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L’EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA DEL BILANCIO

Lez. 1. L’EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA DEL BILANCIO. Una introduzione. IL BILANCIO…. la prima tappa è l’introduzione nel Codice Civile del 1942 … e termina nel 1991con il recepimento delle direttive europee. COME SI COMPONE IL BILANCIO ?. Il Codice Civile disciplina il Bilancio

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L’EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA DEL BILANCIO

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Presentation Transcript


  1. Lez. 1 L’EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA DEL BILANCIO • Una introduzione

  2. IL BILANCIO… la prima tappa è l’introduzione nel Codice Civile del 1942 … e termina nel 1991con il recepimento delle direttive europee

  3. COME SI COMPONE IL BILANCIO ? Il Codice Civile disciplina il Bilancio dall’ art. 2423 all’ art. 2435. Risulta formato da: • Stato patrimoniale art.2424 • Conto economico art.2425 Al Bilancio devono essere allegati: la Relazione degli amministratori e la Relazione dei sindaci

  4. Lo scopo è di fornire informazioni • da esso devono risultare informazioni sulla situazione patrimoniale e gli utili conseguiti o le perdite sofferte; • queste informazioni vengono fornite con chiarezza e precisione.

  5. Per fare questo si deve tener conto dei criteri di valutazione: • art.2525 per quasi tutti gli elementi patrimoniali • art.2426 per le “partite relative a più esercizi • art. 2427 per il “valore di avviamento” • art. 2429 per i “fondi di anzianità e di quiescenza”

  6. UNA MODIFICA LEGGE N°216 DEL 7 GIUGNO 1974: • modifica art. 2424: si amplia il contenuto minimo dello Stato patrimoniale ; • aggiunta art. 2425-bis si disciplina il contenuto del Conto Economico;

  7. …continua • aggiunta art. 2429-bis: si stabilisce il contenuto della Relazione degli amministratori; • in particolare si istituisce la CONSOB - DPR N°136 del 31 marzo 1975.

  8. IL DPR n° 136 del 31 marzo 1975 si fa il primo riferimento ai principi contabili; si costituisce la Commissione per la Statuizione dei Principi Contabili.

  9. I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI • organismo privato internazionale • costituito nel 1973 da 16 organismi professionali • scopo: migliorare ed armonizzare pratiche contabili internazionali • nel marzo 2001 ha costituito lo IASB Si dicono tali quelli emanati dallo IASC:

  10. IL RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE ☞Direttiva 78/660/CEE sul bilancio d’esercizio individuale ☞Direttiva 83/349/CEE sul bilancio d’esercizio consolidato

  11. D.Lgs. n° 127/91 • L’adozione delle direttive 78/660/CEE (IV direttiva) e direttiva 83/349/CEE (VII direttiva) avviene in Italia con il D.Lgs. n° 127/91; • Si modifica il DPR 136/75, con l’eliminazione del richiamo ai “corretti principi contabili”

  12. Principi contabili internazionali IASC IAS 1-41 IASB IFRS • Accettazione documenti IASB da parte dell’Organizzazione delle Borse Valori (IOSCO) e dell’organizzazione raggruppante gli organi di vigilanza delle banche (Comitato di Basilea) • Documenti interpretativi (SIC 1-33)

  13. Il Conto Economico è il prospetto che esprime il valore delle risorse consumate (COSTI DI ESERCIZIO) e dei risultati conseguiti (RICAVI DI ESERCIZIO); rappresenta l’attività di gestione effettuata dal 1° gennaio al 31 dicembre

  14. Spostandosi sull’asse dei tempi... 1° gennaio 31 dicembre SP SP C/EC P - N P - N +U A A C - U R

  15. La redazione del bilancio è l’obiettivo della contabilità si tratta ora di capire come si arriva alla redazione del bilancio di esercizio…

  16. Un quesito… anzitutto poniamoci questa domanda: per costruire lo Stato Patrimoniale è necessario un sistema di rilevazione continuativo?

  17. Lo Stato Patrimoniale... • rappresenta “quello che si trova in azienda” in termini di beni, crediti e debiti; • per arrivare alla sua redazione basta quindi andare in azienda e “misurare il valore” di beni, crediti e debiti; • la differenza tra il valore delle attività e delle passività ci darà il patrimonio netto dell’impresa; • e la differenza del valore del patrimonio netto all’1/1 ed al 31/12 ci permetterà di conoscere il reddito in via sintetica...

  18. Attenzione! • attraverso l’inventario (la misurazione di beni, crediti e debiti) possiamo conoscere il valore di quello che in azienda è presente (attività e passività) • non siamo in grado di sapere il valore di quanto è stato consumato od ottenuto (costi e ricavi di esercizio)

  19. La rilevazione, pertanto • serve per individuare i costi ed i ricavi di esercizio; • per fare questo occorre memorizzare i “fatti di gestione” che risultano a tal fine rilevanti • il problema è: quali sono i fatti di gestione rilevanti?

  20. Gli elementi del ciclo economico: • acquisto dei fattori produttivi; • trasformazione economica; • vendita dei prodotti/servizi realizzati. cosa differenzia il 1° ed il 3° momento rispetto a quello della trasformazione?

  21. Acquisto e vendita • acquisto e vendita sono fatti di gestione esterna; • lo scambio è caratterizzato da una parte dalla acquisizione/cessione di un bene (aspetto economico), dall’altra dalla cessione/acquisizione di denaro (aspetto finanziario); • l’aspetto finanziario ci permette di usare il nostro metro, cioè di attribuire un valore non discrezionale al bene acquisito o ceduto

  22. Un dubbio: è proprio corretto? attribuire al prodotto/servizio acquistato o ceduto il valore dell’uscita/entrata da esso determinata misura effettivamente il “valore” economico del prodotto servizio?

  23. Riflettendo… Il prezzo non esprime correttamente il valore economico di un prodotto/servizio esso però introduce una regola del gioco chiara e, soprattutto, non discrezionale

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