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Università di Padova anno accademico 2008/09 . Lingua Tedesca Traduzione. 21/4/2009.
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Università di Padova anno accademico 2008/09 Lingua TedescaTraduzione 21/4/2009
“Ahi” disse il topo, “il mondo diventa ogni giorno più stretto. Prima era così largo che mi faceva paura, correvo ed ero felice di vedere finalmente muri a destra e a sinistra in lontananza, ma questi lunghi muri si avvicinano tra loro così in fretta che sono già nell'ultima stanza e lí nell'angolo c'è la trappola nella quale cadrò”. “Non hai che da correre in altra direzione” disse il gatto, e lo mangiò. (Ervino Pocar) “ Ahimè - disse il topo - il mondo diventa ogni giorni più angusto. Prima era così vasto che ne avevo paura, correvo sempre avanti e fui felice di veder finalmente dei muri lontano a destra e a sinistra, ma questi lunghi muri precipitano così in fretta l’un verso l’altro che io mi trovo già nell’ultima camera, e là nell’angolo sta la trappola in cui andrò a cadere”. “ Non hai che da mutar direzione” disse il gatto, e se lo mangiò. (Anita Rho) “Ohimè,” disse il topo, “il mondo si fa ogni giorno più angusto. Da principio era tanto vasto che avevo paura, continuavo a correre e fui felice quando in lontananza, infine, vidi muri a destra e a sinistra, ma questi lunghi muri convergono con tanta rapidità, che mi ritrovo già nell’ultima stanza, e là nell’angolo c’è la trappola dentro cui sto correndo.” “Devi solo mutare la direzione della corsa,” disse il gatto, e se lo mangiò. (Andreina Lavagetto) “Ahimè!”, disse il topo, “il mondo diventa ogni giorno più stretto. Era talmente vasto da farmi paura, continuai a correre, e fui felice di vedere finalmente, in lontananza, muri a destra e a sinistra, ma questi lunghi muri sfrecciano così in fretta l’uno verso l’altro che io mi ritrovo già nell’ultima stanza, e là nell’angolo c’è la trappola in cui finirò.” “Non hai che da mutare la direzione della corsa!”, disse il gatto, e se lo mangiò. (Elena Franchetti) Lingua tedesca - Traduzione
Il traduttore si ritrova a mediare e negoziare tra diverse istanze, riconducibili da un lato al testo originale, dall’altro al testo d’arrivo. LINGUA DI PARTENZA ------ Traduttore ------- LINGUA DI ARRIVO Autore Destinatario Prototesto Metatesto Lingua tedesca - Traduzione
Una traduzione pone quindi davanti a una serie di scelte di mediazione tra istanze opposte. • In questo senso si parla di traduzioni source oriented(tese a rispettare la fonte) e di traduzioni target oriented (tese ad avvicinare la fonte al lettore) • Una antitesi simile viene espressa dai concetti di traduzione semantica (volta a conservare aspetti semantici e sintattici dell’originale) e traduzione comunicativa (volta a comunicare in maniera più immediata al destinatario) • A questo corrispondono anche i principi di adeguatezza e di accettabilità. Una traduzione è adeguata quanto tende a riprodurre il più fedelmente possibile il testo originale. E’ accettabile quando tende a trasformare il testo originale, omologandolo alla cultura d’arrivo. Lingua tedesca - Traduzione
Nelle note al suo West-östlicher Diwan (1819) Johann Wolfgang Goethe distingue tre tipi di traduzione. La prima, in prosa, può essere vista come un primo tentativo di prendere confidenza con la cultura straniera: “Es gibt dreierlei Arten Übersetzung. Die erste macht uns in unserm eigenen Sinne mit dem Auslande bekannt; eine schlicht-prosaische ist hiezu die beste. Denn indem die Prosa alle Eigentümlichkeiten einer jeden Dichtkunst völlig aufhebt und selbst den poetischen Enthusiasmus auf eine allgemeine Wasserebne niederzieht, so leistet sie für den Anfang den größten Dienst, weil sie uns mit dem fremden Vortrefflichen mitten in unserer nationellen Häuslichkeit, in unserem gemeinen Leben überrascht […]” Lingua tedesca - Traduzione
Il secondo genere di traduzione è quello delle traduzioni volte ad avvicinare il testo straniero alla cultura d’arrivo, a scapito della fedeltà all’originale- Più che traduzioni si potrebbe parlare di ‘adattamenti’. Con questo Goethe fa riferimento alla pratica delle traduzioni “belle e infedeli”, diffuse soprattutto nella cultura francese del tempo “Eine zweite Epoche folgt hierauf, wo man sich in die Zustände des Auslandes zwar zu versetzen, aber eigentlich nur fremden Sinn sich anzueignen und mit eignem Sinne wieder darzustellen bemüht ist […]. Die Franzosen bedienen sich dieser Art bei Übersetzung aller poetischen Werke; Beispiele zu Hunderten lassen sich in Delilles Übertragungen finden. Der Franzose, wie er sich fremde Worte mundrecht macht, verfährt auch so mit den Gefühlen, Gedanken, ja den Gegenständen, er fordert durchaus für jede fremde Frucht ein Surrogat, das auf seinem eignen Grund und Boden gewachsen sei” Lingua tedesca - Traduzione
Il terzo genere di traduzione, secondo Goethe l’ultimo e il più alto, è caratterizzato dal tentativo di riprendere i tratti dell’originale trasferendoli nella cultura d’arrivo: “Weil man aber weder im Vollkommenen noch Unvollkommenen lange verharren kann, […] so erlebten wir den dritten Zeitraum, welcher der höchste und letzte zu nennen ist, derjenige nämlich, wo man die Übersetzung dem Original identisch machen möchte, so daß eins nicht anstatt des andern, sondern an der Stelle des andern gelten solle. Diese Art erlitt anfangs den größten Widerstand; denn der Übersetzer, der sich fest an sein Original anschließt, gibt mehr oder weniger die Originalität seiner Nation auf, und so entsteht ein Drittes, wozu der Geschmack der Menge sich erst heranbilden muß […]. Eine Übersetzung, die sich mit dem Original zu identifizieren strebt, nähert sich zuletzt der Interlinearversion und erleichtert höchlich das Verständnis des Originals; hiedurch werden wir an den Grundtext hinangeführt, ja getrieben, und so ist denn zuletzt der ganze Zirkel abgeschlossen, in welchem sich die Annäherung des Fremden und Einheimischen, des Bekannten und Unbekannten bewegt” Lingua tedesca - Traduzione