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UNA SANITA’ CHE CAMBIA PER UNA CITTA’ CHE CAMBIA. IL NUOVO OSPEDALE DELLA CITTA’ di LIVORNO. COME CAMBIA LA POPOLAZIONE ITALIANA. Mortalità. Vita media ( anni). 75. Malattie infettive. 50. 1900 2000. 1800 1900 1950 1980 2000
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UNA SANITA’ CHE CAMBIA PER UNA CITTA’ CHE CAMBIA IL NUOVO OSPEDALE DELLA CITTA’ di LIVORNO
Mortalità Vita media ( anni) 75 Malattie infettive 50 1900 2000 1800 1900 1950 1980 2000 Transizione epidemiologica 3 Ipertrigliceridemia 4 Basso HDL colesterolo 5 Iperglicemia a digiuno 1 2
SCENARIO GENERALE AL 2020 A LIVORNO ASPETTI DEMOGRAFICI Le stime al 2026 (fonte IRPET) prevedono un aumento della popolazione toscana di circa 180.000 abitanti grazie ad un incremento di 330.000 persone di origine straniera. Al contrario, nella Zona Livornese la stessa stima indica che nonostante una triplicazione della popolazione straniera residente (in quell’anno 1 giovane ogni 8 sarà un immigrato), questa non riuscirà a compensare la forte diminuzione della popolazione di cittadinanza italiana (-10%) e che quindi registreremo una diminuzione complessiva di oltre 9.000 abitanti.
SCENARIO GENERALE AL 2020 A LIVORNO Mentre l’Area va perdendo abitanti, la loro età media aumenterà di tre anni e gli ultra sessantacinquenni diverranno quasi la metà dei residenti. Gli ultra settantacinquenni saranno 1,5 volte i giovani sotto i 14 anni e circa il 10% della popolazione avrà più di 80 anni. Il quadro di invecchiamento collettivo è decisamente più marcato di quello medio regionale. Sempre nell’Area Livornese è maggiore della media regionale il fenomeno della semplificazione della struttura familiare. Oramai un terzo delle famiglie livornesi è costituito da una sola persona ed il 44% di questi hanno più di 65 anni. Anche la percentuale delle separazioni è superiore a quella regionale. Inoltre la Zona Livornese è caratterizzata da un reddito medio familiare che è inferiore del 21% alla media regionale. Infine le recenti stime IRPET evidenziano che l’intera Regione ha subito nel corso dell’ultimo anno una riduzione della capacità di generare ricchezza di circa il 6 % e che questa capacità non sarà interamente recuperata prima di circa 10 anni.
SCENARIO GENERALE AL 2020 A LIVORNO ASPETTI SANITARI Riguardo alle malattie del prossimo futuro, l’uomo anziano sarà colpito soprattutto da patologie degenerative, in particolare oncologiche, cardiovascolari e dai traumatismi gravi correlati alla longevità. In queste patologie, ad una prima fase che si caratterizza per un decorso breve con interventi rapidi, ne segue una seconda in cui prevale il problema del supporto assistenziale (questa fase non trova più ragion d’essere all’interno dei nuovi ospedali). Vanno pertanto implementate strategie di pianificazione capaci di pensare la salute in modo integrato con le politiche sociali. Le strutture assistenziali destinate al trattamento di questa fase , nonché di alcune patologie di tipo più marcatamente sociale, verranno curate da parte di una rete assistenziale dei servizi sociosanitari territoriali.
