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piante OGM. 0. Gli organismi geneticamente modificati secondo la tecnologia del DNA ricombinante stanno trasformando l’agricoltura.
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0 • Gli organismi geneticamente modificati secondo la tecnologia del DNA ricombinante stanno trasformando l’agricoltura. • Ma gli OGM in agricoltura non sono una novità, hanno quasi un secolo di storia, attraverso i metodi di mutagenesi e di ibridazione interspecifica e reincrocio. Con queste tecniche la ricombinazione e modifica dei cromosomi è casuale e imprecisa, e viene affiancata alla classica selezione artificiale delle mutazioni.
mutagenesi Tecnica utilizzata dagli anni ’50. Negli organismi sono indotte mutazioni casuali mediante raggi UV, raggi X, raggi gamma o mutageni chimici. I mutanti vengono selezionati.
ibridazione interspecifica L'ibridazione consiste nell'incrociare piante di varietà o di specie diverse per ottenere individui che, se con i caratteri desiderati, saranno selezionati. .
ibridazione interspecifica Molto usata nelle specie ornamentali.
Le tecniche del DNA ricombinante invece permettono un preciso inserto di un gene nei cromosomi.
La tecnologia rDNA nelle piante grazie ad Agrobacteriumtumefaciens. • Agrobacteriumtumefaciens è l’agente del cancro del colletto, malattia che si manifesta con la formazione di neoplasie sulla pianta infettata. L’instaurarsi della malattia richiede che nel genoma della pianta si inserisca una parte del plasmide batterico (T-DNA) induttore di tumore (Tumorinducing).
1 2 3 Inserimento in cellule vegetali in coltura Inserimento del gene di un plasmide mediante l’enzima di restrizione e la DNA-ligasi Crescita della pianta 0 • Utilizzo del plasmide Ti (un plasmide che proviene dal batterio del suolo Agrobacterium tumefaciens) come vettore per modificare geneticamente le piante: Agrobacterium tumefaciens DNA contenente il gene prescelto Cellula vegetale Plasmide Ti Plasmide Ti ricombinante T DNA Pianta con caratteristiche nuove Il T DNA inserito porta il nuovo gene Sito di restrizione
Piante OGM Principali specie di piante geneticamente modificate: Mais bt, resistente al lepidottero Ostrinia nubilalis. Soia, Cotone, Colza e Tabacco tollerante agli erbicidi. Golden rice. Il Flavr Savr , un pomodoro modificato per maturare lentamente, è stato il primo prodotto vegetale OGM messo in vendita in USA nel 1994.Il Mais Bt è stato immesso in commercio dal 1996.
Le piante transgeniche “Insetticide” Grazie all’ingegneria genetica, è possibile dare alle piante la possibilità di difendersi da sole contro gli insetti. Non vi sarebbe più il problema del rischio di dilavamento dell’insetticida dovuto alla pioggia; infatti verrebbero distrutti solo gli insetti che attaccano la pianta e questa sarebbe protetta fino alle radici. Il mais Bt contiene un gene estratto dal Bacillus thuringensis che produce una proteina che uccide la larva del parassita Ostrinia nubilalis.
Le piante transgeniche resistenti ai diserbanti. Il 60% delle piante transgeniche create finora sono tutte resistenti ai diserbanti (fenoli, triazzine) che bruciano i tessuti vegetali e “distruggono” le piante infestanti, vengono sintetizzati in modo da agire su alcuni tipi di piante e non su altre.
Le piante transgeniche con additivi o “nutrafarmaci” Una frontiera interessante delle biotecnologie è la possibilità di produrre cibo che presenti, oltre a aggiunti valori nutrizionali, un valore farmaceutico incorporando vaccini o sostanze medicinali.
GOLDEN RICE • Nel 2000 Ingo Potrycus del politecnico di zurigo e Peter Beyer dell’università di friburgo avevano annunciato la creazione del primo riso OGM il Golden Rice, contenente un alta quantità di betacarotene ed altri precursori della vitamina A, che danno al riso una colorazione giallo-arancio da cui il soprannome. Secondo i critici la quantità giornaliera di riso da consumare per combattere la carenza di vitamina A era di qualche chilogrammo, decisamente troppo elevata per poter essere consumata da un bambino. A queste stime pessimistiche gli ideatori del riso dorato opponevano la loro, che più ottimisticamente parlavano di qualche ettogrammo al giorno (una bella differenza) . • Nonostante le motivazioni umanitarie, diverse organizzazioni ambientalistiche sospettarono che venisse utilizzato come “cavallo di troia” per convincere l’opinione pubblica ad accettare gli OGM. • Ora gli scienziati della Singenta sono riusciti a produrre una nuova varietà di Golden Rice che contiene una quantità di carotenoidi 23 volte superiore a quella del riso sviluppato da Potrycus e Beyer. Il gene responsabile della produzione di carotenoidi è stato prelevato dal mais,e gli scienziati stimano che 70 grammi di riso dovrebbero essere sufficienti per fornire la metà del fabbisogno giornaliero di vitamina A.
