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Leggere la crisi attraverso i numeri (1^ parte). Le trasformazioni avvenute nel 2009. Ricostruire il quadro partendo dai dati ufficiali.
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Leggere la crisi attraverso i numeri (1^ parte) Le trasformazioni avvenute nel 2009
Ricostruire il quadropartendo dai dati ufficiali Osserva è il primo osservatorio online sull’economia della provincia di Varesenasce dall’esigenza di creare un unico punto di accesso a tutte le fonti informative statistiche, ricerche e indagini che riguardano il nostro territorio. Le fonti istituzionaliIstat, Rilevazione forze lavoro, Inps, Provincia di Varese, Camera di Commercio, Registro imprese; Istat, Commercio estero; Banca d’Italia; Camera di Commercio, SMAIL. LE FONTI L’indagine congiunturale Unioncamere Lombardia coinvolge imprese dell’industria dell’artigianato, dei servizi e del commercio. In questa presentazione si riportano i risultati delle interviste a un campione 170 imprese industriali del territorio varesino, stratificate per settore e dimensione. www.osserva-varese.it
L’evoluzione degli spazi di mercato Domanda estera Domanda interna Tasso utilizzo impianti nel 2009 Ordinativi interni ed esteri (industria): nel IV trimestre 2009 ritornano positivi. Per tutto il 2008, fino al III trim 2009 si mantengono in area negativa. Il picco peggiore viene toccato nel IV trim 2008 (Indagine congiunturale Unioncamere). La crisi penalizza i territori export led. Dopo 10 anni di crescita continua, a Varese, nel 2009, le esportazioni perdono il 17% e le importazioni il 19%. Perdite serie, ma più contenute del livello lombardo e italiano (Istat). Tasso utilizzo impianti (industria): dal picco del 75% del 2006/2007, al 67% pre-crisi (anno 2008), al 62% punto più basso toccato nel 2009 (Indagine congiunturale Unioncamere).
Varese - Andamento tendenziale ordinativi 20,00 Ordini Interni Ordini Esteri 15,00 10,00 5,00 0,00 -5,00 -10,00 -15,00 -20,00 2/06 3/06 4/06 1/07 2/07 3/07 4/07 1/08 2/08 3/08 4/08 1/09 2/09 3/09 4/09 1/03 2/03 3/03 4/03 1/04 2/04 3/04 4/04 1/05 2/05 3/05 4/05 1/06 Andamento ordinativi interni ed esteriindagine congiunturaleunioncamere
Gli interventi sulla gestione d’impresa Riduzione dell’occupazione Azione sulle leve finanziarie nel 2009 Il tasso di disoccupazione è al 6,3% il valore più alto in Lombardia. Media Lombarda 5,4%. Nel 2008 era del 3,5% e nel 2007 del 2,9% (Istat). Le ore autorizzatedi cassa integrazione guadagni sono state 39 milioni per la Cigo e quasi 15 milioni per la Cigs. Varese, nel 2009, è la prima provincia per Cigo e seconda per Cigs in Lombardia (Inps). Gli ingressi in lista di mobilità sono stati quasi 4.800 (+127% rispetto al 2008) (Provincia di Varese). L’indicatore sofferenze su impieghi esprime la difficoltà a rientrare dai debiti contratti con le banche. Questo indicatore per Varese raggiunge quota 4,6, la media italiana è del 3,8 e quella lombarda è del 2,4 (Banca d’Italia).
L’impatto sulla struttura produttiva Numero d’imprese Nati-mortalità Fallimenti nel 2009 Il numero di imprese attive sono, a fine 2009, 64.021. Dopo anni di crescita ininterrotta si registra, per la prima volta, un tasso di variazione negativa -2,76%. Sono le imprese individuali (-4,7%) e le società di persone (-2,5%) a soffrire maggiormente. Crescono invece le società di capitali +1,5% (Registro Imprese). Nel 2009 le cessazioni superano di le iscrizioni con un saldo negativo di -1.711 e un tasso di sviluppo del tessuto imprenditoriale per la prima volta da oltre 15 anni negativo -2,3 (Registro Imprese). Il tessuto imprenditoriale è costituto da imprese di piccole dimensioni, il 93% sono microimprese (fino ai 9 dipendenti) e occupano oltre 2/3 degli addetti (SMAIL). I fallimenti nel 2008 sono stati 111 e nel 2009 arriviamo a 168 (+51,3%) (CdC di Varese).
Leggere la crisi attraverso i numeri (2^ parte) Uno sguardo al primo trimestre 2010
Aggiornamenti al 2010 L’import-export scende ancora Gli ultimi dati disponibili sono a gennaio 2010, il processo di contrazione è ancora in atto anche se in rallentamento(-2,6% il t.var% tend mensile dell’export e -14,3% dell’import). In questo momento sono i Bric (Brasile-Russia-India-Cina) che tirano le esportazioni.Nei prossimi mesi è soprattutto alle importazioniche dobbiamo guardare: anticipano il ciclo.
Aggiornamenti al 2010 Il mercato del lavoro Nel primo trimestre la Cigo cresce più lentamente, 7 milioni di ore (+25% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso), ma aumentano molto la Cigs (oltre 8 milioni di ore, +110%) e la mobilità (1.500 lavoratori solo nel primo trimestre). Molte imprese non possono più ricorrere alla Cigo e le crisi diventano strutturali.
Aggiornamenti al 2010 Le imprese Le imprese attive a fine marzo diminuiscono ancora, attestandosi a 63.743 e registrando un tasso congiunturale pari a -0,4% e tendenziale pari a -2,9%. I fallimenti nel primo trimestre sono stati 41 contro i 43 dei primi tre mesi del 2009. Le cessazioni, che dall’inizio della crisi superano sempre le iscrizioni, restano anche per questo trimestre al di sopra delle iscrizioni e il saldo del trimestre è -262. Solo nel mese di marzo le iscrizioni tornano a superare le cessazioni.
Varese Var. tend.(%) - Produzione-Fatturato-Ordini Var. tendenziale % 15,00 Produzione 10,00 Fatturato Ordini 5,00 0,00 -5,00 -10,00 -15,00 -20,00 4/05 1/06 2/06 3/06 4/06 1/07 2/07 3/07 4/07 1/08 2/08 3/08 4/08 1/09 2/09 1/03 2/03 3/03 4/03 1/04 2/04 3/04 4/04 1/05 2/05 3/05 3/09 4/09 1/10 L’andamento della triade produzione/ordinativi/fatturato indagine congiunturaleUnioncamereprimo trimestre 2010 Ordini +7,73% Produzione +1,36% Fatturato +1,68%
60,0 55,5 50,0 45,2 44,4 39,9 40,0 31,0 29,2 30,0 23,8 20,0 15,7 15,3 10,0 0,0 Aumento Stabile Diminuzione 90,0 81,9 76,5 79,2 I trim 2010 III trim 2009 I trim 2010 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 17,4 20,0 11,6 6,5 10,0 3,5 3,4 0,0 Aumento Stabile Diminuzione I trim 2010 III trim 2009 I trim 2010 I processi di ripresa dopo le crisi finanziarie sono più difficili indagine congiunturaleUnioncamereprimo trimestre 2010 Gli imprenditori intervistati affermano per il prossimo trimestre che produzione e occupazione rimarranno complessivamente stabili. Il dato positivo è che dall’inizio della crisi a oggi le loro aspettative stanno migliorando.