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L'Approccio Ecologico Sociale. Per una nuova etica ed identità professionale. Società. Società. Società. PARTE EMERSA. E. Settore degli interventi diretti Collaborazione con realtà specifiche. Tb. C. AL. Linea di consapevolezza del pericolo individuale, famigliare, sociale.
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L'Approccio Ecologico Sociale Per una nuova etica ed identità professionale
Società Società
PARTE EMERSA E Settore degli interventi diretti Collaborazione con realtà specifiche Tb C AL Linea di consapevolezza del pericolo individuale, famigliare, sociale Ps THC EX cf PARTE IMMERSA THCAL EX CF PS Tb C • Settore di cui è necessario aumentare la consapevolezza perché in continuità con quello emerso. • Prevenzione • Sensibilizzazione territoriale • Sensibilizzazione operatori sanitari • Ricerca di nuovi modelli di confronto adatti a questa fase, più accessibile e accettabili a basso costo • Collaborazione e confronto con una più ampia rete territoriale E STILE DI VITA STILE DI VITA • Ricerca • Necessità di fornire stimoli per una riflessione più ampia sulla promozione e protezione della salute nella nostra comunità • Creare momenti di confronto e discussione ad ampio raggio nel territorio (LEGENDA: E: eroinaC: cocaina THC: Hashish AL: alcol Ex: estasiPs: psicofarmaciTb: TabaccoCf: caffè)
3 PRINCIPI FONDAMENTALI Dell’Approccio Ecologico Sociale Approccio Famigliare Approccio di Popolazione Approccio di Comunità (Associazioni di autotutela e promozione della Salute)
Approccio Famigliare Tale approccio sottolinea che tutta la famiglia deve essere informata, resa partecipe e consapevole (nei modi dovuti ed opportuni) dei percorsi di trattamento. Attenzione ed indicazioni vanno date a tutti i membri della famiglia stessa. Tutta la famiglia +è coinvolta nei problemi ma rappresenta anche la prima risorsa.
Approccio di Popolazione Tale approccio è raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, in particolare per le politiche di prevenzione. Esso enuncia che una adeguata politica di prevenzione dei problemi correlati all’uso di sostanze psicoattive deve mirare alla riduzione dei consumi di queste nella popolazione generale e non solo su target specifici (questa attenzione comprende anche quella dell’uso di psicofarmaci). Questo è ottenibile se tutte le forze in campo sviluppano azioni di sensibilizzazione sui “rischi” correlati all'uso di tutte le sostanze psicoattive siano esse legali o illegali.
Approccio di Comunità LA CONOSCENZA, IL SOSTEGNO, LO SVILUPPO E LA COLLABORAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI DI AUTOTUTELA E PROMOZIONE DELLA SALUTE COSTITUITE DAI CITTADINI E DALLE LORO FAMIGLIE: queste Associazioni hanno dimostrato in questi anni, ( es: Alcolisti Anonimi, Club degli Alcolisti in Trattamento) su un livello internazionale, di rappresentare la risposta più efficace, più territorializzata e più accettabile come costi per il trattamento a medio- lungo termine dei problemi alcol-correlati e rappresentano modelli di riferimento consolidati per lo sviluppodi realtà specifiche nei diversi settori.
Questi tre punti rivestano un ruolo cardine fondamentale nello sviluppo di un linguaggio comune e di modalità operative e di ricerca che, pur nelle differenze, consentano una miglior cooperazione, una ottimizzazione delle risorse e una maggiore efficacia e chiarezza negli interventi.
