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Le fasi della scrittura. La produzione di un testo funzionale è un processo. Deve portare alla risoluzione di un problema – comunicare funzionalmente informazioni, convincere, indurre ad intraprendere un’azione. Le norme interpuntorie.
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Le fasi della scrittura La produzione di un testo funzionale è un processo. Deve portare alla risoluzione di un problema – comunicare funzionalmente informazioni, convincere, indurre ad intraprendere un’azione.
Le norme interpuntorie La punteggiatura ha la funzione di esprimere le relazioni che esistono al livello sintattico, e di segnare le pause della lettura. Per molti versi, l’uso della punteggiatura è soggettivo; tuttavia esistono criteri di impiego fondamentali dei vari segni di punteggiatura che ne determinano un uso forzato.
La virgola , La virgola indica la più piccola interruzione possibile nel discorso. Nella scrittura del testo la virgola segue immediatamente il carattere precedente ed è seguita da uno spazio bianco. L’uso della virgola è abbastanza soggettivo, e in genere è suggerito da motivi di leggibilità del testo; in linea di massima un uso troppo scarso della virgola rende difficile la lettura e talvolta ambiguo quanto scritto, e per contro il suo impiego eccessivo frammenta inutilmente il nostro discorso. All’interno di una proposizione soggetto-predicato-oggetto la virgola non deve mai separare il soggetto dal predicato e il predicato dal suo oggetto (es: «Lo scrittore scrive un racconto» e non «Lo scrittore, scrive un racconto» oppure «Lo scrittore scrive, un racconto»). È invece possibile inserire un inciso racchiuso tra due virgole (es: «Lo scrittore, ispirato, scrive un racconto»).
Un uso molto particolare della virgola è la funzione olofrastica (detta anche rematica o emotiva) per separare un solo termine che logicamente abbia funzione di frase (es: «Camminava, solo, nella strada buia», dove quel «solo» deve essere marcato per conferirgli appunto maggiore significazione); La virgola può inoltre essere utilizzata per segnalare una discontinuità logica o grammaticale nella costruzione del discorso, come nei casi di contrazione (es: «A Paolo piace molto leggere, a Giovanni poco») e di falsa correlazione (es: «Che sarà, sarà»).
Il punto e virgola ; Il punto e virgola indica un’interruzione nel discorso maggiore di quella segnalata dalla virgola. Nella scrittura del testo il punto e virgola segue immediatamente il carattere precedente ed è seguito da uno spazio bianco.
Il punto. Il punto indica un’interruzione di carattere conclusivo e di entità superiore a quella degli altri segni interpuntori. Nella scrittura del testo il punto segue immediatamente il carattere precedente ed è seguito da uno spazio bianco. Il punto segna la conclusione di un periodo, e il carattere successivo deve essere maiuscolo (cfr parte dedicata al maiuscolo). Può seguire un’abbreviazione (es: «Egr. Dott. Bianchi»).
Una serie di tre punti può essere usata per indicare una sospensione del discorso, e il testo successivo è sempre preceduto da uno spazio bianco (es:«Desidero… la felicità!») oppure essere associata ad un altre segno di interpunzione (es: «Cosa desidero?... Fammici pensare…»). Quando la sospensione termina il periodo, i punti possono restare tre o diventare quattro: l’essenziale è seguire un uso coerente all’interno di uno stesso testo. La serie di tre punti può indicare omissione, ma in questo caso è preferibile metterla tra parentesi tonde o quadre.
Il punto interrogaqtivo (?) Il punto interrogativo indica un’interruzione con tono di domanda. Nella scrittura del testo il punto interrogativo segue immediatamente il carattere precedente ed è seguito da uno spazio bianco. I suoi usi sono in casi di interrogazione diretta o di dato incerto.
Il punto esclamativo! Il punto esclamativo indica un’interruzione con tono enfatico o imperativo. Anche esso segue immediatamente il carattere precedente ed è seguito da uno spazio bianco. Può sottolineare un ordine, un avvertimento (es: «Attento! Vieni qui subito!» o conferire enfasi («Mamma mia, che paura!»).
I due punti: I due punti indicano un’interruzione con tono sospensivo, la cui entità sia minore a quella del punto. Anche in questo caso nella scrittura del testo seguono immediatamente il carattere precedente e sono seguiti da uno spazio bianco. I due punti possono introdurre un elenco (es: «le nostre specialità: pasta al ragù, risotto agli scampi, bollito misto»), possono introdurre una frase che spieghi ampli o concluda il discorso precedente (es: «Ormai era evidente: tutto l’organico della ditta voleva le dimissioni del direttore»), possono introdurre un’enunciazione diretta («Ecco cosa voglio: una macchina nuova») o una prosecuzione grammaticale della frase precedente enfatizzandola (es: «Nessuna nuova: buona nuova»).
I due punti, inoltre, possono essere usati per introdurre tratti di testo fortemente distinti dal testo corrente, quali citazioni, esempi, formule, elenchi. Nelle trascrizioni di dialoghi, i due punto introducono le battute dei diversi personaggi (es: «Amleto: Fragilità, il tuo nome è donna»).