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Università degli Studi di Messina Dipartimento Clinico e Sperimentale di Medicina e Farmacologia Sezione di Farmacologia. IDENTIKIT DELLO STABILIZZATORE BIMODALE. Edoardo Spina. Epidemiologia del disturbo bipolare. Disturbo bipolare I: prevalenza 0.8-1.6%
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Università degli Studi di Messina Dipartimento Clinico e Sperimentale di Medicina e Farmacologia Sezione di Farmacologia IDENTIKIT DELLO STABILIZZATORE BIMODALE Edoardo Spina
Epidemiologia del disturbo bipolare • Disturbo bipolare I: prevalenza 0.8-1.6% • Disturbi dello spettro bipolare: prevalenza 3-6.5% • Il 30% dei pazienti con sintomi depressivi può avere un disturbo bipolare
Episodi affettivi • depressivi • maniacali • ipomaniacali • misti DSM-IV, 1994
Il sinusoide umorale MANIA Allucinazioni Deliri Ridotto bisogno di sonno Euforia Iperattività Senso di colpa Insonnia precoce Depressione Ansia DEPRESSIONE
I sottotipi del disturbo bipolare • Disturbo bipolare di tipo I • Disturbo bipolare di tipo II • Disturbo ciclotimico • Disturbo bipolare non altrimenti specificato DSM-IV, 1994
Neurobiologia del disturbo bipolare • Fattori genetici • Alterazioni biochimiche o neurochimiche • Alterazioni morfologiche o strutturali • Alterazioni funzionali
Farmaci utilizzati nel trattamento del disturbo bipolare • Litio • Anticonvulsivanti - di 1° generazione: carbamazepina, acido valproico - di 2° generazione: lamotrigina, oxcarbazepina, gabapentina, topiramato • Antipsicotici - tradizionali: aloperidolo, clorpromazina - nuovi: olanzapina, risperidone, quetiapina • Antidepressivi
Che cos’è uno “Stabilizzatore dell’Umore” ? • Definizione ideale: • Efficace nella fase maniacale • Efficace nella fase depressiva • Efficace nella fase di mantenimento (riduce la frequenza e/o la gravità delle ricadute maniacali e depressive) • Non peggiora la mania/depressione o induce viraggio o rapid cycling • Definizioni pratiche: • restrittiva: efficace in almeno due fasi del disturbo bipolare • ampia: efficace in almeno una delle fasi del disturbo bipolare senza indurre un aumento di frequenza e di intensità delle altre fasi
Litio nel disturbo bipolare Fase maniacale • Efficacia documentata, in particolare nella mania con euforia • Può essere utilizzato da solo o in associazione con benzodiazepine o con antipsicotici per la gestione di pazienti agitati o con sintomi psicotici associati Fase depressiva • Efficacia variabile dal 35 all’80% dei pazienti, può essere utilizzato da solo o in associazione con antidepressivi; latenza d’azione fino ad 8 settimane Profilassi • Efficacia documentata in diversi studi in doppio cieco controllati con placebo; il tasso delle recidive entro un anno è risultato del 34% nei pazienti trattati con litio e dell’81% in quelli trattati con placebo
Limiti del litio nel trattamento del disturbo bipolare • Elevato rischio di ricaduta alla sospensione • Refrattarietà alla ripresa del trattamento • Fattori prognostici positivi: - familiarità per il disturbo bipolare - decorso tipo M-D-I (mania-depressione-intervallo libero) • Fattori prognostici negativi: - elevata frequenza di episodi - abuso di sostanze - stati misti - rapid cycling • Effetti indesiderati • Interazioni farmacologiche