DISAGI Disagi famiglie e coppia, violenze domestiche, incidenti stradali, difficoltà lavorative, problemi comportamentali dei giovani AREA SANITARIA OSPEDALIERA Gastroenterologia e trapianti, neurologia, psichiatria,ortopedia e traumatologia, oncologia, pronto soccorso AREA SOCIALE Servizi Sociali, Centri di ascolto, Noac, servizi per senza dimora, Forzedell’Ordine, T.M., Tribunale dellaFamiglia AREA SANITARIA TERRITORIALE Medicina generale, Pediatri, 118, patenti, Ser.T., CSM,medicina scolastica,diagnostica di laboratorio • TARGET di riferimento comuni: • APPROCCIO FAMIGLIARE • APPROCCIO di POPOLAZIONE • ASSOCIAZIONI di AUTOTUTELA e PROMOZIONE della SALUTE • *impegno a sviluppare iniziative di miglioramento su questi 3 punti
Come direbbe la tradizione zen questi sono gli “spiriti guida” per un vero “sognatore-combattente”: • Lo spirito del rispetto (rei no kokoro) • (rispetto per chi ci ha preceduto e insegnato, per chi condivide la strada insieme a noi, per chi verrà dopo di noi!) • Il non profitto (mushotoku) • (essere “veramente” in quello che si fa, qui ed ora, senza “preoccuparsi” del risultato! …è la “via” l’importante…non il punto d’arrivo) • Insieme per progredire (jita kyo ei) • (chi è che dà ? chi è che riceve?) • Pensare al di là del pensiero (hishiryo) • (l’intuizione e l’azione devono sgorgare nel medesimo istante! • Imparare/Facendo. Al di là della tecnica …“il cuore” !) • Mantenere la “mente” (spirito) del principiante (shoshin) • (nella mente del principiante ci sono molte possibilità, in quella dell’esperto …poche!)
Approccio Ecologico Sociale Nel lavoro quotidiano, pratico, concreto…… cosa significa affrontare i problemi secondo questo approccio?
Cosa pescherò? .... dipende dai punti di vista....
Al servizio può arrivare la persona... allora è necessario:
Coinvolgere subito la famiglia e la rete amicale anche già dalla telefonata. (il problema cosi come le risorse non sono solo tuoi) Verificate le condizioni sanitarie e la presenza di altre problematiche (dipende in che servizio sei) si lavora perché tutti (persona e famigliari) prendano contatti (se possibile contattiamo insieme…fa la differenza) il più rapidamente possibile con un Gruppo Territoriale (AA o Club) (realtà di confronto esperienziale gratuite) (è il nostro antibiotico) (punta non solo all’astensione dall’uso di alcol ma al cambiamento di stile di vita) Si mantiene il contatto con tutti per verificare l’inserimento, la comprensione del percorso e approfondire la conoscenza delle problematiche, così come delle risorse. Gradualmente si allenta il rapporto con il servizio quando il percorso è consolidato e si eseguono colloqui di verifica La partecipazione ai gruppi continua … per…sempre infatti un aspetto importante di questo lavoro è il valore della gratuità. Questa gratuità nasce, infatti, dal riconoscimento e dalla consapevolezza che non c’è chi dà e chi prende, ma uno scambio interattivo continuo, una cooperazione, una condivisione, una occasione di crescita e maturazione utile a tutti (quando finiremo di crescere e imparare ???).
Al servizio possono arrivare i familiari... allora è necessario: Si lavora sul loro coinvolgimento e sul “loro cambiamento” senza aspettare. Il cambiamento, a volte, passa anche da vie…indirette. Tutto è intercomunicante. (Come fa uno ad essere alcolista se non c’è qualcuno che lo sostiene??) Si fa informazione e sensibilizzazione a tutti senza aspettare Si avviano ai gruppi se necessario (il nostro antibiotico) Si verifica l’andamento rimanendo disponibili ad ulteriori sviluppi
Non arriva nè l'uno, nè l'altro. Ma i problemi sociali sono evidenti. Che fare? Iniziative di formazione e sensibilizzazione nella popolazione generale (concetto di “rischio” collegato già al semplice “uso”- puntare a ridurre i consumi), Alcol e lavoro. Alcol e guida. Concorso per Bio-cocktail……… Iniziative di formazione e sensibilizzazione con i professionisti ( operatori socio-sanitari e medici del lavoro, educatori, sindacati) (Com’è il loro atteggiamento rispetto al bere alcolici?) (quanto conoscono i problemi alcol-correlati?) Iniziative in cooperazione con la scuola e i mezzi di informazione Sviluppo capacità critica: Conoscere-Capire-Scegliere-Fare (Chi fa la vera informazione? Chi paga le campagne pubblicitarie?) (…..non berti…. proprio tutto!!)
