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COMUNICAZIONE E IMMIGRAZIONE: RAPPRESENTAZIONE SOCIALE O ALIMENTAZIONE DI STEREOTIPI?. Tesi di laurea di Verdiana Gariboldi. Relatore: Chiar.mo Mario Dossoni. Correlatore: Chiar.ma Federica Da Milano. Anno Accademico 2009-2010.
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COMUNICAZIONE E IMMIGRAZIONE: RAPPRESENTAZIONE SOCIALE O ALIMENTAZIONE DI STEREOTIPI? Tesi di laurea di Verdiana Gariboldi Relatore: Chiar.mo Mario Dossoni Correlatore: Chiar.ma Federica Da Milano Anno Accademico 2009-2010
Questa tesi ha l’obiettivo di analizzare la comunicazione relativa al fenomeno dell’immigrazioneall’interno dei principali mass media italiani. La comunicazione in questo senso può dar vita a 2 differenti risultati: • rappresentazione sociale oggettività e completezza dell’informazione; • alimentazione di stereotipi parzialità dell’informazione, focalizzazione • su alcuni aspetti in particolare; …vedremo quindi verso quale dei 2 modelli tendono principalmente i media italiani…
insieme di processi comportanti una dilatazione delle attività economiche, sociali, culturali, politiche degli Stati appartenenti alla comunità mondiale contemporanea. GLOBALIZZAZIONE: Aumento dei legami delle diverse aree territoriali Riduzione delle distanze Maggiore mobilità Ampliamento dei fenomeni migratori
Perché si migra oggi? • motivazioni economiche; • motivazioni politiche; • motivazioni religiose; • motivazioni personali; coloro che hanno i mezzi necessari per spostarsi sia in termini economici che di conoscenze e istruzione. Chi migra oggi?
Italia e immigrazione: • fenomeno sempre più consistente a partire da fine anni ’60; • attualmente gli immigrati presenti nel nostro Paese • corrispondono all’8% della popolazione totale; • le etnie maggiormente presenti in Italia sono quella romena (888 mila • presenze), albanese (441 mila presenze) e marocchina (432 mila presenze), • seguite poi da quella cinese (188 mila presenze) ed ucraina (174 mila • presenze); • i settori occupazionali nei quali gli immigrati trovano maggiormente • impiego sono quello dell’edilizia, del commercio, dei servizi alle imprese, • dei trasporti, del settore alberghiero e della ristorazione;
Immigrazione e mass media: come viene generalmente presentato il fenomeno agli occhi dell’opinione pubblica? • l’immagine dello straniero oscilla tra 2 figure • principali, quella cioè del “povero immigrato” (vittima di • discriminazioni, errori giudiziari, ritardi e malfunzionamenti • burocratici) e quella del criminale o del violento; • troppo spesso però la presenza straniera in Italia viene appiattita • dai media alla dimensione della sicurezza e dell’emergenza: • il ricorso a pregiudizi e stereotipi risulta ancora ampiamente diffuso;
…alcune ricerche in materia, il confronto tra stampa e televisione: • il campione delle indagini fa riferimento ai cinque quotidiani • più diffusi con l’aggiunta di un free press (Corriere della Sera, Avvenire, • La Repubblica, l’Unità, il Giornale e Metro) e ai sette telegiornali nazionali • (Tg1, Tg2, Tg3, Tg4, Tg5, Studio Aperto e TgLa7) per un ammontare di 1540 • articoli e 1084 servizi; • gli studi compiuti si sono soffermati sulla tipologia di notizie nelle quali sono • maggiormente protagonisti gli immigrati e sulla terminologia più • utilizzata per strutturare articoli e servizi;
