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LE 4 FASI DELLA DIAGNOSI DI IPERLIPOPROTEINEMIA. Uomo di 52 anni, altezza 175, peso 87 Kg, BMI 28 Colesterolo totale 320 Colesterolo HDL 45 Trigliceridi 150 Colesterolo LDL 245 PA 135/90 Fumatore Non diabete. LE 4 FASI DELLA DIAGNOSI DI IPERLIPOPROTEINEMIA.
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LE 4 FASI DELLA DIAGNOSI DI IPERLIPOPROTEINEMIA Uomo di 52 anni, altezza 175, peso 87 Kg, BMI 28 Colesterolo totale 320 Colesterolo HDL 45 Trigliceridi 150 Colesterolo LDL 245 PA 135/90 Fumatore Non diabete
LE 4 FASI DELLA DIAGNOSI DI IPERLIPOPROTEINEMIA • Definizione del tipo di Dislipidemia • Colesterolo totale, colesterolo HDL, trigliceridi (lipidogramma e classificazione di Fredrickson) • Diagnosi differenziale tra forme primitive (genetiche) e forme secondarie. Identificazione delle principali forme secondarie • Creatininemia, azotemia, es urine, glicemia, curva da carico orale di glucosio, FT3, FT4, TSH, transaminasi, fosfatasi alcalina, GT, bilirubinemia, amilasemia • Esame clinico • Ricerca di xantomi (tendinei, piani, eruttivi), xantelasmi, • presenza di complicanze dell’arteriosclerosi (pregresso IMA, aterosclerosi carotidea, vasculopatia periferica ecc.) • Indagine familiare • Ricerca di anamnesi positiva per eventi cardiovascolari precoci nei familiari di 1° grado, studio dell’iperlipoproteinemia nei familiari affetti (costruzione di alberi)
Ipercolesterolemia familiare (FH) • Caratteristiche cliniche eterozigote • ipercolesterolemia: LDL-C 95° percentile (195 mg/dL) • xantomi tendinei : tendine Achille, estensori dita,tricipite (duri, mobili), tibia, inserimento tendinepatellare (non mobile), frequenti tendiniti • arco corneale • CHD precoce Gli eterozigoti sono 1 su 500 nella popolazione generale. Presentano fin dalla nascita valori circa doppi di colesterolo LDL rispetto alla norma, cominciano a manifestare di solito a partire dai 30 anni xantomi cutanei e segni clinici di ischemia coronarica.
Step 1 Identificazione del paziente Sicura >8 Probab. 6-8 Possib. 3-5 Fondazione SISA - LIPIGEN
Le Ipercolesterolemie Genetiche • Ipercolesterolemia Poligenica • Interazione di fattori genetici multipli con fattori ambientali (dieta) • Iperlipidemia Familiare Combinata • Aumentata produzione epatica di ApoB e di VLDL con conseguente estrema variabilità del fenotipo dislipidemico nel soggetto e nei familiari. • Ipercolesterolemia Familiare • Patologia autosomica dominante a carico del recettore delle LDL (forma classica) o altre forme
Cosa si sarebbe dovuto fare alla diagnosi di dislipidemia • Diagnosi di tipo di dislipidemia • Diagnosi differenziale tra forme primitive e forme secondarie • Valutazione del rischio CV globale • Inizio della terapia appropriata, fissando gli obiettivi terapeutici
Le interazioni moltiplicative tra i fattori di rischio “Nove fattori di rischio, facilmente misurabili, “spiegano” oltre il 90% degli infarti miocardici” • Questi fattori sono: Fumo Ipertensione Diabete Dislipidemia Obesità addominale Stress, Inattività fisica Scarsa assunzione di frutta e verdura Nulla assunzione di alcol L’associazione di più fattori di rischio moltiplica la probabilità di infarto Chi presenta tutti i nove fattori ha una probabilità di infarto che è più di 330 volte superiore a quella di chi non ne ha nessuno Studio INTERHEART Lancet 2004;364:937-952
Buon senso clinico e algoritmi Rischio Intermedio Basso rischio Alto rischio Esami strumentali
Mortalità % a 6 anni per Indice di Winsor Newman AB et al. ATVB 1999;19:538-545