Proposte “sostenibili” con le attuali risorse in riferimento al “sistema” per l’intervento e la disintossicazione da Alcol – (con possibili agganci a Coca – Gioco)
Cultura Associazioni Territoriali di Autotutela e Promozione della Salute cambiamento cambiamento Cooperazione Interventi ospedalieri brevi Interventi ambulatoriali - day-hospital Interventi residenziale breve (28 gg) Intervento residenziale comunitario Il vero CUORE di un “sistema” che punta ad un reale cambiamento complessivo sono le ASSOCIAZIONI
Anche se molti passi sono stati fatti in questi anni manca ancora una Rete coerente per la disintossicazione Territoriale/Ambulatoriale/Ospedaliera/ e Residenziale con una “regia metodologica” condivisa La disintossicazione non è certo solo fisica (però partiamo da qui, dal concreto) ma da un “modo di affrontare i problemi della vita = stile di vita (quasi sempre modalità deleganti o autocentrate)
sia in campo Nazionale che Internazionale tutte le “organizzazioni” più moderne e aggiornate spingono a stimolare la formazione e la crescita della rete territoriale delle Associazioni Territoriali di Autotutela e Promozione della Salute formate dai cittadini stessi e dalle loro famiglie. Queste realtà vengono segnalate (e sostenute) dall’OMS come quelle che forniscono i risultati migliori nei trattamenti di medio-lungo periodo e che permette a tutti di ottimizzare le risorse disponibili pur garantendo sia la territorializzazione che la sostenibilità nel tempo. Inoltre la loro presenza viva e attiva nelle nostre comunità può favorire un vero e proprio cambiamento “culturale” (più assunzione di responsabilità e meno delega da parte di tutti compresa la società civile).
E’ per questo che i “professionisti” e le diverse “organizzazioni” dovrebbero porsi al “servizio” dello sviluppo di tale rete utilizzando linguaggi, concetti e modalità operative coerenti con queste. Questa ”rete” territoriale dovrebbe essere il naturale punto di convergenza di tutti gli interventi siano essi ambulatoriali, ospedalieri, residenziali brevi, comunitari.
TERRITORIO Abbiamo bisogno di uno forte ed omogeneo sviluppo della rete delle autonome Associazioni di Autotutela e Promozione della Salute. (Club degli Alcolisti in Trattamento, A.A. e sistema dei 12 passi) Necessità per tutti i “Servizi” di conoscere in modo approfondito e saper collaborare con le Associazioni (Formazione del personale)
Interventi ambulatoriali - day-hospital Pur nelle diverse impostazioni è fondamentale un coinvolgimento attivosia dell’utente che della sua famiglia fin da subito con avvio il prima possibile alle Associazioni Territoriali di Autotutela e Promozione della Salute
Interventi ospedalieri brevi E’ necessarioriservare, nel sistema genovese, 4/6 posti letto specifici ai problemi alcol-correlati che richiedono assistenza ed inquadramento sanitario. Possono essere utilizzate realtà sanitarie già esistenti !!!
Interventi residenziali brevi (28 gg) Va prevista una struttura apposita per un’esperienza residenziale della durata media di 21/28 gg.. Sarebbe auspicabile una sede tranquilla, specifica, non troppo decentrata e sufficientemente vicina sia ad un presidio sanitario che ad un Ser.T. Deve avere una impostazione che valorizzi in modo significativo la collaborazione con le Associazioni territoriali, il volontariato e le famiglie (addirittura può essere previsto durante il trattamento la partecipazioni ai gruppi territoriali)
Intervento residenziale comunitario Secondo noi tutte le realtà Comunitarie devono prevedere nel loro percorso anche un intervento approfondito sui problemi alcol-correlati anche verso l’utenza tradizionale che nel tempo sappiamo rischia la ricaduta proprio nell’alcol. (Importanza di lavorare su tale tema anche con le famiglie). Problemi emergenti: alcol-giovani, alcol-disturbo di personalità, alcol-coca-gioco, alcol-senza dimora.
Non sono cose impossibili ma richiedono scelte metodologiche chiare, coerenti edun impegno di verifica e confronto costante.
