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LA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO2 PUNTI DI VISTA DIVERSI NELLA NEUROLOGIA CLASSICA:SCHEMA CORPOREO: mappa inconscia, costantemente aggiornata dalle afferenze periferiche, che permette di localizzare le parti del corpo in vista dell'azioneIMMAGINE CORPOREA: conoscenza pi
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1. RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO Prof.ssa Maria, Fara De Caro
Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche
2. LA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO
2 PUNTI DI VISTA DIVERSI NELLA NEUROLOGIA CLASSICA:
SCHEMA CORPOREO: mappa inconscia, costantemente aggiornata dalle afferenze periferiche, che permette di localizzare le parti del corpo in vista dell’azione
IMMAGINE CORPOREA: conoscenza piů esplicita, cosciente della morfologia del nostro corpo.
5. La rappresentazione del corpo
Oggi nelle neuroscienze e in neuropsicologia si parla di
RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO: insieme di circuiti corticali-sottocorticali che ci permettono di mantenere la cognizione circa la posizione, la configurazione e il senso di appartenenza del nostro corpo
6. Costruzione multimodale
della rappresentazione corporea
La cognizione del nostro corpo deriva da un costante confronto e dalla somma delle informazioni provenienti dai vari sensi (integrazione multisensoriale).
Il ruolo che riveste l’integrazione multisensoriale č dimostrato da 2 situazioni:
Conflitto tra le informazioni provenienti da due canali sensoriali diversi.
Quadri clinici in cui si perde un tipo di informazione sensoriale.
7. Esempio: Illusione di Pinocchio
Un soggetto bendato si tocca la punta del naso con l’indice.
Applicando una vibrazione ai muscoli del braccio si provoca l’illusione di distendere l’avambraccio.
contrasto tra informazione tattile e propriocettiva
sensazione che il dito/naso si allunghino
Il conflitto tra le modalitŕ sensoriali distorce la rappresentazione della superficie corporea.
8. Esempio: estinzione del doppio stimolo.
A seguito di una lesione cerebrale, il paziente non percepisce piů gli stimoli controlaterali al lato della lesione cerebrale (controlesionali), quando vengono presentati assieme a stimoli somministrati dallo stesso lato della lesione (ipsilesionali).
Gli stimoli controlesionali vengono invece percepiti quando sono presentati da soli.
9. RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO
Innata o Acquisita?
E’ molto probabile che elementi acquisiti e congeniti contribuiscano alla sua costruzione.
La rappresentazione del nostro corpo č plastica,
puň modificarsi con l’esperienza.
Puň includere strumenti che impariamo ad adoperare per aumentare le nostre potenzialitŕ d’azione.
10.
Esempio:
Nel lobo parietale ci sono dei neuroni che rispondono a stimoli tattili sulla mano e a stimoli visivi somministrati in vicinanza della mano (spazio peripersonale).
Un macaco viene istruito a raccogliere il cibo con un rastrello.
L’addestramento provoca un cambiamento nella risposta dei neuroni:
cominciano a rispondere a stimoli visivi anche lontani dal corpo, purché vicini all’estremitŕ dello strumento.
11.
Esiste una rappresentazione del corpo, o neuromatrice, parzialmente indipendente dall’esperienza e resistente anche a importanti modificazioni fisiche della struttura del nostro corpo.
Sarebbe presente fin dalla nascita e mantenuta all’interno di un circuito cortico-sottocorticale.
12.
Esempio: fenomeno dell’arto fantasma
Dopo l’amputazione di un arto, molti pazienti provano la vivida sensazione che l’arto amputato sia ancora presente, che possano descriverne la posizione o muoverlo spontaneamente
Il fenomeno č presente anche in soggetti affetti da aplasia congenita (mancanza di una parte del corpo fin dalla nascita)
13. Il senso di appartenenza al proprio corpo
Puň essere perso in particolari condizioni, patologiche o indotte sperimentalmente: esperienze extracorporee (OBE), in cui il soggetto ha la sensazione di fluttuare fuori dal proprio corpo e di osservare se stesso da questa nuova posizione
La giunzione temporo-parieto-occipitale potrebbe essere responsabile delle manifestazioni di OBE.
Alla base vi č probabilmente una disgregazione dell’integrazione di informazioni tattili, visivi, propriocettive e vestibolari.
14. Il senso di “agente” nell’esecuzione di azioni
Alla base vi sarebbero dei meccanismi cerebrali che comparano costantemente i programmi motori preparati per eseguire una determinata azione con il risultato di tale azione
Una disfunzione di questo sistema di comparazione puň provocare delle manifestazioni patologiche
Esempio:
Delirio di influenzamento: si ha la sensazione che i propri movimenti siano provocati da una volontŕ altrui; Es: pazienti schizofrenici dovevano eseguire determinati gesti e, osservando un monitor, decidere la mano che vedevano muoversi fosse effettivamente la loro o, come accadeva, quella di un esaminatore che eseguiva gli stessi gesti o gesti diversi;
15. I disturbi dell’orientamento corporeo-1
Per lesione dell’emisfero sinistro:
l’autotopoagnosia: alterata localizzazione di parti del proprio corpo;
l’agnosia digitale: disturbo relativo al riconoscimento delle dita della mano;
disorientamento destra-sinistra;
16. I disturbi dell’orientamento corporeo-2
Per lesione dell’emisfero destro:
Negligenza Spaziale Unilaterale (NSU)personale: si ignorano gli arti controlaterali alla lesione.
NSU motorio: non si muovono gli arti controlesionali in assenza di disturbi motori primari;
Somatoparafrenia: si nega che gli arti controlaterali alla lesione siano i propri (fase acuta di un evento cerebrovascolare); Es: mano della nipote