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Accanto a ogni esame di laboratorio dovrebbero essere indicati due numeri

Accanto a ogni esame di laboratorio dovrebbero essere indicati due numeri (uno più alto e uno più basso del valore indicato) che corrispondono a ± 2 DS. Come avremo occasione di vedere la maggioranza delle prove varia con l’età e con il sesso. Purtroppo i valori normali di confronto

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Accanto a ogni esame di laboratorio dovrebbero essere indicati due numeri

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Presentation Transcript


  1. Accanto a ogni esame di laboratorio dovrebbero essere indicati due numeri (uno più alto e uno più basso del valore indicato) che corrispondono a ± 2 DS.

  2. Come avremo occasione di vedere la maggioranza delle prove varia con l’età e con il sesso. Purtroppo i valori normali di confronto non sono rapportati a quelli dei bambini, ma quasi sempre agli adulti. Ciò crea nella famiglia inutili ansie.

  3. il “p” e il t-test • si tratta di un’ipotesi statistica per • stabilire la significatività della • differenza fra le medie di due gruppi p<0,001 significa che c’è meno di una probabilità su 1.000 che il fenomeno osservato sia dovuto al caso p<0,05 significa che c’è meno di una probabilità su 20 che il fenomeno osservato sia dovuto al caso

  4. Intervallo di confidenza IC 95% 20-24 • Indica l’ampiezza dei valori dai quali è stato ricavato • il parametro; viene stabilito che questo intervallo deve • comprendere il 95% dei valori studiati. • I punti terminali dell’IC vengono chiamati “limiti di • confidenza”. • Più stretto è l’intervallo e maggiore significato ha • il valore del parametro studiato.

  5. odds ratio • è il rapporto di una parte con il rimanente • -è un modo di esprimere la probabilità che un evento • particolare avvenga • -in epidemiologia esprime un concetto molto vicino • al rischio relativo Corrisponde al valore dato a un cavallo prima della corsa.

  6. Molti di questi parametri rappresentano elementi essenziali nella valutazione EBM

  7. Risposta immunologica alle vaccinazioni • proprietà biologiche del vaccino (singole componenti, microrganismi uccisi o vivi) • natura chimica degli antigeni vaccinali (polisaccaridica, proteica, DNA) • stato immunologico del ricevente (età, immunosoppressione, malattie concomitanti) • interferenza immunologica (anticorpi materni, trasfusioni, immunizzazione passiva) • via di somministrazione del vaccino (parenterale, mucosale)

  8. Risposta immunologica alle vaccinazioni Proprietà biologiche del vaccino Proprietà biologica Esempi Protezione Agenti citopatici Virus Vaiolo Disseminazione sistemica Poliovirus Anatossine T, DT, dT Agenti modicamente citopatici VZV Fase latente Morbillo Reservoire Lenta replicazione anticorpi neutralizzanti immunità cellulare + anticorpi neutralizzanti

  9. ( Natura chimica del vaccino Antigeni polisaccaridici (T-indipendenti) - assenza di T e B di memoria - le PC producono anticorpi IgM a bassa affinità - una buona risposta anticorpale inizia solo dopo 2 anni di età T B Y vaccini polisaccaridici contro pneumococco, meningococco, Hib

  10. Compartimentalizzazione della risposta anticorpale ad antigeni polisaccaridici: ruolo della zone marginale della milza Seno marginale Polpa rossa Centro germinativo Area T Zona marginale Arteriola centrale

  11. Commissione parlamentare per l’infanzia 16 marzo 2004 Paragrafo: le strutture e l’organizzazione per la pratica delle vaccinazioni a pag. 178 “L’apporto dei pediatri di famiglia non sempre è sufficientemente valorizzato in tutte le regioni”

  12. Nella definizione di un calendario per le vaccinazioni è necessario tener conto di di numerose componenti

  13. Età di somministrazione della prima dose • persistenza degli anticorpi di origine materna • importanza dell’immunità umorale, trasmessa • dalla madre, nella prevenzione della malattia • capacità di risposta all’antigene a seconda • dell’età • età d’inizio della malattia

  14. Quantità di antigene per ogni dose

  15. Intervallo fra le dosi

  16. Numero di dosi

  17. Tendenza al “ribasso”

  18. Vaccinazione primaria e richiami

  19. Vie di somministrazione • Via intramuscolare • Via sottocutanea • Via intradermica • Via transdermica • Via mucosale (compresa quella orale) • Altre

  20. Adiuvanti • Fosfato e idrossido di alluminio • Squalene (olio in acqua) • Liposomi (virosomi) • Altri

  21. Vaccinazioni associate

  22. Vaccini combinati

  23. Somministrazione non simultanea • vaccino ucciso + vaccino ucciso • vaccino vivo attenuato + vaccino ucciso • vaccino vivo attenuato + vaccino vivo • attenuato

  24. Vaccini + immunoglobuline • vaccini uccisi + immunoglobuline • vaccini vivi attenuati + immunoglobuline

  25. Somministrazione precedente di Ig per EV Periodo di attesa per MPR Red Book 2003, pag. 423

  26. Somministrazione precedente di Ig per IM Periodo di attesa per MPR Red Book 2003, pag. 423

  27. Intercambiabilità dei vaccini di diverse Aziende farmaceutiche

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