Gratuità-Continuità-Costanza-Territorializzazione Club Alcolisti in Trattamento (1968) Italia 2200 (Veneto 500, Friuli 180, Trentino 180, …..). Presenti in 36 paesi nel mondo Liguria 60 Genova 40 AA e sistema dei 12 Passi(1935) (al-anon, narcotici anonimi, famigliari anonimi, giocatori anonimi, ….) 200.000 gruppi in tutto il mondo Italia 1000 Genova 25 Genitoriinsieme (1999) 10 gruppi a Genova Queste sono tutte vere risorse aggiunte al nostro sistema salute !!!
I Club degli Alcolisti in Trattamento Sono Comunità Multifamigliari Autonome che fanno parte della Comunità locale e con questa comunicano. "Lavorano" partendo dal principio del qui ed ora (si parla di oggi e delle situazioni concrete), per il cambiamento di "stile di vita" di tutti i componenti delle famiglie che li compongono. Le Regole del Club sono: • ·puntualità e costanza. • ·non si fuma durante la riunione di Club. • ·con l'ingresso della tredicesima famiglia il Club si moltiplica. • ·i membri mantengono la necessaria riservatezza su quanto ascoltato al Club.
1 Il Club si riunisce una volta alla settimana per un ora e trenta. E' bene che la riunione inizi e termini con puntualità. Esiste un servitore-insegnante (volontario) ma tutti i membri di Club assumono a rotazione i compiti di servizio necessari al suo buon funzionamento. 2 Le medicine del Club sono: ascolto, condivisione, solidarietà, amicizia e... amore! 3 Negli incontri del Club è bene accettare le difficoltà, non esprimere giudizi, parlare tramite i propri vissuti e la propria esperienza personale. Durante la settimana continua il lavoro con le visite ed i contatti amicali in base alle necessità e alle possibilità di ciascuno. 4 Non esistono quote di iscrizione o adesione
5 Il Club in quanto tale è apolitico, aconfessionale, aperto a tutte le famigliecon problemi alcol-correlati e complessi ed appartiene solo alle famiglie che lo compongono. • 6 Il Club può cooperare con realtà pubbliche e private mantenendo in ogni caso la specificità dei propri compiti e la propria autonomia. • 7 E' importante che i Club mantengano un "impegno" formativo e di confronto continui coinvolgendo tutte le famiglie, la comunità locale e le realtà sociali del territorio. Si sottolinea l'importanza degli interClub, delle scuole alcologiche di primo, secondo e terzo modulo; del corso di sensibilizzazione, degli aggiornamenti nazionali, dei congressi
8 Il Club nello svolgimento del suo lavoro promuove la consapevolezza che “l'interdipendenza” è una condizione dell'Uomo (tutti sono responsabili di tutti) e va intesa come un valore assoluto che se compreso appieno spinge verso il rispetto di se e degli altri, verso la “cura” sia della realtà sociale che dell'ambiente, verso la comprensione e lapace tra i popoli. • 9II Club promuove in tutti la riflessione sulla Spiritualità Antropologica e sull'Etica intese come una fiducia nelle "risorse positive" presenti negli Individui, nelle Famiglie, nelle nostre Comunità. Queste risorse, ascoltate, ci faranno da guida ...sempre!! • 10Consapevoli che rispetto al cammino verso la sobrietà ognuno di noi è costantemente in trattamento ci impegniamo a : • ·rimanere semplici, accessibili e comprensibili • ·praticare la coerenza e la comprensione • ·condividere quanto appreso nei nostri percorsi di crescita e maturazione.
ALCOLISTI ANONIMI • I Dodici Passi sono un fondamentoper il recupero personale. Passo 1Abbiamo ammeso di essere impotenti di fronte all'alcool e di non poter più controllare la nostra vita. Passo 2Siamo giunti a credere che un potere più grande di noi avrebbe potuto riportarci alla ragione. Passo 3Abbiamo deciso di sottomettere la nostra volontà e di affidare la nostra vita a Dio, così come noi possiamo concepirlo.
Passo 4Abbiamo proceduto ad un inventario profondo e coraggioso di noi stessi. Passo 5Abbiamo ammesso davanti a Dio, e di fronte ad un'altra persona la natura esatta dei nostri torti. Passo 6Siamo giunti ad accettare, senza riserve, che Dio eliminasse tutti questi difetti del nostro carattere. Passo 7Gli abbiamo umilmente chiesto di porre rimedio alle nostre insufficienze.