IL CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO L’esperienza della Toscana La Pianificazione Regionale da 93 a 41 Drastica riduzione del numero di ospedali Semplificazione rete ospedaliera da 22.000 a 13.500 p.l. x1000ab da 6,1 a 3,8 Importante riduzione del numero di posti letto OSPEDALI DI PRIMO LIVELLO 23 Riordino rete ospedaliera OSPEDALI PORTANTI 14 OSPEDALI DI RIFERIMENTO REGIONALE 4 Fonte: Dr. Pallini: Convegno Gli ospedali del 3° millennio
SCENARIO GENERALE AL 2020 A LIVORNO COSA DIVENTANO I NUOVI OSPEDALI I nuovi Ospedali saranno “Strutture orientate ad interventi rapidi e di grande complessità e specialità, riservate a pazienti con forme acute, caratterizzate da numero di letti e tempi di degenza sempre più contenuti. Queste aree, anche in futuro, dovranno avere un dimensionamento orientato al bacino di riferimento. Al loro interno saranno allocate funzioni specialistiche e tecnologiche in rapporto alle esigenze assistenziali, garantendo una equilibrata distribuzione nell’ambito della USL e dell’Area Vasta di competenza per assicurare adeguati elementi di fruibilità e di qualità"[1] “L’Ospedale deve essere visto come una risorsa estrema, da usare solo quando indispensabile e per il tempo strettamente necessario e che deve essere ideato ponendo al centro il paziente, con la sua esigenza di cura ed i suoi bisogni d’assistenza. [1] Deliberazione Consiglio R.T. n° 31 del 12.2.2003 – allegato A.1.2
SCENARIO GENERALE AL 2020 A LIVORNO COSA DIVENTANO I NUOVI OSPEDALI I Fattori rilevanti del processo di riorganizzazione saranno: organizzazione per intensità di cura; piena integrazione funzionale tra servizi territoriali ed ospedalieri.
ADI Servizi Post Acuti e Cure Intermedie Hospice Osp.I.C. LA RICONFIGURAZIONE DELLA RETE TERRITORIALE P.S.R. Riabilitazione territoriale Supportare la fase della dimissione e la continuità assistenziale Consolidare la capacità di filtro verso l’accesso all’Ospedale Ospedale di Comunità Rete cure palliative Cure Primarie - UCP I malati cronici “fuori dall’ospedale”, in un approccio di medicina d’iniziativa (chronic care model) L.Roti
ORGANIZZATO PER INTENSITÀ DI CURA E ASSISTENZA • CONGRUENZA VERTICALE • INTEGRAZIONE ORIZZONTALE blocchi funzionali uniformi per tipologia e livello di cure prestate dove insistono in modo paritario e integrato le diverse unità specialistiche
GRADUAZIONE DEI LIVELLI DI INTENSITA’ OSPEDALE TERRITORIO Agenzia Ospedale Territorio OSPEDALE TERRITORIO OSPEDALE DI COMUNITA, HOSPICE RIABILITAZIONE TERRITORIALE RSA Unità Cure Primarie ADI
Cecina 204 PPLL 190 PPLL 30 PPLL Territorio 160 PPLL Ospedale 12 PPLL Territorio 192 PPLL Ospedale Livello 1 AREA Intensiva/ Subintensivapolivalente 8 PPLL +2 PPLL OBI Cardiologia 7 PPLL + UTIC 4 PPLL + Riab. Card. 7 PPLL Ospedale Comunità e hospice 12 PPLL Chirurgia 27 PPLL + urologia 7 PPLL Medicina 66 PPLL Livello 2 Area Medica 40 PPLL Livello 2 Area Chirurgica W. S. 15 PPLL L. S. 20 PPLL Livello 2 Mat. Inf. Ost. Ped. Nido 25 PPLL Ortopedia 20 PPLL Ostetricia/ginecologia 21 PPLL + Pediatria 10 PPLL + Nido 12 PPLL Livello 3 Riab Cod. 56 ex Art. 26 27 PPLL (15 + 12) Livello 3 Low Care 20 PPLL Livello 3 Ospedale Comunità e hospice 18 PPLL DH Multidisciplinare 2 PPLL Oncologia 9 PPLL DH Oncologia 9 PPLL PS Astanteria6 PPLL
Piombino 152 PPLL 175 PPLL 137 PPLL Ospedale 15 PPLL Territorio Livello 1Subintensiva/intensiva polivalente 10 PPLL +2 PPLL OBI 0 PPLL Territorio 175 PPLL Ospedale Rianimazione 2 PPLL Livello 2 Area Medica 30 PPLL Livello 2 Area Chirurgica L..S. 29 PPLL W.S. 17 PPLL Cardiologia 8 PPLL + UTIC 4 PPLL Livello 2 Mat. Inf. Ost. Ped. Nido 19 PPLL Chirurgia 25 PPLL + urologia 7 PPLL Medicina 64 PPLL Ortopedia 22 PPLL Livello 3 Ospedale Comunità e hospice15 PPLL Livello 3 Low Care Cod. 56 21 PPLL Ostetricia/ginecologia 10 PPLL + Pediatria 7 PPLL + Nido 8 PPLL Otorino/Oculistica 10+2 PPLL Oncologia 6 PPLL DH Oncologia 7 PPLL PS Astanteria2 PPLL
Piombino PRESIDIO OSPEDALIERO VILLAMARINA 3°PIANO Long surgery 29 PPL Livello 2 Week Surgery 17 PPLL Livello 2
Piombino PRESIDIO OSPEDALIERO VILLAMARINA 1°PIANO Area Medica 30 PPLL Livello 2 Livello 3 21 PPLL Low Care + Cod. 56
Piombino PRESIDIO OSPEDALIERO VILLAMARINA 1°PIANO DH Oncologico 7 P.L.