Indice di Winsor Metodologia rapida e poco costosa per diagnosi di arteriopatia obliterante. Ben standardizzata e relativamente semplice Predittiva di Morbilità e Mortalità cardiovascolare Informazione aggiuntive sul rischio cardiovascolare in persone > 50 anni (fumatori, diabetici)
Spessore Medio IntimaleCome si misura - 2 • Valutazione eco-Doppler • Videoregistrazione • Stampa immagine da videoregistratore • Scansione immagine o cattura da video • Ottimizzazione immagine con ausilio computer • Analisi per mezzo di apposito software di 3 segmenti di a. carotide comune 1 cm prossimalmente al bulbo e privi di placche Riproducibilità: CC (r 0,96) CV (3,3%)
Valore delle varie indagini strumentali • Indice caviglia-braccio (Winsor): soggetti >50 anni con rischio cardiovascolare intermedio o alto (es. fumatori o diabetici) • Ultrasonografia carotidea: utile in soggetti asintomatici >45 anni • Reattività vascolare dell’arteria brachiale: utilità nella pratica clinica ancora non dimostrata Prevention conference V, Circulation 2000;101:e16-e22
Cosa si sarebbe dovuto fare alla diagnosi di dislipidemia • Diagnosi di tipo di dislipidemia • Diagnosi differenziale tra forme primitive e forme secondarie • Valutazione del rischio CV globale • Inizio della terapia appropriata, fissando gli obiettivi terapeutici
Statine: meccanismo di inibizione Recettore LDL Acetato HMG-CoAReduttasi Colesterolo LDL
Sinvastatina Atorvastatina Rosuvastatina
Le due fonti di colesterolo Adattato da Ginsberg HN, Goldberg IJ. In Harrison’s Principi di Medicina Interna. 14a ed. New York: McGraw-Hill, 1998:2439-2450;Shepherd J. Eur Heart J Suppl 2001; 3(suppl E): E2-E5; Homan R, Krause BR. Current Pharm Design 1997; 3: 29-44.
Doppia inibizione dell’assorbimentoe della produzione di colesterolo 25% con la dieta Produzione endogena di colesterolo (VLDL, IDL, LDL) Assorbimento intestinale del colesterolo (chilomicroni, TG, fitosteroli) Colesterolo Fegato 75% biliare assorbito Colesterolo Il colesterolo intestinale deriva dalla bile (~75%) e dalla dieta (~25%)1 Circa il 50% viene assorbito nel plasma2 Colesterolo sintetizzato Intestino tenue Duplice inibizione STATINA I livelli plasmatici di colesterolo derivano sia dalla produzione sia dall’assorbimento intestinale Vaso sanguigno EZETIMIBE VLDL = lipoproteine a densità molto bassa IDL = lipoproteine a densità intermedia TG = trigliceridi 1. Shepherd J. Eur Heart J Supplements. 2001:3(suppl E): E2-E5. 2. Homan R et al. Curr Pharm Design. 1997;3:29-44.
L’assorbimento del colesterolo EZETIMIBE Lume Intestinale Linfa Enterocita Colesterolo NPC1L1 ACAT Colesteroloesterificato ABCG5/G8 Altmann SW et al.Niemann-Pick C1 Like 1 protein is critical for intestinal cholesterol absorption. Science 2004;303:1201-1204
DISLIPIDEMIE IPERCOLESTEROLEMIE IPERTRIGLICERIDEMIE IPERLIPEMIA COMBINATA
Farmaci ipotrigliceridemizzanti Fibrati bezafibrato gemfibrozil fenofibrato Benfluorex colestiramina detastrano Omega 3 trigliceridi (PUFA)
DISLIPIDEMIE IPERCOLESTEROLEMIE IPERTRIGLICERIDEMIE IPERLIPEMIA COMBINATA
Alcune caratteristiche dell’iperlipidemia familiare combinata • Frequente presenza di familiarità positiva per diabete • Maggiore evidenza fenotipica in presenza di soprappeso ed obesità • Difficile diagnosi in età infantile ed adolescenziale • Discreta sensibilità alla dieta
IPERLIPIDEMIA FAMILIARE COMBINATA Raggiungere prima gli obiettivi di colesterolo LDL (statina) Aggiungere, se necessario, terapia con fenofribato
ALCUNE CARATTERISTICHE DELLE TRE PIU’ FREQUENTI DISLIPIDEMIE ATEROGENE