Passo 8 Abbiamo fatto una lista di tutte le persone a cui abbiamo fatto del male, e abbiamo deciso di fare ammenda verso queste persone. Passo 9Abbiamo fatto direttamente ammenda verso queste persone quando possibile,salvo nei casi in cui questo avrebbe potuto recar danno a loro o ad altri. Passo 10Abbiamo continuato a fare il nostro inventario personale e quando ci siamo trovati in torto lo abbiamo ammesso senza esitare.
Passo 11Abbiamo cercato, con la preghiera e la meditazione, di migliorare il nostro contatto cosciente con Dio, così come noi possiamo concepirlo, chiedendogli solo di farci conoscere la Sua volontà e darci la forza per eseguirla. Passo 12Avendo ottenuto, per mezzo di questi Passi, un risveglio spirituale, abbiamo cercato di trasmettere questo messaggio ad altri e di mettere in pratica questi principi in tutti i campi della nostra vita.
L’Associazione lavora secondo i seguenti principi: • LAssociazione è apolitica, non confessionale, non ha fini di lucro ed ha come unico fine il “benessere” della famiglia. L’Associazione porta il proprio messaggio tramite l’impegno e il cambiamento personale dei propri aderenti; • E’ scopo specifico dell’Associazione favorire il confronto di esperienze tra i genitori e consentire di adottare strategie più efficaci nei confronti dei comportamenti dei figli. Ciò porta ad un cambiamento di tutti e ad un miglioramento delle relazioni personali, familiari e sociali; • Nel gruppo ogni partecipante è bene che trovi il necessario spazio di ascolto, rispetto e riservatezza; • Nella comunicazione reciproca ognuno, parla di sé, dei suoi sentimenti, e tramite la propria “esperienza personale”; è bene non esprimere giudizi ma dare condivisione ed ascolto; • Nel gruppo non c’è nessuno che dirige, ognuno da il suo contributo al buon funzionamento del gruppo stesso assumendo a rotazione i compiti di “servizio” necessari. Carta dell'associazione GENITORI INSIEME
6 L’Associazione è autonoma, basata sui principi dell’autotutela e promozione della salute raccomandati dall’ O.M.S. Collabora con tutte le realtà pubbliche e private che possono concorrere al raggiungimento degli scopi prefissi pur rimanendo da queste distinte; • 7 Non esistono quote di iscrizione anche se è possibile organizzare una piccola cassa comune per le minime necessità di ogni gruppo; • 8 Ricordiamo che per qualsiasi cambiamento è necessario essere • consapevoli che è indispensabile: • *costanza nell’apertura e nel confronto • *porsi obbiettivi raggiungibilie valorizzarli (un piccolo passo alla volta) • *riconoscere che il vero cambiamento comincia da noi, riguarda tutta la famiglia e richiede tempo • *accettare che il vero cambiamento, a volte, non sempre è quello che avevamo immaginato all’inizio del nostro percorso; • 9 E’ inoltre indispensabile sapere che nell’impegnativo percorso di crescita e maturazione è importante per tutti non essere soli, avere il coraggio di accettare le difficoltà e mantenere la “fiducia” nelle risorse positive che in ogni caso ognuno di noi ha, che sono patrimonio delle nostre famiglie, delle nostre comunità e che in qualche modo ci faranno da “guida”….. sempre; • 10 Fa parte del percorso di crescita e maturazione dei genitori l’impegno a promuovere i principi dell’Associazione secondo le diverse possibilità, nelle proprie realtà locali e territoriali.
Gratuità-Continuità-Costanza-Territorializzazione Club Alcolisti in Trattamento Italia 2200 (Veneto 500, Friuli 180, Trentino 180, …..). Presenti in 36 paesi nel mondo Liguria 60 Genova 40 AA e sistema dei 12 Passi (al-anon, narcotici anonimi, famigliari anonimi, giocatori anonimi, ….) 200.000 gruppi in tutto il mondo Italia 1000 Genova 25 Genitoriinsieme 10 gruppi a Genova Queste sono tutte vere risorse aggiunte al nostro sistema salute !!!