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Seneca e il suo tempo. Quidquid optimum homini est, id extra humanam potentiam iacet, nec dari nec eripi potest: mundus hic..., animus contemplator admiratorque mundi ( Ad Helviam matrem de consolatione). Seneca precettore di Nerone.
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Seneca e il suo tempo • Quidquid optimum homini est, id extra humanam potentiam iacet, nec dari nec eripi potest: mundus hic..., animus contemplator admiratorque mundi • (Ad Helviam matrem de consolatione)
Seneca precettore di Nerone • “Egone ex omnibus mortalibus placui electusque sum, qui in terris deorum vice fungerer?” • (De clementia,I,2)
Il fasto della Roma neroniana • La domus aurea: una dimora fiabesca
La morte virtuosa del saggio • Reverti unde veneris quid grave est? Male vivet quisquis nesciet bene mori. Huic itaque primum rei pretium detrahendum est et spiritus inter vilia numerandus. • Gladiatores, ut ait Cicero, invisos habemus, si omni modo vitam impetrare cupiunt; favemus, si contemptum eius prae se ferunt. Idem evenire nobis scias: saepe enim causa moriendi est timide mori. • Sen. De tranq. an. XI,4
Le Consolationes • Genere di origine greca che massimamente si affida alla forza persuasiva della retorica • Temi: la fragilità dell'esistenza • la necessità del distacco dalle vicende della vita • la capacità del sapiens di trascendere la sorte e le passioni
Seneca: il saggio e il tempo • Omnia, Lucili, aliena sunt, tempus tantum nostrum est (Ep. Ad Luc.I,3) • Il tempo per Seneca è possesso della nostra coscienza, ha dunque un valore relativo e soggettivo • Il passato è l'unica certezza, il presente è fuggitivo, il futuro è incertezza • E' la virtù, cun la ricerca e la pratica della saggezza, che ci permette di “mettere le mani sull'oggi” • Il saggio trionfa del tempo perché ne trasforma il valore da quantitativo in qualitativo... Proprio perché chiuso nella sua perfezione, sottratto al flusso delle cose esterne, l'oggi del saggio è atemporale (A. Traina)
Il capolavoro filosofico di Seneca: le Epistulae morales ad Lucilium • Lucilio amico ed allievo di Seneca • Le tematiche più ricorrenti: • La ricerca della forza interiore di fronte alle avversità • Le riflessioni sul tempo e sul modo di sfruttarlo • La centralità dell'anima, che ci rende diversi da animali e piante • La pratica della virtù rende l'uomo autosufficiente e simile a Dio • La parità fra gli uomini • La condanna della finta filosofia (che non è perfetta ratio) • Lo stile filosofico: prosa chiara e concisa, ma non scarna; espressiva densità della frase, stile aggressivo e sentenzioso