazione ipertattica: testa come parte del corpo1) parte ricoperta da pelle e capelli2) parte osseasenso 1: a testa scoperta"lavarsi la testa"una testa bianca"o non ricoperta da testa e capelli: una testa espressiva" (nel senso di volto:
E N D
1. A.J. Greimas analisi del lessema TESTA (da Semantica strutturale, 1966, estratti ed elementi analitici tratti dalle pagine pp.68-84). I corsivi indicano le mie indicazioni aggiuntive.
Obiettivo: Analizzare un lessema e vedere le frasi e i sintagmi in cui esso è implicato
A partire dal dizionario Littré (Lingua francese)?
Testa: parte (...) unita al corpo per mezzo del collo
2. Due modi dizionariali di considerare la testa:
relazione ipertattica: testa come parte del corpo
1) parte ricoperta da pelle e capelli
2) parte ossea
senso 1: “a testa scoperta”
“lavarsi la testa”
“una testa bianca”
o non ricoperta da testa e capelli:
“una testa espressiva” (nel senso di volto: non vale in italiano)?
3. Nel senso 2:
spaccare la testa a qualcuno
rompersi la testa
testa di morto
(in it: avere la testa dura)?
4. in italiano:
testa da biliardo, testa d'uovo, avere una bella testa, testa vuota, testa di legno
cioè: è anche un contenitore (del cervello): “che hai – che ti sei messo - in testa?”
5.
Greimas: altra relazione, ipotattica: testa per indicare organismo integrale : essere vivente in quanto tale o figura umana
1): organismo in quanto unità discreta
“pagheremo un tanto a testa”
“un gregge di cento teste”
2): essere vivente o vita:
“mettere una taglia sulla testa di qualcuno”
3) persona umana:
“le teste coronate”
“una testa calda”
6. In italiano? “Una testa, un voto”
7. Qualche riflessione di Greimas... “Siamo partiti dal lessema testa collocato in alcuni contesti: siamo partiti dall'ipotesi che significhi “parte del corpo”. I contesti che abbiamo raggruppato mettono in evidenza una costellazione di sensi. Intorno all'ipotetico “testa: parte del corpo” una rete di relazioni .
Correlazione fra le variazioni contestuali da una parte e le variazioni di contenuto del lessema osservato”
8. Ipotesi di Greimas: testa ha contenuto negativo: è commutabile con terra, tema, testo...
ma anche contenuto positivo: questo contenuto è una gerarchia di semi (atomi di significato: sono le figure del contenuto) che Greimas chiama “nucleo semico” supponendo che esso sia un minimo permanente in tutte le manifestazioni del semema, un “nucleo semico” (Ns)?
9. Ma se il significato di testa cambia da contesto a contesto (come abbiamo visto) ci deve essere anche qualcos'altro che ne definisce il significato (l'accezione) di volta in volta:
questo qualcosa deve essere “capace di rendere conto dei mutamenti degli effetti di senso che possono essere registrati”
ipotizziamo possa essere considerato un insieme di semi contestuali (variabili semiche) : Cs
10. La totalità dei contesti-occorrimenti esaurisce tutte le variabili semiche, tuttavia il buon senso ci dice che il numero dei semi contestuali è molto più ridotto di quello dei contesti-occorrimenti.
A “spaccare la testa”, “rompersi la testa”, “testa di morto” corrisponde un unico effetto di senso: “parte ossea della testa”. Sembra dunque possibile raggruppare i contesti in classi contestuali: (...) contesti che provocano tutti lo stesso effetto di senso. Possiamo ritenere che il sema contestuale sia il denominatore comune di tutta una classe di contesti”
11. In alcuni casi: più di un sema, ma consideriamo solo il caso più semplice in cui una classe contestuale è definita da un solo sema contestuale. Le definizioni che abbiamo dato del nucleo semico Ns e del sema contestuale Cs si permettono di considerare l'effetto di senso come un semema e di definirlo come la combinazione di Ns e di Cs
12. Torniamo all'analisi del nucleo semico la cui combinazione coi semi contestuali provoca, sul paino del discorso, quegli effetti di senso che abbiamo indicato col nome di sememi
primo nucleo semico: estremità
nuova classe di occorrimenti
13. Estremità + superiorità + verticalità
la testa di un palo
essere alla testa della ditta
avere debito fin sopra la testa
(in italiano: ne ho fin sopra i capelli)?