piante OGM nel mondo. • I maggiori produttori di OGM nel mondo sono USA, Argentina, Canada e Cina. • Le principali colture OGM nel mondo sono soia 61%, mais 23% , cotone 11% (nel mondo abbiamo 1,5 miliardi di ettari coltivati di cui 90 milioni per piante con DNA ricombinato, ovvero circa il 6% del terreno coltivato nel mondo viene utilizzato per la coltivazione di piante transgeniche). • La ricerca in campo OGM è principalmente condotta da multinazionali; e le sementi OGM e le tecniche utilizzate per ottenerle vengono brevettate diventando fonte di reddito per gli artefici della ricerca.
piante OGM in Europa • In Europa L’EFSA (EuropeanFoodSafety Authority) è l’ente preposto al controllo degli OGM e dei prodotti da essi derivati nell’Unione Europea, e decide quali sementi geneticamente modificate possono essere importate e quali possono essere coltivate sul territorio europeo • L’autorizzazione che prevede una serie di analisi chimiche, genetiche e biologiche effettuate in più di 40 laboratori in Europa.
In Europa il principio di precauzione è diventato norma di controllo per l’immissione di OGM nell’ambiente. • Con tale principio si intende una politica di condotta cautelativa per quanto riguarda le decisioni politiche ed economiche sulla gestione delle questioni scientificamente controverse.
La Legislazione Europea regola: • il divieto di emissione deliberata di ogm nell’ambiente • le regole di commercializzazione di alimenti e mangimi prodotti o derivati da OGM • l’etichettatura e la tracciabilità degli OGM
piante OGM in Italia • In Italia non è possibile coltivare per scopi commerciali nessuna delle piante OGM autorizzate in Europa. • La coltivazione di piante OGM è permessa solo a scopo sperimentale. • Gli alimenti di derivazione OGM maggiore dello 0,9% devono essere etichettati e tracciabili.
0 I genetisti molecolari sono in grado di produrre animali transgenici che hanno, inseriti nel proprio genoma, geni provenienti da altri organismi.
cavie geneticamente modificate • Il principale uso della tecnologia OGM in campo animale riguarda la ricerca medica e biologica, in numerosi campi applicativi. Ad esempio il topo mutante p53 manca di un gene e sviluppa rapidamente dei tumori, ed è appunto usato nella ricerca contro il cancro.
xenotrapianti? • Ovvero produrre organi umani in un corpo animale, a scopo di trapianto. Non è ancora possibile.
clonaggio • Tecnicamente il clonaggio da cellule somatiche non è una biotecnologia del DNA ricombinante, ma è comunque una biotecnologia avanzata ancora in fase di sperimentazione (e che ha sollevato molti interessanti interrogativi bioetici).
alimenti animali OGM? • Potenzialmente è possibile modificare gli animali a scopi commerciali zootecnici, alimentari, o per produrre latte addizionato con sostanze utili (vitamine, vaccini…), ma sinora solo a scopo di ricerca. Non esistono carni o alimenti animali OGM sul mercato.
0 OGM si o OGM no? • Gli OGM possono rappresentare una grande opportunità per l’umanità, o possono rappresentare, specie se usati in modo incauto e non approfondito, un rischio per l’ambiente o la salute?
No OGM! • Le ricerche sinora condotte sono ancora scarse e forniscono risposte insufficienti o addirittura non veritiere, poiché in molti casi sono portate avanti dalle stesse multinazionali che producono e commercializzano gli OGM.Il primo grande pericolo da affrontare è quello degli impatti ambientali. I problemi connessi potrebbero essere: inquinamento genetico, resistenza ad un parassita, resistenza ad un insetticida o riduzione della biodiversità. Un secondo rischio riguarda la salute dell’uomo. Gli OGM potrebbero causare la comparsa di nuove allergie o fenomeni di resistenza agli antibiotici. Esiste poi ancora un terzo problema, quello socio-economico: indebitamento dei paesi poveri per l’acquisto di OGM ed eccedenza di produzione.