Carbamazepina nel disturbo bipolare Fase maniacale • Efficacia documentata, in particolare nella mania disforica • Può rappresentare un’alternativa al litio ed agli antipsicotici nei pazienti in fase maniacale che non tollerano questi farmaci, o che non rispondono ad essi, o in cui essi sono controindicati Fase depressiva • Efficacia poco documentata Profilassi • Efficacia generalmente minore rispetto al litio • Più efficace rispetto al litio nei pazienti senza familiarità per disturbo bipolare o con un decorso a cicli rapidi
Valproato nel disturbo bipolare Fase maniacale • Efficacia documentata, in particolare nella mania disforica e nel trattamento degli stati misti e dei pazienti con cicli rapidi • Farmaco di prima scelta nella mania disforica, può rappresentare un’alternativa al litio in pazienti con mania classica che non tollerano questo farmaco o in cui esso è controindicato Fase depressiva • Efficacia poco documentata Profilassi • Efficacia sostanzialmente sovrapponibile al litio • Può essere usato in alternativa al litio nei pazienti che non tollerano questo farmaco o in cui esso è controindicato • Può essere associato al litio nei pazienti che non rispondono o rispondono parzialmente a questo farmaco, compresi i rapid cyclers
Lamotrigina nel disturbo bipolare • efficace nella depressione bipolare e nella profilassi delle ricadute depressive • favorevole profilo di tollerabilità • basso potenziale di interazioni farmacologiche
Limiti di altri farmaci utilizzati nelle diverse fasi del disturbo bipolare Antipscotici tradizionali • effetti extrapiramidali • aumento della frequenza, durata ed intensità delle fasi depressive Antidepressivi • viraggio maniacale switching • precipitazione di un decorso a cicli rapidi
Utilizzazione dei nuovi antipsicotici nel disturbo bipolare Razionale farmacologico
Amisulpride Aripiprazolo Clozapina Olanzapina Quetiapina Risperidone Sertindolo Ziprasidone Antipsicotici di seconda generazione
Antipsicotici di seconda generazione Minori effetti indesiderati Spettro di efficacia più ampio
Nuovi antipsicotici: classificazione farmacodinamica M1 5-HT2A 5-HT2A H1 5-HT1A α1 MARTA Clozapina Olanzapina Quetiapina α1 SDA Risperidone Ziprasidone α2 5-HT2C 5-HT3 D2 D2 D3 5-HT6 5-HT7 5-HT2A ANTAGONISTI SELETTIVI D2-D3 Amisulpride 5-HT1A AGONISTI DOPAMINERGICI PARZIALI Aripiprazolo D2 D2 D3 D3
Meccanismo d’azione dei nuovi antipsicotici • Antagonismo recettoriale 5-HT2A/D2 (maggiore affinità per i recettori 5-HT2A che per i recettori D2) • Rapida dissociazione dal recettore dopaminergico D2 • Maggiore affinità per i recettori D2 mesolimbici e mesocorticali rispetto a quelli nigrostriatali • Azione su altri recettori (5-HT1A, 5-HT1D, 5-HT2C, 5-HT3, 5-HT6, 5-HT7, adrenergico, colinergico muscarinico, NMDA, GABA) con azione modulatoria sul rilascio di altri neurotrasmettitori • Agonismo parziale dei recettori D2 • Attivazione di meccanismi di plasticità cellulare e neuroprotezione
Meccanismo d’azione dei nuovi antipsicotici • Antagonismo recettoriale 5-HT2A/D2 (maggiore affinità per i recettori 5-HT2A che per i recettori D2)
Ruolo dei recettori 5HT2A nel meccanismo d’azione degli antipsicotici DA 5HT
Ruolo dei recettori 5HT2A nel meccanismo d’azione degli antipsicotici La stimolazionedei recettori 5-HT2A inibisce il rilascio di dopamina DA 5HT
