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DIDATTICA LABORATORIALE EFFICACE Negli I.P. ALBERGHIERI. Pescara, 7 novembre 2012. 1° incontro: «focus sugli IPSEOA». 2° incontro: «la didattica di laboratorio». Introduzione Profili professionali Schede disciplinari Programmazione Linee guida. Alcune trappole Presupposti teorici
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DIDATTICA LABORATORIALE EFFICACE Negli I.P. ALBERGHIERI Pescara, 7 novembre 2012
1° incontro: «focus sugli IPSEOA» 2° incontro: «la didattica di laboratorio» • Introduzione • Profili professionali • Schede disciplinari • Programmazione • Linee guida • Alcune trappole • Presupposti teorici • Applicazione delle tecniche • nella didattica • La valutazione • Applicazione dell’Autonomia e della flessibilità • Rapporto IP e IeFP: luci e ombre del sistema • Opzione Produzione dolciaria Pescara, 7 novembre 2012
Pescara, 7 novembre 2012 Le trappole della didattica laboratoriale
Prima trappola Pescara, 7 novembre 2012 Le trappole della didattica laboratoriale
Seconda trappola Pescara, 7 novembre 2012 Le trappole della didattica laboratoriale
Per un apprendimento stabile serve… tempo ritmi lenti riflessione ripetizione consolidamento progettazione Pescara, 7 novembre 2012 Le trappole della didattica laboratoriale
Terza trappola Pescara, 7 novembre 2012 Le trappole della didattica laboratoriale
Rousseau I precursori Pestalozzi Montaigne Lambruschini Kerschensteiner Scuola attiva MCE… Comenio Pescara, 7 novembre 2012 Presupposti teorici
La didattica del «fare» Il «fare»: come e perché FORMAZIONE J. Dewey RIPRODUZIONE COSTRUZIONE Scuola attiva PROFESSIONALIZZAZIONE Pescara, 7 novembre 2012 Presupposti teorici
J. Dewey – Alcune parole-chiave Esperienza: interazione tra organismo e ambiente Conoscenza: riflessione sull’esperienza • Learning by doing: • rappresentarmi la situazione; • confrontarla con altre situazioni simili già incontrate,; • immaginare possibili scenari e tentativi di soluzione; • compararli tra di loro; • e scegliere l’alternativa più adeguata per quella situazione. Pescara, 7 novembre 2012 Presupposti teorici
J. Dewey – L’educazione professionale Il pericolo è che: “l’educazione professionale venga interpretata come educazione al mestiere [...]. Il problema non è di fare delle scuole un’appendice dell’industria e del commercio, ma di utilizzare i fattori dell’industria per rendere la vita scolastica più attiva, più piena di significato immediato, più aderente all’esperienza extra-scolastica.” NO alla scuola come riproduzione delle condizioni dell’ambiente di lavoro NO all’educazione in funzione delle «esigenze del mercato» Pescara, 7 novembre 2012 Presupposti teorici
J. Dewey – L’educazione professionale “Quando gli educatori considerano l’indirizzo professionale come qualcosa che conduca a una scelta definitiva, irrevocabile e completa, tanto l’educazione quanto la professione scelta rischiano di perdere flessibilità e di ostacolare l’ulteriore sviluppo.” Posticipare la scelta della professione Sviluppare competenze trasferibili in altre situazioni lavorative Pescara, 7 novembre 2012 Presupposti teorici
J. Dewey – Per una scuola nuova Nelle scuole tradizionali: “Il centro di gravità è fuori del fanciullo. Esso è nel maestro, nel testo scolastico. [...] Ora nella nostra educazione si sta verificando lo spostamento del centro di gravità. È un cambiamento, una rivoluzione non diversa da quella provocata da Copernico, quando spostò il centro dell’astronomia dalla terra al sole. Nel nostro caso il fanciullo diventa il sole intorno al quale girano gli strumenti dell’educazione”. Pescara, 7 novembre 2012 Presupposti teorici