Piombino PRESIDIO OSPEDALIERO VILLAMARINA 2°PIANO Ospedale Comunità e Hospice 15 P.L.
SCENARIO GENERALE AL 2020 A LIVORNO COSA DIVENTANO I NUOVI OSPEDALI Le conseguenze operative che ne derivano: un aumento dei servizi ambulatoriali; una riduzione dei posti letto e la riduzione dei tempi di degenza; incremento dei letti di terapie intensive e sub intensive; maggiore richiesta di assistenza monitorizzata ed un maggior numero di esami e procedure da eseguire al letto del paziente.; aree di degenza in aumento a scapito di quelli di soggiorno (superflui per pazienti che rimarranno per periodi brevissimi di degenza in fase acuta); incremento degli interventi chirurgici ed endoscopici per via ambulatoriale; diminuzione degli esami di laboratorio grazie alla maggiore sofisticazione della diagnostica in genere; impiego di tecnologie informatiche che possono liberare da alcuni vincoli di adiacenza funzionale. costituzione di una efficace rete di primo intervento territoriale; incremento delle opportunità diagnostiche legato ad una diffusa informatizzazione di tutte le strutture sociosanitarie territoriali, anche presso ambulatori di Medici di MG, nonché attrezzando le abitazioni dei pazienti;
L’Ospedale del terzo millennio: L’esperienza della Toscana Funzioni già presenti nella rete regionale: 0,88 p.l. ogni 1000 ab. = ospedali di riferimento regionali 0,72 p.l. ogni 1000 ab. = quota del privato accreditato Funzioni ospedaliere di riabilitazione: 0,11 p.l. ogni 1000 ab. = funzioni ospedaliere riabilitative di base 0.04 p.l. ogni 1000 ab. = funzioni ospedaliere riabilitative di III livello. Flusso medio di mobilità entrante in ospedali portanti della rete 0,30 p.l. ogni 1000 ab. = fabbisogno ospedaliero per mobilità entrante Funzioni ospedaliere di base 2,05 p.l. ogni 1000 ab. = fabbisogno per pazienti acuti Primi anni ’90 6,1 p.l./ 1000 ab Obiettivo 3,8 p.l./ 1000 ab La Pianificazione Regionale Fonte: Dr. Pallini: Convegno Gli ospedali del 3° millennio
IL NUOVO OSPEDALESTRUTTURA E ORGANIZZAZIONE Dimensioni e servizi Posti letto per acuti 440 Posti letto tecnici 47 2 Parcheggi posti auto 1.600 Auditorium Area della ricerca Centro Direzionale
IL NUOVO OSPEDALEUNO SGUARDO SU NUOVE REALIZZAZIONI Altieri – Studio preliminare terzo Potenziamento Cisanello - Pisa
IL NUOVO OSPEDALEUNO SGUARDO SU NUOVE REALIZZAZIONI Altieri - Nuovo Ospedale Apuane Altieri – Studio per Ospedale Novara
IL NUOVO OSPEDALEUNO SGUARDO SU NUOVE REALIZZAZIONI Nuovo Ospedale B. Giovanni XXIII - Bergamo Nuovo Ospedale di Legnano
L’Ospedale del terzo millennio: L’esperienza della Toscana Caratteristiche delle degenze Nelle camere di degenza sono limitati gli elementi propri della tecnologia ospedaliera, ritrovando invece spazi per la socializzazione. L’ampia superficie vetrata eleva la qualità dell’illuminazione e rende permeabile lo spazio della stanza con il paesaggio esterno.