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DEONTOLOGIA PROFESSONALE DELL’ASSISTENTE SOCIALE. BRESSANONE 21.11.2013 a cura di as dott. MICHELA DI PAOLO as dott. ANTONELLA ZANON. Bressanone 21 novembre 2013 aa ss DI PAOLO e ZANON. L’assistente sociale :
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DEONTOLOGIA PROFESSONALE DELL’ASSISTENTE SOCIALE BRESSANONE 21.11.2013 a cura di asdott. MICHELA DI PAOLO as dott. ANTONELLA ZANON
Bressanone 21 novembre 2013 aa ss DI PAOLO e ZANON L’assistente sociale : È una figura professionale specializzata che opera agendo sulla base di principi e fondamenti di Servizio Sociale, nell’osservanza del Codice Deontologico che orienta le scelte di comportamento nei diversi livelli di responsabilità in cui essa opera. « La professione si fonda sul valore, sulla dignità e sulla unicità di tutte le persone, sul rispetto dei loro diritti universalmente riconosciuti e delle loro qualità originarie, quali libertà, uguaglianza, socialità, solidarietà, partecipazione, nonché sull’affermazione dei principi di giustizia ed equità sociale». art. 5 codice deontologico La comunità professionale è rappresentata dall’ Ordine Regionale degli assistenti sociali, a cui il professionista deve essere iscritto per poter svolgere l’attività di assistente sociale.
Bressanone 21 novembre 2013 aa ss DI PAOLO e ZANON LA RESPONSABILITA’ TUTTI I TITOLI DEL CODICE DEONTOLOGICO SONO CARATTERIZZATI DAL RICHIAMO alla RESPONSABILITA’ dell’ assistente sociale PER OPERARE DELLE SCELTE AFFIDATE ALLA LIBERTA’ E ALL’AUTONOMIA PROFESSIONALE, SCIOLTE DA CONDIZIONAMENTI E COERENTI CON IL CORPUS DEONTOLOGICO
LE AZIONI PROFESSIONALI SONO CONNESSE ALLA RESPONSABILITA’ CONSIDERATA NEL DUPLICE SIGNIFICATO DI “RISPONDERE” AI DOVERI professionali E “RENDERE CONTO” DEI DOVERI ASSUNTI (…) NELL’ACCETTAZIONE CONVINTA E COMPETENTE DEL “PRENDERSI CURA” DELL’ALTRO M. Dal Pra Ponticelli “dizionario di servizio sociale” Carrocci 2005
Bressanone 21 novembre 2013 aa ss DI PAOLO e ZANON • La responsabilità prende forma nell’accettazione del: • Mandato istituzionale • Mandato professionale • Mandato sociale
Bressanone 21 novembre 2013 aa ss DI PAOLO e ZANON La Definizione di mandato Dare e ricevere un mandato significa dare e ricevere un incarico, legittimare un soggetto o un’istituzione a svolgere determinati compiti sulla base di competenze riconosciute e di un contratto esplicito o implicito
Bressanone 21 novembre 2013 aa ss DI PAOLO e ZANON • Il Mandato istituzionale • Identifica il complesso delle funzioni che un professionista è incaricato e pertanto tenuto a svolgere sulla base della normativa generale e specifica che informa l’organizzazione alla quale appartiene e alla quale deve rispondere del suo operato: indica le competenze , i contenuti, le modalità attraverso le quali può e deve operare a favore dei fruitori del servizio che eroga : il mandato istituzionale è interagente con il mandato professionale ed il mandato sociale.
Bressanone 21 novembre 2013 aa ss DI PAOLO e ZANON • Il Mandato professionale • Identifica il complesso delle funzioni e dei compiti della professione storicamente definiti dalla comunità professionale di riferimento nelle diverse espressioni: comunità scientifica, professionale - sulla base dei principi, dei valori, della deontologica, quali si sono andati consolidando nel tempo ed in relazione alle modificazioni delle realtà sociali.
Bressanone 21 novembre 2013 aa ss DI PAOLO e ZANON • Il Mandato sociale • Rappresenta le istanze, gli orientamenti e le attese della società che, attraverso domande esplicite o implicite, sociali e politiche funzionali al benessere dei propri componenti, impegna il legislatore a porre in essere le misure atte a soddisfarle.
Bressanone 21 novembre 2013 aa ss DI PAOLO e ZANON • IL SEGRETO PROFESSIONALE LEGGE 3 APRILE 2001 N. 119 “ DISPOSIZIONI CONCERNENTI L’OBBLIGO DEL SEGRETO PROFESSIONALE PER GLI ASSISTENTI SOCIALI” LA RISERVATEZZA ART. 23 Codice Deontologico “ LA RISERVATEZZA ED IL SEGRETO PROFESSIONALE COSTITUISCONO DIRITTO PRIMARIO DELL’UTENTE E DEL CLIENTE E DOVERE DELL’ASSISTENTE SOCIALE NEI LIMITI DELLA NORMATIVA VIGENTE”
Bressanone 21 novembre 2013 aa ss DI PAOLO e ZANON LAVORO DI GRUPPO TRE COMPITI • Gr 1: identifica la colpevolezza di • ABUSO DELLA PROFESSIONE • GR 2 : identifica le condizioni di legittimità del SEGRETO PROFESSIONALE • GR 3 : identifica la condizione della RISERVATEZZA
Bressanone 21 novembre 2013 aa ss DI PAOLO e ZANON IL CASO L’ impiegato di un distretto territoriale lavora temporaneamente nell’Area Adulti ed assume, in sostituzione del responsabile assente, l’ incarico di intervenire per l’erogazione di contributi economici, accedendo a dati sensibili e protetti dalla privacy. La persona/utente è seguita contemporaneamente dall’ assistente sociale di riferimento. Quando il rapporto professionale si fa più significativo ed intenso, l’assistente sociale incaricato, prospetta alla persona/ utente del Servizio, la possibilità di poter accedere ad un certo intervento economico più rilevante per la famiglia, salvo concordare con la stessa la sua partecipazione alla gestione del denaro ricevuto. La persona/utente segnala il fatto ai responsabili del Servizio e l’assistente sociale viene sospeso dall’attività lavorativa in attesa di un procedimento penale. Viene contemporaneamente segnalato all’ Ordine Professionale.