tipologia di notizie: il ruolo della cronaca nera • la cronaca nera sembra essere la principale lente di ingrandimento • utilizzata dall’informazione per descrivere i fenomeni migratori e • la presenza straniera nel nostro Paese; • in questo modo gli immigrati vengono presentati sempre più spesso • come una minaccia in termini di sicurezza per gli stessi italiani; • non viene così dato spazio ad altre possibili dimensioni (confronto culturale, • integrazione, solidarietà sociale) con cui potrebbe essere accompagnata • l’immagine stessa del fenomeno migratorio;
centralità delle notizie di cronaca nera 52,8%; • forte presenza di notizie relative alle politiche e alle normative da attuare • nei confronti dei fenomeni migratori 34%; • scarsa rilevanza delle altre forme di cronaca e degli approfondimenti • sociali e culturali 5,3% (< possibilità di sensibilizzazione dell’opinione • pubblica);
anche in questo caso forte centralità di notizie di cronaca nera 58,7%; • rispetto ai quotidiani si riscontra una minor presenza di notizie • relative ai dibattiti sulle politiche e le normative da adottare in materia • di immigrazione 25,4%; • anche in questo caso scarsa rilevanza delle altre forme di cronaca e • degli approfondimenti sociali e culturali 10,9%;
la così grande diffusione di notizie di cronaca nera può comportare • serie ripercussioni sull’opinione pubblica in questo modo i • cittadini italiani sentendo la parola “immigrazione” potrebbero • essere portati a pensare immediatamente ad eventi correlati • ad omicidi, o aggressioni avente per protagonisti • proprio gli stranieri; • il ruolo della nazionalità all’interno delle notizie di cronaca nera: • nel caso si parli di criminalità italiana il ritratto delle persone coinvolte • si basa su aspetti quali la professione svolta o l’età, mentre nel caso • degli immigrati viene messa in evidenza quasi esclusivamente la • provenienza geografica;
terminologia maggiormente utilizzata all’interno di servizi e articoli • che parlano di immigrazione: • la maggior parte degli articoli e dei servizi • utilizza l’etichetta “clandestinità” per riferirsi • all’immigrazione in generale; • Rom e rumeni sono le popolazioni e la nazionalità • più frequentemente citate (spesso usate l’una come • sinonimo dell’altra); • parole come “crimine”, “minaccia” e “paura” sono riferimenti quasi • sempre presenti nella rappresentazione giornalistica dello straniero;
Liste delle parole maggiormente utilizzate all’interno di un testo le parole più grandi corrispondono a quelle usate più frequentemente. …due “tagcloud” estratte dall’analisi dei quotidiani e dei servizi oggetto della ricerca… Vantaggio: facile individuazione dei termini più utilizzati dai mass media oggetto dell’analisi.
Tagcloud relativa ai servizi dei telegiornali: • la parola maggiormente utilizzata è “clandestin*”, seguita poi da • “sicurezza”, “romen*”, “Governo”, “Italia”, “Roma”; • la scelta di certi termini invece che di altri lega la presenza straniera • in Italia alla condizione di clandestinità, richiamando l’attenzione sul • problema “sicurezza” e facendo percepire gli immigrati come una minaccia • per l’incolumità degli italiani;
anche “città”, “donn*” e “immigrazione” sono termini ricorrenti • che, se associati, contribuiscono a citare spesso le donne come principali • vittime di reati violenti rimando a casi di stupro; • sono assenti parole “neutre”, quelle cioè utilizzate per descrivere • un tema senza l’implicazione di giudizi di valore tendenza a • etichettare e stigmatizzare l’immigrato;
TagCloud relativa agli articoli dei quotidiani: • anche per i quotidiani la parola più usata è “clandestin*”, seguono • “immigrat*” e “Italia”. Altri termini ricorrenti sono “italiani”, “rom”, • “Ue”, “nomad*”, “camp*” (con riferimento ai campi nomadi) e “reat*”.