DA 5HT Corteccia prefrontale Gangli della base Miglioramento dei sintomi cognitivi Minore incidenza di EPS Ruolo dei recettori 5HT2A nel meccanismo d’azione degli antipsicotici La stimolazionedei recettori 5-HT2A inibisce il rilascio di dopamina Gli antipsicotici atipici aumentanoil rilascio di dopaminabloccando i recettori 5-HT2A
Meccanismo d’azione dei nuovi antipsicotici • Antagonismo recettoriale 5-HT2A/D2 (maggiore affinità per i recettori 5-HT2A che per i recettori D2) • Rapida dissociazione dal recettore dopaminergico D2
Am J Psychiatry 158: 360-369, 2001 Does fast dissociation from the dopamine D2 receptor explain the action of atypical antipsychotics? A new hypothesis Kapur and Seeman “All antipsychotics block dopamine D2 receptors, but some dissociate from the receptors more quickly than others”
Legame degli antipsicotici ai recettori D2 Seeman e Tallerico, 1998
Studi di neuroimaging (PET e SPECT) Proprietà di occupazione recettoriale della quetiapina: • occupazione transitoria dei recettori D2 striatali • affinità più elevata verso i recettori 5HT2 rispetto ai D2 • emivita di occupazione recettoriale: D2 : 10 ore 5HT2 : 27 ore • occupazione preferenziale dei recettori extrastriatali Kapur et al., 2000, Gefvert et al, 2001
n=4 n=4 n=3 n=1 Dose di quetiapina: occupazione D2 / occupazione 5HT2 Serotonin 5HT2 [Frontal cortex] 80 % Receptor occupancy PET 70 60 50 Dopamine D2 [Putamen] 40 n=4 30 n=3 20 10 0 n=1 n=2 -10 -20 300 450 600 750 150 Quetiapine dose (mg/day) Gefvert et al, 2001
Antipsicotici di seconda generazione: indicazioni Clozapina Indicata esclusivamente per pazienti schizofrenici resistenti al trattamento, cioè pazienti che non rispondono o non tollerano i neurolettici classici. Risperidone Trattamento delle psicosi schizofreniche acute e croniche. Trattamento dell’episodio di mania nel disturbo bipolare. Olanzapina Trattamento della schizofrenia. Trattamento dell’episodio di mania. Prevenzione dei nuovi episodi di malattia in pazienti con disturbo bipolare.
Antipsicotici di seconda generazione: indicazioni Quetiapina Trattamento delle psicosi acute e croniche, inclusa la schizofrenia e gli episodi di mania associati a disturbo bipolare. Amisulpride Trattamento dei disturbi psicotici acuti e cronici nei quali i sintomi positivi e/o negativi sono prevalenti, includendo i pazienti caratterizzati da sintomi negativi predominanti. Aripiprazolo Trattamento della schizofrenia.
Mania Bipolare ElevatedMood Mania Threshold Severity Major Depression Threshold DepressedMood Manning et al., 2002
Efficacia antimaniacale: YMRS 12 alla fine dello studio p=.012 Olanzapina (5-20 mg/die) 90 p=.624 Valproato (500-250 mg/die) 78.6% 80 Aloperidolo (3-15 mg/die) 65.8% n=220 p=.039 70 Olz + Li o VPA 57.7% n=114 55.7% Monoterapia: Li o VPA 60 47.2% n=234 n=219 50 Percentuale di Pazienti in remissione n=125 34.1% 40 n=123 30 20 10 0 vs Valproato 3 sett vs Aloperidolo 6 sett Coterapia vs Monoterapia 6 sett Tohen et al., 2002
Quetiapina nella mania bipolare Vieta et al., 2005
Quetiapina nella mania bipolare Response rate Remission rate Vieta et al., 2005
Quetiapina nella mania bipolare Response rate Remission rate Sachs et al., 2004
Antipsicotici nel disturbo bipolareEffetti a breve termine – Meccanismo dell’azione antimaniacale • Antipsicotici tradizionali - Blocco recettori D2 postsinaptici nel sistema limbico • Antipsicotici atipici • Blocco recettori D2 postsinaptici nel sistema limbico • Normalizzazione della trasmissione aberrante attraverso il blocco multirecettoriale
