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Cos’ è il lessico emotivo

ANALISI DEL LESSICO EMOTIVO IN PAZIENTI CON TRAUMA CRANICO Galetto V., Sannino M.,Virgilio R., Zettin M.

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Cos’ è il lessico emotivo

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  1. ANALISI DEL LESSICO EMOTIVO IN PAZIENTI CON TRAUMA CRANICO Galetto V., SanninoM.,Virgilio R., Zettin M. Il presente lavoro di ricerca nasce con l' intento di approfondire ed analizzare la capacità di riconoscimento delle emozioni e l' utilizzo del lessico emotivo di soggetti con grave trauma cranico. Cos’ è il lessico emotivo L’abilita nell’interpretare le emozioni degli altri ha un ruolo importante nella qualità delle relazioni sociali e una sua riduzione è associata a depressione ( Malatesta et al. , 1989) . Infatti l' espressione del volto gioca nella nostra specie un ruolo importante come veicolo di informazione sia attiva che passiva del proprio e altrui stato d’animo, predisponendo ad una azione conseguente al contesto sociale e situazionale (Aziz-Zadeh L et al. , 2006). Per lessico emotivo si intende l’ utilizzo dei termini scelti per riferirsi alle emozioni provate in prima persona e per descrivere gli stati emotivi altrui (Russel & Widen, 2002) Materiali e metodi Campione Il campione è composto da tre soggetti affetti da grave trauma cranico ,ed un gruppo di 12 soggetti di abbinati per sesso età e scolarità. Stimoli Al fine di ottenere campioni di linguaggio su cui poter effettuare l’ analisi del lessico emotivo sono state utilizzate le immagini IAPS (International Affective Picture System; Lang.,1997 ) Nello specifico sono state selezionate 10 immagini valutate come particolarmente rilevanti dal punto di vista emotivo. Procedura  il disegno sperimentale La ricerca si è sviluppata in quattro tempi. In un primo momento è stata effettuata una valutazione neuropsicologica di screening e sono stati scelti i 12 soggetti per il gruppo di controllo. Successivamente è stata effettuata una prima valutazione del lessico emotivo chiedendo ai soggetti partecipanti allo studio di descrivere le 10 immagini IAPS scelte, audioregistrandoli. Sono stati trascritti i diversi campioni di linguaggio ed è stata effettuata la prima analisi sia del gruppo sperimentale che del gruppo di controllo. Lo strumento utilizzato per l’ etichettatura ed il conteggio delle parole con valenza emotiva è stato CLAN , una delle risorse della banca dati TALK BANK normalmente utilizzato per la trascrizione, l’ archiviazione e la codifica del linguaggio ,tramite audioregistrazioni . In un primo momento è stato contato il numero totale dei termini utilizzati dai due gruppi . Si è poi spostata l’ attenzione sulla quantità di parole con valenza emotiva espresse. Per i tre soggetti affetti da trauma cranico è stato in seguito pianificato il training mirato al potenziamento del lessico emotivo, caratterizzato da incontri individuali con cadenza bisettimanale per la durata di sei mesi . Al termine degli individuali è stata rieffettuata la somministrazione con descrizione delle immagini mostrate, valutando i nuovi campioni di linguaggio ottenuti. Infine si sono analizzati e discussi i risultati. Risultati Dall’analisi statistica (ANOVA) è emerso come non vi sia una differenza statisticamente rilevante tra la quantità totale delle parole utilizzate in totale tra i due gruppi per quanto riguarda le immagini con valenza negativa. E' invece evidente un utilizzo significativamente inferiore di parole cariche emotivamente nei tre soggetti con trauma cranico durante l' osservazione delle immagini con valenza positiva (Madre, Conigli, Vittoria) probabilmente a causa di una lieve deflessione del tono dell’ umore tendente al depressivo . Per quanto riguarda invece i risultati del training è emersa una significatività importante nelle immagini CIMITERO e AGGRESSIONE. E' bene però precisare che tutti e tre i soggetti hanno mostrato, con il passare del tempo, sempre maggiore attenzione alle attività proposte e hanno effettivamente acquisito una maggiore consapevolezza nella scelta delle parole, da poter utilizzare ed una maggiore capacità di riconoscimento delle espressione con valenza emotiva che gli venivano proposte. Nel complesso, dal punto di vista qualitativo le differenze osservate nei tre pazienti a seguito del training è evidente, ma non sufficiente per poter ottenere un' adeguata significatività statistica. Probabilmente anche questo risultato è condizionato dalla scelta di un campione oggettivamente piccolo. Conclusioni I risultati ottenuti nella seconda somministrazione possono considerarsi soddisfacenti, considerando che i soggetti con TCE hanno utilizzato un numero maggiore di termini carichi affettivamente nella descrizione delle immagini. Il lavoro sulle emozioni quindi può essere considerato utile nella pratica clinica al fine di un inserimento futuro nell’ambito sociale e lavorativo. Si potrebbero raggiungere risultati maggiormente significativi se si aumentasse il numero del campione e se si cercassero di isolare maggiormente le numerose variabili interferenti, somministrando, ad esempio, test anche ai familiari e indagando lo spessore e la valenza della rete sociale di cui il paziente si circonda. Bibliografia Aziz-Zadeh , Congruent Embodied Representations for Visually Presented Actions and Linguistic Phrases Describing Actions ,International Computer Science Institute, Berkeley, California (2006) Lang, P.J., Bradley, M.M., & Cuthbert, B.N., International Affective Picture System (IAPS): Technical Manual and Affective Ratings , NIMH Center for the Study of Emotion and Attention (1997) MalatestaCZ, Culver C, Rich-Tesman J, Shepard B. The development of emotion expression during the first two years of life. (Serial No.219).Monographs of the Society for Research in Child Development. (1989) Russell, J. A. & Widen, S. C.). A Label Superiority Effect in children’s categorization of facial expressions , Social Development, 11, 30-52 (2002)

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