…l’immigrazione dagli occhi di internet: analisi di 2 video estratti da youtube • video di Rai News 24 su • Dossier Statistico Immigrazione • della Caritas: oggettività e • valorizzazione degli aspetti • positivi dell’immigrazione; • video diffuso da un utente • privato, ritrae la giornata del • 1° marzo 2010 dedicata agli • immigrati interviste a • stranieri presenti in piazza a Roma • per manifestare i propri diritti;
il video di Rai News 24 evidenzia: • le problematiche di integrazione e convivenza l’immigrazione • viene spesso percepita come un problema più che un opportunità • (forte presenza di stereotipi e pregiudizi nella società italiana); • gli aspetti positivi legati all’immigrazione (> produttività e ricchezza • nazionale, possibilità di colmare la carenza di manodopera in alcuni • settori ) importanza integrazione multiculturale; • il video sul 1° marzo 2010 evidenzia: • le testimonianze di alcuni immigrati presenti alla manifestazione • (racconti sulla loro integrazione in Italia, motivazioni • che li hanno portati nel nostro Paese e difficoltà riscontrate);
Associazione pavese interetnica “Ci siamo anche noi”: • fondata con lo scopo di facilitare le pratiche di accoglienza ed inserimento • degli stranieri nella società italiana associazione fondata • da immigrati (presidente peruviana); • raccolta di commenti ed opinioni degli immigrati presenti al corso • di “italiano avanzato” circa i 2 filmati di youtube e i risultati delle • ricerche condotte su quotidiani e telegiornali;
pregiudizi e stereotipi ancora troppo presenti in Italia (loro stessi hanno • riportato diversi esempi tratti dalle loro esperienze quotidiane); • in Italia manca una vera attività di informazione mediatica • sul fenomeno dell’immigrazione (dovrebbero esserci più programmi • strutturati come il video di Rai News 24);
solo grazie al contatto diretto si combattono i pregiudizi • (manifestazione con protagonisti immigrati e cittadini romani); • forte disaccordo con i provvedimenti legislativi in vigore nel nostro Paese • (permesso di soggiorno, pratiche di regolarizzazione..); • necessità di diffondere filmati • incentrati più sull’aspetto umano dell’immigrazione che su quello • statistico rif. video Rai News 24;
…alla luce di tutto quanto considerato fin’ora emerge un quadro comunicativo atto ad evidenziare soprattutto gli aspetti negativi dell’immigrazione, nonostante gli stranieri svolgano un importante ruolo all’interno del contesto socio/economico italiano. • basti pensare ad esempio al contributo della cosiddetta • “imprenditoria immigrata” (aziende con titolare straniero): • nell’edilizia le aziende con • titolare immigrato sono il 39,1% • del totale, nei servizi • il 46,9%; • 1 impresa su 35 ha titolare straniero, • costante crescita; …in base a queste considerazioni ecco tre proposte di comunicazione sull’immigrazione…
Prima proposta: “Dai barconi alle case” • qualcosa che temiamo qualcosa di socialmente/economicamente utile • ed approvato;
Seconda proposta: “Una nota di colore non guasta” • raffigurazione della dottoressa congolese KyengeKashetu, operante da anni nel mondo della sanità italiana; • aprire maggiormente le porte del mondo del lavoro agli immigrati • dare voce a tutti gli stranieri che contribuiscono al buon • funzionamento del Paese, della sua economia e dei servizi ;
Terza proposta: “Mille sapori e mille colori, che gusto!” • l’ampia diffusione in Italia di cucine etniche (soprattutto • con kebap e sushi) può rivelarsi un potente mezzo di incontro • tra culture diverse; • paradosso efficace affermare la propria cultura di appartenenza • (grazie alle cucine tipiche) integrandosi più facilmente all’interno della • società italiana;
…Conclusioni: • immigrazione = problema, non opportunità; • informazione in materia troppo parziale, ampia presenza di • stereotipi e pregiudizi alimentata dagli stessi media; • bisognerebbe concentrarsi maggiormente sugli aspetti • dell’integrazione, prendendo in considerazione e valorizzando anche • la dimensione “umana” dell’immigrazione; • > occasioni di contatto con la realtà immigrata (giornata 1° marzo) • “il fare insieme” porta a< stereotipi e pregiudizi;