220 likes | 364 Views
La politica energetica della Regione Marche e l’adeguamento del PEAR. Strategia europea 20.20.20 Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili Decisione 2009/406/CE in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2020;
E N D
La politica energetica della Regione Marche e l’adeguamento del PEAR
Strategia europea 20.20.20 Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili Decisione 2009/406/CE in materia di riduzione delle emissioni di gas a effettoserra entro il 2020; Direttiva 2012/27/UE in materia di efficienza energetica D.lgs 28/2011 attuazione della Direttiva 2009/28/CE; DM 15 marzo 2012 “Decreto Burden Sharing” Recepimento direttiva 2012/27/UE (?) Il nuovo contesto normativo
ridurre del 13% le emissioni di gas effetto serra entro il 2020 rispetto al 2005; portare al 17% la quota dei consumi da fonti rinnovabili/consumi finali; ridurre del 20% i consumi di energia entro il 2020 rispetto al 2005; La Strategia Europea 20.20.20 attribuisce all’Italia i seguenti obiettivi:
con il Piano d’azione nazionale sulle fonti rinnovabili (PAN) del 30 giugno 2010; con il D.Lgs 28/2011. Gli obiettivi della Strategia 20.20.20 sono stati recepiti dall’Italia Al perseguimento degli obiettivi nazionali devono concorrere le Regioni e le Provincie autonome. La ripartizione regionale dell’obiettivo sulle fonti rinnovabili del 17% è stata individuata dal Decreto 15 marzo 2012 del Ministero dello Sviluppo Economico c.d.“DM Burden Sharing”
DM “Burden Sharing”Obiettivi al 2020 per le Marche Gli obiettivi sono vincolanti a partire dal 2016.
Metodologia di calcolo adottata dal DM “Burden Sharing”: L’obiettivo è calcolato dividendo il consumo (inteso come produzione ai sensi dell’art. 2 comma 3 del DM 15 marzo 2012) di energia elettrica e di calore da fonte rinnovabile (FER E+FER C) per il consumo finale lordo totale di energia (CFL). Valore di partenza assegnati FER E 60 ktep + FER C 34 ktep = 2.6% CFL 3622 ktep Valore obiettivo al 2020: FER E 134,1 ktep + FER C 406,3 ktep = 15,4% CFL 3.513 Ktep I valori indicativi stabiliti dal “burden sharing” per raggiungere l’obiettivo al 2020 sono: • FER E 134,1 ktep, ciò richiederebbe un incremento del 124% del consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili (FER E); • FER C 406,3 ktep ciò richiederebbe un incremento del 1095% del consumo di calore da fonti rinnovabili (FER C); • CFL 3.513 Ktep pari ad una riduzione dei consumi finali lordi del 3% (CFL); 6
DM “Burden Sharing” – Art. 5Monitoraggio (modalità, strumenti e commissariamento) Il 31 dicembre di ciascun anno, a partire dal 2013, il Ministero dello sviluppo economico verifica il grado di raggiungimento dell’obiettivo riferito all’anno precedente. Il Ministero dello sviluppo economico istituisce un Osservatorio (16 componenti: 8 Stato – 8 Regioni) con compiti di analisi e proposta; l’osservatorio si avvale degli strumenti statistici sviluppati dal GSE, nonché dalle Regioni, in attuazione all’art. 40 del d.lgs 28/2011. (La Regione Marche è membro dell’Osservatorio – la prima riunione si è tenuta in data 5 febbraio 2013) A decorrere dal 2017, sulla base delle analisi e verifiche dell’Osservatorio, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, il MISE avvia la procedura di Commissariamento, con oneri a carico della Regione.
Raccomandazioni Piani Energetici Comunali (DGR 863/2007); Indirizzi ambientali e criteri tecnici per l’inserimento degli impianti eolici (DGR 829/2007) solari fotovoltaici e solari termici (DGR 830/2007); Norme per l’edilizia sostenibile (L. R. 14/2008); Istituzione dello sportello informativo sull'edilizia sostenibile (DGR 1502/2009); Valutazione energetico ambientale degli edifici – Protocollo Itaca sintentico – DGR 1870/2009 così come modificata dalla DGR 1245/2010; Sistema e procedure per la certificazione energetica e ambientale degli edifici, criteri e procedure per la formazione e l’accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio della certificazione e criteri e modalità per l’erogazione dei contributi e per l’adozione degli incentivi - DGR n. 1689/2011; Requisiti impiantistici minimi per impianti a biomassa e a biogas, indicazioni per la gestione dei prodotti in usciata dagli impianti a biomassa e a biogas e stralcio attuativo del Piano d’Azione sulla qualità dell’aria (DGR 1191/2012); Individuazione Aree Non Idonee (DM 10 settembre 2010 recepito con DGR 255/2011): - fotovoltaico - DAALR N.13/2010 - biomasse e biogas - DAALR N.62/2013. ATTUAZIONE AMMINISTRATIVA PEAR (DACR 175/2005)
LO SVILUPPO DELL’ ENERGIA RINNOVABILE NELLE MARCHEProduzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Anni 2001-2011
LO SVILUPPO DELL’ ENERGIA RINNOVABILE NELLE MARCHEProduzione di energia elettrica per fonte 2001- 2011
Consumi finali di energia elettrica per fonte e incremento annuale 2001 - 2011
% Incremento consumi di energia elettrica per settore 2001 - 2011
AdeguamentoPEAR al “DM burden sharing”Prime linee strategiche • Diversificazione equilibrata delle fonti di produzione e consumo di energia; • Attenta regolamentazione del settore delle fonti rinnovabili, al fine di ridurne l’impatto ambientale, paesaggistico, aumentandone l’accettabilità sociale; • Sostegno alla creazione di distretti tecnologici sulle fonti rinnovabili; • Riconversione strutturale dell’industria in crisi in industria verde; • Efficientamento della rete elettrica – sviluppo delle reti intelligenti; • Accumulo energetico, autosufficienza e graduale indipendenza dalle reti; • Mobilità e reti della mobilità elettrica; • Riqualificazione energetica dell’edilizia e della città; • Strumenti fiscali regionali per incentivare il consumo di energia rinnovabile e il risparmio energetico; • Strumenti finanziari per lo sviluppo del mercato dei Servizi di Efficienza Energetica nel settore pubblico e privato (FTT – Finanziamento tramite terzi) e Contratti di garanzia delle prestazioni energetiche EPC Energy Performance Contract); • Modifica dei comportamenti individuali attraverso azioni di informazione, sensibilizzazione, formazione sul risparmio energetico. 17
IL QUADRO DEI PRINCIPALI STRUMENTI NAZIONALI A DISPOSIZIONE: FONTI RINNOVABILI
IL QUADRO DEI PRINCIPALI STRUMENTI NAZIONALI A DISPOSIZIONE: EFFICIENZA
IL QUADRO DEI PRINCIPALI STRUMENTI NAZIONALI A DISPOSIZIONE: EFFICIENZA
Riserva del 20% dei fondi comunitari (FESR) 2014-2020 Fondi di garanzia Fondi di rotazione Contributi in conto interesse Contributi in conto capitale Detassazione del reddito d’impresa per l’acquisto di macchinari e attrezzature I NUOVI POSSIBILI STRUMENTI FINANZIARI REGIONALI (PEAR 2020)