14. Estremità + anteriorità + orizzontalità + continuità
testa di una trave
testa di un canale
stazione di testa
(in italiano: testa di ponte, villetta caposchiera)?
15. Estremità + anteriorità + orizzontalità + discontinuità
vettura di testa
testa del corteo
prendere la testa (del gruppo)?
(in italiano: testa di serie)?
16. Greimas conclude:
1) in queste espressioni
testa non significa mai parte del corpo
2) primo tratto comune è la presenza del sema estremità
se si combina con verticalità o anteriorità produce: a) dalla testa ai piedi
b) testa-coda (senza né capo né coda)?
cioè: estremità verticale (testa di un palo) o orizzontale (stazione di testa).
chiameremo questo sema:”superatività”
dunque il nucleo semico per questo inventario sarà: “estremità + superatività (anteriorità verticale o orizzontale)”
17. Un altro inventario per il secondo nucleo di testa: sferoidità Sferoidità:
testa di una cometa
testa di spillo
testa di chiodo
(zucca, boccia, nell'italiano familiare)
18. Sferoidità + solidità
rompersi la testa
aver la testa dura
testa d'uovo
19. Sferoidità + solidità + contenente
mettersi in testa una cosa
imbottirsi la testa
(in italiano: fasciarsi la testa)?
possiamo distinguere sferoidità, che è sempre presente, dagli altri semi, che sono solo dovuti alle variabili contestuali
20. Tutti questi contesti riproducono il nucleo descritto in precedenza: la testa è parte del corpo, ma solo se è considerata estremità superativa (deve opporsi a piedi):
infatti la cometa ha testa e coda
la testa di spillo si oppone alla punta
21. Estremità + superatività è dunque la parte comune ai due inventari.
Ma anche sferoidità: l'analisi del primo gruppo di lessemi non aveva tenuto conto della componente dimensionale dello spazio che però vi rientrava a causa del sema sferoidità che presuppone lo spazio come estensione piena o riempibile: l'estremità è concepibile solo come punto terminativo (limite) di uno spazio di superfici o solo come rigonfiamento di uno spazio fatto di volumi
22. Dunque il nucleo di un lessema non è né un sema isolato né un semplice gruppo di semi ma è una costellazione (Hielmslev) di semi appartenenti a vari sistemi, in una certa misura indipendenti
estremità e superatività sono semi autonomi che si presuppongono reciprocamente (altrimenti non potremmo spiegare le manifestazioni linguistiche che abbiamo analizzato) e che si compongono nel nucleo sulla base di una (o più) gerarchie
23. Il semema sarà allora definibile come combinazione di un nucleo semico e dei semi contestuali
nucleo semico=figura nucleare
semi contestuali=classemi
24. Qualche esempio per riflettere E adesso spiegatemi:
il cane abbaia
il commissario alzò il cane
il commissario abbaia
l'orefice assalito dai banditi gli ha tirato una granata
(bomba, frutto o pietra dura?)?
25. Qualche esempio per riflettere sulla nozione di isotopia... (tratto dalle lezioni tenute da U. Eco all'università di Bologna) Bisogna riportare pierino allo zoo
Bisogna riportare il leone allo zoo
il ragazzo guarda la ragazza sulla collina col cannocchiale
26. Il figlio di Carlo mangia la mela.
Lui proprio non gli bada.
Anafora- coreferenza -isotopia: ridondanza di semi contestuali in una sequenza, tutti uguali, in modo che permettano di attivare i significati (sememi) di segni diversi e ambigui secondo gli stessi sensi omogenei (lavorano sul Cs e non sul Ns del semema). Dunque linguaggio è contemporaneamente ambiguo e manipolabile