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L’Azione di sistema S’IGNORA per Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio, Sicilia.

S’ignora Azione di sistema promossa da Confesercenti, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL. L’Azione di sistema S’IGNORA per Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio, Sicilia. Occupazione femminile nel Terziario: un’opportunità trascurata, una risorsa da valorizzare. SOGGETTI PROPONENTI.

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L’Azione di sistema S’IGNORA per Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio, Sicilia.

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Presentation Transcript


  1. S’ignora Azione di sistema promossa da Confesercenti, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL L’Azione di sistema S’IGNORA perLombardia, Liguria, Veneto, Lazio, Sicilia. Occupazione femminile nel Terziario:un’opportunità trascurata, una risorsa da valorizzare

  2. SOGGETTI PROPONENTI • CONFESERCENTI • FILCAMS CGIL • FISASCAT CISL • UILTUCS UIL

  3. LA FINALITA’ DELL’AZIONE DI SISTEMA • L’obiettivo principale del progetto sulle prospettive delle donne nel terziario è la presentazione di un’azione di sistema per la formazione all’effettivo rispetto delle “pari opportunità” nell’ambito dei settori di riferimento dell’attività del Fon.Ter. (commercio, turismo).

  4. GLI OBIETTIVI DELL’AZIONE DI SISTEMA Più in dettaglio, l’Azione intende procedere con le seguenti fasi: • disamina della situazione dell’occupazione femminile; • individuazione delle cause che facilitano o limitano la crescita professionale delle donne; • definizione di prototipi formativi che permettano di sviluppare le opportunità e i modelli di partecipazione delle donne alle attività lavorative dei settori summenzionati.

  5. L’occupazione femminile nel terziario (1/5) • Nell’esaminare i settori economici di competenza di Fon.Ter., la situazione dell’occupazione femminile è molto diversa rispetto ad altri comparti. • In primo luogo, non si intravedono difficoltà nell’accesso al posto di lavoro: anzi, in molti casi le donne costituiscono la maggior parte degli occupati. • Il problema principale, quindi, non sembra consistere nel reperimento del posto di lavoro, quanto piuttosto nella mancanza (o inadeguatezza) di successivi percorsi di crescita professionale, soprattutto all’interno delle aziende di dimensioni non piccolissime. • Dal momento che tale problema si presenta anche in altri settori economici, è interessante andare a evidenziare motivazioni e peculiarità di tale fenomeno nell’ambito del terziario.

  6. L’occupazione femminile nel terziario (2/5) • Di norma (non volendo prefigurare necessariamente violazioni del principio di pari opportunità), i principali limiti alla crescita professionale femminile vengono ricondotti a un paio di motivazioni principali: - l’insufficiente disponibilità di competenze professionali delle donne; - la conciliazione delle esigenze famigliari/lavoro che distolgono molte donne dal concentrarsi sulla crescita professionale.

  7. L’occupazione femminile nel terziario (3/5) • Nel terziario si riscontra un’elevata percentuale di donne titolari d’impresa. • Da ciò discendono due considerazioni di fondo, che contraddicono apertamente le due motivazioni riportate in precedenza: 1. in questo settore le donne non parrebbero carenti “a priori” di competenze professionali, visto che addirittura esistono così tante imprenditrici; 2. analogamente, allorché le donne sono sufficientemente motivate (come nel caso in cui si mettono in proprio), riescono a conciliare le proprie esigenze famigliari con un’attività lavorativa fra le più impegnative in termini d’orario.

  8. L’occupazione femminile nel terziario (4/5) • La criticità della condizione professionale femminile non sembra dovuta alla gestione di lavoro e famiglia, quanto piuttosto alla combinazione dei due fattori: conciliazione lavoro/famiglia e livello di motivazione/retribuzione. • Da un lato troviamo coloro che, come nel caso delle imprenditrici, riescono, malgrado i problemi, a gestire la conciliazione con le esigenze familiari (trovano soluzioni ad hoc date dalla maggiore autonomia di gestione dei tempi e delle risorse, nonché dalla disponibilità di migliori condizioni economiche che consentono il mantenimento di personale di supporto nella attività dell’ambito familiare). • Per contro, le donne occupate come dipendenti non riuscirebbero a conciliare lavoro e famiglia per via della minore motivazione/retribuzione/autonomia dovuta al lavoro subordinato.

  9. L’occupazione femminile nel terziario (5/5) • Le esigenze di conciliazione possono essere costanti, distribuite più o meno uniformemente nella vita professionale di una lavoratrice, ma anche di un imprenditrice, ad esempio la crescita dei figli, oppure possono essere circoscritte a eventi limitati come una gravidanza, l’assistenza di genitori malati, ecc. In entrambi i casi esistono problemi nel mantenimento/ricollocamento nel mondo del lavoro e nella crescita/sviluppo dell’impresa. • Uno studio sulle ragioni della disparità di condizioni professionali tra uomini e donne non può prescindere da due dati di fatto: - A parità di compito si riscontra una differenza di contribuzione salariale tra uomini e donne - Esiste una criticità di accesso nel collocamento femminile post-partum o post-cura.

  10. GLI OBIETTIVI DELL’AZIONE DI SISTEMA • Si intende osservare la natura e le ragioni di tali situazioni per poter poi sviluppare adeguati strumenti di intervento per bilanciare le opportunità professionali. • L’osservazione di una sperequazione retributiva è il primo passo verso una proposta di cambiamento della cultura aziendale in modo da consentire lo sviluppo di quelle opportunità come servizi alla persona, sostegno alla famiglia, promozione di attività di formazione continua che garantirebbero una vera flessibilità del lavoro, intesa come possibilità del lavoro di adattarsi alle normali esigenze di conciliazione che interessa le donne, ma anche sempre più uomini. • Tali servizi però non andrebbero pensati come vincoli o ostacoli alla crescita professionale, bensì come diritto funzionale alla realizzazione di una carriera professionale che si basi sulle pari opportunità e che non sia in conflitto con le esigenze della vita privata e familiare.

  11. LE AZIONI DELL’AZIONE DI SISTEMA AZIONE 1 Analisi statistica sulle imprese a titolarità femminile e sulle donne imprenditrici: Ricerca d’archivio sull’occupazione femminile nelle altre imprese. Analisi comparativa sulle leggi per l’occupazione femminile in Francia, Spagna, Germania e Italia.

  12. LE AZIONI DELL’AZIONE DI SISTEMA AZIONE 2 Indagine estesa sulle condizioni professionali delle donne imprenditrici e sulle posizioni delle lavoratrici nelle imprese di medie dimensioni al fine di individuare le ragioni dello stato di cose e prevedere azioni di sostegno e miglioramento.

  13. LE AZIONI DELL’AZIONE DI SISTEMA AZIONE 3 Analisi dei risultati dell’indagine qualitativa per pianificare la prototipizzazione degli interventi.

  14. LE AZIONI DELL’AZIONE DI SISTEMA AZIONE 4 Sviluppo e applicazione del prototipo mediante azioni di intervento formativo e di sensibilizzazione. (QUESTA ATTIVITA’ SI COLLOCA IN QUESTA AZIONE)

  15. LE AZIONI DELL’AZIONE DI SISTEMA AZIONE 5 Proposte sociali e attività di disseminazione per il miglioramento della condizione professionale femminile e della conciliazione lavoro/famiglia.

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