Tecniche di laboratorio in rapporto agli apprendimenti da promuovere Apprendimenti Tecniche di base Apprendistato tradizionale intermedi Apprendistato cognitivo complessi Ricerca-Progettazione Pescara, 7 novembre 2012 Le tecniche
Imparare la tecnica Apprendistato tradizionale Apprendimenti di base • Pulire le verdure • Impastare • Mise en place di base • Preparare il caffè • Salutare il cliente • … • Modeling • Choaching • Scaffolding • Fading Pescara, 7 novembre 2012 Le tecniche
Applicare la tecnica Apprendistato cognitivo Apprendimenti intermedi • Realizzare piatti • Proporre menu semplici • Servire il cliente • «Vendere un prodotto» • … • Articolazione • Riflessione • Esplorazione Pescara, 7 novembre 2012 Le tecniche
Padroneggiare la tecnica Ricerca/Progettazione Apprendimenti complessi • Comparare metodi e ricette • Studiare abbinamenti • Proporre variazioni • Organizzare il servizio • … • Studio, analisi • Comparazione • Progetto • Ipotesi di soluzioni • … Pescara, 7 novembre 2012 Le tecniche
Modello dell’apprendimento esperienziale di Kolb Pescara, 7 novembre 2012 Le tecniche
Un mix di tecniche per ogni anno Pescara, 7 novembre 2012 Applicazione delle tecniche
Ipotesi di organizzazione oraria del triennio * Compresa un’ora di compresenza con Scienze e cultura dell’Alimentazione Pescara, 7 novembre 2012 Applicazione delle tecniche
Focus conoscere la professione Terzo anno Proposte di lezione Pescara, 7 novembre 2012 Applicazione delle tecniche
Focus comprendere la professione Quarto anno Proposte di lezione Pescara, 7 novembre 2012 Applicazione delle tecniche
Quinto anno Pescara, 7 novembre 2012
Quinto anno Orario flessibile Pescara, 7 novembre 2012 Applicazione delle tecniche
Focus Padroneggiare la professione Quinto anno Proposte di lezione Pescara, 7 novembre 2012 Applicazione delle tecniche
Focus Padroneggiare la professione Quinto anno Proposte di lezione per conoscenze e abilità «d’aula» Pescara, 7 novembre 2012 Applicazione delle tecniche
Esercitazioni «speciali»: le manifestazioni Pescara, 7 novembre 2012 Applicazione delle tecniche
La valutazione: il «dar valore» numeri pagella processo livelli certificazione prodotto Pescara, 7 novembre 2012 Valutazione
La valutazione delle competenze “Ho fame” si dice: “I’m hungry”, ma mi vergogno… Where io eat? Chi ha più competenze comunicative? Pescara, 7 novembre 2012 Valutazione
La valutazione delle conoscenze Pescara, 7 novembre 2012 Valutazione
La valutazione delle abilità Riconoscere il valore delle responsabilità personali e delle regole A = livello base; B = livello intermedio; C = livello avanzato; N = livello non raggiunto Pescara, 7 novembre 2012 Valutazione
La valutazione delle attività di laboratorio Il processo: l’osservazione Il prodotto: osservazione/degustazione • È una rilevazione finalizzata alla verifica di un comportamento • Valutazione formativa e valutazione sommativa • Comportamenti spontanei e comportamenti su stimolo • Utilizzo di griglie di osservazione • Scopi della valutazione-degustazione: • Sviluppo e affinamento dei sensi • Comprensione dei processi messi in atto • Possibili interventi correttivi • Voto? Pescara, 7 novembre 2012 Valutazione
La valutazione delle attività di laboratorio Pescara, 7 novembre 2012 Valutazione
La valutazione… …attenti alle trappole! Pescara, 7 novembre 2012 Valutazione
Grazie per l’attenzione! info@lascuoladienogastronomia.it www.lascuoladienogastronomia.it Pescara, 7 novembre 2012