Depressione Bipolare ElevatedMood Mania Threshold Severity Major Depression Threshold DepressedMood Manning et al., 2002
placebo solo OLZ OLZ+FLX Arch. Gen. Psychiatry 2003 Tohen et al 2003; Arch. Gen. Psych. • N= 833, BIP I in fase depressiva, 8 settimane OLZ (5 -20 mg/die) vs. OLZ + FLX (6 – 25; 6 – 50; 12 - 50 mg/die) vs. Placebo P<.02
Quetiapina nella depressione bipolare: studio BOLDER I • Effetti indesiderati • secchezza delle fauci • sedazione • sonnolenza • vertigine • stipsi Calabrese et al., 2005
Quetiapina nella depressione bipolare: studio BOLDER II Thase et al., 2006
20 ottobre 2006 La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato la Quetiapina nel trattamento della depressione bipolare • …Quetiapina è il primo antipsicotico approvato dall’FDA per il trattamento degli episodi sia depressivi che maniacali in corso di disturbo bipolare… • …La dose raccomandata è di 300 mg in singola somministrazione, raggiunta al quarto giorno di trattamento dopo una fase di titolazione… • …Il programma di sviluppo clinico prevede la valutazione dell’uso di Quetiapina nel mantenimento del disturbo bipolare…
Antipsicotici nel disturbo bipolareEffetti a breve termine – Meccanismo dell’azione antidepressiva • Antipsicotici tradizionali Nessun effetto antidepressivo - Possibile depressione per eccessivo blocco D2 • Antipsicotici atipici Effetto antidepressivo - Blocco 5HT2A - Agonismo parziale 5HT1A - Aumento dei livelli di NA e DA nella corteccia prefrontale
Presente nello striato, nella corteccia e nel talamo. Il suo blocco aumenta il release della DA principalmente nello striato e nella corteccia 5HT2A Presente nella corteccia aumenta il release della DA corticale 5HT1A
DA 5HT Corteccia prefrontale Gangli della base Miglioramento dei sintomi cognitivi Minore incidenza di EPS Ruolo dei recettori 5HT2A nel meccanismo d’azione degli antipsicotici La stimolazionedei recettori 5-HT2A inibisce il rilascio di dopamina Gli antipsicotici atipici aumentanoil rilascio di dopaminabloccando i recettori 5-HT2A
1000 1000 1000 100 100 100 10 10 10 Receptor Affinities ((1/Ki) x 100) Receptor Affinities ((1/Ki) x 100) Receptor Affinities ((1/Ki) x 100) 1 1 1 0.1 0.1 0.1 D2 5HT2A 5HT2C 5HT1A 5HT1D 5HTT NAT D2 5HT2A 5HT2C 5HT1A 5HT1D 5HTT NAT D2 5HT2A 5HT2C 5HT1A 5HT1D 5HTT NAT 1000 1000 Binding 100 100 Functional Activity Receptor Affinities Receptor Affinities 10 10 ((1/Ki) x 100) ((1/Ki) x 100) 1 1 0.1 0.1 D2 5HT2A 5HT2C 5HT1A 5HT1D 5HTT NAT D2 5HT2A 5HT2C 5HT1A 5HT1D 5HTT NAT Affinità dei nuovi antipsicotici nei confronti dei recettori serotoninerigici 5HT2A e dopaminergici D2 Individual Receptor Affinities ((1/Ki) x 100) Risperidone Olanzapine Quetiapine Ziprasidone Aripiprazole‡ Schmidt et al 2001; ‡Shapiro et al 2003; Stahl & Shayegan 2004
Ruolo dei recettori 5HT1A nel meccanismo d’azione degli antipsicotici • Se una molecola ha proprietà 5-HT1A agonistiche • Le azioni presinaptiche possono potenziare la disinibizione neuronale 5-HT • Le azioni postsinaptiche possono potenziare gli effetti cognitivi • L’aumento prefrontale di DA e NA è bloccato dai 5-HT1A antagonisti Potenziamento selettivo del rilascio corticale di DA rispetto allo striato con possibile ed aumento del rilascio prefrontale di NA e 5-HT Miglioramento dei sintomi negativi, cognitivi e depressivi